giovedì 31 marzo 2011

ROM: BIMBA CIECA OPERATA AL BAMBIN GESÙ DI ROMA, ORA PUO' VEDERE

COMUNICATO STAMPA
29 marzo 2010
ROM: BIMBA CIECA OPERATA AL BAMBIN GESÙ DI ROMA, ORA PUO' VEDERE
Un’azione umanitaria congiunta che ha visto il Gruppo EveryOne, la Croce Rossa Italiana, l'Ospedale Bambin Gesù, il Comune di Roma e tanti volontari operare insieme per consentire a una bimba Rom di appena un anno, colpita da cecità, di acquistare la vista
Irina Cornelia, una bambina romena di etnia Rom, nata nel mese di marzo 2010 e residente a Galati, in Romania, era venuta alla luce senza il cristallino degli occhi e con cataratte. La sua patologia richiedeva due interventi - uno per occhio - a distanza di due mesi l'uno dall'altro. In Romania, i medici dei principali ospedali pediatrici avevano comunicato alla madre Marcela che non vi era speranza che la piccola potesse riacquistare la vista, e che eventuali interventi chirurgici riparativi non erano possibili per la mancanza di risorse e mezzi.
“Fortunatamente” spiegano i co-presidenti del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, “alcuni parenti della piccola fanno parte della comunità Rom di Pesaro, che assistiamo dal 2007, e nel dicembre scorso siamo venuti a conoscenza del caso umanitario. EveryOne si è immediatamente attivato con la Croce Rossa Italiana, grazie allo straordinario impegno del dottor Marco Squicciarini, responsabile nazionale CRI per le popolazioni Rom e i senza fissa dimora, e in pochi giorni una catena di solidarietà ha permesso il viaggio della bimba, accompagnata dalla mamma, nella capitale. Assieme al viaggio in Italia, è stata possibile la tempestiva organizzazione delle fasi degli esami clinici, di ben quattro interventi di chirurgia oftalmica pediatrica necessari alla piccola per acquistare la vista e dell'accoglienza per mamma e figlia per tutto il periodo di degenza in Italia”. 
"Il più grande riconoscimento va al dottor Michele Fortunato, chirurgo oftalmico: è lui il primo, generoso artefice di questo miracolo," dice con riconoscenza il dottor Marco Squicciarini. "Quindi, un grazie va ad Annamaria Pulzetti, delegata CRi Roma – Materno Infantile, che ha superato ogni difficoltà logistica. Il Commissario Gianfranco Amoroso e i suoi volontari di Roma Est hanno assistito mamma e figlia 24 ore su 24. La volontaria Grazia Passeri ha vestito e nutrito la piccola amorevolmente. Abbiamo ottenuto il sostegno del comune di Roma, che ci ha fornito un alloggio, mentre SalvaMamme ha donato un corredo per Irina. L'Ospedale Bambin Gesù si è messo a disposizione della bimba: è lì che è stata presa in carico e operata, attraverso delicatissimi interventi ricostruttivi grazie ai quali, come in un piccolo miracolo, può finalmente aprire gli occhi e vedere”.
“Ieri Irina e la mamma sono ripartite per la Romania, ad abbracciare il resto della famiglia, fra cui i tre fratellini della bimba” proseguono Malini, Pegoraro e Picciau. “Ci sentiamo di ringraziare tutti i volontari della CRI Roma e CRI Roma EST, oltre all’amico Marco Squicciarini, nonché tutti i sanitari del Bambin Gesù e tutte e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo affinché questo sogno meraviglioso potesse concretizzarsi. Oltre al caso della piccola Irina,” sottolineano i rappresentanti dell’organizzazione umanitaria, "i nostri difensori dei diritti umani hanno consentito ad altri bambini Rom di Pesaro di ricevere cure essenziali per la sopravvivenza e a intere famiglie di ricostruirsi una vita. Sempre con l'aiuto di meravigliosi esseri umani che con il loro altruismo e sacrifici personali hanno reso possibili tanti piccoli miracoli che oggi consentono a queste persone di sperare in un futuro migliore”.
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
+39 393 4010237 :: +39 331 3585406

giovedì 24 marzo 2011

Consiglio d’Europa Strasburgo: Vertice dei sindaci sulla situazione dei Rom

 
 
Giovedì 24 Marzo 2011 12:23

                              Un Vertice dei sindaci sulla situazione dei Rom    versione testuale
 
               Lo annuncia il Congresso del Consiglio d’Europa Strasburgo 
 
Nel corso della 20ª Sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa si è svolto ieri un dibattito sulle iniziative concrete destinate a migliorare la situazione dei rom in Europa. Un Vertice dei sindaci, previsto nell’autunno 2011, costituirà la priorità dell’agenda politica del Congresso sulla questione. Sarà organizzato con la partecipazione di città e di reti di collettività locali impegnate a promuovere l’integrazione dei rom, e riunirà amministratori eletti a livello territoriale dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa e in particolare eletti rom. Inoltre, in occasione della sessione del Congresso di ottobre 2011, sarà assegnato il premio Dosta! del Congresso, destinato ai comuni che mettono in atto politiche innovative a favore dei rom.
 
Il relatore del Congresso sulle questioni relative ai rom, John Warmisham, ha commentato i provvedimenti destinati a facilitare l’integrazione delle popolazioni rom. Ha invitato i membri del Congresso e gli amministratori locali e regionali europei a impegnarsi attivamente a favore dell’integrazione dei rom in settori quali l’alloggio, la sanità e l’occupazione. “Dobbiamo fornire – ha detto - ai rom i mezzi necessari perché possano partecipare pienamente alla vita della società. È a livello territoriale che i provvedimenti possono essere applicati nel modo più efficace ed è inoltre a tale livello che i cittadini possono avere un accesso più facile e diretto ai decisori politici e ai loro diritti”.
 
“Il Consiglio d’Europa si rivolge al Congresso invitandolo a imprimere una nuova dinamica alle iniziative a favore dell’integrazione dei rom a livello locale e regionale” ha dichiarato Jeroen Schokkenbroek, rappresentante speciale del Segretario generale del Consiglio d’Europa per le questioni relative ai rom. “Il posto ideale che occupa il Congresso gli consente di svolgere un ruolo di primissimo piano in tale contesto” ha sottolineato, illustrando le recenti iniziative condotte dal Consiglio d’Europa presso i governi e in particolare la Dichiarazione di Strasburgo, adottata a conclusione dell’incontro di alto livello sui rom, svoltosi il 20 ottobre 2010.
 
