lunedì 29 agosto 2016

ROM, SINTI E CAMINANTI INCONTRANO ROMA CAPITALE a settembre Tavolo di Inclusione e piano strategico

                        Roma Capitale, Dipartimento alle Politiche Sociali 25 agosto 2016                            Rom, Sinti e Caminanti incontrano l'Assessore al Sociale Laura Baldassarre


Il 25 agosto 2016 presso il Dipartimento delle Politiche Sociali in Viale Manzoni, si tenuto un incontro concordato tra l'Assessore al Sociale di Roma Capitale Laura Baldassarre e Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR). All'ordine del giorno il ritiro del bando per nuovo campo nel XV Municipio (1.270.000 euro di denaro pubblico), l'implementazione della Strategia Nazionale di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC), il rispetto della governance e degli accordi europei.



Laura Baldassarre Assessore al Sociale di Roma Capitale


L'incontro ha visto la partecipazione di una qualificata delegazione di cittadini RSC provenienti dai campi della capitale, di associazioni e fondazioni impegnate in percorsi di autodeterminazione: soggetti portatori di diritti, bisogni, democrazia, rappresentazione diretta delle proprie comunità. Tra loro Ion Dumitru e Zeco Halilovic della Fondazione Romanì Italia, Halil Ahmetovic e Rifet Seferovic della Società Cooperativa Rom, Najo Adzovic dell'Associazione Nuova Vita, Marco Brazzoduro dell'Associazione Cittadinanze e Minoranze, Gianni Carbotti dell'Associazione Amnistia Giustizia e Libertà, Miroslav Jovanovic, Saverio Jovanovic, Hrustic Hamdija, Nedzib Sejdovic, Jasminca Husovic, rappresentanti dei campi di Salviati, River, Salone, Ciampino, la dottoranda Mirinda Ashley Kamshan dell'Università Carlo Bo di Urbino, lo staff della segreteria politica dell'Assessore Laura Baldassarre composta da Anna Maria d'Ambra e Massimo de Cicco, l'Assessore al Sociale del III Municipio di Roma Giuseppe Sartiano. Assente giustificata Paola Chiovanelli Assessore del XV Municipio che si è pubblicamente scusata per l'impossibilità di partecipare.




                  rappresentanti delle famiglie Rom di Via Salaria in lotta a Roma Capitale             per il diritto alla casa, alla scuola ed all'unità familiare (foto Maria Rosaria Chirico)



ANR ha ottenuto l'apertura ufficiale di una indagine Anac su Roma Capitale. La denuncia protocollata all'Autorità Nazionale Anticorruzione diretta da Raffaele Cantone ed affidata al dott. Failla Giuseppe funzionario dirigente dell'Ufficio Vigilanza Servizio e Forniture sostiene che il bando sul XV Municipio, emanato dal Dipartimento delle Politiche Sociali, a firma Antonino de Cinti, sia illegittimo e violi leggi e regolamenti. L'Italia ha preso impegni formali e sostanziali con la Commissione Europea: i campi devono chiudere. I cittadini che vi abitano inseriti in un percorso di inclusione sociale che garantisca, a tutti, casa, lavoro, scuola e protezione sanitaria.



Raffaele Cantone Presidente Anac


Per questo motivo il Governo, le Regioni e le Città Metropolitane hanno presentato dei programmi all'Unione Europea tra la fine del 2014 ed il 2015. I programmi sono stati tutti finanziati per un importo complessivo di 32 miliardi di euro. Il 20% di tale cifra economica, sei miliardi di euro più uno, deve essere speso con precise finalità: garantire l'inclusione dei poveri, dei RSC.


ANR ha denunciato ad Anac ed alla Magistratura una frode europea in corso nell'intero paese: il denaro è sparito. Non c'è nessun programma in atto per l'inclusione degli ultimi. Da settimane è invece in corso un programma di "pulizia etnica anti rom ed anti poveri nei comuni italiani". Da Roma a Firenze, da Milano a Sorrento, dalla Versilia a Taranto, da Genova a Pisa ogni giorno sgomberi e deportazioni di comunità.



