lunedì 30 aprile 2012

MATTEO RENZI: LE BUGIE SULL'INCONTRO CON NELSON MANDELA in SUD AFRICA: STORIA DI FIORINI D'ORO

il Sindaco di Firenze Matteo Renzi

Il 15 aprile il Sindaco di Firenze Matteo Renzi dopo aver condotto una operazione di Apartheid e persecuzione razziale nel centro della città contro la popolazione Rom vola in Sud Africa dove vorrebbe consegnare il "fiorino d'oro" a Nelson Mandela. Nelle conferenza stampa organizzata insieme al Sindaco di Pisa Marco Filippeschi prime di partire sono agghiaccianti: “per noi credo sia più importante presidiare con la cultura gli spazi della città che con le camionette dell’esercito. La Polizia Municipale ed i servizi sociali sono andati in SS Annunziata ad offrire a tutti un percorso sociale. Per fare sicurezza in quella piazza, comunque, dobbiamo cominciare prima dalla pulizia che dalla polizia

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/14-aprile-2012/sgombero-ss-annunziata-via-tutti-senzatetto-2004074239063.shtml

Tra il 13 ed il 14 aprile il Comune di Firenze e la Polizia Municipale sgombera nuovamente le famiglie Rom dalla Piazza SS Annunziata dove, da due anni, avevano trovato riparo a seguito dello sgombero e distruzione delle proprie abitazioni avvenuto il 16 gennaio 2010 ad opera del Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi. Le uniche soluzioni offerte dai servizi sociali sono state la separazione delle famiglie. La separazione delle donne dagli uomini, dei figli dai padri, delle mogli dai mariti. 

http://nazionerom.blogspot.it/2012/04/matteo-renzi-sindaco-dellapartheid-e.html

Il 16 aprile il Sindaco Matteo Renzi annuncia trionfale al mondo intero di aver consegnato il fiorino d'oro a Nelson Mandela sul suo profilo di facebook. La notizia è rilanciata dalle agenzie di stampa.


http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/04/16/698260-renzi-mandela-sudafrica-fiorino-doro.shtml

Il 15 aprile le organizzazioni EveryOne Group e Associazione Nazione Rom scrivono a Nelson Mandela una lettera chiedendogli di non accettare "il fiorino d'oro" del Sindaco razzista  Matteo Renzi: "Caro Nelson Mandela, siamo Roberto Malini e Marcello Zuinisi, presidenti di organizzazioni umanitarie Gruppo EveryOne Nazione Rom. È possibile controllare su google la serietà e l'impegno dei nostri operatori umanitari che sono stimati in tutta l'Unione europea e l'OHCHR. Abbiamo appreso che il Comune di Firenze intende assegnarti un premio. Vi chiediamo di non accettarloFirenze oggi è una città razzista, in cui gli africani sono emarginati e perseguitati. Firenze relega anche i rom in un vero e proprio apartheid moderna. Vi inviamo alcuni link sul razzismo e l'apartheid in Firenze, si può vedere tale materiale su www.everyonegroup.com e  http://nazionerom.blogspot.com.  Grazie per la vostra attenzione. Grazie per il tuo straordinario esempio."

Il 21 aprile 2012 riceviamo una risposta da Verne Harris responsabile del Centro della Memoria di Nelson Mandela in risposta alla lettera da noi inviatagli il 15 aprile 2012 alle ore 06.00:  "Grazie per questa comunicazione. Non siamo a conoscenza dell'intenzione del Comune di Firenze di assegnare un premio al signor Mandela. Sono pochissimi si premi accettati dal Sig. Mandela in questi giorni, e tutti gli approcci  avvengono tramite noi e sono sottoposti ad un intenso esame"

Matteo Renzi ha mentito al mondo intero

Nel frattempo le operazione di securitate contro la popolazione Rom nella città continuano incessanti e senza sosta. Il 27 aprile 2012 quattro padri di famiglia vengono arrestati dai carabinieri per aver cercato di proteggere dal freddo e dalla pioggia LE PROPRIE FAMIGLIE ED I PROPRI BAMBINI. 