Nel suo discorso dinanzi ai membri del Congresso, Rudolf Sarközy, presidente del Consiglio consultivo della minoranza nazionale rom in Austria, ha espresso soddisfazione per questa cooperazione a livello europeo. Ha ricordato il difficile percorso delle comunità rom nei vari paesi europei “Mai come ora i rom hanno suscitato una tale attenzione. È ormai giunta l’ora che occupino il loro posto nella società” ha esortato.
 
 

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NAZIONE ROM


GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NAZIONE ROM

Consiglio Comunale

 C I T T À  D I  T O R I N O

                Approvata dal Consiglio Comunale in data 3 marzo 2011
OGGETTO: GIORNATA  INTERNAZIONALE DELLA NAZIONE ROM.  

          Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

-        l'8 aprile si celebra in tutto il mondo il "Romano Dives", la Giornata internazio...nale della nazione Rom, in ricordo di quell'8 aprile del 1971 quando a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo Rom e si costituì la Romani Union, la prima organizzazione mondiale dei Rom riconosciuta dall'ONU nel 1979;
-        tale giornata è un momento importante per il popolo Rom e per l'umanità intera che può dirsi civile soltanto se a tutti i popoli è riconosciuta la pari dignità;

                                              RICONOSCE E FA PROPRIA

la ricorrenza dell'8 aprile, impegnandosi a diffonderne il valore e il significato alle istituzioni e alla cittadinanza attraverso tutti i mezzi a sua disposizione;

                                                                IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta a:
1)      attivarsi affinché venga divulgata, al di là dei pregiudizi, la conoscenza della storia e della cultura di Rom e Sinti;
2)      vegliare affinché questa parità venga fattivamente realizzata e non rimanga un mero proclama, avviando politiche attive anche per il superamento della ghettizzazione nei campi, per il contrasto di ogni forma di xenofobia e per il miglioramento della coesione e dell'inclusione sociale.
 
http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti/cc/vol/VotazioniDettaglio.asp?riunione=04639&Arg=4&Voto=0

mercoledì 23 marzo 2011

DROIT DE L'HOMME: Comité d'Action pour la Reconnaissance du Génocide Tzigane



A l'attention de Monsieur le président de l'Assemblée nationale française
L'article 2 de la Convention pour la prévention et la répression du crime de génocide, adoptée par l'assemblée générale des Nations unies, le 9 décembre 1948, affirme :

« Dans la présente Convention, le génocide s'entend de l'un quelconque des actes ci-après commis dans l'intention de détruire, en tout ou en partie, un groupe national, ethnique, racial ou religieux, comme tel :

a)Meurtre de membres du groupe ;

b)Atteinte grave à l'intégrité physique ou mentale de membres du groupe ;

c)Soumission intentionnelle du groupe à des conditions d'existence devant
entraîner sa destruction physique totale ou partielle ;

d)Mesures visant à entraver les naissances au sein du groupe ;

e)Transfert forcé d'enfants du groupe à un autre groupe.

Le 02 février 2011, le Parlement Européen a rendu hommage aux victimes tziganes massacrées par le régime nazi lors de la commémoration de la libération du camp d’extermination d’Auschwitz.

Le Président du Parlement, Jerzy Buzek a souligné qu’« un tiers des personnes détenues à Auschwitz était Rrom, mais la plupart des Européens l’ignorent », évoquant également que « le moment est venu de dire à tout le monde que les Rrom ont vécu le traumatisme du génocide (…) et « que seuls quelques Etats européens ont reconnu officiellement le génocide des Rrom».

En titrant « L’Europe doit reconnaître le génocide Tzigane » le 03 février, le journal Le Monde revient sur le douloureux travail de mémoire qu’il reste à faire dans de nombreux Etats membres.

Certains pays ont été plus aptes à appréhender la question tzigane : « ce génocide sera reconnu en Allemagne en 1982, en Hongrie, un musée consacré à ce génocide est construit en 1998. Ce pays commémore chaque année, depuis 2001, le souvenir des Tziganes victimes de ce génocide auxquels il consacre un cours d’histoire dispensé à tous les adolescents ».

En France, le génocide tzigane n’est toujours pas reconnu.

Tout au long de son histoire, la France s’est trouvée à la tête des combats pour les droits de l'homme.

C’est au nom de ces valeurs universelles et de leur rayonnement, et sans vouloir donner de leçon à qui que ce soit, que nous avons la responsabilité de faciliter activement l'expression du devoir de mémoire à travers le monde, sans aucune exclusive et sans se voiler la face dans notre pays.

Le Parlement européen a montré la voie en honorant la mémoire de près d’un million de personnes trop longtemps oubliées dans la mémoire collective et ne compte pas en rester là.

Cette initiative voulue de longue date par les familles des victimes et les associations tziganes est un acte de reconnaissance historique à l’échelle européenne.

L'histoire de chaque peuple est une partie de l'histoire de l'humanité. À l'époque de la mondialisation, nous devons œuvrer à une compréhension mutuelle de l'histoire de chaque peuple et ainsi faire en sorte que le respect de l'autre soit le ciment d'un monde libre qui assume son passé.

Tout comme nous avons reconnu la Shoah, reconnaissons le génocide tzigane.