                                      Roma Capitale, Via Salaria, 1 agosto 2016                                                             decine di famiglie vengono sgomberate e messe sulla strada                              senza nessuna inclusione sociale e rispetto dell'unità familiare



            ecco il video di Teleroma 56 che racconta la storia dello sgombero in Via Salaria,              l'apertura dell'inchiesta Anac vs Roma Capitale e le denunce alla Magistratura 



Durante l'incontro, interamente verbalizzato e sottoscritto da tutti i presenti, l'Assessore Baldassarre ha assicurato l'impegno di Roma Capitale al rispetto di Strategia, schemi di governance ed Accordi Eu. Entro settembre verranno approntate due delibere ed un piano strategico: garantire a tutti i cittadini l'accesso a residenza anagrafica e diritti, istituire il Tavolo di Inclusione dei RSC, uso dei fondi europei e programmi per casa, lavoro, scuola e salute. Un piano strutturale da costruire insieme.


        gli schemi di governance della strategia di inclusione     




Il percorso verrà condiviso con la rappresentanza dei RSC e coinvolgerà tutti i soggetti della società civile. Una azione congiunta di responsabilizzazione: “uniti possiamo”, le parole di Laura Baldassare. L'azione sarà immediata. Da ogni campo verrà inviato all'assessorato un report sulle emergenze immediate da affrontare. Pulizia, derattizzazione, interventi sulle fogne ed i cassonetti. L'Assessore visiterà ogni campo intervenendo direttamente insieme ai tecnici per ripristinare condizioni di igiene e sicurezza sanitaria.



                 Rom, Sinti e Caminanti insieme a Roma Capitale per l'inclusione sociale                     è questo l'impegno preso nell'incontro con l'Assessore al Sociale Laura Baldassarre



RSC hanno chiesto inoltre la sospensione di ogni sgombero ed il rispetto del diritto all'unità familiare. Non si possono dividere le famiglie: padri, madri e figli hanno diritto a vivere e crescere insieme. Ultima ma irrinunciabile la questione del bando nel XV Municipio: deve essere ritirato ed il denaro speso per le case.




Associazione Nazione Rom

tel +39 3281962409 
email nazione.rom@gmail.com

venerdì 12 agosto 2016

Roma Capitale denunciata ad Anac: il bando per il nuovo campo nel XV Municipio è illegale

Roma Capitale - Dipartimento alle Politiche Sociali  -  1 agosto 2016
sgomberata  la Casa della Solidarietà in Via Salaria e messi
sulla strada 385 cittadini, donne, uomini, anziani e bambini



A seguito di un esposto a firma Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR), indirizzato a Raffaele Cantone Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione – Anac, è stata aperta ufficialmente una inchiesta su Roma Capitale ed il Dipartimento delle Politiche Sociali: il bando per l'apertura di un nuovo campo Rom nella zona del XV Municipio è illegale.




Raffaele Cantone Presidente Anac
Autorità Nazionale Anticorruzione



Violati gli Accordi Quadro Strutturali Europei, la direttiva n. 173 della Commissione Europea emanata 5 aprile 2011, la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC) e la delibera n. 32 (20 gennaio 2016) istituita dalla stessa ANAC, una linea guida per l'affidamento dei servizi a enti del terzo settore e cooperative.

Sono queste le motivazioni che hanno portato ANR a denunciare il Comune all'Autorità Nazionale Anticorruzione: l'indagine è stata affidata all'Ufficio di Vigilanza Servizi e Forniture con numero di protocollo 121322. Il bando prevede una spesa di denaro pubblico pari a 1.270.069,07 euro.




Marcello Zuinisi legale rappresentante Associazione Nazione Rom
ha denunciato ad ANAC il Comune di Roma Capitale ed alla
Procura della Repubblica il Presidente del Consiglio Matteo Renzi
per frode sui Fondi Strutturali Europei di Inclusione 2014 - 2020



Nell'esposto ANR richiama due procedimenti penali in corso di valutazione ed indagine da parte della Procura della Repubblica. Il primo, ascritto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al Ministro delle Pari Opportunità Maria Elena Boschi, è una denuncia raccolta dalla Stazione dei Carabinieri di Viareggio (Lu) il 24 giugno 2016 su una frode relativa ai Fondi Strutturali Europei.