L'Associazione Nazione Rom ed il Gruppo Internazionale EveryOne si rivolgono alle istituzioni internazionali e nazionali chiedendo la libertà per i padri Rom: 
"hanno agito in stato di necessità per salvare la vita ai propri bambini"


Il Giudice non convalida l'arresto,  i padri Rom possono riabbracciare i propri bambini e le proprie mogli. 



Ciungo Mihai e Stefan Nicusersono liberi ed abbracciano i propri bambini
al termine del processo tenutosi nel Tribunale di Firenze il 28 aprile 2012


La verità nel Comune di Firenze è che i Rom sono portatori di cultura, arte, lavoro e studiano per affermare una strada di dignità e rispetto dei diritti umani.



Firenze 29 aprile 2012 - Donne e bambini rom studiano all'interno del Cimitero degli Inglesi di Firenze



Dopo aver restaurato con il proprio lavoro il Cimitero degli Inglesi in Piazza Donatello, patrimonio unesco nel centro della città di Michelangelo Buonarroti, le famiglie Rom si concentrano nello studio, nella scrittura e nella lettura. La Cultura appartiene all'umanità e non ai Sindaci razzisti che perseguitano le famiglie Rom. Grazie all'impegno ed al lavoro di pochi difensori dei diritti umani come la coraggiosa suor Julia Bolton Halloway la cultura, lo studio e la vita tornano ad essere un patrimonio dell'umanità.


Julia Bolton Holloway - Responsabile del Cimitero degli Inglesi in Piazza Donatello

Il Comune di Firenze ha portato il proprio gonfalone ed Assessori nel Cimitero degli Inglesi di Piazza Donatello all'inaugurazione dopo la ristrutturazione fatta dalle famiglie Rom. Non una parola di ringraziamento per il lavoro, l'impegno e la fatica di chi ha permesso concretamente la ristrutturazione del Cimitero Patrimonio Unesco. Le famiglie Rom dovrebbero ricevere il "fiorino d'oro" dal Sindaco Matteo Renzi invece ricevono persecuzione e razzismo.


il gonfalone del Comune di Firenze all'inaugurazione del Cimitero degli Inglesi


Le  famiglie Rom, le donne ed i loro bambini, i padri ed i mariti meritano rispetto e 


considerazione da parte del Sindaco Matteo Renzi. L'Apartheid anti rom deve finire.

Chiediamo di aprire Case della Pace e dell'Accoglienza dove le famiglie rom possono 

dormire, cucinare e continuare i propri studi. Siamo stanchi di dormire al freddo e sotto

l'acqua, in terra, sotto i loggiati di Piazza SS Annunziata, nelle baracchine, sotto i ponti, alla

stazione di SM Novella. Chiediamo una casa. Chiediamo la fine della persecuzione e del 

razzismo. Chiediamo l'affermazione dei DIRITTI UMANI



Le famiglie Rom studiano ed imparano a leggere e scrivere




Le famiglie Rom sono come i fiori viola che hanno piantato con le loro mani nei giardini


del Cimitero degli Inglesi. I fiori non vanno recisi ma curati con amore e rispetto per vederli 


fiorire. Le famiglie Rom sono portatrici della vera cultura, la cultura umana.




fiori viola piantati e curati dalle famiglie Rom nel Cimitero degli Inglesi


Al termine del processo dei Padri Rom si è riunito il Consiglio per decidere come proseguire nella lotta per affermare e difendere i DIRITTI UMANI. Si decide di tornare nelle baracche di via Pistoiese (Firenze). Il 2 maggio 2012 la Polizia Municipale di Campi Bisenzio ha minacciato i padri e le madri di portargli  via i bambini. 


