venerdì 30 settembre 2011

Rom: Italia - Minacce di morte a Marcello Zuinisi e questione Rom

foto -  Thomas Hammarberg e Joroen Schokkenbroex durante il Summit sulle questioni Rom - Starsburgo 22 settembre 2011


Salerno 30 settembre 2011 

Comunicato Stampa


Consiglio d'Europa:  Minacce di morte e questione Rom

Apprendiamo dai quotidiani e ringraziamo per  le parole di solidarietà espresse da rappresentanti politici italiani ed europei, da associazioni e cittadini in relazione alle minacce di morte ricevute il 28 settembre da Marcello Zuinisi, esperto sulle questione rom e delegato al Summit del Consiglio d’Europa sulle questioni Rom.

Apprendiamo però dagli stessi quotidiani che i Consiglieri del Pdl di Massa (Popolo della Libertà ) Stefano Benedetti e Stefano Caruso sostenuti dall’organizzazione politica Forza Nuova  di Massa rappresentata dall’esponente Francesco Mangiaracina, nonostante le parole di solidarietà e di condanna sulle minacce non intendo desistere dalla loro azione di raccolta firme contro l’inclusione sociale  dell’etnia rom rappresentata concretamente nel Comune di Massa da un nucleo familiare composto da Sinti: uomini, donne e bambini cittadini italiani.


Appaiono quindi come ipocrite e prive di sostanza le espressioni di solidarietà politica ricevute sulle minacce di morte da questi esponenti politici. L’azione di raccolta firme contro una etnia rappresenta una violazione delle normative europee ed italiane sulla non discriminazione e rappresenta una azione che sviluppa odio razziale e come tale va arrestata e condannata giuridicamente, politicamente e soprattutto umanamente.

Ancora più grave  è l’azione della raccolta firme contro l’etnia rom avviata a Massa dopo la recente pubblicazione del rapporto del Commissario Europeo Thomas Hammargerg in cui la politica italiana veniva bocciata proprio nel mancato rispetto dei diritti umani fondamentali e nel discorso di incitamento all’odio etnico

Ancora più grave  dopo la dichiarazione del Summit sulla questione rom svoltosi a Strasburgo il 22 settembre 2011. Nella dichiarazione viene evidenziato come l’inclusione sociale dei rom rappresenta un enorme vantaggio per le comunità locali ribadendo con ferma convinzione che il futuro democratico della società europea  richiede l'inclusione e la partecipazione di tutti gli europei, compresi i Rom,  alla costruzione della democrazia nell’intera comunità con tutti i diritti e le responsabilità che questo comporta.

Le minacce di morte appaiano gravissime perché sono oltretutto giunte a Salerno durante le giornate di formazione del programma ROMED (Rom Education). Romed è un progetto del Consiglio d’Europa  e della Commissione Europea e fa parte  della strategia per l’inclusione sociale dei rom adottata a Strasburgo nella riunione di alto livello il 20 ottobre 2010. In Italia sono già 30 i mediatori interculturali rom, cittadini rom ed italiani esperti sulle questioni rom che hanno intrapreso il percorso educativo.

Le minacce rappresentano un tentativo di intimidazione grave perché vogliono porre un ostacolo allo sviluppo in Italia della strategia condivisa con il Consiglio d’Europa. Attraverso un intenso lavoro diplomatico stiamo proponendo al Governo Italiano l’apertura di un Tavolo Nazionale sulla questione Rom per adottare un piano nazionale di inclusione sociale ed impedire il proseguimento degli abusi in atto. Le deportazioni, espulsioni, persecuzioni, sgomberi senza alternative anche di campi illegali dei rom sono violazioni delle normative comunitarie e delle direttive CEE.
Nella giornata di ieri a Roma, nella zona di Via Salaria l’ennesimo sgombero senza alternative di una comunità umana composta da 200 cittadini europei, rom con cittadinanza rumena

Lo Stato Italiano è tenuto al rispetto delle direttive e delle convenzioni firmate. L’Europa rappresenta una casa comune e come cittadini europei dobbiamo iniziare a confrontarci, crescere e lavorare insieme.  

Nel chiedere l’apertura in un tavolo nazionale stiamo nello stesso tempo chiedendo l’apertura di Tavoli Regionale e Locali sulla questione Rom: tavoli di lavoro e condivisione di percorsi di inclusione sociale tra le Istituzioni, le Associazioni Rom e pro Rom, i Mediatori Interculturali Rom inseriti nel programma ROMED  ed i cittadini.

In Toscana il Comune di Livorno ha adottato e condiviso per primo questa strategia. Questa buona prassi deve essere ora estesa in tutti i territori compreso quello di Massa.

Chiediamo al partito politico Pdl e Forza Nuova di sospendere immediatamente la raccolta di firme contro la popolazione Rom ed al Sindaco Pucci ed alla Amministrazione di Massa di convocare urgentemente un tavolo di lavoro.

Chiediamo alla Magistratura di avviare urgentemente una inchiesta per risalire agli autori ed al luogo dal quale sono partite le minacce di morte.

Chiamiamo i cittadini ed i partiti politici, le associazioni e le Istituzioni ad una assunzione di responsabilità per affrontare positivamente una emergenza che riguarda la vita di decine di migliaia di persone, di esseri umani che sono drammaticamente di fronte ad un bivio. Quello della morte o della vita. Noi crediamo e scegliamo il percorso e la strada della vita.


Cordiali Saluti


Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
legale rappresentante
Nazione Rom (Opera Nomadi Toscana)
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: + 39 3209489950

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