Ragazzina rom molestata al semaforo
Invitata a salire in auto e palpeggiata ripetutamente da un anziano automobilista
PISA 10 settembre 2011
Ieri mattina. Ore 9.30. Al semaforo dopo la grossa rotatoria di Cisanello, quello in parallelo con l'ospedale, sulla tangenziale che porta a Ospedaletto e agli svincoli per la superstrada, c'è una ragazzina rom. Minuta, capelli lunghi, dimostra meno dei 15 anni che dice di avere. Pantalone blu, maglietta rosa, chiede l'obolo ai passanti, secondo una tradizione ormai consolidata. È lo stesso semaforo in cui, sedici anni fa, fu lasciata una sorta di bomba giocattolo fatta in casa che straziò due fratellini macedoni. La scena è stata seguita da una cronista del Tirreno, in diretta. Alla ragazzina ferma a chiedere l'elemosina, ieri, si è avvicinato un signore attempato con una utilitaria bianca. Ha sporto la testa fuori dall'abitacolo, ha iniziato a chiacchierare con la ragazza, poi le ha chiesto chiesto - lo ha raccontato lei - di salire in auto con lui.
La ragazza ha rifiutato, ha spiegato che non poteva e, per tutta risposta lui è sporto ancora di più palpandole i seni ripetutamente, senza tanti complimenti, quasi aggressivo. La ragazza a quel punto si è sottratta alla stretta con una smorfia al viso e si è allontanata. È arrivato il verde e la coda è ripartita, come se niente fosse. La targa dell'automobilista era leggibile. La prima reazione è quella di non sottovalutare la gravità di questo episodio, di fronte a una persona che si sente in diritto di mettere le mani su una ragazzina solo perché è sola e forse anche perché la ritiene un elemento socialmente debole.
«Di episodi del genere mi hanno parlato alcui operatori - dice Simone Consani, della Società della salute - ma sarebbero avvenuti molti anni fa. Se riuscissimo ad avere notizia di quelli che accadono oggi e a registrarli potremmo intervenire. È importante dunque segnalarli. I molestatori comunque non guardano in faccia nessuno, avvicinano chiunque, chiaramente si sentono anche più forti con persone che ritengono socialmente più attaccabili».
«Spesso i genitori nomadi mi raccontano che minorenni, ragazzini dai 10 anni in su, vengono molestati sessualmente ai semafori». Lo racconta Sergio Bontempelli, presidente di Africa Insieme. «Capita loro - aggiunge - di ricevere vere e proprie proposte sessuali. Promettendo di portarli al supermercato a fare la spesa o in cambio di 10 euro, chiedono loro di salire in auto o di appartarsi con loro in un parcheggio o in qualche posto isolato. I ragazzi non salgono mai, però, sulle macchine di sconosciuti. I genitori si infuriano, ma, è chiaro, in strada può accadere di tutto».
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note di Opera Nomadi Toscana:
Nei giorni scorsi nella città di Pisa sono avvenuti 12 sgomberi di campi abusi rom senza predisporre nessuna alternativa. La stampa locale ha dato ampio rilievo alla vicenda. Numerosi articoli esaltavano frasi ed espressioni razziste. Sulla prima pagina della Nazione compariva la foto di una bambina rom insieme a sua madre. Altri articoli evidenziavano come alcuni rom avrebbero rubato della frutta dagli alberi.
E' evidente come la stampa tratti spesso l'argomento e la questione rom con toni di disprezzo e repulsione evidentemente mal celata. Le notizie della politica rom non vengono pubblicate ed evidenziate. Solo pochissime righe a fondo pagina sul Summit Europeo pro Rom del 22 settembre a Strasburgo.
L'episodio raccontato dalla cronista Candida Virgone è gravissimo e la invitiamo a denunciare il numero della targa alla Polizia di Stato.
Opera Nomadi Toscana esprime la piena ed assoluta solidarietà alle famiglie rom, ai bambini sempre più vittime del razzismo, della violenza, della sopraffazione di un sistema che non considerà i diritti degli esseri umani. Promuoveremo una denuncia presso la Magistratura Pisana sugli avvenimenti riportati in questo articolo, sugli abusi subiti dai bambini e dalla giovane ragazza rom.
Opera Nomadi Toscana
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