Je m’engage dans le Comité d’Action pour la Reconnaissance du Génocide Tzigane.

sabato 19 marzo 2011

Sgombero di 250 Rom. Emergenza umanitaria a Tivoli. BASTA CON LE PERSECUZIONI

Sgombero di 250 Rom a Tivoli. Emergenza umanitaria

Tivoli (Roma), 15 marzo 2011. Da ieri mattina le ruspe sono in azione nel campo Rom di Stacchini. Numerose abitazioni in cui erano rifugiate le famiglie Rom sono state distrutte, mentre le operazioni proseguono, nonostante le proteste della Caritas Diocesana di Tivoli e delle ong locali, che da tempo si adoperavano con ottimi risultati per l'assistenza umanitaria e un progetto di inclusione sociale. Lo sgombero è condotto dalla Polizia di Tivoli e dalla Questura di Roma, coadiuvate da polizia locale e protezione civile. L'area in cui si svolge l'evacuazione, nonostante i numerosi casi umanitari, è interdetta ai difensori dei diritti umani, mentre il Comune di Tivoli non ha diramato alcun comunicato in merito all'azione poliziesca contro la comunità Rom, che conta circa 250 persone, con bambini, donne incinte e malati. Agenti di polizia locale hanno affermato che le baracche distrutte erano abbandonate da tempo, ma i Rom di Tivoli testimoniano il contrario e spiegano che alcune famiglie si sono allontanate spontaneamente prima dell'arrivo delle ruspe, dopo essere state informate dello sgombero dalla polizia locale, per timore di essere denunciate per occupazione abusiva, con il rischio di perdere la patria potestà sui bambini. Secondo fonti locali, le autorità proporranno alle famiglie ospitalità per donne e bambini presso il centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, mentre nessuna alternativa umanitaria riguarderà gli uomini e i ragazzi maggiorenni. Poiché le donne Rom quando si sposano secondo il loro rito, giurano di non separarsi dai familiari, neanche nella malasorte, è prevedibile che - come di consueto - il "piano accoglienza" sarà rifiutato. Il Gruppo EveryOne, dopo aver appreso dello sgombero, ha allertato la rete per i diritti umani del Lazio con l'obiettivo di recuperare le tracce di alcuni bambini portatori di gravi patologie, nonché di pazienti oncologici che ricevevano cure necessarie alla sopravvivenza.

Nella foto, il campo Rom di Tivoli

Gruppo EveryOne
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giovedì 10 marzo 2011

In memoria di Eva, Danchiu, Mengji, Tutsa, Raul, Fernando, Sebastian, Patrizia e per Giulia che ancora vive.

                        
Consiglio Provinciale di Potenza del 9 marzo 2011



In memoria di Eva, Danchiu, Mengji, Tutsa, Raul, Fernando, Sebastian, Patrizia e per Giulia che ancora vive.

Nella notte fra il 10 e l’11 agosto del 2007, quattro bambini, Eva (10 anni), Danchiu (8 anni) e Mengji (4 anni) e Lenuca “Tutsa” (6 anni), bruciarono vivi sotto un cavalcavia alla periferia di Livorno. Eva e Mengji erano sordomuti. Si disse mai più.

Domenica 6 febbraio 2011, quattro bambini, Raul (4 anni), Fernando (5 anni), Sebastian (11 anni) e Patrizia (8 anni), perdevano la vita nel tragico incendio di uno dei tanti “non luoghi” della periferia romana. Raul e Fernando erano sordomuti.

Sono molti i bambini Rom, presenti sul territorio italiano che, giorno dopo giorno, rischiano la vita per il freddo, gli incendi e le malattie, e rischiano il proprio futuro, come Giulia (6 anni), che ogni volta che vede un Vigile si fa la pipì addosso, che negli ultimi mesi a Milano ha subito 15 sgomberi, ed oggi vive “nascosta” ma non ha rinunciato alla Scuola, l’unico luogo che le consente di sentirsi “bambina”.

Nell’Italia dei nostri giorni, la “disperazione” si è fatta “uomo”, la “povertà” è divenuta “clandestina” e sopravvive nelle miserie dei campi Rom.

Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

nel ricordare la tragica morte di Eva, Danchiu, Mengji, Tutsa, Raul, Fernando, Sebastian, Patrizia e per Giulia che ancora vive

DELIBERA

di dare mandato al Presidente della Provincia ed all’Assessore alle Politiche Sociali, Pace ed Immigrazione, affinché si rendano portavoce presso la Presidenza della Repubblica, del profondo sconcerto di questo Consiglio Provinciale;

- per sollecitare reali politiche di sostegno alla povertà, ripartendo dalle miserie dei campi Rom, dando voce e speranza a queste persone, che oggi non hanno rappresentanza;

- per l’attuazione di un Piano Nazionale, che superi gli egoismi locali, la cui gestione non potrà essere
demandata alle sole Amministrazioni Comunali né, tantomeno, delegata al variegato mondo del “volontariato”, ritrovando il sano protagonismo delle Istituzioni attraverso l’attivazione, su base provinciale, di strumenti di concertazione tra Università, Scuole di ogni ordine e grado, Presidi Sanitari, Consultori Familiari, Uffici del lavoro, al lato delle Famiglie, tutti insieme, per superare la triste logica dei “campi”;

- per ricordare nella “Giornata della Memoria”, istituita ai sensi della Legge 20 luglio 2000, n. 211, la persecuzione su base razziale, il Porrajmos (divoramento), subita dai Cittadini italiani e stranieri appartenenti alle minoranze Sinte e Rom;

- per sostenere l’inclusione della lingua “Sinta e Romanes”, in tutte le sue accezioni, nel patrimonio di tutela delle minoranze linguistiche storiche ai sensi della Legge 15 dicembre 1999, n. 482;

- per riconoscere i diritti negati ai profughi dei Balcani e per dare cittadinanza alle migliaia di minori nati in Italia;

- per ridare luce alla nostra Costituzione, laddove riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e stabilisce che, noi tutti, abbiamo pari dignità sociale senza distinzioni di sesso, religione o razza, nel caldo delle nostre case o al freddo di un accampamento Rom.

Lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Emergenza Umanitaria per la Popolazione Rom

Comunicato urgente per la Presidenza della Repubblica
Presidente Giorgio Napolitano

e p.c.

dott. Stefano Stefanini  - Ambasciatore Consigliere Diplomatico
                                    Presidenza della Repubblica

dott. Buccino - Consigliere Diplomatico Aggiunto
                      Presidenza della Repubblica

prof.sa Giovanna Zincone - Consulente per la Coesione Sociale
                                       Presidenza della Repubblica


oggetto: richiesta di incontro urgente - emergenza umanitaria rom


Siamo a richiederle la convocazione di un incontro ufficiale per sottoporle le problematiche che hanno comportato l' avvio indagine ufficiale della Commissione Giustizia diritti umani e Cittadinanza - UE (Bruxelles) contro Governo di Silvio Berlusconi e Ministro degli Interni Roberto Maroni per discriminazioni razziali su base etnica contro popolazione Rom in Italia.


