martedì 27 settembre 2011

ROM ITALIA: Lettera aperta a tutte le organizzazioni rom ed a tutti i cittadini rom, a tutti i cittadini liberi dal razzismo‏



 
Salerno 28 settembrer 2011

A tutta la Popolazione Romanì

A Gian Luca Magagni
Presidente Aizo sinti e rom per il Trentino A.A. 
e p.c. a tutta Aizo

Lettera aperta  a tutte le organizzazioni rom ed a tutti i cittadini rom,
a tutti i cittadini liberi dal razzismo
In riferimento alle note polemiche di Gian Luca Magagni sul rapporto pubblicato
in riferimento al Summit di Strasburgo 22 settembre

"solo per chiarezza con riferimento a quello ricevuto oggi ci tengo a precisare che rispetto  a quanto affermato in queste due righe presenti nel comunicato inviatomi TUTTE LE ORGANIZZAZIONI ROM PRESENTI ALL'INCONTRO AVEVANO UGUALE RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL CONSIGLIO D'EUROPA e che quindi nessuna è stata privilegiata. Tutti, e dico tutti!, abbiamo dato un contributo importante all'evento. Sottolineo che nelle conclusioni del vertice sono presenti solo quelle amministrazioni - e non organizzazioni - che hanno dato la disponibilità al Consiglio d'Europa rispetto ai punti della conclusione condivisi da tutti i presenti. Qui di seguito le due righe che non comprendo...
Gian Luca Magagni Presidente Aizo sinti e rom per il Trentino A.A. "

 "La delegazione delle organizzazioni Rom proveniente dall'Italia e riconosciuta dal Consiglio d'Europa è stata rappresentata da Graziano Halilovic - Presidente della Romà Onlus (Federazione Romanì), Samir Alija – Mediatore Interculturale Rom (Roma)
e Marcello Zuinisi – Educatore Professionale e Presidente di Opera Nomadi Toscana. "

Io sottoscritto Marcello Zuinisi voglio precisare che:

Abbiamo contattato la Presidente Nazionale di Aizo Carla Osella precedentemente al Summit per organizzare insieme il viaggio. Ci è stato risposto che la delegazione di Aizo sarebbe partita per Strasburgo con una macchina in cui non c'era disponibilità di posti. La delegazione di aizo presente al Summit era in realtà composta da solo 2 persone.

Ci sono stati diversi delegati Rom che non hanno potuto raggiungere Strasburgo per mancanza di mezzi economici. Da Torino un delegato è rimasto a casa perchè non poteva permettersi il viaggio.
La macchina di Aizo è partita da Torino con solo due delegati.

Altri delegati sono rimasti a casa nonostante fossero formalmente iscritti al Summit per mancanza di mezzi economici. Molti di questi sono tra l'altro mediatori interculturali che si stanno formando con il progetto Romed del Consiglio d'Europa.

Il sottoscritto ha cercato di garantire la presenza di tutti in ogni modo possibile,
lavorando incessantemente  e gratuitamente.

Chi altro lo ha fatto?

Il tavolo di lavoro che si è creato durante il Summit coinvolge 6 paesi europei.
L'Italia non figura tra gli aderenti. 

Perchè?

Il Ministero degli Esteri italiano era però presente ai lavori del Summit tant'è che ha invitato i rappresentanti delle istituzioni Italiane nella sua casa. Il governo italiano sta facendo pressioni sul Consiglio d'Europa e minaccia di levargli i finanziamenti perchè non accetta le politiche razzista e di esplulsioni di massa in atto sul territorio italiano.

Forse le organizzazioni Rom non riescono a portare dei risultati concreti per la propria gente nonostante
i recenti incontri avuti con i rapprentanti del Governo Berlusconi.

Perchè?

Vorremmo sapere i contenuti di tali incontri!
Di cosa si è parlato?
Cosa abbiamo ottenuto?
Perchè non vengono diffusi dei rapporti?

