sabato 26 febbraio 2011

Razzismo. Ong italiane lanciano appello europeo: salviamo l'Unar, punto di riferimento istituzionale contro le discriminazioni



Razzismo. Ong italiane lanciano appello europeo: salviamo l'Unar, punto di riferimento istituzionale contro le discriminazioni

Firenze  26 febbraio 2011 Alcune organizzazioni per i diritti umani impegnate contro il diffondersi del fenomeno del razzismo hanno inviato una lettera alla Commissione Giustizia, Diritti Umani e Cittadinanza dell'Unione europea in riferimento alla proposta da parte di cinque senatori della Lega Nord di chiudere l'Unar, Ufficio Nazionale contro le Discriminazioni Razziali. "La Lega Nord, che ha rappresentanti in posizione di grande responsabilità istituzionale, fra cui il Ministro degli Interni Roberto Maroni, è componente fondamentale del Governo Berlusconi e non ha mai nascosto la sua ostilità pregiudiziale contro Rom, immigrati, profughi e omosessuali" recita un passo della lettera, "ma il suo progetto di annichilire la più importante voce istituzionale contro il razzismo non è democratica né in linea con i principi europei".
 
La proposta dei senatori del Carroccio rientra nel decreto Milleproroghe: con questa mossa la Lega Nord intende fermare, usando le parole del senatore leghista Sandro Mezzatorta "questi oscuri burocrati che da sei mesi a questa parte si sono messi a fare politica trasformandosi in maestrini dalla penna rossa: qui siete razzisti, lì xenofobi, abusano del concetto di discriminazione indiretta e pretendono una parificazione totale tra il cittadino autoctono e l'extracomunitario ospite temporaneo. Quei due milioni sono soldi buttati, l'ufficio va soppresso".
I parlamentari leghisti, con la modifica numero 1.146, che andrà al voto all'inizio di marzo, ha chiesto la soppressione "a decorrere dal 31 marzo 2011" dell'Unar, nato per volontà dell'Unione europea e accolto dal governo Berlusconi solo nel 2005.  In un successivo emendamento, già depositato, si suggerisce che quei soldi siano destinati "alla Fondazione Teatro Regio di Parma per la realizzazione del Festival Verdi". 
Le organizzazioni per i Diritti Umani ricordano che "L'Ufficio contro le Discriminazioni Razziali è insediato in tutti i Paesi dell'Unione Europea e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutti i cittadini, le associazioni, i partiti, i sindacati che cercano di contrastare le discriminazioni razziali affermando cultura del rispetto,dell'inclusione e della convivenza pacifica tra i popoli.
 
Nel 2010 l'Unar è stato promotore della Campagna Europea Dosta (Basta) permettendo la realizzazione di iniziative in più di 30 città italiane sul tema della cultura Rom e sul contrasto alle discriminazioni razziali. Ha aperto in Italia centinaia di casi fondati su solide basi giuridiche, intervenendo sulle amministrazioni comunali che hanno attuato - a volte per convinzioni errate, a volte per ignoranza delle leggi contro le discriminazioni - violazioni nei confronti delle minoranze etniche, razziali e di genere. Si è rivelato un organismo capace di  difendere persone e comunità perseguitate, fra cui la popolazione Rom".
 
Tra i firmatari della lettera, Opera Nomadi Toscana, Gruppo EveryOne, Sindacato Europeo dei Lavoratori, Partito Romilar, Gruppo Watching The Sky, Associazione La Ruota Rossa.

venerdì 25 febbraio 2011

Comunicato Stampa: Attacco della Lega Nord contro gli uffici Governativi dell'Unar - Richiesta apertura Infrazione UE per discriminazioni razziali su base etnica ai danni della Popolazione Rom contro il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Comunicato Stampa           Firenze  25 febbraio 2011 
Alla Commissione Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza - EUMiss Viviane Reading - Vice Presidente
Miss Chiara Adamo - Capo Unità

Protocollo EU CHAP(2010)04005


All'Unar - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali

A tutte le Istituzioni Nazionali, Regionali e Locali
A tutti i Partiti, Sindacati, Libere Chiese e Libere Associazioni
A tutti i liberi Cittadini




Oggetto: Attacco della Lega Nord contro gli uffici dell'Unar
              Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali

              Richiesta apertura Infrazione per discriminazioni razziali su base etnica ai danni della Popolazione Rom 
              contro:
              il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
              il Ministro degli Interni Roberto Maroni
              i Sindaci complici del Razzismo
              Gianni Gianassi (Sesto Fiorentino)
              Matteo Renzi (Firenze)
              Letizia Moratti (Milano)
              Gianni Alemanno (Roma)
             


La Lega Nord del Ministro degli Interni Roberto Maroni è componente fondamentale del Governo Berlusconi e vuole chiudere l'Unar - l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.Questa la proposta dei senatori del Carroccio al decreto Milleproroghe: con questa mossa la Lega Nord intende fermare "questi oscuri burocrati che da sei mesi a questa parte si sono messi a fare politica trasformandosi in maestrini dalla penna rossa: qui siete razzisti, lì xenofobi, abusano del concetto di discriminazione indiretta e pretendono una parificazione totale tra il cittadino autoctono e l'extracomunitario ospite temporaneo. Quei due milioni sono soldi buttati, l'ufficio va soppresso", dice Sandro Mazzatorta, senatore leghista.

La Lega Nord, attraverso cinque senatori, con la modifica numero 1.146 (andrà ai voti all'inizio di marzo) ha chiesto la soppressione "a decorrere dal 31 marzo 2011" dell'Unar, nato per volontà dell'Unione europea e accolto dal governo Berlusconi solo nel 2005.  In un successivo emendamento, già depositato, si suggerisce che quei soldi siano destinati "alla Fondazione Teatro Regio di Parma per la realizzazione del Festival Verdi".

L'Ufficio contro le Discriminazioni Razziali è insediato in tutti i paesi dell'Unione Europea.

La Lega dice che i due milioni annui spesi per finanziare l'Unar sarebbero inutili.

E' l'ennesimo attacco razzista che la Lega Nord compie nel territorio dello Stato Italiano.

L'Unar rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutti i cittadini, le associazioni, i partiti, i sindacati che cercano di contrastare le discriminazioni razziali affermando cultura del rispetto,
dell'inclusione e della convivenza pacifica tra i popoli.