In allegato i risultati dell'incontro avvenuto a Roma il 2 febbraio 2011 alla presenza del portavoce del Consiglio d'Europa dott. Roberto Tumbarello


Cordiali Saluti

Marcello Zuinisi                                                                           
Presidente Opera Nomadi Toscana                                               
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)                                                    
tel 320 9489950                                                                              
mail operanomadi.toscana@hotmail.it                                                                                                                   

http://nazionerom.blogspot.com/2011/02/richiesta-apertura-infrazione-eu-vs.html
 
                                Roma   02 febbraio 2011
Al Consiglio d’Europa Al Parlamento Europeo Allo Stato Italiano
                          
EU Commissioner for Justice, Fundamental Rights and Citizenship                                                   European Commission
Miss. Viviane Reding     Vice-President   
 Mr Arthur Polley
capo unità SG-R-2
Segretariato generale della Commissione Europea

dott.sa Chiara Adamo
Capo Unità
Commissione Europea
Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza
 all'Equipe Tecnica Banca dati CHAP
Unar
Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Italy - Roma
dott. Massimiliano Monnanni
dott. Roberto Berardi
dott. Pietro Vulpiani
Protocollo   CHAP (2010)04005                                                                                         
Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza EU                              Commissioner for Justice, Fundamental Rights and Citizenship                                                                                  
Oggetto:   Richiesta Apertura Infrazione vs Stato Italiano per discriminazioni razziali su base etnica
Oggi si è riunita a Roma un’ assemblea nazionale  rappresentativa delle principali associazioni operanti nel territorio nazionale sulle questioni riguardanti la popolazione Rom in Italia.
Ai  lavori ha presenziato il dott. Roberto Tumbarello  portavoce del Consiglio d'Europa e responsabile del servizio stampa del medesimo.
Il dott. Roberto Tumbarello si farà garante della trasmissione delle istanze emerse nella riunione con il Consiglio d’Europa.
Sono stati discussi  e presentati  numerosi ed  eclatanti esempi  di esclusione e discriminazione razziale del Governo di Silvio Berlusconi, del Ministro degli Interni Roberto Maroni , di Amministrazioni Comunali ed Enti Locali ai danni della Popolazione Rom.
Segnaliamo la violazione sistematica, su tutto il territorio dello Stato Italiano, del diritto europeo sulla circolazione sancito dalla 2004/38/CEE delle leggi e procedure giuridiche ai danni della nazione Rom.
Segnaliamo le condizioni di assenza di identità giuridica di cittadini Rom profughi di guerra provenienti dai territori della ex-Yugoslavia.
I presenti hanno convenuto di comporre un dossier nazionale (libro bianco) sulle emergenze delle condizioni  dei Rom in Italia al fine di sollecitare il Consiglio d’Europa e la Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza del Parlamento Europeo  all’apertura di una procedura di infrazione verso lo Stato Italiano per discriminazioni razziali su base etnica.
E’ stato inoltre richiesto al Consiglio d’Europa di farsi carico dell’onere finanziario per la traduzione in 5 lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e rumeno),  la produzione e distribuzione del Libro Bianco in tutta la Comunità Europea.
Chiediamo che i Fondi Sociali Europei  destinati alla Popolazione Rom vengano messi a disposizione per progetti di Inclusione Sociale (case, scuola e lavoro) al fine di superare l’esclusione e l’estrema marginalizzazione nella quale vivono numerose comunità Rom.
Chiediamo un monitoraggio, un sistematico e  rigoroso controllo da parte delle Istituzioni Europee e delle Procure Italiane sull’utilizzo degli stessi fondi.
Segnaliamo che troppo spesso il reale utilizzo dei fondi sociali europei accordati allo Stato Italiano viene utilizzato con finalità diverse per le quali i fondi sono stati istituiti ed erogati aggravando ulteriormente l’emarginazione sociale della popolazione Rom: i fondi sociali europei vengono spesi per escludere, espellere, minacciare intere comunità Rom in tutto il territorio nazionale.
Chiediamo che vengano cessate le azioni persecutorie nei confronti dei difensori dei diritti umani operanti sul territorio dello Stato Italiano (Human Rights Defender) e che sia rispettata ed applicata la Dichiarazione sui difensori dei diritti umani (Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti), adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 53/144, 8 marzo 1999.
Chiediamo un incontro urgente con la Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza EU al fine di consegnare nelle mani dei commissari europei il libro bianco dove sono contenute le prove delle discriminazioni razziali su base etnica esistenti nel territorio dello Stato Italiano.                                                                                      
 Trasmettiamo il presente atto e verbale alle Istituzioni Italiane ed Europee.
Firmatari:
Associazione la Kasba (Enza Papa), ),  Opera Nomadi Toscana (Marcello Zuinisi), Federazione Romanì (Marco Brazzoduro), Partida Romilor (Emil Costache), Ass. 21 luglio (Carlo Stasolla),  Aizo (Teresa Ossella),  Arci Nazionale (Claudio Graziano), Every One (Roberto Malini), Federazione Romanì - Bologna (Dimitris Argiropoulos), dott.sa Marcella Delle Donne Docente Universitaria  Sociologia delle Relazioni Etniche, Fondatia Aur Nita Gheorghe - Romania (Gheorghe Nita)

lunedì 7 marzo 2011

La denuncia alla Commissione Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza EU - Firenze - Prefettura e Questura: PRATICHE ILLEGALI CONTRO I ROM


Roma 15.10.2010
Miss. Viviane Reding     Vice-President                                      
EU Commissioner for Justice, Fundamental Rights and Citizenship
European Commission

Unar   - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali                                                                                                                                                  Presidenza del Consiglio dei Ministri                                                              
dr. Monnanni Massimiliano
dr. Berardi Roberto

Camera dei Deputati - Montecitorio

Senato della Republica – Palazzo Madama


Caso MS/DTZ/jl D(10)1746 – A(10)3681 Bruxelles 5 ottobre 2010 EUROPEAN COMMISSION
Caso 3871 – Protocollo Unar  - Rom Sesto Fiorentino


oggetto: Richiesta apertura inchiesta su discriminazioni razziali in atto in Italia

Richiesta  incontro  EU Commissioner for Justice, Fundamental Rights and  Citizenship                                                                                                                                                 

Richiesta  incontro   Unar   - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali      
                                                             
La motivazione della nostra richiesta di incontro con la Commissione Giustizia EU è fornirvi dei documenti a prova di discriminazioni  razziali in atto nella Repubblica Italiana ai danni del Popolo Rom.

