venerdì 17 febbraio 2012

Firenze Q1 - Firenze 16 febbraio 2012 INCONTRO CON LE FAMIGLIE ROM PER COMBATTERE IL PREGIUDIZIO

Firenze - Piazza Santa Croce
Concerto del Gruppo Rom Draculas
Rom Rumeni offrono cultura e musica ai cittadini

Firenze 16 febbraio 2012

INCONTRO CON LE FAMIGLIE ROM PER COMBATTERE IL PREGIUDIZIO

E’ stata una bella serata all’insegna della solidarietà, dell’accoglienza e della cultura quella svoltasi il 16 febbraio 2012 all’interno del Tempio Valdese di Firenze in Via Manzoni n. 19 organizzata dalla Chiesa Valdese, Metodista, Battista, Avventista, dall’Associazione R.O.M (Rete per l’Ospitalità nel Mondo ) e dal Quartiere 1 di Firenze.

Il 16 gennaio 2010 il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi sgombrò in accordo con la Prefettura e la Questura 185 cittadini Rom di origine Rumena dall’insediamento spontaneo dell’Ex-Osmatex nella piana dell’Osmannoro. Era inverno, le temperature sotto lo zero, ma le ruspe non risparmiarono nessuna baracca costruita dalle famiglie. Bambini, donne, anziani, uomini (tra loro numerosi malati) vennero messi sulla strada senza nessuna soluzione alternativa.

Alla comunità Rom Rumena, 185 cittadini europei, il Comune di Sesto Fiorentino e di Firenze non riconobbero la cittadinanza e la libertà di circolazione. Le espulsioni eseguite e notificate a numerosi cittadini europei dalla Prefettura di Firenze e dal Ministero degli Interni Roberto Maroni, la tentata deportazione apparirono agli occhi dei difensori dei diritti umani come gravi violazioni delle direttive europee sulla libera circolazione 2004/38/Ce e sulla non discriminazione 2000/43/Ce. La Commissione Europea il 25 gennaio 2011 aprì ufficialmente una indagine contro lo Stato Italiano per le persecuzioni razziali subite dalle famiglie Rom a Firenze e Sesto Fiorentino.

La Chiesa Valdese accolse nel suo Tempio 80 cittadini Rom Rumeni per venti giorni. Cercò di proteggere il diritto alla vita di una comunità umana. L’Amministrazione del Comune di Firenze e di Sesto Fiorentino non offrirono nessun tipo di sostegno ed aiuto. Nella metà di febbraio 2010 il Tempio Valdese chiuse e le famiglie Rom tornano sulla strada. Tutte tranne tre. Attraverso un lavoro di sostegno, una moderna Schindler’s List, un Giudice di Firenze supportato dalla sua comunità offrì un riparo, una protezione, una strada di accoglienza ed inclusione.

Dopo due anni, i protagonisti, le famiglie Rom hanno raccontato la loro storia al pubblico riunito per l’occasione. Sono le donne Rom, i bambini, gli uomini a parlare. Delle case sono state ristrutturate, accordati affitti, i bambini inseriti nelle scuole che frequentano con determinazione e interesse. Dragos Carolea, Verdeata Ionita, Dana Carolea, Dano Tutu, Papusa Tutu ed il piccolo Maradona hanno raccontato attraverso le domande poste da Luciana della Chiesa Valdese la loro epopea, le difficoltà, la ricerca di affermazione della dignità umana, gli sgomberi, la scuola, l’impossibilità fino ad oggi di accedere a regolari corsi scolastici, la volontà di studiare, l’amore e l’interesse per la scuola, i rapporti costruite con i compagni di classe, il razzismo, la discriminazione e l’esclusione, la ricerca di un riscatto, la volontà di mettere al mondo numerosi bambini dopo la tragedia del Nazismo che ha cercato di annientare l’esistenza di un intero popolo, il Popolo Rom.

La serata e proseguita attraverso al visione di un filmato realizzato da Saverio Tommasi  nella città di Bucarest. E’ la storia di Ghiorgos Rom Rumeno, delle terribili condizioni di vita patite in Romania dalla sua famiglia. La sua presenza in Italia, nella città di Firenze, la sua ricerca di lavoro e dignità, gli sgomberi che tutte le famiglie hanno continuato a subire nel territorio Amministrato da Matteo Renzi e Gianni Gianassi sono state  raccontate da Ghiorgos alle telecamere di RTV 38  http://vimeo.com/26865606 nel servizio esterno notte, nei giorni seguenti allo sgombero del Campo Rom di Quaracchi il 16 giugno 2011.    http://nazionerom.blogspot.com/2011/06/le-bugie-di-stefania-saccardi-abuso-del.html

