oggetto: Questione Rom:
lettera al Pdl, al Consigliere Toccafondi, alla Lega Nord Toscana,
alla città di Firenze ed a tutta la Toscana
In questi giorni sulle pagine dei giornali toscani si è continuato a scrivere della questione Rom.
Questa lettera nasce nell’intento di farvi conoscere e denunciare quanto sta accadendo a Firenze in relazione al comportamento ed iniziative del Comune di Firenze, di Sesto e della Caritas locale che si stanno rendendo protagonista di politiche sociali discriminanti ed di abusi istituzionali ai danni della Comunità Rom.
Il Pdl tramite i suoi rappresentanti ed il Consigliere Gabriele Toccafondi definiscono “uno scandalo ed immorale” il fatto che alcune famiglie rom hanno ricevuto del denaro per tornare in Romania siano ancora in Toscana. La Lega Nord Toscana per bocca del Consigliere Regionale Gian Luca Lazzeri vuole “intervenire per prendere i rom ed accompagnarli a casa”.
Sono passati pochissimi giorni da quando la Commissione per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg ha pubblicato il rapporto sulla questione rom in Italia.
Il comportamento di molti politici è stato definito apertamente come razzista e si è richiesto alla Magistratura di intervenire per arginare e porre un freno alle dichiarazioni inneggianti all’odio razziale.
Di immorale e scandaloso oggi in Toscana è il comportamento di alcune Amministrazioni Comunali che in accordo con associazioni e fondazioni stanno commettendo abusi ed illegalità ai danni della popolazione rom.
Negli ultimi 5 anni la Caritas di Firenze e la Fondazione Michelucci hanno ricevuto alcuni milioni di euro dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dal Comune di Sesto e dalla Società della Salute per affrontare il gravissimo stato di emarginazione nel quale vive la comunità Rom locale.
Mentre il Papa Benedetto XVI riceveva la Nazione Rom all’interno del Vaticano, nella Chiesa di San Pietro lo scorso 11 giugno il Campo Rom di Quaracchi veniva raso al suolo il 16 giugno. Erano passati pochi giorni da quando le famiglie Rom chiedevano in una pacifica manifestazione davanti al Comune di Sesto un miracolo al beato pontefice Carol Woytyla ed al Martire Rom Ceferino Malla: una casa, lavoro, scuola e soprattutto inclusione sociale.
La Regione Toscana ha approvato il 26 aprile 2011 l’ultimo finanziamento di 400.000 euro con la delibera 279 destinato nella sua totalità a politiche di integrazione per la comunità Rom.
I fondi trasferiti al Comune di Firenze e di Sesto che a loro volta li assegnarono alla Caritas.
Il “progetto elaborato” da questa con i Comuni fu direttamente ed esplicitamente rivolto al rimpatrio delle famiglie cambiandone la destinazione d’uso.
(Prov. Dir. 2011/DD/05263 del 16/06/2011 esecutivo dal 16/06/2011)
Nonostante la ferma opposizione delle famiglie che non volevano essere rimpatriate il 16 giugno e documentato su numerossissimi articoli di giornale, il Campo di Quaracchi venne raso al suolo ed ad alcune famiglie assegnati dei soldi per tornare in Romania. Chi è rimasto ha continuato ad essere sgombrato da ogni giardino o ponte sotto il quale cercasse riparo e rifugio. Le tende acquistate sequestrate come le coperte ed i pochi averi.
Già due anni prima la Regione Toscana deliberò, il 3 agosto 2009 uno schema di protocollo n. 709 per favorire le famiglie presenti nel territorio Sestese all’interno di un Ospedale occupato: il Luzzi.
Lo schema doveva servire a favorire l’inclusione sociale, l’autonomia alloggiativa, la scolarizzazione dei bambini, l’autonomia economica delle famiglie. In realtà questo schema rimase solo sulla carta dei progetti. Nella realtà molte famiglie furono illuse ed ingannate. Venne promesso che se accettavano di rientrare in Romania sarebbero state seguite ed aiutate in loco. Create delle imprese lavorative. La Caritas avrebbe seguito questo percorso insieme alla Fondazione Michelacci.
Le famiglie rientrarono nel loro poveri paesi e furono abbandonate a se stesse, tanto da costringerle ad una nuova migrazione in Italia.