In Italia la direttiva 2004/38/CEE non viene correttamente applicata                                                                                             
                                                                                                                                                                                                                                       In particolare a Firenze, la Prefettura sta operando da due anni espulsioni ai danni di rom rumeni perpretando insieme alla Questura pratiche illegali e trattamenti disumani.

Il caso delle Cittadine Rom Rumene Mihai Somna e Stefan Claudia

IL 23.09.2009 i cittadini Rom Rumeni Mihai Somna, Stefa Claudia, Stefan Cornelia, Stefa Ferdi, Cristea Oradia, Grancea Lucian, Wachloswka vengono arrestati dai Carabinieri di Campi Bisenzio (Fi) con accuse gravissime: estorsione aggravata.

I giovani cittadini Rom Rumeni vengono rinchiusi nel carcere di Sollicciano di Firenze.

Il 24.09.2010 il Pubblico Ministero Leopoldo de Gregorio ne ordina l’immediata scarcerazione: viene fissata l’udienza davanti al Gip.

La Prefettura di Firenze, senza attendere l’esito del Procedimento ne ordina d’ufficio l’espulsione il 18.11.2010.

Tra le motivazioni si descrive le cittadine Rom Rumene come dedite all’inosservanza delle regole del vivere civile, la loro propensione di vivere ai margini della società, si rappresenta come le Rom Rumene siano un pericolo per la sicurezza pubblica e che la loro presenza in Italia compromette la tutela della dignità umana e dei diritti della persona.

Mihai Somna e Stefan Claudia sono per la Prefettura un pericolo per l’integrità fisica e morale delle persone, la loro sicurezza e la tranquillità della collettività.
La Prefettura accerta che le due giovani sono state arrestate con il reato di estorsione aggravata.
La Prefettura ne ordina l’espulsione per 5 anni specificando che il ricorso avverso non sospende l’efficacia del decreto.

Il 24.03.2010 si tiene la prima udienza di fronte al Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) dott.sa Anna Maria Sacco che con sentenza n. 542/10 dichiara il non luogo a procedere nei confronti degli imputati perché il fatto di cui sono accusate non sussiste.

Mihai Somna e Stefan Claudia sono innocenti:  Ingiustamente accusate ed incarcerate.                              

Lo Stato Italiano dovrebbe risarcire l’ingiusta carcerazione ed invece l’11 agosto 2010 la Questura di Firenze notifica l’immediata espulsione di Mihai Somna  in base alla considerazione che la persona è dedita a traffici delittuosi e vive abitualmente con i proventi di questi ultimi

Mihai Somna è costretta a lasciare l’Italia insieme ai suoi due giovani figli per non finire nuovamente in carcere.
Stefan Claudia è costretta a lasciare l’Italia e presentarsi all’Ambasciata Italiana di Bucarest il 28.07.2010.

Visto il comportamento e la prassi tenute dalla Prefettura e dalla Questura di Firenze verso i Rom Rumeni
Visto che questo comportamento compromette la tutela della dignità umana e dei diritti della persona.
Visto l’evidente discriminazione razziale subita dai Rom Rumeni in Firenze.

Chiediamo alla Commissione Giustizia e Diritti Umani dell’Unione Europea di aprire una procedura di infrazione per discriminazioni razziali in atto in Italia in base art. 228 del Trattato CEE di Roma.

Chiediamo agli uffici dell’Unar  (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) di procedere legalmente vs la Prefettura di Firenze per discriminazioni razziali ai danni di cittadine europee Rom Rumene.

Chiediamo incontro urgente con Commissioner for Justice, Fundamental Rights and Citizenship  e con  Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali

Chiediamo incontro urgente con Osservatorio sulle discriminazioni Razziali - Camera dei Deputati

Chiediamo audizione urgente davanti al Consiglio di Europa per denunciare le discriminazioni razziali in corso in Italia ai danni del Popolo  Rom                                                                                                                                      

Nei Comuni di Firenze e Sesto sono in corso:  discriminazioni razziali, aggressioni dentro le questure, espulsioni, violazioni dei diritti umani.
La situazione e drammatica.
Queste sono le nostre accuse al Governo di Silvio Berlusconi, al Ministro degli Interni Roberto Maroni, ai Sindaci complici del Razziamo: Gianni Gianassi (Sesto Fiorentino) e Matteo Renzi (Firenze).

Vi allego alla presente lettera documentazione a prova delle nostre parole.

In attesa di un vostro riscontro,

Cordiali saluti                      

Marcello Zuinisi
(Educatore Professionale)
Presidente Opera Nomadi Toscana
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
tel. +39 320 9489950 / +39 328 1962409                                                                                                                                                                                                                                              Fax  +39  0187 627823
mail: operanomadi.toscana@hotmail.it

Macchina del Fango contro Opera Nomadi Toscana - Nessun illecito solo affermazione di Legalità e Giustizia

http://www.idebate.org/roma/2011/03/05/riceviamo-da-opera-nomadi-toscana-e-trasmettiamo/

