martedì 14 febbraio 2012

Torino - minori rom sottratti ad una madre - Richiesta urgente modifica provvedimento al Tribunale

Torino 14 febbraio 2012


Torino 14 febbraio 2012

Al Presidente del Tribunale Minori di Torino
Fulvio Villa
Corso Unione Sovietica 325 - 10135 Torino
Tel. +39 011 6195701

All’Ufficio Minori Stranieri
Rapporti con le Asl settore minori
Corso Regina Margherita 137
10122 Torino
tel +39 0114425663

Responsabile Ufficio in P.O.
Laura Marzin
Educatrice Laura Forleo

All’Ufficio Nomadi Polizia Municipale di Torino
Vice Commissario Bollino – Vice Commissario Michele Spaccamonti

Al Sindaco di Torino
Piero Fassino

Al Presidente del Quartiere 5 di Torino
Paola Bragantini

Al Presidente dell’Associazione Terra del Fuoco
Oliviero Palotto

Operatrice Sociale Costanza Frari

Al Tavolo Interministeriale Permanente




Oggetto:  Decreto sottrazione minori sig.ra Averescu Seramida Portocala
               Richiesta modifica provvedimento
               Progettazione Educativa e supporto alla genitorialità


Spettabile Presidente del Tribunale dei Minori di Torino

Il 13 febbraio 2012 alle ore 16.30, all’interno dell’insediamento spontaneo in Via Germagnano (Barriera Milano) di Torino,  l’Ufficio Nomadi della Polizia Municipale di Torino provvedeva a notificare alla Sig.ra Averescu Seramida Portocala, cittadina europea di etnia Rom di origine Rumena il decreto di sottrazione minori e collocamento in una struttura protetta emesso dal Tribunale dei Minori di Torino. Le famiglie presenti all’interno dell’insediamento spontaneo di Via Germagnano segnalavano alla nostra Associazione tramite attivisti rom e difensori dei diritti umani presenti nella città di Torino l’intervento appena eseguito dai Servizi Sociali e dal Nucleo Nomadi.

L’Associazione Nazione Rom, il Gruppo Internazionale EveryOne unitariamente ad una Rete Nazionale ed Europea di Associazioni sono impegnate nella tutela giuridica, sociale e culturale della popolazione rom e sinti attraverso un dialogo continuo con le Istituzioni Italiane ed Europee tra cui il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea stanno suggerendo alle istituzioni italiane esempi e buone prassi di inclusione sociale garantendo il rispetto dei diritti umani.

Lo Stato Italiano è stato recentemente condannato dal Consiglio d’Europa il 2 febbraio 2012 per aver violato l’articolo 31 (comma b) della Carta Sociale Europea in relazione alla totale assenza di politiche di housing sociale che tutelino la vita delle famiglie rom e dei senza fissa dimora presenti nel nostro paese. Lo stesso Consiglio denuncia l’esistenza di discorsi politici razzisti antirom attuati anche da personaggi presenti ad alto livello all’interno delle Istituzioni



Il 10 dicembre 2011 l’insediamento spontaneo della Continassa è stato vittima di un pogrom che ha comportato violenze , roghi, gravi danneggiamenti alle famiglie Rom di origine Rumena  che abitavano in baracche auto-costruite. Il Procuratore Capo di Torino Giancarlo Caselli denunciava di essere di fronte ad un caso di violenza senza precedenti. Il Sostituto Procuratore Laura Longo assegnataria del caso apriva indagini che portavano all’arresto di due cittadini italiani incriminati con accuse di violenza razziale, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
L’insediamento spontaneo della Continassa, di Via Germagnano sono abitati da famiglie Rom di origine Balcanica e Rumena. Le condizioni abitative degradanti e prive di qualsiasi requisito sanitario ed igienico. Mancano acqua, luce, servizi igienici, riscaldamento.

La necessità di rispondere alle richieste ed i protocolli sottoscritti tra lo Stato Italiano e la Commissione Europea il 5 aprile 2011 a Bruxelles stanno portando il Governo Nazionale alla necessità di predisporre una strategia di inclusione sociale della popolazione rom e sinti entro il 29 febbraio 2012. La strategia dovrà rispondere a predisporre piani di accoglienza sui quattro principi indicati dalla Commissione Europea e Consiglio d’Europa: alloggio, formazione e scuola, lavoro e protezione sociale.  