In Romania le famiglie Rom vivono in condizioni di povertà assoluta, sono discriminate, vengono costruiti muri nelle città per separarle dal resto della popolazione, i prezzi per il mangiare fatti pagare di più che agli altri cittadini. I bambini non ricevono le cure necessarie negli ospedali. Ultimamente un piccolo bambino di nove mesi, Daniel, proveniente da Cluj è stato salvato da sicura morte grazie al lavoro ed all’accoglienza predisposta dal Comune di Roma, dal Responsabile della Croce Rossa per l’accoglienza dei Rom Marco Squicciarini e dai volontari che ne hanno permesso il viaggio come Roberto Malini di Every One, Alina Silvas mediatrice rumena, Marcello Zuinisi di Opera Nomadi Toscana. Daniel sta ricevendo cure adeguate al Bambin Gesù di Roma.
A Firenze lo stesso schema di esclusione è stato riproposto dopo due anni nel giugno del 2011. La Caritas percepisce finanziamenti pubblici. Ne cambia la natura. Costringe le famiglie alla deportazione, aiutata in questo dalla Polizia locale, dai Sindaci e dalle Amministrazioni per poi abbandonare le famiglie ad un destino di povertà e privazione. Non c’è nessun progetto. Solo allontanare i Rom da Firenze. Le porte delle strutture e delle Case della Chiesa rimangono chiuse per i Rom. Solo Don Daniele Bani di Sesto. ha accolto una piccola famiglia nella sua Chiesa.
Una settimana fa, ad alcune famiglie Rom, sono stati assegnati in Romania, da emissari Caritas 250 euro. A nessuno è stata consegnata alcuna ricevuta. Le famiglie sono tornate a Firenze. Nessun progetto è stato elaborato e proposto. Nessun rapporto con la Caritas Rumena come invece scritto nella convenzione firmata tra il Comune di Firenze, Sesto e Caritas.
Perché da un lato si deporta e dall’altro si fanno le elemosina? Perché le famiglie non vengono aiutate a trovare una strada ed un percorso di autonomia? Sembra che mantenere le famiglie nell’indigenza e nella povertà sia un affare per la Caritas di Firenze.
Ci siamo rivolti alla Magistratura ed alla Procura di Firenze per denunciare questi illeciti nella speranza di ripristinare percorsi di legalità. Tramite i nostri legali abbiamo depositato dalla fine di luglio una denuncia sulla truffa antirom subita dalle famiglie.
La nostra richiesta alla Procura di Firenze è quella di accertare gli abusi e le violazioni di legge.
Nel mentre a Strasburgo, Convocato dal Consiglio d’Europa si terrà un Summit of Major (Summit per i Sindaci) il 22 settembre. Il Summit al quale abbiamo invitato tutte le Istituzioni Toscane metterà al centro dei lavori la questione Rom e la Strategia da condividere per costruire Inclusione Sociale.
Il Comune di San Giuliano Terme tramite l’Assessore al Sociale Dini Fortunata parteciperà ai lavori, il Comune di Livorno e l’Assessore Gabriele Cantù ha aperto il 14 settembre un Tavolo di Lavoro coinvolgendo direttamente le organizzazioni rom.
Dal resto delle istituzioni sino ad oggi nessuna apertura al dialogo con le famiglie e le organizzazioni rom auspicato dalle massime Istituzioni europee.
Chiediamo alle Istituzioni Toscane di mettere al centro delle politiche sociali il Rispetto per la Dignità Umana, per i bambini, le donne, gli anziani, i malati, gli uomini che si trovano in uno stato di completo abbandono ed emarginazione. A Firenze, a Pisa, ovunque sono decine le famiglie costrette a nascondersi sotto i ponti, le aiuole dei giardini, in campi di fortuna.
Chiediamo di avviare Progetti di Inclusione Sociale in cui l’Educazione e la creazione di percorsi di completa autonomia siano la chiave per affrontare la povertà. Con il lavoro, ricostruendo il paese nella morale e nell’etica prima ancora che nelle case e nelle strutture. I Rom possono rappresentare un fattore di ricchezza per tutta l’Italia. La Comunità Europea riconosce questo problema ed è disposta ad aiutarci anche con cospicui finanziamenti.
Si deve però smettere di usare questi finanziamenti in modo illecito, per arricchire questo o quel funzionario. Si devono usare i finanziamenti in modo corretto ed onesto.
Rimettiamo la Cultura Umana al centro del mondo. L’essenza degli esseri umani è difendere ed affermare la vita. I Rom sono da sempre portatori di cultura, di musica, di teatro, di arte, di valori umani come il non abbandonare nessuno e proteggere tutti dalle persecuzioni.
Cordiali Saluti
Marcello Zuinisi
Presidente Opera Nomadi Toscana
Educatore Professionale
Via Ricortola 166/a
54100 Marina di Massa
tel 320 9489950
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