COMUNICATO STAMPA – DIRITTO DI REPLICA
Firenze, 4 marzo 2011
ROM, ZUINISI REPLICA AD ACCUSE. “SONO INNOCENTE, CONTRO DI ME SOLO MACCHINA DEL FANGO”
Dichiarazione, con richiesta di pubblicazione per diritto di replica, di Marcello Zuinisi:
“Ritengo doveroso replicare con fermezza alle accuse che mi vedono illegittimamente imputato di tentata truffa e altri reati per il mio impegno umanitario al servizio delle popolazioni Rom in Toscana, e in particolare nella città di Firenze. Personalmente, ho dedicato e dedico tuttora ai diritti dei Rom la mia vita, impiegando le mie esclusive risorse personali e inseguendo un sogno di civiltà e giustizia sociale.
In merito alle accuse a me rivolte, specifico che:
Sono legittimamente – e non millanto alcuna carica, come invece affermato da pubbliche autorità nei media – presidente di Opera Nomadi Toscana. L’assemblea che mi vede ricoprire la carica direttiva regionale è stata regolarmente convocata il giorno 30 Agosto 2010 nella città di Pisa ed alla presenza, come richiede lo statuto nazionale di Opera Nomadi, di 6 iscritti, che all’unanimità hanno appoggiato e sottoscritto la mia candidatura a presidente, attribuendomi di fatto il mandato di agire nel territorio della regione Toscana per nome e per conto dell’ente morale.
Per quanto concerne le raccolte fondi menzionate dalla DIGOS di Firenze e dal PM Christine Von Borries della Procura fiorentina, non vi ho mai preso parte direttamente, né mai ho maneggiato denaro derivante da tali iniziative di beneficenza. Mi sono infatti limitato a richiedere con il mio nome e la mia qualifica di attivista Rom in Toscana alla Questura di Firenze i permessi per alcuni banchini di raccolta fondi organizzati dalla Fondazione romena George Cabanova, che collabora, attraverso un regolare protocollo d’intesa – in mano in queste ore alle autorità -, con la Croce Rossa di Bacau, in Romania. Tali piccoli ricavati sono stati consegnati direttamente dalla fondazione nelle mani dei Rom di Quaracchi, per far fronte all’acquisto di generi e beni di prima necessità vista l’emergenza umanitaria in atto nel campo di Sesto Fiorentino e nessun altro uso che sia in mia conoscenza ne è stato fatto.
Infine, in merito al documento che mi si accusa di aver sottratto con raggiro, ovvero del certificato originale di iscrizione al registro regionale delle O.N.L.U.S., rispondo che la ex Presidente di Opera Nomadi Firenze non mi ha mai consegnato tale documento. La ex presidente è stata da me contattata in occasione della costruzione del XII seminario nazionale di Opera Nomadi svoltosi nei giorni 13, 14, 15 maggio 2010 a Roma e nella preparazione dell’Assemblea Nazionale di Opera Nomadi che doveva rieleggere il Consiglio direttivo, svoltasi il 14 Maggio 2010 nella sede di Opera Nomadi in Via di Porta Labicana a Roma e nella successiva ricostruzione della Sezione Toscana di Opera Nomadi. La documentazione che attesta tale mia asserzione è a disposizione delle autorità
Per il resto, è palese come si cerchi di screditare la mia persona e il mio operato agli occhi dell’opinione pubblica, fornendo un’immagine deviata e infangando gli ideali che mi muovono ogni giorno per dedicarmi alla causa dei diritti umani. Questo attacco alla mia persona, veicolato da numerosi media, avviene poco dopo le denunce da me presentate sia in Italia che in àmbito Ue contro gli sgomberi dei Rom di Sesto Fiorentino, alla base di tragedie umanitarie gravi, fra cui la morte per polmonite di Ion Grancea, 52enne Rom abbandonato dalle istituzioni. La macchina del fango si propone di fare il vuoto intorno a me e questo mi amareggia più ancora che gli attacchi di chi è infastidito dal mio lavoro umanitario. Tuttavia, tutto questo non mi fermerà nella mia quotidiana lotta contro le ingiustizie, le discriminazioni e la persecuzione dei Rom. In questi giorni, sto riferendo alle autorità con la massima disponibilità e collaborazione ogni informazione ed elemento utile a chiarire l’intera vicenda, dove i colpevoli sono altri e dove il mio nome e la mia onorabilità sono stati calpestati in modo grave. E’ ovvio purtroppo che la mia missione risente degli eventi che mi colpiscono, essendo ora costretto a difendermi da accuse ignominiose, quando da tanti anni dedico la mia vita e tutte le mie risorse economiche personali all’assistenza dei Rom”.
Marcello Zuinisi
Presidente Opera Nomadi Toscana
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
tel 320 9489950
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venerdì 4 marzo 2011

ROM, ZUINISI REPLICA AD ACCUSE. “SONO INNOCENTE, CONTRO DI ME SOLO MACCHINA DEL FANGO ANTI-ROM”

COMUNICATO STAMPA - DIRITTO DI REPLICA
Firenze, 4 marzo 2011



ROM, ZUINISI REPLICA AD ACCUSE. “SONO INNOCENTE, CONTRO DI ME SOLO MACCHINA DEL FANGO ANTI-ROM”
LA MIA COLPA? difendere i Rom dalle Persecuzioni Razziali

Dichiarazione, con richiesta di pubblicazione per diritto di replica, di Marcello Zuinisi:

Ritengo doveroso replicare con fermezza alle accuse che mi vedono illegittimamente imputato di tentata truffa e altri reati per il mio impegno umanitario al servizio delle popolazioni Rom in Italia, Toscana, nella città di Firenze e Sesto Fiorentino. Personalmente, ho dedicato e dedico tuttora ai diritti dei Rom la mia vita, impiegando le mie esclusive risorse personali e inseguendo un sogno di civiltà e giustizia sociale. 

In merito alle accuse a me rivolte, specifico che:

Sono legittimamente - e non millanto alcuna carica, come invece affermato da pubbliche autorità nei media - presidente di Opera Nomadi Toscana.

L’assemblea che mi vede ricoprire la carica direttiva regionale è stata regolarmente convocata il giorno 30 Agosto 2010 nella città di Pisa ed alla presenza di sei soci,  (lo statuto nazionale di Opera Nomadi prevede la piena leggittimità con numero di due soci), che all’unanimità hanno appoggiato e sottoscritto la mia candidatura a presidente, attribuendomi di fatto il mandato di agire nel territorio della regione Toscana per nome e per conto dell’ente morale.

Per quanto concerne le raccolte fondi menzionate dalla DIGOS di Firenze e dal PM Christine Von Borries della Procura fiorentina, non vi ho mai preso parte direttamente, né mai ho maneggiato denaro derivante da tali iniziative di beneficenza. Mi sono infatti limitato a richiedere con il mio nome e la mia qualifica di attivista Rom in Toscana alla Questura di Firenze i permessi per alcuni banchini di raccolta fondi organizzati dalla Fondazione Romena Aur Nita Gheorghe, che collabora, attraverso un regolare protocollo d’intesa - in mano in queste ore alle autorità -, con la Croce Rossa di Bacau, in Romania. Tali piccoli ricavati sono stati consegnati direttamente dalla Fondazione nelle mani dei Rom di Quaracchi, per far fronte all’acquisto di generi e beni di prima necessità vista l’emergenza umanitaria in atto nel campo di Sesto Fiorentino e nessun altro uso che sia in mia conoscenza ne è stato fatto.