  • Il 2 settembre 2010 la Lega Nord presenta alla Provincia di Monza un ordine del giorno: Esplulsione dei rom da Monza e dalla Brianza.
  • In quei giorni il Ministro degli Interni Roberto Maroni (Lega Nord) solidarizza apertamente con Sarkozy che viene duramente criticato dai vertici dell'UE per le politiche di espulsioni e rimpatri forzati di cittadini comunitari Rom. Il Ministro Maroni afferma apertamente che quello che fa Sarkozy l'Italia lo fa da anni.
  • Nei mesi seguenti si susseguono senza sosta gli attacchi razzisti, gli insulti, le provocazioni contro il Popolo Rom presente in Italia.
          Clarissa Lombardi, Consigliere Provinciale Pdl di Prato dichiara che a lei i Rom fanno vomitare ed andrebbero cacciati.
  • Marco Stella, Consigliere Comunale Pdl di Firenze afferma con comunicati pubblicati dai quotidiani: "la nostra linea è netta: via i Rom da Firenze"
  • Radio Padania, mezzo di informazione della Lega Nord dichiara nelle proprie trasmissioni che i Rom hanno l'omicidio nel loro DNA.
  • A Rom svastiche sui muri rivendicano l'uccisione di quattro piccoli innocenti bambini Rom morti recentemente nell'incendio della propia baracchina
  • In Italia i difensori dei Diritti Umani vengono sistematicamente minacciati di morte da persone che si rivendicano apertamente naziste


In tutta Italia si susseguono incendi nei Campi Rom:
A Livorno nel 2007 muoiono bruciati vivi 4 bambini.
A Napoli nel 2008 vengono assaltati e bruciati dei campi Rom abusivi.
A Roma perdono la vita, in pochi mesi, 5 bambini bruciati vivi nelle loro misere baracche di cartone: una immane tragedia che ha portato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha lanciare un accorato appello per l'inclusione sociale dei Rom rivolto a tutte le istituzioni nazionali e locali.
A Sesto Fiorentino muore Ion Grancea ucciso dalla Polmonite, dal freddo e dall'indifferenza delle Istituzioni che non soccorrono una intera comunità colpita da un Raid Razzista Incendiario nella notte del 31 dicembre 2010.


In tutta Italia continuano permanentemente gli sgomberi dei campi Rom:Negli ultimi tre giorni il Sindaco di Milano ha sgomberato l'ennesimo insediamento umano Rom senza nessuna inclusione sociale.
Il Sindaco di Pisa Filippeschi ha fatto la stessa identica cosa contro altre comunità Rom nel suo territorio.
Le violazioni dei diritti umani sono sistematiche.


Il Razziamo Italiano contro la Popolazione Rom è sia di Politici di destra che di sinistra.
 
L'Unar nell'ultimo anno è stato promotore della Campagna Europea Dosta (Basta)  permettendo la realizzazione di decine di iniziative in più di 30 città italiane sul tema della cultura Rom e sul contrasto alle discriminazioni razziali.

La Lega Nord componente fondamentale del Governo di Silvio Berlusconi attaccando l'Unar vuole smantellare il principale organo istituzionale di contrasto alle Discriminazioni Razziali.

L'Unar ha aperto nazionalmente centinaia di casi protocollati intervenendo sulle amministrazioni comunali resesi protagoniste di discriminazioni ed abusi difendendo persone e comunità perseguitate come la popolazione Rom.

L'Unar ha contrastato e denunciato Sindaci di destra e di sinistra affermando coerentemente la difesa di principi di cittadinanza, giustizia e diritti umani.

Chiediamo a tutte le Istituzioni Europee e Nazionali di respingere con ogni mezzo legale l'attacco razzista che la Lega Nord, il Governo di Silvio Berlusconi ed i Sindaci complici e compiacenti del razziamo muovono da anni contro le popolazioni immigrate e rom.

Chiediamo alla Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza dell'Unione Europea di aprire una Procedura di Infrazione contro lo Stato Italiano per discriminazioni razziali su base etnica ai danni della popolazione Rom dando seguito alle indagini in corso dal 25 gennaio 2011.

Esprimiamo la nostra profonda solidarietà e vicinanza all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - Unar chiedendo ai Senatori Leghisti responsabili della modifica numero 1.146 di ritirare immediatamente la loro proposta, rassegnando allo stesso tempo le immediate DIMISSIONI da ogni incarico istituzionale.

Lo Stato Italiano è inserito all'interno di una comunità sovranazionale: la Comunità Europea.
Le leggi europee devono essere rispettate ed applicate prima tra tutte la libertà di circolazione, il rispetto dei diritti umani e la lotta alle discriminazioni razziali.
Il Razzismo è un reato e va perseguito a norma di legge.



                                                                                              Opera Nomadi Toscana


Marcello Zuinisi
Presidente Opera Nomadi Toscana
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
tel 320 9489950
mail operanomadi.toscana@hotmail.it
       http://nazionerom.blogspot/

giovedì 24 febbraio 2011

ALL'INDOMANI DELLA TRAGEDIA DI ROMA IL COMUNE DI PISA TORNA A SGOMBERARE I ROM IGNORANDO IL MONITO DEL CAPO DELLO STATO NAPOLITANO

ALL'INDOMANI DELLA TRAGEDIA DI ROMA IL COMUNE DI PISA TORNA A SGOMBERARE I ROM IGNORANDO IL MONITO DEL CAPO DELLO STATO NAPOLITANO

«E' una tragedia che pesa su tutti noi: non dobbiamo lasciare esposte al rischio comunità che da accampamenti degradati debbono essere tempestivamente ricollocate in alloggi stabili e dignitosi». Questo il monito del Presidente Giorgio Napolitano all'indomani della tragedia di Roma, dove hanno trovato la morte quattro bambini di un campo rom.

Sono parole che hanno scosso le coscienze in tutta Europa. Parole nettissime, che chiamano in causa le politiche degli sgomberi: il gruppo di rom vittima del dramma di qualche giorno fa – lo ricordiamo - era stato sgomberato trenta volte in pochi anni. Per nascondersi, per evitare le periodiche demolizioni delle baracche, si era rifugiato in luoghi insicuri e pericolosi. Così è nata la tragedia dei giorni scorsi. I fatti di Roma, l'alto monito del Presidente della Repubblica, l'amara denuncia della Comunità di S. Egidio e delle organizzazioni del volontariato laico e cattolico, non sembrano però aver scosso gli amministratori della nostra città.

Proprio in questi giorni, nel vivo del dibattito innescato dalla tragedia di Roma, a Pisa la Polizia Municipale ha avviato, su mandato del Sindaco e della Giunta, una tornata di avvisi e minacce di sgombero che non ha precedenti in città. Gli agenti si sono recati ai campi dei rumeni – a Putignano e sul Viale delle Piagge -, hanno smantellato un piccolo insediamento di cittadini stranieri in Via di Viaccia, e infine – la notizia è di stamattina – hanno intimato lo sgombero allo storico campo rom di Marina di Pisa, a suo tempo creato dal programma Città Sottili e oggi frettolosamente derubricato a "insediamento abusivo". Le famiglie coinvolte non sanno dove andare, e naturalmente il Comune non ha offerto alcuna soluzione alternativa. Persino la Giunta Alemanno, duramente criticata dalle organizzazioni internazionali, si è sentita in dovere di proporre qualche soluzione di accoglienza: degradante, umiliante, discutibile (e discussa), ma pur sempre accoglienza...