Marcello Zuinisi denuncia nella Stazione dei Carabinieri di Viareggio (Lu)
la frode anti Rom ed anti poveri del Presidente del Consiglio Matteo Renzi




L'Italia ha ricevuto, nel corso del 2015, finanziamenti Eu pari a 32 miliardi di euro. Il 20 % di tale somma, ovvero sei miliardi di euro più uno, destinati all'inclusione sociale dei poveri, dei RSC. Dove è finito questo denaro pubblico? Ad oggi in Italia si assiste ad una quotidiana, brutale e violenta campagna anti Rom condotta attraverso azioni delle pubbliche amministrazioni in tutto il paese: sgomberi, ordinanze, tentativi di pulizia etnica dei territori.




Solo negli ultimi venti giorni si sono susseguiti decine e decine di sgomberi ed allontanamenti dei cittadini di etnia Rom dai territori amministrati dai comuni: Viareggio, Pisa, Cascina, Livorno, Isola d'Elba, Firenze, Bologna, Padova, Milano. In tutte le circostanze non sono mai state fornite, dalle autorità e dagli enti locali, soluzioni di alloggio alternativo o di abitazione che salvaguardassero il principio dell' unità familiare degli sgomberati.



Viareggio - Torre del Lago - 9 agosto 2016
il Comune sgombera e mette sulla strada intere famiglie
uomini, donne, anziani e bambini non hanno più una casa
ne una roulotte dove dormire, vivere e ripararsi



Il primo agosto Roma Capitale ha messo sulla strada 385 cittadini residenti all'interno di una ex cartiera in Via Salaria, un centro di accoglienza chiamato Casa della Solidarietà e finito nel vortice dell'inchiesta di Mafia Capitale. Un luogo costato, nel solo ultimo anno, ventimila euro di denaro pubblico a famiglia. Adesso il centro è chiuso e donne, uomini, bambini ed anziani dormono in terra sui marciapiedi, nei giardini pubblici, alla stazione.



L'Avvocato Vincenzo di Nanna e Marco Pannella hanno
denunciato alla Procura della Repubblica di Roma 22 anni
di segregazione razziale vissuta da RSC nella Capitale



Il secondo procedimento penale trasmesso ad ANAC è la denuncia che Marco Pannella e l'Avvocato Vincenzo di Nanna hanno consegnato nelle mani del dott. Giuseppe Pignatone, Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma il 17 giugno 2015: i radicali denunciarono 22 anni di segregazione razziale nella quale sono stati sottomessi RSC nella Capitale. A corredo della denuncia le immagini del film prodotto da Gianni Carbotti e Camillo Maffia “Dragan aveva ragione”, un documentario che racconta il brutale sgombero subito da famiglie Rom sfuggite dall'inferno del campo di Castel Romano ed il tentativo di sottrarsi all'apartheid istituzionale riservata a RSC.




Siamo tutti Rom - l'ultima battaglia di Marco Giacinto Pannella



ANR proseguirà la lotta per il rispetto della legalità trasmettendo un fascicolo alla Commissione Europea con il quale si chiederà il blocco dei finanziamenti per violazione dei regolamenti europei.



Associazione Nazione Rom

tel +39 328 9162409 
 email nazione.rom@gmail.com

martedì 2 agosto 2016

FAMIGLIE ROM SGOMBERATE DAL CENTRO DI VIA SALARIA gravi illegalità istituzionali a Roma Capitale nel giorno del Porrajmos

le famiglie di etnia rom sgomberate dal Centro di Accoglienza di Via Salaria
donne, uomini e bambini messi sulla strada senza nessuna ipotesi di inclusione



Ieri mattina, decine di famiglie Rom residenti nel Centro di Accoglienza di Via Salaria sono state sgomberate. Tantissimi i cittadini lasciati sulla strada, tra loro molti bambini frequentanti le scuole.



Solo una famiglia è stata trasferita nel Campo di Via Salone mentre ad altri è stata offerta solo ed unicamente la possibilità di essere accolti in altri centri di accoglienza dividendo le famiglie, dividendo i padri, dalle mogli, i genitori dai bambini. 




le famiglie di etnia rom sgomberate dal Centro di Accoglienza di Via Salaria
donne, uomini e bambini messi sulla strada senza nessuna ipotesi di inclusione


Una grave illegalità istituzionale in aperta violazione degli Accordi Quadro Strutturali Europei e della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC) che prevede la chiusura dei campi e l'inserimento delle famiglie in normali case.



l'Onorevole Giovanna Martelli - Camera dei Deputati
ha sostenuto la lotta per i diritti umani delle famiglie 
del Centro di Accoglienza di Via Salaria a Roma