Gli interventi del Presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi, del Pastore Valdese Alison Wolker, del Giudice Marco Bouchard,  del rappresentante Rom per la Comunità Balcanica  Bejzak Adem (Federazione Romanì) di cittadini e presenti sono stati coordinati dal giornalista della Nazione di Prato Davide Papini e registrati da Radio Voce della Speranza sono stati seguiti con interesse e partecipazione da tutta la platea ponendo domande, dubbi, necessità, affermazione di autodeterminazione, rivendicazione di diritti e dignità umana, ricordando la storia recente e passata come lo sterminio Nazista e Fascista subito dalla popolazione Rom negli anni ’30 e ’40: il PORRAJMOS. Ricordando le nobili ed antiche origini della Popolazione Rom. Una storia che si intreccia con quella di altri popoli, con la comunità Ebraica, con il Medio Oriente, l’Egitto, l’India e l’Europa. http://nazionerom.blogspot.com/2011/10/rom-porrajmos-storia-di-un-popolo-e-di.html

L’Associazione Nazione Rom rappresentata dal Presidente Novak Tudor e dal legale rappresentante Marcello Zuinisi ha partecipato con partecipazione e vivo interesse al dibattito.
Sono state raccontati i lavori ed i contributi che la Popolazione Rom sta fornendo alla Città di Firenze. La difesa del patrimonio artistico e storico come la ristrutturazione del Patrimonio Unesco  Cimitero degli Inglesi in Piazza Donatello realizzata da Daniel-Claudiu Dumitrescu e le  famiglie Rom di Piazza SS Annunziata collaborando con la responsabile della struttura Julia Bolton Holloway ed Alberto Casciani (Opificio Pietre Dure di Firenze).

Denunciate le persecuzioni subite dalle stesse famiglie Rom negli ultimi due anni, gli sgomberi anche recenti da Piazza SS Annunziata (1 dicembre 2011), dal Ponte all’Indiano (5 dicembre 2011),
da Sesto (23 gennaio 2012) e Quaracchi (24 gennaio 2012) operate dal Sindaco Matteo Renzi, le condizioni difficilissime vissute da numerose famiglie che continuano a vivere numerose famiglie Rom presenti in città e completamente escluse da una progettazione inclusiva.

Le buone prassi adottate dalla Chiesa Valdese a Firenze dimostrano la volontà ed il desiderio profondo di ogni famiglia Rom: vivere in una casa, permettere ai bambini di andare a scuola, lavorare, parlare di se e della propria cultura. Condividere con tutta l’umanità la propria ricerca della felicità e la capacità di amare. Le buone prassi  della Case dell’Accoglienza il “Dado” di Settimo Torinese dove sette famiglie rom, attraverso un progetto di housing sociale hanno ristrutturato ed auto-recuperato un immobile concesso dal Sindaco, dimostrano che “l’emergenza rom” è dovuta all’incapacità di molte Amministrazioni Comunali di saper adottare strategie di inclusione sociale. Strategia che le Associazioni Rom ed esperti difensori dei diritti umani continuano a suggerire ad ogni amministrazione compresa quella di Firenze, Sesto, Scandicci, Campi, Prato, Pisa ed ogni città italiana.

Molte famiglie Rom stanno abitando, dopo gli sgomberi dei campi, in strutture abbandonate al degrado ed alla desolazione. Casali e Ville lasciate a marcire sono oggetto di un tentativo di recupero e valorizzazione immobiliare realizzato dai lavoratori rom, dalle donne e dagli uomini: raccogliere e ripulire dai rifiuti queste case, dotarle di riscaldamento, acqua, corrente elettrica, realizzare ambienti idonei ed adatti a far crescere in sicurezza i bambini, curare giardini, prati ed orti. Favorire queste esperienza, attuare politiche di housing sociale una responsabilità morale, etica, civile e penale di ogni Sindaco. Le case vanno abitate e difese dall’incuria, dal tempo, dalla pioggia, dalla neve e dal vento. Le case non abitate e non difese diventano tuguri, marciscono, si sgretolano, producono degrado. Le famiglie Rom possono aiutare le Amministrazioni Comunali ed i cittadini italiani nella lotta contro il degrado attraverso il lavoro, la scuola e l’amore per la vita.

La serata si è conclusa con le note di Gelem Gelem l’inno della popolazione Rom suonato e cantato dal maestro Novak Tudor con la sua preziosa fisarmonica. Le parole di Gelem Gelem ricordano lo sterminio nazista e la volontà, l’orgoglio delle famiglie Rom di vedere e volere bambini felici.
Il Presidente dell’Associazione Nazione Rom Novak Tudor ha spiegato ai presenti il valore di questa canzone. Gelem Gelem sono parole della lingua Romanì che significano Camminando Camminando. Le musiche sono proseguite con balli che hanno coinvolto con gioia tutti i presenti nel mentre il servizio di catering e la cucina preparata dalla donne Rom permetteva a tutti di mangiare e degustare gli ottimi prodotti della cucina Rom tra cui i famosi Sarmali.

Te Aven Baghtalo – Felicità per Tutti

Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms)
tel: + 39 3209489950  +39 3281962409
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