Il Sindaco Filippeschi ha scritto ai Ministri Maroni e Sacconi per chiedere risorse: senza spiegare a cosa dovrebbero servire quelle risorse, e anzi lasciando intendere che potrebbero essere impiegate in nuovi sgomberi (nella lettera si accenna a iniziative "di rafforzamento del sistema dei controlli da parte delle Forze dell'Ordine"). Eppure la Commissaria UE Viviane Reding ha spiegato che l'integrazione dei rom è una delle priorità dell'azione dell'Unione Europea. In questo quadro l'amministrazione comunale potrebbe chiedere fondi per l'integrazione, per l'inserimento abitativo, anziché elemosinare qualche spicciolo per un non meglio precisato "sistema di controlli"...

Da parte nostra, in un momento così drammatico esprimiamo il forte auspicio che il Comune non dia seguito alle sue parole: chiediamo che non si proceda a nuovi sgomberi e che si apra, finalmente, un momento di confronto con le associazioni, e soprattutto con le comunità rom, per trovare soluzioni eque e ragionevoli. Gli sgomberi sono una pratica persecutoria, i cui fallimenti sono sotto gli occhi di tutti, e ormai riconosciuti da più parti (i tanti moniti giunti contro l'Italia e la Francia sono lì a dimostrarlo). D'altra parte, siamo pronti – come sempre - a immediate segnalazioni presso le autorità competenti e presso la stampa locale e nazionale di eventuali irregolarità commesse durante le procedure di sgombero.

Associazione Africa Insieme
Pisa, 10 Febbraio 2011

martedì 22 febbraio 2011

Comunicato urgente per la Presidenza della Repubblica: Fermiamo il Porrajmos e le Discriminazioni Razziali su base Etnica in atto nello Stato Italiano






Firenze 16 Febbraio 2011


Comunicato urgente per la Presidenza della Repubblica
 
Presidente Giorgio Napolitano
 
e p.c.
dott. Stefano Stefanini  - Ambasciatore Consigliere Diplomatico
                                    Presidenza della Repubblica

dott. Buccino - Consigliere Diplomatico Aggiunto
                      Presidenza della Repubblica
 
prof.sa Giovanna Zincone - Consulente per la Coesione Sociale
                                       Presidenza della Repubblica
 
 
oggetto: richiesta di incontro urgente - emergenza umanitaria rom

 
Siamo a richiederle la convocazione di un incontro ufficiale per sottoporle le problematiche che hanno comportato l'  avvio indagine ufficiale della Commissione Giustizia diritti umani e Cittadinanza - UE (Bruxelles) contro Governo di Silvio Berlusconi e Ministro degli Interni Roberto Maroni
per discriminazioni razziali su base etnica contro popolazione Rom in Italia.
 
 
In allegato i risultati dell'incontro avvenuto a Roma il 2 febbraio 2011 alla presenza del portavoce del Consiglio d'Europa dott. Roberto Tumbarello

 
Cordiali Saluti
 
Marcello Zuinisi                                                                            Gheorghe Cabanova
Presidente Opera Nomadi Toscana                                                Presidente Aur Nita Gheorghe
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)                                                     Societea Nationala de Cruce osie Romania
tel 320 9489950                                                                              Strade Teiuli n. 19
mail operanomadi.toscana@hotmail.it                                             Darmanesti Bacau Romania
                                                                           tel. 320 6046686 




http://nazionerom.blogspot.com/2011/02/richiesta-apertura-infrazione-eu-vs.html



Roma     02 febbraio 2011

Al Consiglio d’Europa
Al Parlamento Europeo
Allo Stato Italiano

                                   
EU Commissioner for Justice, Fundamental Rights and Citizenship                                                   

European Commission
Miss. Viviane Reding       Vice-President    
 
Mr Arthur Polley
capo unità SG-R-2
Segretariato generale della Commissione Europea

dott.sa Chiara Adamo
Capo Unità
Commissione Europea
Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza
  all'Equipe Tecnica Banca dati CHAP  
Unar
Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Italy - Roma
dott. Massimiliano Monnanni
dott. Roberto Berardi
dott. Pietro Vulpiani


Protocollo    CHAP (2010)04005                                                                                          
Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza EU                                                                                            
Commissioner for Justice, Fundamental Rights and Citizenship  
     
                                                                                       
Oggetto:    Richiesta Apertura Infrazione vs Stato Italiano per discriminazioni razziali su base etnica


Oggi si è riunita a Roma un’ assemblea nazionale   rappresentativa delle principali associazioni operanti nel territorio nazionale sulle questioni riguardanti la popolazione Rom in Italia.
Ai   lavori ha presenziato il dott. Roberto Tumbarello   portavoce del Consiglio d'Europa e responsabile del servizio stampa del medesimo.
Il dott. Roberto Tumbarello si farà garante della trasmissione delle istanze emerse nella riunione con il Consiglio d’Europa.

Sono stati discussi   e presentati   numerosi ed   eclatanti esempi   di esclusione e discriminazione razziale del Governo di Silvio Berlusconi, del Ministro degli Interni Roberto Maroni , di Amministrazioni Comunali ed Enti Locali ai danni della Popolazione Rom.

Segnaliamo la violazione sistematica , su tutto il territorio dello Stato Italiano, del diritto europeo sulla circolazione sancito dalla 2004/38/CEE delle leggi e procedure giuridiche ai danni della nazione Rom.

Segnaliamo le condizioni di assenza di identità giuridica di cittadini Rom profughi di guerra provenienti dai territori della ex-Yugoslavia.

I presenti hanno convenuto di comporre un dossier nazionale ( libro bianco ) sulle emergenze delle condizioni   dei Rom in Italia al fine di sollecitare il Consiglio d’Europa e la Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza del Parlamento Europeo   all’apertura di una procedura di infrazione verso lo Stato Italiano per discriminazioni razziali su base etnica.
E’ stato inoltre richiesto al Consiglio d’Europa di farsi carico dell’onere finanziario per la traduzione in 5 lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e rumeno),   la produzione e distribuzione del Libro Bianco in tutta la Comunità Europea.

Chiediamo che i Fondi Sociali Europei   destinati alla Popolazione Rom vengano messi a disposizione per progetti di Inclusione Sociale (case, scuola e lavoro) al fine di superare l’esclusione e l’estrema marginalizzazione nella quale vivono numerose comunità Rom.

Chiediamo un monitoraggio, un sistematico e   rigoroso controllo da parte delle Istituzioni Europee e delle Procure Italiane sull’utilizzo degli stessi fondi.