Famiglie Rom davanti al Tribunale di Firenze 
attendono la sentenza del processo ai padri



Il Consiglio Rom della città di Firenze inserito nella strategia dell'Associazione Nazione Rom e parte del CONSIGLIO NAZIONALE ROM continua a chiedere alle istituzioni locali (Regione e Comuni) l'apertura di un Tavolo di Inclusione con la Società Civile Rom e l'attuazione della Strategia varata dal Consiglio dei Ministri . UNAR - PCN (punto di contatto nazionale)


Padri e bambini Rom nella Città di Firenze
La famiglia umana non si divide. 
I Padri Rom crescono ed amano i propri bambini

Il presente documento verrà trasmesso alle autorità mondiali, europee e nazionali: Onu, Consiglio d'Europa, Commissione Europea, ECRI, UNAR, WORD ROMA ORGANIZACTION, Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Integrazione, Regione Toscana, Comune di Firenze, Sesto Fiorentino, San Donnino, Scandicci, Campi Bisenzio, Fiesole, Prato, Empoli, Livorno, Pisa, Viareggio, Massa, Carrara.


ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950  +39 3281962409 







sabato 28 aprile 2012

Rom “Genti Libere”: una vittoria dei diritti umani in Italia


Ciungo Mihai e Stefan Nicuser, padri Rom abbracciano i propri bambini

Firenze 28 aprile 2012

Rom “Genti Libere”: una vittoria dei diritti umani

Oggi è una giornata storica per la popolazione Rom in Italia.

Il Tribunale di Pesaro ha archiviato il processo ai co-presidenti di EveryOne Roberto Malini e Dario Picciau accusati dalla Questura di Pesaro di interruzione di pubblico servizio. I difensori dei diritti umani, amici e profondi sostenitori della popolazione Rom avevano affiancato pacificamente (nel 2008) alcuni attivisti rom rumeni durante un controllo di documenti, assicurando attraverso la propria testimonianza le forze dell'ordine sulla identità dei fermati. Accusati dalla Procura e multati in prima istanza sono stati ritenuti innocenti dal Tribunale perchè il fatto non costituisce reato.


Il Tribunale di Firenze, con sentenza emessa dal Giudice dott. Frangini ha rimesso in libertà quattro padri di famiglia di etnia Rom arrestati ieri pomeriggio dai Carabinieri di Firenze con accuse di danneggiamenti e violazione della proprietà privata.


Nel pomeriggo del 27 aprile a Firenze in Via Pistoiese 321 i padri Rom erano entrati all'interno di una abitazione abbandonata dai proprietari all'incuria ed al degrado da venticinque anni.

I padri Rom sono stati costretti a questo atto di violazione della proprietà privata dopo le minacce e pressioni subite dalla Polizia Municipale di San Donnino (Firenze) distante poche centinaia di metri dall'immobile occupato: “se non andate via da qui vi prendiamo i bambini” le parole usate dagli esponenti delle forze dell'ordine.

Le famiglie Rom vivevano in delle baracchine costruite sul libero suolo pubblico del Comune di San Donnino a seguito della distruzione delle proprie abitazioni avvenuto a Quaracchi il 16 giugno 2011 in una operazione di pulizia etnica e deportazione condotta dalla Regione Toscana (Assessore al Welfare Salvatore Allocca - PRC, dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi - PD, Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi - PD e Caritas Diocesana di Firenze – Alessandro Martini). L'operazione portò alla totale distruzione delle abitazioni delle famiglie rom. Le famiglie rom erano le stesse sgombrate in pieno inverno dallo stesso Sindaco di Sesto Fiorentino (Fi) Gianni Gianassi il 16 gennaio 2010.

Il progetto varato dalle istituzioni toscane prevedeva il “rimpatrio assistito” in Romania con fondi del Ministero del Lavoro affidati alla Regione Toscana e destinati invece a progetti di inclusione sociale sul territorio. La cabina di regia regionale coordinata dall'Assessore di Rifondazione Comunista Salvatore Allocca e dal suo collaboratore Matteo Giordano tentò di deportare intere famiglie fuori dallo Stato italiano. Il progetto vide la collaborazione di tutte le istituzioni locali: Prefettura, Questura, Regione Toscana , Comune di Firenze e Sesto e l'ong Caritas Diocesana.