In merito al documento che mi si accusa di aver sottratto con raggiro, ovvero del certificato originale di iscrizione al registro regionale delle O.N.L.U.S., dichiaro che la ex Presidente di Opera Nomadi Firenze Marzia Grillo non ha mai consegnato (omettendo l'iscrizione) tale documento.

Marzia Grillo è stata da me contattata nei mesi precedenti la costruzione del XII seminario nazionale di Opera Nomadi svoltosi nei giorni 13, 14, 15 maggio 2010 a Roma e nella preparazione dell'Assemblea Nazionale di Opera Nomadi che doveva rieleggere il Consiglio direttivo svoltasi il 14 Maggio 2010 nella sede di Opera Nomadi in Via di Porta Labicana a Roma e nella successiva ricostruzione della Sezione Toscana di Opera Nomadi.

La delegazione Toscana da me costruita ha partecipato attivamente alla costruzione del Seminario e dell'Assemblea Nazionale risultando la piu' numerosa ed attiva a livello nazionale.

Per il resto, è palese come si cerchi di screditare la mia persona e il mio operato agli occhi dell’opinione pubblica, fornendo un’immagine deviata e infangando gli ideali che mi muovono ogni giorno per dedicarmi alla causa dei diritti umani. Questo attacco alla mia persona, veicolato da numerosi media, avviene poco dopo le denunce da me presentate sia in Italia che in ambito Ue contro gli sgomberi dei Rom di Sesto Fiorentino, alla base di tragedie umanitarie gravi, fra cui la morte per polmonite di Ion Grancea, 52enne Rom abbandonato dalle istituzioni. La macchina del fango vuole cercare di   fare il vuoto intorno a me ed alla Comunità Rom che lotta quotidianamente per affermare la Difesa dei Diritti Umani e l'affermazione di politiche di Inclusione Sociale.

Questo mi amareggia più ancora che gli attacchi di chi è infastidito dal mio lavoro umanitario. Tuttavia, tutto questo non mi fermerà nella mia quotidiana lotta contro le ingiustizie, le discriminazioni e la persecuzione dei Rom. In questi giorni, sto riferendo alle autorità con la massima disponibilità e collaborazione ogni informazione ed elemento utile a chiarire l’intera vicenda, dove i colpevoli sono altri e dove il mio nome e la mia onorabilità sono stati calpestati in modo grave.

Si vuole impedire ad Opera Nomadi Toscana ed alla Popolazione Rom di accedere ai Fondi sociali Europei ch la UE mette a disposizione di Progetti di Inclusione Sociale.

L'avvio di progettualità inclusive è il motivo che ha portato all'immane lavoro che da mesi sto conducendo insieme ai Rom di tutta Italia.

Vi invio il materialie consegnato alla Procura di Firenze e relativo al grave Abuso che si sta perprendo in Italia contro il martoriato Popolo Rom, contro Marcello Zuinisi Legittimo Presidente di Opera Nomadi Toscana e Gherghe Cabanova Presidente Fondatia Aur Nita Gheorghe - Società della Croce Rossa Rumena di Bacau.

Marcello Zuinisi si è posto alla testa della ricostruzione di Opera Nomadi su tutto il territorio nazionale dalla fine di febbraio 2010 per affermare legittime pratiche si salvaguardia dei diritti della Popolazione Rom messe a repentagliio dalle Politiche di Esclusione Sociale messe in essere dal Governo di Silvio Berlusconi, dal Ministro degli Interni Roberto Maroni e dalla Amministrazioni  Comunali complici del Razzismo e delle Discriminazioni e Criminalizzazioni su base Etnica condotte contro la Popolazione Rom in Italia.

Opera Nomadi Toscana e la Fondatia Aur Nita Gheorghe che ha un regolare Protocollo sottoscritto  stanno
lavorando sul territorio Europeo, Italiano, nella Regione Toscana per affrontare una grave Emergenza Umanitaria.

Le due Organizzazioni si stanno da tempo rivolgendo a tutte le Istituzioni Europee e Nazionali per trovare e ricercare collaborazione attiva
al fine di salvaguardare la vita umana di centinaia di esseri umani di etnia Rom, vita messe quotidianamente in pericolo dalle Politiche di Esclusione  Sociale che la stessa Comunità Europea e gli Uffici dell'Unar stanno combattendo per affermare percorsi di Inclusione Sociale che mettano fine al Porrajmos (Olocausto dei Rom) ancora purtroppo agente in alcuni paesi Europei tra cui lo Stato Italiano.

La ricerca di Legalità ed affermazione dei diritti umani, in piena e coerente affermazione dello Statuto di Opera Nomadi ha portato Zuinisi Marcello ha dover presentare 3 denunce alle Procure Italiane contro il Presidente Illeggitimo Massimo Converso e la sua cricca che si sono da tempo impossessati di Opera Nomadi svolgendo traffici delittuosi contro le Comunità Rom di tutta Italia.

Le denunca  alla Magistratura, all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali di Palazzo Chigi, all'opinione pubblica sono vincolate alla necessità di costruire  Percorsi di difesa della vita umana della Popolazione Rom.

Auspichiamo che l'atto che la Procura di Firenze compie oggi contro Opera Nomadi Toscana, contro il suo legittimo presidente Marcello Zuinisi, contro le centinaia dei Rom che si riconoscono nell'operato di questa Associazione, contro la Fondatia Aur Nita Gheorghe  sia il segno di una apertura di Inchiesta verso le Gravissime Irregolarità ed Abus che vigono all'interno della piu' antica associazione italiana rivolta alla difesa della Popolazione Rom: Opera Nomadi.

Il nostro lavoro umanitario è noto a tutte le Istituzioni partendo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui abbiamo da tempo richiesto un incontro  e di cui abbiamo apprezzato e sostenuto le parole e le azioni in difesa della popolazione Rom dopo la recente tragica morte di quattro piccoli bambini a Roma.