I rom rumeni vengono quotidianamente espulsi in tutta italia. Le minacce e le violenza da parte della polizia sono quotidiane. I Rom dell'area balcanica stanno subendo politiche repressive da parte
del Governo e delle ambasciate e consolati dei loro paesi.
Non vengono rinnovati i passaporti nelle ambasciate di Bosnia e Macedonia.

I permessi di soggiorno non vengono rilasciati dal Governo Italiano.

Stiamo facendo un lavoro difficilissimo per porre un freno a tali ingiustizie e saremo ben contenti di condividere con tutti la strategia del Consiglio d'Europa varata il 20 ottobre 2010. 

Noi stiamo lavorando per applicare tale strategia anche in Italia però c'è chi rema contro e lo fa con metodi
oscuri. C'è chi non è chiaro, chi mette costantemente ostacoli alla crescita di questo percorso.

C'è chi si crede onnipotente ma nessuno è Dio!

Poi, purtroppo nel nostro paese molte realtà che dovrebbero rappresentare gli interessi di tutta la popolazione Rom coltivano solo il proprio orticello senza pensare a quello che succede anche a poche decine di kilometri dalla propria città o dentro la propria città. Siamo stanchi di questa politica.
Vogliamo una politica rom dove nessuno sia escluso, dove ci sia solidarietà concreta ed attive tra tutti, dove ci si aiuti uno con l'altro, dove si superino le divisioni e gli orticelli, dove si impari dalle famiglie più povere che sopravvivono proprio grazia alla solidarietà ed all'aiutarsi l'uno con l'altro.

Molti rappresentanti hanno scordato cosa significhi vivere  sotto un ponte al freddo sotto la pioggia e senza mangiare.

Vogliamo rappresentare gli interessi di tutti a partire dai più poveri.
Se non si parte dai rom più poveri per migliorare le condizioni di tutti significa c
he non si fa una buona politica rom.


Vogliamo inclusione sociale per tutti.

Non vogliamo un elite che pensa solo al proprio guadagno individuale.

Questa è una polemica fraterna e vera. Bisogna parlarsi seriamente. Non stiamo giocando.
Ci sono le vite di centinaia e migliaia di bambini, di donne, di anziani, di uomini in gioco.
I rappresentanti rom devono cercare l'inclusione per tutti. Devono lottare per questo.


Non vogliamo le caste all'interno delle organizzazioni rom.

Dobbiamo costruire le nostre rappresentanze in Europa ma non le elite staccate dalla popolazione.
Ci sono Rom molto ricchi mentre ci sono bambini Rom che muoiono nelle baracche.
Uno dei motivi che impedisce alla popolazione rom di avere i diritti e le opportunità che merita è la corruzione.

Dobbiamo lottare contro la corruzzione.


La lettera di Aizo da la possibilità di aprire un confronto serio e profondo tra tutti.
Credo che sia giunto il tempo di organizzare un Congresso Nazionale aperto a tutte le realtà Rom.
Un congresso che decida una strategia e che ponga le basi di una nuova vita per tutti.
Nessuno escluso.
Vogliamo inclusione e vita per tutti.


Se Gian Luca Magagni ed Aizo vogliono figurare nel rapporto che abbiamo scritto ben felici di inserirli.


Questa lettera è rivolta a tutti e scritta con il cuore in mano.

Organizziamo un Congresso Nazionale
e costruiamo un  Consiglio Nazionale.

Apriamo ufficialmente un dibattito aperto e trasparente.

Costruiamo una casa di vetro dove tutti possano sapere su tutto.
Una casa per tutti i Rom, nessuno escluso, dove ci si aiuti uno con l'altro.
Dove far circolare le informazioni sia un dovere.
Dove si ricerchi il bene comune e con una costante vigilanza di tutti su tutti.
Costruiamo un Consiglio Nazionale che sia la casa di tutti.
Una casa che dia sostegno e solidarietà concreta, supporto legale e politico
su tutto il territorio nazionale ad ogni rom che ne faccia richiesta
Gelem Gelem



un saluto a tutti

Marcello Zuinisi
Nazione Rom
web http://nazionerom.blogspot.com
tel +39 3209489950

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