Le famiglie Rom si opposero da subito alla volontà di esclusione sociale ed in questi mesi hanno continuato a lottare per affermare la libertà di circolazione e di soggiorno prevista dalla direttiva 2004/38/CE e la non discriminazione razziale verso l'etnia Rom prevista dalla direttiva 2000/43/CE.

Durante il processo ai padri Rom avvenuto per direttissima nel Tribunale di Firenze le dichiarazioni dei padri Rom sottoposti a giuramento sono state chiarissime. 


Famiglie Rom davanti al Tribunale di Firenze
in attesa del processo ai padri, i bambini, le mogli
e la società civile rom

Mihai Ciungo coniugato con la sig.ra Tutu Elena e padre di una bambina di 1 anno di vita ha affermato: “Siamo entrati nella casa abbandonata di Via Pistoiese in 21 persone. Cinque uomini, sette donne, cinque bambini piccolissimi e due minori. APPENA ENTRATI ABBIAM INIZIATO A PULIRE LE STANZE PER FAR DORMIRE I NOSTRI BAMBINI. E' arrivata la padrona della casa dopo mezz'ora e ci ha detto di andare via. Mentre andavamo via sono arrivati i Carabinieri e ci hanno arrestato e portati in carcere. Non abbiamo rotto niente per entrare nella casa abbandonata. La porta e le finestre erano tutte murate ma c'erano dei passaggi aperti. Io ho preso delle porte abbandonate nel cassonetto vicino alla casa ed ho iniziato ad aggiustarle per sistemare la casa e l'entrata” sono state le risposte alle domande del Giudice e del PM dott.sa Turco.

L'Avvocato difensore Nofri Martino ha poi chiesto all'imputato di spiegare alla corte dove aveva abitato prima di arrivare nella casa di via Pistoiese. Mihai Ciungo ha affermato:
LA CARITAS CI HA MESSO SULLA STRADA"

Mihai Ciungo e la sua famiglia dopo i ripetuti sgomberi subiti nel 2010, 2011 e 2012, dopo la deportazione subita nel giugno del 2011 accetta nel febbraio 2012 il progetto CARITAS - COMUNE di FIRENZE che prevede di separare i padri e mariti dalle moglie e dai bambini. La moglie Elena Tutu, la piccola Somna e la madre Dumetra Crenguta entrano nella struttura madri-bambino della Caritas di Sesto Fiorentino. Lui ed il fratello minorenne Ion Stefan entrano nella struttura della Caritas di Firenze San Paolino in via delle Porcellane. Nel marzo del 2012 il Responsabile delle Caritas di Firenze Marzio Mori manda sulla strada l'intera famiglia precedentemente divisa. Alle domande di Mihai Cingo che chiede dove andiamo ora risponde: “andate via zingari.. trovatevi una sistemazione”

L'Uffico Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR – Presidenza del Consiglio dei Ministri ha aperto una indagine nel pomeriggio del 27 aprile 2012 dopo la denuncia presentata dal legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom. Le accuse verso il Comune di Firenze e della Caritas Diocesana sono di razzismo, violazione dell'unità della famiglia e delle leggi dello Stato a sua tutela, violazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e violazione della Strategia di Inclusione per la popolazione Rom varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012. La strategia prevede un percorso di inclusione sociale su: abitazione, lavoro, scuola e protezione sanitaria. Centro della strategia l'unità della famiglie Rom.

Nelle altre dichiarazioni giurate degli altri imputati, i padri Rom Cristea Iulian, Negru Radi e Buica Danut hanno confermato le affermazioni di Mihai Ciungo. Tutti i padri hanno figli piccolissimi e due delle moglie degli imputati sono incinte.