L'Associazione Nazione Rom (ANR) aveva protocollato a Roma Capitale, il 21 marzo 2016, la richiesta di incontro e relativa sospensione dell' ordinanze di sgombero della struttura firmata da Antonino De Cinti direttore responsabile del Dipartimento Politiche Sociali.



le famiglie di Via Salaria in lotta per i diritti umani davanti 
al Dipartimento delle Politiche Sociali di Roma Capitale


Con quel documento si dava voce alle famiglie presenti nella struttura. Esse dichiaravano: “siamo abitanti del Centro di raccolta di Via Salaria a Roma. Siamo 385 persone delle quali la metà bambini. Siamo tutti Rom e siamo arrivati in questo centro dopo lo sgombero di Casilino 700 nel novembre del 2009. Il luogo dove abitiamo è un edificio industriale, senza finestre, i servizi igienici sono senza nessun tipo di aerazione e pochi. Il centro è a pochi metri da un impianto della Azienda Municipalizzata Ambiente per il trattamento e la selezione dei rifiuti solidi urbani. Il Comune di Roma ha speso milioni di euro, 20 mila euro all’anno per singola famiglia. La maggior parte di queste risorse è stata utilizzata per la sola gestione del centro e per sicurezza e vigilanza, solo il 6,5% per i servizi di scolarizzazione, mentre neanche un euro è stato destinato per i percorsi di inclusione sociale per favorire la indipendenza abitativa e lavorativa delle nostre famiglie. Tra di noi c’è un numero altissimo di persone e anziani con gravissimi problemi di salute. Nonostante il trattamento disumano i nostri bambini vanno regolarmente a scuola, hanno dei buoni risultati”




le famiglie di etnia rom sgomberate dal Centro di Accoglienza di Via Salaria
donne, uomini e bambini messi sulla strada senza nessuna ipotesi di inclusione


Ed ancora “il Comune di Roma ci ha informato che il centro per mancanza di risorse economiche chiuderà entro luglio 2016 e che dobbiamo andarcene. Nessun altra possibilità per noi, solo la strada, altre baracche e altri sgomberi. Siamo disperati. Chiediamo al Comune di Roma, alle istituzioni nazionali ed europee di attivare percorsi di inclusione con progetti dedicati e in accordo con noi gestiti direttamente con la comunità per realizzare percorsi lavorativi e abitativi veri e concreti per tutte le nostre famiglie. Solo in questo modo la nostra uscita dal centro che ora ci ospita sarà possibile e non si trasformerà nell’ennesima rovina di una comunità rom



le famiglie di Via Salaria in lotta per i diritti umani davanti 
al Dipartimento delle Politiche Sociali di Roma Capitale


Le famiglie di Via Salaria presentavano ricorso al Tar ed alla Corte Europea dei Diritti Umani che accoglievano le istanze. ANR richiedeva acceso agli atti a Roma Capitale in data 6 Aprile 2016, ricevendo, in data 8 luglio 2016, il documento con prot. 34937 Roma Capitale – Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute a firma del direttore Antonino De Cinti: “si comunica che la scrivente Direzione, preso atto del ricorso presentato al TAR del Lazio e del ricorso al Consiglio d'Europa – Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nr. 15920/16 Italia (riferimento 7360) ha notificato ai ricorrenti la sospensione del provvedimento di dimissioni, consentendo agli ospiti la permanenza alloggiativa temporanea nella struttura di Via Salaria



le famiglie di etnia rom sgomberate dal Centro di Accoglienza di Via Salaria
donne, uomini e bambini messi sulla strada senza nessuna ipotesi di inclusione


Oggi, 2 agosto 2016, mentre in Polonia, ad Auschwitz, centinaia e centinaia di cittadini ricordano il Porrajmos, l'Olocausto di 500.000 RSC operato dal nazismo e dal fascismo, a Roma Capitale si violano le leggi, le disposizioni dei Tribunali Nazionali ed Europei, si calpestano i diritti umani, si mettono sulla strada donne, uomini, bambini. Una vergogna chiamata razzismo anti Rom. Una vergogna che verrà prontamente denunciata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma



Auschwitz 2 agosto 2016 -  Porrajmos
in ricordo dell'Olocausto di 500.000 
cittadini Rom, Sinti e Caminanti





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