Segnaliamo che troppo spesso il reale utilizzo dei fondi sociali europei accordati allo Stato Italiano viene utilizzato con finalità diverse per le quali i fondi sono stati istituiti ed erogati aggravando ulteriormente l’emarginazione sociale della popolazione Rom: i fondi sociali europei vengono spesi per escludere, espellere, minacciare intere comunità Rom in tutto il territorio nazionale.

Chiediamo che vengano cessate le azioni persecutorie nei confronti dei difensori dei diritti umani operanti sul territorio dello Stato Italiano ( Human Rights Defender) e che sia rispettata ed applicata la Dichiarazione sui difensori dei diritti umani (Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti), adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 53/144, 8 marzo 1999.

Chiediamo un incontro urgente con la Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza EU al fine di consegnare nelle mani dei commissari europei il libro bianco dove sono contenute le prove delle discriminazioni razziali su base etnica esistenti nel territorio dello Stato Italiano.                                                                                         
 
Trasmettiamo il presente atto e verbale alle Istituzioni Italiane ed Europee.
 
 
Firmatari:
Società Croce Rossa Rumena (Gheorghe Cabanova)
Associazione la Kasba (Enza Papa), ),   Opera Nomadi Toscana (Marcello Zuinisi), Federazione Romanì (Marco Brazzoduro), Partida Romilar (Emil Costache), Ass. 21 luglio (Carlo Stasolla),   Aizo (Teresa Ossella),   Arci Nazionale (Claudio Graziano), Every One (Roberto Malini), Federazione Romanì - Bologna ( Dimitris Argiropoulos), dott.sa Marcella Delle Donne Docente Universitaria   Sociologia delle Relazioni Etniche,

martedì 15 febbraio 2011

Fernando, Patrizia, Raul e Sabatino Il 6 febbraio 2011 non sono morti quattro bambini rom, sono stati uccisi.



Fernando, Patrizia, Raul e Sabatino
Il 6 febbraio 2011 non sono morti quattro
bambini rom, sono stati uccisi.
Li ricordiamo con una veglia di riflessione e di solidarietà
il 14 febbraio 2011 alle 19 al Parco di Via Calimera a Torre Angela

Sono stati uccisi da anni di colpevole emarginazione delle
popolazioni rom, dalla politica degli sgomberi, da quella dei campi nomadi, da un’emergenza che sembra infinita, dai milioni di euro spesi nel Piano Nomadi senza che uno solo sia andato a migliorare veramente la loro condizione, dalla scelta di diffondere ed usare il razzismo contro i rom a fini elettorali, dalla mancanza di politiche abitative e di accoglienza dei migranti in questa città e dalla mancanza di una cultura dei diritti in questo Paese.

Neanche era stato spento il rogo che il sindaco Alemanno si era già permesso di alzare la voce per avere ancora più soldi e poteri speciali, ma a qual fine? Al fine di mettere in mezzo alla strada, in tendopoli o in invivibili container centinaia di persone “colpevoli” di essere rom.

Al sindaco non sono bastati due anni di poteri speciali, i 30 milioni di euro pubblici stanziati annualmente per “l’emergenza”, la videosorveglianza h24, gli inutili censimenti, le campagne elettorali incentrate sull’intolleranza e i campi-lager fuori dal GRA.
Gli aiuti, i poteri e i soldi il sindaco li ha avuti e il frutto sono anche queste 4 vittime innocenti. Ma vuole di più! Cerca ulteriori consensi per perpetrare politiche discriminatorie, per allestire nuove tendopoli e campi attrezzati invece che lavorare all'unica soluzione degna possibile:
una casa anche per i rom.
Associazione Culturale CHICO MENDES
Luigi 3356848751
chicomendes@alice.it www.webalice.it/chicomendes
Pagina facebook: “Associazione Culturale Chico Mendes di Roma”

domenica 13 febbraio 2011

ROM: OPERA NOMADI TOSCANA, NO A POLITICHE ESCLUSIONE SOCIALE - SONO MESSE IN ATTO DA GOVERNO E SINDACI COMPLICI DEL RAZZISMO



ROM: OPERA NOMADI TOSCANA, NO A POLITICHE ESCLUSIONE SOCIALE

SONO MESSE IN ATTO DA GOVERNO E SINDACI COMPLICI DEL RAZZISMO

(ANSA) - FIRENZE, 16 SET - ''Chiediamo il superamento dei campi nomadi'' e inoltre ''auspichiamo il superamento delle politiche di esclusione sociale messe in atto dal Governo di Silvio Berlusconi, dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni e da alcuni sindaci compiacenti e complici del razzismo come Gianni Alemanno (Roma), Letizia Moratti (Milano), Matteo Renzi (Firenze), Gianni Gianassi (Sesto Fiorentino)''. Lo scrive, in una nota, Marcello Zuinisi sottolineando di essere il 'presidente legittimo' di Opera Nomadi Toscana. Per Zuinisi (che nella nota definisce Massimo Converso 'presidente illegittimo' di Opera Nomadi Nazionale) i campi nomadi sono ''veri e propri residuati delle politiche di segregazione razziale iniziate con i regimi del nazismo e del fascismo, in cui si vedono ancora oggi rinchiusi alcune migliaia di cittadini Rom'' e ricorda che ''i sindaci sono, a norma di legge, responsabili della vita dei cittadini presenti sul territorio da loro amministrato''. ''Nelle varie citta' italiane - aggiunge - le Prefetture continuano arbitrariamente ad espellere cittadini comunitari come avviene sistematicamente nella citta' di Firenze dove la comunita' Rom rumena locale subisce da mesi una vera e propria persecuzione''. Zuinisi, infine, chiede ''un incontro con l'Osservatorio sulle discriminazioni razziali della Camera'' e ''l'apertura di un tavolo ''per affermare prassi di legalita'''. (ANSA).
                                                                                                           

ROMA. BIMBI MORTI NEL ROGO: EVERYONE, “POTREBBE ESSERE ATTENTATO RAZZISTA”

COMUNICATO STAMPA
13 febbraio 2011

ROMA. BIMBI MORTI NEL ROGO: EVERYONE, “POTREBBE ESSERE ATTENTATO RAZZISTA”