Al termine delle deposizioni il Pm Turco chiede la convalida dell'arresto e l'obbligo di presentazione all'OPG. L'avvocato difensore Nofri Martino appellandosi all'art. 54 del c.p., all'estrema condizione di povertà e di necessità di protezione per i propri figli, motivo per il quale i padri Rom hanno occupato la casa abbandonata dichiara: “l'arresto poteva essere evitato”.

Il GIUDICE MONOCRATICO del TRIBUNALE DI FIRENZE FRANGINI dispone:

LA NON CONVALIDA DELL'ARRESTO
LA NON DISPOSIZIONE DI NESSUNA MISURA O OBBLIGO RESTRITTIVO
Una multa pecuniaria di 440 euro per essere entrati in una casa abbandonata (art. 633)


Tribunale di Firenze
Negru Radi - Cristea Iulian e Marcello Zuinisi 
la Nazione Rom si abbraccia e festeggia la libertà dei padri Rom

I padri Rom ottenuta la libertà immediata ed escono dal Tribunale di Firenze per abbracciare le proprie mogli ed i propri bambini. LA FAMIGLIA ROM E' UNITA. Fuori dal Tribunale almeno 40 cittadini Rom, uomini, donne e bambini, hanno atteso per ore la sentenza del Giudice. Per l'Associazione Nazione Rom è una vittoria dei DIRITTI UMANI.


 Le famiglie Rom all'esterno del Tribunale di Firenze

Le famiglie finalmente riunite organizzano una riunione di Consiglio per decidere come proseguire nella lotta per affermare e difendere i DIRITTI UMANI. Si decide di tornare nelle baracche di via Pistoiese (Firenze). Il 2 maggio 2012 la Polizia Municipale ha minacciato di portare via i bambini alle madri ed ai padri.


Batalina anziana Romnì  guida con il proprio bastone  le donne Rom, 
le madri, le figlie e le nipoti  alla riunione del Consiglio Rom città di Firenze

Il Consiglio Rom della città di Firenze inserito nella strategia dell'Associazione Nazione Rom e parte del CONSIGLIO NAZIONALE ROM continua a chiedere alle istituzioni locali (Regione e Comuni) l'apertura di un Tavolo di Inclusione con la Società Civile Rom e l'attuazione della Strategia varata dal Consiglio dei Ministri . UNAR PCN (punto di contatto nazionale)

Il presente documento verrà trasmesso alle autorità mondiali, europee e nazionali: Onu, Consiglio d'Europa, Commissione Europea, ECRI, UNAR, WORD ROMA ORGANIZACTION, Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Integrazione, Regione Toscana, Comune di Firenze, Sesto Fiorentino, San Donnino, Scandicci, Campi Bisenzio, Fiesole, Prato, Empoli, Livorno, Pisa, Viareggio, Massa, Carrara.



Padri e bambini Rom nella Città di Firenze
La famiglia umana non si divide. 
I Padri Rom crescono ed amano i propri bambini

La storica giornata per la popolazione Rom in Italia si chiude con un altra positiva notizia:
la Procura di Firenze tramite il PM Christine Von Borrise ha chiesto la chiusura ed i sigilli alla Radio Studio 54. La motivazione della chiusura è incitamento all'odio razziale. Il GIP Antonio Pezzuti ne ha disposto il sequestro preventivo. E' la prima volta che un organo di informazione viene chiuso in ITALIA per RAZZISMO.


Per i DIRITTI UMANI il 28 aprile 2012 è una giornata storica.

La strada per affermare concretamente i principi fondamentali e la difesa della vita umana è ancora lunga ed in salita. Con coraggio, determinazione e fiducia nel genere umano continuiamo a camminare

GELEM GELEM


ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950 begin_of_the_skype_highlighting  end_of_the_skype_highlighting +39 3281962409 begin_of_the_skype_highlighting end_of_the_skype_highlighting

 

giovedì 26 aprile 2012

ROM - SIAMO TUTTI EVERYONE - Pesaro 27 aprile 2012



Matteo Pegoraro, Roberto Malini e Dario Picciau 
(co-presidenti EveryOne Group)


Pesaro, 26 aprile 2012. 