Persecuzioni Razziali  contro il Popolo Rom ed i difensori dei diritti umani: questa la nostra accusa al Governo di Silvio Berlusconi.
La nostra accusa ha portato all'apertura di Indagini Ufficiali da parte della Commissione Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza dell'Unione Europea che con protocollo CHAP 04005 apre il 25 gennaio 2011 indagini ufficiali contro lo Stato Italiano.
Nel mentre l'illegalità regna diffusa all'interno delle Istituzioni, nel mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi abbracciava serenamente il Dittatore Sanguinario Gheddafi nella città di Roma  nell'agosto del 2010, nel mentre le Istituzioni Italiane sono divenute un Bordello a cielo aperto, in Italia i Difensori dei  Diritti Umani vengono perseguitati come avviene il Libia od in Iran.

Nella Città di Firenze si stanno consumando persecuzioni razziali e truffe ai danni della Popolazione Rom.Il Comune ha affidato la gestione del Campo Rom Olmatello con trattativa privata al Consorzio Coeso dal 2005.
Da allora sono stati investiti 14,5 milioni di Euro con risultati disastrosi.
Il 2 febbraio 2011, in piena Emergenza Umanitaria l'Assessore al Sociale Stefania Saccardi e l'Assessore al Degrado Mattei hanno presenziato all'abbattimento di conque unità abitative nel Campo Rom Olmatello costate milioni di Euro.
Il costo dello smantellamento è di 38.000 euro come riportato dal Quotidiano la Nazione. (vedi Allegato)
Il Comune di Firenze mentre i cittadini Rom muoiono per il freddo sul suo territorio continua a distruggere e sprecare il denaro pubblico.

La Provincia di Firenze nega la richiesta di piena legittimità Istituzionale all'Associazione Opera Nomadi Toscana.
Opera Nomadi Toscana ha presentato ricorso alla stessa Provincia il  il 24 febbraio 2011.
Marcello Zuinisi ed Opera Nomadi Toscana hanno presentato nel corso dell'ultimo anno (febbraio 2010 - feggraio 2011) 15 denunce alla Procura per chiedere  il rispetto della Legalità e dei Diritti Umani nello Stato Italiano.

Marcello Zuinisi ed Opera Nomadi Toscana stanno da mesi denunciando ad ogni legittima istituzione le Perdecuzioni Razziali di cui è vittima la Popolazione Rom.
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini a disposto in due occasioni l'invio del nostro materiale alla Commissione Parlamentare competente.

Parlamentari come l'Onorevole J.L. Toudi sostengono da tempo le iniziative culturali ed umanitarie di Opera Nomadi Toscana e Marcello Zuinisi.
 
Marcello Zuinisi ed Opera Nomadi Toscana si basano sullo statuto costitutivo dell'Ente Morale Opera Nomadi che nasce il 26 febbraio 1970 con Decreto del Presidente della Repubblica n. 374. Il lavoro di Opera Nomadi Toscana si basa sulla difesa e piena applicazione dello Statuto Costitutivo.

Il nostro appello all'ONU, alla Unione Europea, a tutti gli organismi Internazionali che lavorano per la difesa dei Diritti Umani, ai Partiti, ai Sindacati, alle Associazioni perchè cessino immediatamente le Persecuzioni ai danni dei Difensori dei Diritti Umani, le persecuzioni ai danni del Popolo Rom e si affermino
Politiche Sociali Improntate all'Inclusione Sociale per tutti.

La Libertà, l'Uguaglianza, la Solidarietà sono beni preziosi da difendere quotidianamente.

Marcello Zuinisi
Presidente Opera Nomadi Toscana
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
tel 320 9489950
mail operanomadi.toscana@hotmail.it
http://nazionerom.blogspot

Allegati:

  • Procura di Firenze - Decreto di Perquisizione
  • Questura di Firenze - Verbale di Perquisizione
  • Questura di Firenze - Notifica di Perquisizione
  • Protocollo CHAP 04005 - Apertura Indagini della Commissione Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza contro lo Stato Italiano
  • Protocollo di Intesa Opera Nomadi Toscana - Fondatia Aur Nita Gheorghe
  • Richiesta Protocollata alla Regione Toscana con richiesta Proclamazione Stato di Emergenza sulla Provincia di Firenze 14 febbraio 2011
  • Richiesta alle Istituzioni Toscane Convocazione Tavolo Istituzionale Emergenza Rom 3 settembre 2010
  • Richiesta alla Regione Toscana intervento Protezione Civile 27 dicembre 2010
  • Richiesta Emergenza Protezione Civile al Comune di Sesto Fiorentino 2 agosto 2010
  • Assemblea Associazioni Pro Rom a Roma con il Consiglio d'Europa 2 febbraio 2011
  • Articolo di giornale sullo smantellamento di unità abitative Rom
  • Atti ufficiali del Comune di Firenze per affidamento a trattativa Privata al Consorsio COESO gestione Campo Rom
  • Diniego Iscrizione Opera Nomadi Toscana
  • Denuncia ai Carabinieri di Zuinisi Marcello Opera Nomadi Toscana contro Massimo Converso, Marzia Grillo e Concetta Carvelli del 18.02.2011
  • Verbale assemblea Opera Nomadi Toscana 27 settembre 2010
  • Denuncia alla Procura di Firenze contro il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi 27 luglio 2010
  • Denuncia alla Procura di Roma contro Massimo Converso (Opera Nomadi Nazionale) 6 settembre 2010
  • Denuncia alla Procura di Firenze contro Massimo Converso (Opera Nomadi Nazionale) 14 settembre 2010
  • Progetto elaborato da Opera Nomadi Toscana e presentato alle Istituzioni Toscane il 26 aprile 2010
  • Mail Presidente Gianfranco Fini a Marcello Zuinisi - Opera Nomadi Toscana -  27 settembre 2010
  • Mail Presidente Gianfranco Fini a Marcello Zuinisi - Opera Nomadi Toscana -  13 dicembre 2010
  • Mail On. J.L. Toudi a Marcello Zuinisi - Opera Nomadi Toscana - 4 novembre 2010
  • Lettera segreteria Viviane Reading (Vice Presidente Commissione Giustizia EU) a Marcello Zuinisi - Opera Nomadi Toscana - 5 ottobre 2010