"Riteniamo che le scritte apparse ieri a Roma in via della Pisana e firmate con il segno della svastica potrebbero significare la rivendicazione da parte di neonazisti del rogo in cui hanno perso la vita i quattro bambini Rom romeni Fernando, Patrizia, Sebastian e Raul". Lo afferma in una nota inviata ad autorità e media il Gruppo EveryOne. "La tragedia ci ha insospettiti fin da quando ne è stata data notizia dai  media," spiegano gli attivisti umanitari, "in ragione del divampare così immediato e violento delle fiamme, che ha sorpreso e ucciso i piccoli senza dar loro il tempo di accorgersi dei prodromi del rogo e soprattutto del fumo causato dalla combustione di legno e plastica, il cui odore è acre e penetrante. Difficile pensare, inoltre, che alle otto e mezza di sera quattro bambini vivaci fossero già immersi in un sonno così profondo da non accorgersi del pericolo. Non conosciamo gli esiti dei rilevamenti effettuati dai vigili del fuoco e non sappiamo se le autorità considerino l'ipotesi di un attentato razzista, ma analizzando i dati diffusi dalle stesse autorità sembrerebbe trattarsi di un incendio scatenato da sostanze incendiarie". EveryOne ricorda inoltre le dichiarazioni rese dalla madre e dallo zio dei bambini, divulgate da alcune agenzie stampa, ma sottovalutate sia dagli inquirenti che dai media. "Elena Moldovan, la madre dei piccoli," proseguono i difensori dei diritti umani, "ha chiesto alla polizia di indagare sulle cause dell'incendio. 'Voglio la verità,' ha detto. La donna, nonostante il dolore insopportabile della perdita, ricordava perfettamente alcuni particolari della tragedia e ha spiegato agli inquirenti che il braciere era esterno, lontano dalla baracca, mentre le candele all'interno erano spente. 'Non le avrei mai lasciate accese,' ha detto Elena, 'e quando rientrerò in Italia dai funerali, contatterò un avvocato per sporgere denuncia contro ignotii'."
Gli attivisti riportano anche la testimonianza oculare dello zio delle piccole vittime, che conferma le prime considerazioni legate alla dinamica dell'incendio: "C'é stata una fiammata altissima. La baracca ha preso fuoco in un paio di minuti. Non potevamo fare nulla. Non credo sia stato un incidente, forse l'incendio è stato provocato da qualcuno venuto all'esterno". Nella zona del dramma, molti cittadini ricordano ancora il rogo doloso che nel 2009 mandò in fiamme migliaia di autovetture. Ci sembra che vi siano abbastanza elementi per riaprire le indagini, nel caso siano state frettolosamente chiuse, tanto più dopo la comparsa delle scritte in via della Pisana, dove una mano ha scritto '-4 Rom' e ha fornito agli inquirenti, tracciando la croce uncinata, anche una nuova pista da seguire".

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
+39 393 4010237 :: +39 331 3585406
info@everyonegroup.com :: http://www.everyonegroup.com/

sabato 12 febbraio 2011

Liberi tutti i Rom accusati di sottrazione di energia elettrica. Accolte le richiesta della Croce Rossa Rumena - Every One ed Opera Nomadi Toscana

Firenze 12 febbraio 2011

http://nazionerom.blogspot.com/2011/02/richiesta-apertura-infrazione-eu-vs.html

Liberi tutti i Rom accusati di sottrazione di energia elettrica
Accolte le richiesta della Croce Rossa Rumena - Every One ed Opera Nomadi Toscana
Si è tenuta stamani l'udienza di convalida degli 8 cittadini Rom Rumeni arrestati ieri mattina dai Carabinieri di Scandicci.

Il giudice dopo aver esaminato le accuse mosse dal Pm ed la linea difensiva dell'Avv. Nofri ha respinto la richiesta di fermo liberando
i cittadini Rom ingiustamente incarcerati.

Alla Giudice sono stati sottoposti i documenti in possesso dell'Associazione Opera Nomadi Toscana.

Il Protocollo con il quale la Regione Toscana dichiara il 1 luglio 2010 lo stato di emergenza igienico sanitaria nel campo di Quaracchi
dove gli accusati vivevano.

La rassegna stampa sull'attentato razzista del 31 dicembre 2010 che ha distrutto parte del campo Rom e le baracche dove le famiglie degli arrestati vivevano.

Il certificato di morte per esiti di polmonite del cittadino Ion Grancea ammalatosi per la prolungata esposizione al freddo dopo l'attentato incendiario.

Il protocollo della Commissione di Giustizia diritti umani e cittadinanza (CHAP 04005) con il quale l'Unione Europea apre ufficialmente le indagini contro lo stato italiano per discriminazioni razziali su base etnica in atto contro il Popolo Rom.

Il Protocollo di Intesa sottroscritto dal Presidente della Croce Rossa Rumena Ghiorghe Cabanova ed il Presidente di Opera Nomadi Toscana Marcello Zuinisi con il quale le due associazioni si impegnano a fronteggiare comunemente l'emergenza umanitaria in corso nei Comuni di Sesto Fiorentino e Firenze.

In particolare segnaliamo che il Vice Presidente di Opera Nomadi Toscana Toma Cristea arrestato insieme ai suoi connazionali è stato prescelto dall'Ufficio Nazionale natidiscriminazioni Razziali di Palazzo Chigi e dal Consiglio d'Europa, insieme ad altri 12 connazionali, per un corso di Formazione promosso da Strasburgo per mediatori Rom su tutto il territorio dell'Ue.

La liberazione dei nostri concittadini Rom è una vittoria della libertà, della difesa dei diritti umani e della democrazia.

L'esigenza di salvare le vite dei propri figli da una probabile morte per freddo ha portato i cittadini Rom ad occupare abusivamente uno stabile ed allacciarsi abusivamente all'energia elettrica.

Tra loro ricordiamo che vive una bambina di 4 anni, non vedente e con gravissime malformazioni neurologiche teneramente accudita dalla madre che non si stacca mai dalla propria figlia.

E' una vittoria che condanna invece la totalità delle Istituzioni Toscane ad una seria e profonda autocritica: nonostante il Dipartimento Igiene Pubblica della Regione Toscana certifica condizioni complessive di Invivibilità del Campo Rom di Quaracchi, nonostante i sopralluoghi fatti dall'Assessore al Welfare Salvatore Allocca, nonostante le riuinioni fatte con i Sindaci di Firenze, Sesto e Campi, nonostante sia in corso un'indagine della Procura Fiorentina, nonostante cittadini Rom siano già morti per le conseguenze dell'emergenza nessuna istituzioni ha ad oggi affrontato la situazione.

La vita dei cittadini Rom è in pericolo.

La Croce Rossa Rumena ed Opera Nomadi Toscana si stanno rivolgendo a tutte le istituzioni nazionali e locali per trovare soluzioni positive e di inclusione sociale.

Abbiamo richiesto di incontrare urgentemente il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Ministro degli Interni Roberto Maroni, il Presidnet della Camera Gianfranco Fini, l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - Unar, la Commissione diritti umani del Senato, il Questore e il Prefetto di Firenze.

Continuiamo ad appellarci alle Istituzioni Toscane affinchè vengano compiuti quei passi necessari per accedere ai fondi sociali europei e recuperare le somme necessarie ad affrontare l'emergenza umanitaria permettendo la costruzione di percorsi di Inclusione Sociale possibile.

La stessa Unione Europea attraverso il Consiglio d'Europa e la Commissione Giustizia di Viviane Reading hanno denunciato il Porrajmos (Olocausto dei Rom) che colpisce il nostro paese ed esortato lo Stato Italiano a presentare urgentemente progettazioni inclusive e durature.

Lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei giorni dei funerali dei 4 bambini Rom straziati dall'Incendio della loro baracchina ha esortato le Istituzioni Italiane a reagire consapevolmente e coscientemente al dramma in atto.

Chiediamo la fina delle Persecuzioni Razziali e l'Immediata progettazione ed accesso ai Fondi Sociali Europei.

                                                                     Opera Nomadi Toscana

giovedì 10 febbraio 2011

Denunciata Tiziana Maiolo all'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, alla Commissione europea, al Consiglio dell'Ue e al Consiglio europeo


"E' più facile educare un cane che un rom. Quelli ci odiano e ci vedono solo come possibilità per sfruttarci o rubarci qualcosa e noi gli diamo la casa".

Milano, 9 febbraio 2010. L'esponente milanese di Futuro e Libertà ha rilasciato dichiarazioni intolleranti e offensive contro un intero popolo durante una trasmissione radiofonica. "E' più facile educare un cane di un rom," ha detto Tiziana Maiolo a Radio 24. "I cagnolini e i bambini si possono educare," ha aggiunto, "ma rispetto ai rom è più facile educare il mio cagnolino. I bambini sono come i cani: li puoi educare. Quelli fanno la pipì sui muri: il mio cagnolino non fa la pipì sui muri!".
Quindi la Maiolo ha criticato le proposte del presidente della Repubblica per risolvere l'emergenza dell'esclusione sociale dei Rom: "Il presidente Napolitano ha sbagliato perché ha parlato senza cognizione di causa: ha detto che i rom devono avere una casa. E perché gli italiani no? Quelli ci odiano e ci vedono solo come possibilità per sfruttarci o rubarci qualcosa e noi gli diamo la casa. Ma l'italiano che non ha una casa cosa dovrebbe dire?". Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, hanno trasmesso le dichiarazioni di Tiziana Maiolo all'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, alla Commissione europea, al Consiglio dell'Ue e al Consiglio europeo, chiedendo una posizione decisa non solo nei confronti della Maiolo, ma di tutti i politici e i direttori di quotidiani e network che da anni proseguono indisturbati la loro propaganda razziale contro il popolo Rom, che a poco a poco ha diffuso presso tutte le fasce sociali pregiudizi talmente gravi da aver ridotto le comunità Rom e Sinte in una condizione di apartheid da cui sarà difficile uscire. "E' un nuovo Porrajmos," hanno dichiarato i difensori dei diritti umani, "che ha abbassato la speranza di vita per i Rom in Italia a soli 40 anni e li ha relegati in una condizione sociale simile a quella che colpiva ebrei e Rom negli anni di Mussolini".
Nella foto, bambine Rom ad Auschwitz

CONTRO IL PIANO NOMADI PER IL DIRITTO ALLA CASA - Manifestazione a Roma

Il 6 febbraio 2011 non sono morti quattro bambini rom, sono stati uccisi.
Sono stati uccisi da anni di colpevole emarginazione delle popolazioni rom, dalla politica degli sgomberi, da quella dei campi nomadi, da un’emergenza che sembra infinita, dai milioni di euro spesi nel tanto decantato Piano Nomadi, dalla scelta criminogena di affrontare le questioni sociali in termini di ordine pubblico.
Neanche era stato spento il rogo che il sindaco della Capitale si era già permesso di alzare la voce per avere ancora più soldi e poteri speciali al fine di mettere in mezzo alla strada, o in invivibili container, centinaia di persone “colpevoli” di essere rom. Al sindaco non sono bastati due anni di poteri speciali, i 30 milioni di euro pubblici stanziati annualmente per “l’emergenza”, la videosorveglianza h24, gli inutili censimenti, le campagne elettorali incentrate sull’intolleranza e i campi-lager fuori dal GRA. Vuole di più!
Cerca ulteriori consensi per perpetrare politiche discriminatorie, per allestire nuove tendopoli e campi attrezzati invece che lavorare all'unica soluzione degna possibile: una casa anche per i rom.
L'atteggiamento dell'amministrazione Alemanno è grottesco, oltre che pericoloso. Sono state deliberatamente ignorati i rilievi e i richiami internazionali, inascoltata la denuncia di Amnesty International e a nulla sono valsi i dossier di importanti associazioni che si sono espresse contro il Piano Nomadi. Gli aiuti, i poteri e i soldi il sindaco li ha avuti e il frutto sono anche queste 4 vittime innocenti.
Crediamo quindi che sia necessario scendere in piazza e andare sotto il palazzo del governo di questa città per denunciare, con profonda e consapevole decisione, questa politica discriminatoria, inadeguata e inefficace, da oggi infanticida.
Chiamiamo a raccolta tutta la società civile, uomini, donne e bambini, italiani e migranti, rom e gadgè, per esprime la dovuta solidarietà alla comunità rom romena e chiedere a gran voce:
  • La fine di morti innocenti a causa di colpevoli improvvisazioni segregative, spacciate per politiche
  • L’immediata interruzione del fallito Piano Nomadi
  • Le necessarie sostiuzioni dei responsabili di queste politiche
  • L’avvio di un percorso di reale superamento della pluridecennale politica dei campi nomadi che genera insicurezza, discriminazione, segregazione
  • L’immediata soluzione, con relativa messa in sicurezza, di tutti quei contesti spontanei e invivibili ove sono costrette centinaia di persone a Roma, senza luce né acqua né servizi
  • Il rispetto della legislazione internazionale, in particolare in materia di rom e di sgomberi
  • L’avvio di politiche capaci di garantire il diritto all’abitare a quanti oggi, migranti e non, rom e gadgè, vivono la drammatica emergenza abitativa di questa città, ricorrendo al riconoscimento dei percorsi di auto-recupero urbano e utilizzando il patrimonio pubblico in dismissione invertendo radicalmente la politica di privatizzazione e di sperperi di questa amministrazione
CONTRO IL PIANO NOMADI
PER IL DIRITTO ALLA CASA
in Piazza del Campidoglio
Giovedì 10 febbraio 2011 - ore 18
Comitato Ex Casilino 900 del Montenegro, Kosovo e Macedonia - Rom e Romnì di Metropoliz – Rom e Romnì di via dei Cluniacensi – Rom e Romnì di via Amarilli - Rom e Romnì di Salone del Montenegro - ARCI di Roma - Popica Onlus - Stalker – Associazione 21 Luglio - Blocchi Precari Metropolitani - Osservatorio Antirazzista Territoriale Pigneto/Prenestino - Lunaria – A.R.P.J. Tetto Onlus – CSOA Ex Snia - FOCUS Casa dei Diritti Sociali – Funzione Pubblica CGIL Roma e Lazio - Gruppo di ricerca "nomadismo e città" del Dipartimento di Studi Urbani dell'Università di Roma Tre – Assalti Frontali – Antica Sartoria Rom – USB Unione Sindacale di Base – CVX Comunità di Vita Cristiana Roma – Sinistra Ecologia Libertà area metropolitana - Associazione Somebody – Associazione Senza Confine – Lega Missionaria Studenti di Roma – Gianluca Peciola (consigliere provinciale) - Susana Fantino (Presidente Municipio 9) - PRC di Roma/Fds - Coordinamento Cittadino Lotta per la Casa - Cipax - Partida Romilor - Cooperativa Bosnia Erzegovina – Forum Immigrazione PD Roma - Sinistra Critica Roma - Associazione A buon diritto - Unione Inquilini - Fabbrica Prenestina - Centro Culturale G. Morandi - CGIL Camera del Lavoro Roma Sud - Rete Romana di Mutuo Soccorso - Primaveraromana - Unione Sindacale Italiana Usi - Pdci di Roma/Fds - Action Diritti in movimento - Andrea Alzetta (Consigliere Comunale) - Csoa Sans Papiers - Sandro Medici (Presidente Municipio 10) - Roma Social Club - Commitato Immigrati in Italia a Roma - Coordinamento Donne contro il razzismo - Federazione Romani - WILPF Italia - Associazione Romni Onlus - Yakaar Italia Senegal - Autorecupero San Tommaso