L'Associazione Nazione Rom si unisce concretamente alle famiglie Rom di Pesaro e sarà presente il 27 aprile 2012 nel Tribunale per manifestare solidarietà, vicinanza e sostegno alla causa di Roberto Malini, Dario Picciau, EveryOne e di tutto il Popolo Rom. 

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=14401

Colpire e processare gli human rights defender Roberto Malini e Dario Picciau significa processare tutti noi. Significa processare ogni uomo e donna Rom che non si rassegnano a subire in silenzio persecuzione, violazione dei diritti umani e razzismo.

Sono molti, oggi in Italia gli uomini e le donne Rom che alzano la testa e sull'esempio prodotto da Roberto e Dario cercano in ogni modo di dire basta alle deportazioni ed espulsioni di massa.

Simbolicamente e concretamente mentre EveryOne viene processata, cento cittadini europei, la cui unica colpa è di appartenere all'etnia Rom, vengono espulsi ed allontanati da Pesaro e dalle Marche. Queste famiglie si sono opposte, hanno detto basta razzismo. Si sono fermati in Autostrada, hanno sganciato le roulotte lungo le corsie, hanno tentato di rientrare a Pesaro e nelle Marche.

http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=192531 

Sottoposti ad ore di controlli di documenti, targhe e telai da parte di Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Digos e Questura si sono visti multare per delle "gomme lisce" di una macchina.

Questo il "terribile crimine" commesso dai Rom di Pesaro. Le autorità hanno affermato che in tutta la Regione delle Marche non esiste un luogo, un angolo di terra che possa accoglierli.

http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2012/04/24/702422-nomadi_sgombrati_pesaro.shtml

Nella giornata del 25 aprile Festa della Liberazione Nazionale dal nazifascismo, nel mentre il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arrivava a Pesaro un grave crimine di espulsione di massa e violazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea si consumava nella stessa città.

Saremo nel Tribunale di Pesaro per sostenere il diritto alla vita, alla libertà di circolazione e di stanziamento per i cittadini Rom in ogni città italiana.

Saremo nel Tribunale di Pesaro per dire "i diritti umani non si processano. I diritti umani vanno affermati, difesi e garantiti".

Saremo nel Tribunale di Pesaro con le Famiglia Rom della Città perchè siamo una unica grande famiglia: la famiglia dell'umanità.

Saremo nel Tribunale di Pesaro per chiedere l'archiviazione del Processo a Roberto Malini e Dario Picciau perchè non hanno commesso nessun crimine né reato.

Roberto e Dario hanno concretamente salvato, con il proprio lavoro la vita a decine e centinaia di persone in Italia, in Europa e nel Mondo.

Grazie ad EveryOne e agli attivisti umanitari del Sinai sono state aperte le prigioni degli schiavi e liberate centinaia di rifugiati e cittadini dell'Eritrea, dell'Etiopia e della Somalia. Cittadini a rischio di torture e di vita.

Roberto Malini ed EveryOne hanno recentemente regalato allo Stato Italiano ed al Museo della Shoah la più importante collezione privata di opere d'arte prodotte dai sopravvissuti allo sterminio etnico del Nazismo e del Fascimo.

Roberto Malini, Dario Picciau, Matteo Pegoraro ed EveryOne hanno denunciato le liste nere del neonazismo italiano di Storm Front. In quelle liste figuravano i nomi dei fondatori di EveryOne, di Ministri, Sindaci, Sacerdoti e Giornalisti.

Oggi, quel sito neonazista è ancora aperto mentre Roberto e Dario vengono processati.

In Italia è EMERGENZA DIRITTI UMANI.

EveryOne è una fonte ufficiale per la Commissione Europea contro il razzismo e l'intolleranza ECRI, ma in Italia, il paese del razzismo, è sotto processo.

CI APPELLIAMO A TUTTI I CITTADINI ITALIANI E IMMIGRATI, ALLE FAMIGLIE ROM DI TUTTA ITALIA, AI SINDACATI, ALLE ORGANIZZAZIONI, ALLE CHIESE, AI LIBERI E PURI DI CUORE DI STRINGERSI INTORNO A EVERYONE ED ALLA DIFESA DEI DIRITTI UMANI.

INTANTO LE PIU' IMPORTANTI E STORICHE RAPPRESENTANZE ROM A LIVELLO MONDIALE STANNO COSTRUENDO UNA MOBILITAZIONE STRAORDINARIA PER SOSTENERE E DIFENDERE ROBERTO MALINI E DARIO PICCIAU: La  Union Romani, con il suo straordinario presidente Juan de Dios Ramírez Heredia, la Dale Farm, rappresentata da uno dei più grandi e storici attivisti Rom di sempre: Grattan Puxon, il Congresso Mondiale del Popolo Rom di Belgrado, la Comunità Rom Pletosh Romena, la Fondazione Istituto di Cultura Gitana di Madrid, il Kosovo Medical Emergency Group e tante altre organizzazioni e singoli difensori dei diritti umani. 


DAL MONDO ARRIVA UN SEGNALE: LA SOLIDARIETA' CONCRETA E' POSSIBILE ED E' NECESSARIO PRATICARLA.
UN INSEGNAMENTO PER TUTTI QUELLI CHE IN ITALIA HANNO ANCORA I CUORI PIETRIFICATI E NON RIESCONO A VIVERE PROFONDAMENTE LA FAMIGLIA UMANA.




Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob: +39 3281962409  +39 3209489950



SIAMO TUTTI EVERYONE.

sabato 21 aprile 2012

Roma World Congress - Belgrade april 20 - 22, 2012


 Skupstina - Parlament of Repubblic Serbia

Belgrade April 21, 2012

Roma World Congress  (second day)

Today in Parliament of the Republic of Serbia was held on the second day of Roma World Congress organized by WRO Word Organization Rome.



Presidenza Congresso 21 aprile 2012
 

Yesterday the first day they opened the workshop introductions Jovan Damjanovic (President of the WRO) ee of Bajran Haliti (Segretartio General WRO)
 

 
 Salih Senturk - Roma activist (Turchia)


Delegates from 25 of the Roma civil society organizations from 25 countries of the world have intervened in the day today presented papers and reports related to the actual situation faced by the Roma population in Albania, Australia, Austria, Belgium, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Montenegro, Czech Republic , France, Croatia, India, Italy, Israel, Lithuania, Hungary, Macedonia, Romania, Russia, Slovakia, Slovenia, Serbia, Spain, Sweden, Turkey, Ukraine, United Kingdom and the rest of the planet.



 Dr. Darko Trifunovic  (Slovenia)
 

In the speeches of the delegates revealed a common factor: the Roma population is the victim of racial persecution and systematic daily. In some States the persecution has taken on the character of Genocide and Extermination Ethnic. A veritable apartheid affects a minority of eighteen million human beings of which twelve present in Europe alone.


                                        Marcello Zuinisi - Associazione Nazione Rom (Italy)


Each intervention has emphasized the importance of the existence and work of Roma organizations and the need to uphold the fundamental human rights. The World Congress being held in Belgrade is an important historical moment for the Roma People The research and the construction of democracy and participation, the willingness to go along a road in respect of human dignity raises important historical responsibilities and delegates to the entire population Roma worldwide.




                                           Estref Abduramanoski - Roma Australian Union


The attempts of annihilation and extermination of ethnic Roma by the Nazis, Fascism and Stalinism, the wars, the violence did not end with the end of World War II. The Romani Holocaust (Porrajmos) has not been tried at Nuremberg. The Roma Civil Society was not allowed even as a civil party. 