Per adesioni: bastacampi@yahoo.it
 

Claudio Graziano responsabile immigrazione ARCI di Roma
tel 3939465522-0641734712 www.arciroma.it

La solidarietà internazionale della Nazione Rom

 
 
CUATRO NIÑOS GITANOS, HERMANOS DE 11, 8, 5 Y 4 AÑOS, MUEREN ACHICHARRADOS EN UNA BARRACA DE LAS AFUERAS DE ROMA

 

Juan de Dios Ramírez-Heredia ha publicado hoy un dramático artículo que aparece en las páginas de la edición online de EL MUNDO.es.  La tragedia no es ajena a las políticas racistas que últimamente están desarrollando los gobiernos de Barlusconi en Italia y Sarkozy en Francia.



 
UNION ROMANI
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martedì 8 febbraio 2011

GIORGIO NAPOLITANO PORTA IL CORDOGLIO DELLA NAZIONE AI GENITORI DEI BIMBI MORTI


        
GIORGIO NAPOLITANO PORTA IL CORDOGLIO DELLA NAZIONE AI GENITORI DEI BIMBI MORTI
NEL ROGO DEL CAMPO ROM

Il fuoco, oltre alla roulotte, ha portato via con se anche le vite di 4 poveri bambini, tre maschietti ed una bambina, con età dai 4 agli 11 anni.

Le fiamme che hanno distrutto la roulotte hanno avuto il via da un tizzone ardente caduto da un braciere.

Il giorno dopo l'incendio, scoppiato nel campo rom della Via Appia, divampano anche le polemiche, con le opposizioni scatenate contro il Piano Nomadi della giunta Alemanno.

A stemperare la rovente situazione è giunto l'omaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la sua visita all'obitorio a portare conforto ai genitori ed alla sorella superstite dei quattro bambini.

Il Presidente, Giorgio Napolitano, super partes, ha chiesto "alloggi stabili e dignitosi" per chiunque ed ha, così, commentato: "è stata una tragedia che pesa dolorosamente su ciascuno di noi e che ci rende ancor più convinti della necessità di non lasciare esposte a ogni rischio comunità che da accampamenti di fortuna, degradati e insicuri, debbono essere tempestivamente ricollocate in alloggi stabili e dignitosi."

La massima carica dello Stato ha poi terminato chiedendo il massimo impegno di tutte le autorità locali e nazionali a problemi di così grave entità.

BIMBI ROM MORTI A ROMA: EVERYONE, “IL VERO ABBANDONO E’ DELLE ISTITUZIONI, NON DEI GENITORI”


BIMBI MORTI ROMA: EVERYONE, “VERO ABBANDONO E’ DELLE ISTITUZIONI, NON DEI GENITORI”
L’ONG CRITICA ALEMANNO: “STRAPPARE I BAMBINI ROM AI LEGITTIMI GENITORI E’ IL PROSEGUO DELLE DISCRIMINAZIONI RAZZIALI ’”
I genitori e la sorella di 18 anni di Raul, Fernando, Sebastian e Patrizia, i quattro bimbi Rom arsi vivi nel rogo del 6 febbraio scorso a Roma - le cui cause non sono ancora state chiarite - potrebbero essere imputati di “abbandono di minore”, reato previsto e punito dall’art. 591 del Codice Penale. 
La Procura di Roma ha infatti comunicato nel tardo pomeriggio di ieri di aver aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato succitato. 
“Imputare ai genitori, già tremendamente afflitti per la morte dei loro piccoli, la colpa di averli abbandonati” commentano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti dell’organizzazione umanitaria Gruppo EveryOne, “sarebbe una grave incongruenza giudiziaria. Si tratterebbe del rinnovarsi di una forma di persecuzione che ha già colpito più volte il popolo Rom: ricordiamo il caso emblematico del rogo di Livorno, dove i genitori dei quattro bimbi morti in un campo abusivo, presumibilmente per un attentato (rivendicato dal  gruppo razzista 'Gape'), furono incarcerati, senza poter partecipare ai funerali dei loro piccoli, e costretti a patteggiare una condanna per evitare di restare per anni in prigione. 
Questa metodologia, che ci auguriamo non colpisca la famiglia già straziata dalla perdita di quattro amati bambini, rappresenterebbe il capovolgimento delle dinamiche di una tragedia causata dall’esclusione sociale e dalla discriminazione razziale” aggiungono gli attivisti.
“Ricordiamo che alle soglie dell'Olocausto gli ebrei venivano affamati, spogliati dei beni e privati del lavoro. Costretti a mendicare, rubare e mandare i bambini a cercare mezzi di sopravvivenza, venivano accusati di essere ladri, accattoni, infingardi e di non aver cura neanche dei propri figli. Dicerie che, tutte insieme, li accompagnarono fino allo sterminio. Oggi con i Rom si verifica una persecuzione analoga, e non sono i soli difensori dei diritti umani ad affermarlo, ma anche sopravvissuti alla Shoah come Piero Terracina, Nedo Fiano o Tamara Deuel, ebrei che vissero sulla propria pelle la persecuzione e la negazione di ogni diritto fondamentale”. 
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, appresa la notizia del rogo, ha posto un aut aut alle comunità Rom: o accettano le condizioni poste dal comune o “si potrà procedere anche all'affidamento dei minori”, escludendo per i Rom ogni ipotesi di accesso alle case popolari. “Strappare i bambini ai legittimi genitori” dichiarano al riguardo i rappresentanti di EveryOne, “altro non è che la soluzione finale della questione Rom, dove le famiglie Rom perseguitate subirebbero l'ulteriore tormento di vedersi togliere i bambini, calpestando in primo luogo il diritto dei fanciulli di crescere in famiglia, aiutati dalle istituzioni per far fronte all’indigenza e all’esclusione sociale”. 
Il Gruppo EveryOne chiede alla Procura di Roma di non procedere all’iscrizione nel registro degli indagati dei genitori e della sorella maggiorenne delle quattro vittime, e si appella al Presidente Napolitano affinché, al di là delle apprezzabili parole di circostanza, la famiglia Rom sia davvero tutelata da nuove discriminazioni. 
“Chiediamo a Navi Pillay, Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, nonché a Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea, di vigilare affinché le autorità e le istituzioni italiane non procedano in giudizio contro i familiari dei bambini, bensì tutelino e assistano concretamente loro e tutti i nuclei familiari Rom soggetti a tenori di vita inammissibili in un Paese civile. 
In Italia si sono già verificati innumerevoli casi di sottrazione di minori alle famiglie Rom dettati dall'indigenza delle stesse e il vero abbandono” concludono i co-presidenti del Gruppo EveryOne, “è quello perpetrato dalle istituzioni italiane, che attuano sgomberi disumani, non ottemperano i loro doveri di assistenza e protezione in presenza di grave precarietà, sia in termini di igiene che di sicurezza. 
Ricordiamo che solo qualche giorno fa a Firenze un Rom romeno costretto all’addiaccio e all’indifferenza delle amministrazioni è deceduto in seguito a complicazioni cardiovascolari da pregressa polmonite.
La Croce Rossa Italiana ha proposto da tempo alle istituzioni piani concreti ed efficaci di tutela e inclusione delle famiglie Rom, elaborati in collaborazione con le organizzazioni specializzate in questa delicata emergenza sociale: è il momento di metterli in atto.”.
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
+39 393 4010237            +39 331 3585406    