 Bagir Kwiek - Romer for Kulturell Utveckling (Svezia)


The History of unresolved recur today with new and old forms. Wars, destruction of economies and human lives, a statement of hatred and malice, they see politicians, States and civil society to be responsible for the majority of the exclusion and persecution of the Roma



 Maljoku Raif - Association Romano Phralipe Fraternite Rom (Francia)

 

The attempted destruction of the Roma minority has continued until today. They witness of our words, the gas chambers and tombs in which were burned and buried the lives and hopes of generations in the heart of Europe. 


 Anka Dalipovski - Kalisara (Croazia)


Crimes against Humanity and States of which politicians are stained hands and conscience have produced a "culture of racism, violence and the image". Behind the facade of the image in Europe and the world is still apartheid. The liberation struggle of the Roma people from racism and oppression is comparable to the struggle and the Black African population has faced in the '50s, '60s and '70s of the century Peel.



                        Jarmila Vanova - program director of Roma Media Centre (Slovakia)



The teachings and life of Martin Luther King, Nelson Mandela and Malcolm X can be an important reference point for the struggle for liberation from racism. The teachings of a Polish Jewess like Rosa Luxemburg, a German Jew as Albert Einstein may be a landmark in the struggle against oppression and for the truth. The art, culture and music of the Roma Charlie Chaplin and the Roma Elvis Presly can open the hearts and souls to dance.



 Mehmed Mujic - President European Road (Bosnia Herzegovina) 


The Roma population is unable to cope, carry on its own and win a historic affirmation of humanity and civilization. Racism can be defeated and overcome. To do the Roma People need to defend itself but at the same time asserting a majority culture.




 Miroslav Horvat - Romanì Cherkhen (Ucraina)


The culture of peace, of fraternity among men and women, of Liberty, Equality, Solidarity, Love and respect for all living things have always been core elements and values
​​shared by millions of Roma across the planet.



 Jovan Damjanovic - President of Word Roma Organization (Serbia)
Dr Shyam Singh Shashi - Research Foundation educational Center (India)


This culture is the same culture experienced by many citizens and peoples of the world. The Roma people can find these people the immigrants and the native allies important. Many Roma families already living this life with the families of other ethnic groups to share practice, homes, neighborhoods and cities.



Valery Novoselsky - Roma Virtual Network (Israel)
 

Each culture can learn from another culture and together affirm the human rights culture.



                                                      The Bhagavadgita or the song divine


The sectors marginalized and oppressed by racism and violence can come together and walk together. Within the civil society are many concrete examples and experiences. This way you can.


 The Bhagavadgita or the song divine

 

Roma, Immigrants, Minorities, Marginalized and Poor, Disabled, Gays and Lesbians, Trans and Different, Native and Foreign, Men Women and Children can recognize that they have a culture and a common basis, belong to the same genus: the human being. 



 Jose Santos Silva - President Fagic (Spagna)


The membership and the common ground recognized by each of us, giving up selfishness as regards the world, living in daily actions the love of all other human beings can bring the Roma people and the rest of humanity to see all the kids happy. (Gelem Gelem)



Rabie Peric Jasar - Romano Centro (Austria)


 
We must learn to live and affirm 
the democracy of human beings

 Carla Osella - Presidente Aizo (Italia)


We are all equal

Vojislav Stojanovic - Federazione Romanì (Italia)


We are all Human Beings

 Etela Matova - Roma Press Slovakia
and Bajram Haliti - General Segretary of Word Roma Organization


                                         We are all Roma

                                               Vojtech Sloboda - Press Roma Slovacchia

 
The Roma people has experienced the 
pain and tears for scorn and rejection

The Roma people may accompany the 
rest of humanity towards a new world

This is the RESPONSIBILITY  HISTORICAL 
World Roma Congress and each of us


 Tahir Bobrov - Giptzy Artist (Rostov Don - Russia) 
and Marcello Zuinisi (Marina di Massa - Ms -Italy)


Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob: +39 3281962409  +39 3209489950