lunedì 7 febbraio 2011

RICHIESTA DI INTERVENTO DEL CONSIGLIO D'EUROPA RIGUARDO LE POLITICHE DISCRIMINATORIE CONTRO ROM E SINTI IN ITALIA

http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=58640&idSezione=1
RICHIESTA DI INTERVENTO DEL CONSIGLIO D'EUROPA RIGUARDO LE POLITICHE DISCRIMINATORIE CONTRO ROM E SINTI IN ITALIA
Culture(06/02/2011) - Venerdì 4 febbraio si è riunita a Roma un’assemblea nazionale rappresentativa di alcune fra le associazioni operanti nel territorio nazionale sulle questioni riguardanti la popolazione Rom in Italia. Ai lavori ha presenziato il dott. Roberto Tumbarello, portavoce e responsabile ufficio stampa del Consiglio d'Europa. Il dott. Roberto Tumbarello si è impegnato quale garante della trasmissione delle istanze emerse nella riunione agli organismi competenti presso il Consiglio d’Europa. Sono stati discussi e presentati esempi di esclusione e discriminazione razziale ai danni della Popolazione Rom, episodi di violenza e i risultati di politiche di allontanamento e/o apartheid. I convenuti hanno ribadito la necessità di opporre gli strumenti giuridici e umanitari dell'Unione europea alle violazioni istituzionali del diritto europeo riguardo alla circolazione, sancito dalla direttiva 2004/38/CE. E' stata rilevata la persistenza di una condizione di assenza di identità giuridica in relazione ai cittadini Rom profughi di guerra provenienti dai territori della ex-Yugoslavia. I presenti hanno convenuto di comporre un dossier nazionale (libro bianco) sulla condizione dei Rom in Italia e sulle politiche antizigane in atto da anni nel paese, al fine di sollecitare il Consiglio d’Europa e la Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza del Parlamento Europeo all’apertura di una procedura di infrazione verso lo Stato Italiano per discriminazioni razziali su base etnica.
E’ stato inoltre richiesto al Consiglio d’Europa di farsi carico dell’onere finanziario per la traduzione in 5 lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e rumeno), la pubblicazione e la distribuzione del libro bianco in tutta la Comunità Europea.
L'assemblea ha chiesto che i Fondi Sociali Europei destinati alla Popolazione Rom vengano messi a disposizione per progetti di inclusione sociale (case, scuola e lavoro) elaborati da esperti Rom e non, in collaborazione con organismi umanitari internazionali già impegnati nella realizzazione di progetti per l'integrazione dei Rom efficaci e trasparenti, al fine di superare l’esclusione e l’estrema marginalizzazione nella quale vivono le comunità Rom in Italia.
L'assemblea auspica che i progetti siano monitorati e controllati dalle Istituzioni Europee, perché migliori la collaborazione fra le istituzioni Ue e i singoli paesi interessati da tali piani di inclusione e nascano buone pratiche, con impiego di fondi e progettualità irreprensibili. Troppo spesso, di fatti, il reale utilizzo dei fondi sociali europei accordati allo Stato Italiano ha dato luogo a sprechi o cattiva gestione, aggravando ulteriormente l’emarginazione sociale della popolazione Rom. Negli ultimi anni, inoltre, i fondi sociali europei sono stati investiti per escludere, allontanare, evacuare intere comunità Rom su tutto il territorio nazionale. L'assemblea chiede che vengano cessate le azioni persecutorie nei confronti dei difensori dei diritti umani operanti sul territorio dello Stato Italiano - attestate da provvedimenti dello Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui Difensori dei Diritti Umani, dall'organizzazione FrontLine e dal Parlamento europeo - e che sia rispettata e applicata la Dichiarazione sui difensori dei diritti umani (Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti), adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 53/144, 8 marzo 1999. L'assemblea chiede inoltre un incontro urgente con la Commissione Giustizia diritti umani e cittadinanza EU al fine di consegnare nelle mani dei commissari europei il libro bianco dove sono contenute le prove delle discriminazioni razziali su base etnica esistenti nel territorio dello Stato Italiano. Trasmettiamo il presente atto e verbale alle Istituzioni Italiane ed Europee. Firmano i presidenti di dieci associazioni impegnate nella tutela della popolazione Rom e Sinta. 



Opera Nomadi Toscana / Gruppo EveryOne

Strasbourg - CONSIGLIO D'EUROPA - Maud de Boer Buquicchio reacts to the death of 4 Roma children in Italy

                                                               

 
Strasbourg, 07.02.2011 - "Last night's tragic death of 4 Roma children is a sad reminder of the state in which many Roma citizens are living in Europe today. While the causes of this incident still have to be determined, it is clear that the Roma are a vulnerable minority and deserve our protection. This is why in October last year the member states of the Council of Europe agreed on specific measures to support the Roma communities".  

T +33(0)388412560             www.coe.int                 pressunit@coe.int


Press Release - Council of Europe - Directorate of Communication