E’ in questo quadro che si iscrive la visita dell’11 febbraio 2012  del Ministro del Welfare Elsa Fornero, del Presidente del Comitato Politico del Consiglio d’Europa Pietro Marcenaro, del Sindaco di Torino Piero Fassino e Assessore al Sociale Elide Tisi, del Presidente del Consiglio Provinciale Sergio Bisacca  al Sindaco di Settimo Torinese Aldo Corgiat ed all’unità abitativa denominata “Dado” dove sette famiglie Rom hanno potuto auto-ristrutturare un immobile concesso dall’Amministrazione di Settimo Torinese all’Associazione Terre del Fuoco. Il Ministro Elsa Fornero ha costatato con i propri occhi la piena inclusione sociale delle famiglie rom nel tessuto cittadino, la piena frequenza scolastica dei bambini (99,9%) dicendosi piacevolmente sorpresa.

Le Politiche di Inclusione Sociale dell’Amministrazione di Torino potrebbero ricavarne un importante insegnamento di buone prassi da generalizzare in tutta la città. E’ stato questo il contenuto dell’incontro avuto il 6 febbraio 2012 con la responsabile del Quartiere 5 di Torino Paola Brigantini avvenuto a Roma nella sede nazionale del Partito Democratico. Nell’occasione è stato sottolineato il fallimento delle Politiche di Sicurezza, la mancanza di un adeguato governo della questione Rom nella città, la necessità di avviare un percorso di inclusione sociale per le famiglie rom presenti nella città attuando le politiche e le strategia suggerite ed offerte dal Consiglio d’Europa (strategia varata il 20 ottobre 2010) e dal Parlamento Europeo (9 marzo 2011)

La situazione vissuta dal nucleo familiare della Sig.ra Avrescu Seramida Portocala all’interno dell’insediamento spontaneo di Via Germagnano si inserisce all’interno di questo contesto.
Le bambine sottratte alla loro madre di 2, 6 ed 8 anni sono state inserite in un struttura protetta dietro segnalazioni fatte dalla Scuola Elementare Istituto Comprensorio Anna Frank ai servizi sociali. Nelle segnalazioni veniva riferito dei problemi con l’alcool del loro padre.

Riteniamo il provvedimento emesso dal Tribunale dei Minori di Torino inappropriato e non adeguato al reale contesto familiare vissuto dai minori. La mamma dei bambini, pur non avendo un lavoro ed un reddito sostiene con cura ed amore la vita delle sue bambine. Nonostante le terribili condizioni nelle quali è costretta a vivere ha iscritto le proprie figlie nella scuola elementare e cerca di sostenere la loro vita e crescita al massimo delle sue capacità.

La legislazione italiana e le norme a tutela dei minori garantiscono il diritto della famiglia come base naturale della crescita dei minori. E’ la stessa costituzione negli articoli 29, 30 e 31 a ricordarlo. Crediamo che la mancanza di adeguate politiche sociali di protezione per le famiglie rom di cui lo Stato Italiano non è si è mostrato garante non debbano ricadere sui bambini rom. La povertà, anche estrema non è condizione per decretare l’allontanamento dei bambini rom dalle loro madri. Le ricerche svolte denunciano centinaia di casi in Italia in cui i Tribunali dei Minori sottraggono minori rom dalle loro famiglie.

Recentemente a Bologna un caso analogo a quello in atto a Torino. L’Amministrazione Comunale in concerto con l’Assessorato al Sociale decide di rivolgersi al Tribunale dei Minori per allontanare dei minori Rom dalla madre. E’ la storia di Jagoda Halilovic. Il Comune tenuto a sostenere la genitorialità come da decreto dello stesso Tribunale non offre adeguate garanzie di protezione sociale ed ha cercato prima di allontanare la famiglia da Bologna tentando di separare la madre dai figli. Anche nel caso di questa famiglia il padre, disoccupato ha iniziato ad abusare dell’alcool. I servizi sociali, il Sert dovrebbero sostenere un percorso di sostegno all’uomo che invece risulta escluso da qualsiasi supporto e programma educativo.

Richiediamo con la presente di modificare il provvedimento emesso dal Tribunale dei Minori acquisendo informazioni ulteriori dagli operatori sociali che intervengono negli insediamenti spontanei di Via Germagnano. L’Associazione Terra del Fuoco da tempo offre ai cittadini ed alle famiglie rom della zona un servizio di sostegno scolastico ai minori ed ai nuclei familiari e mediazione per gli adulti.  In concerto con la responsabile del Quartiere Paola Brigantini, i Servizi Sociali, il Sindaco di Torino Piero Fassino, il Tavolo Interministeriale Permanente nato il 24 gennaio negli uffici del Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi in concerto con il Ministero degli Interni, il Ministro della Salute, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali predisporre un progetto educativo che tuteli l’unità della famiglia di Averescu Seramida Portocala delle sue bambine e consenta a suo padre un percorso seguito dal Sert per affrontare i problemi dovuti all’abuso di alcool.

Nella tutela del nucleo familiare di origini rom oggetto del provvedimento del Tribunale dei Minori di Torino abbiamo segnalato  agli uffici dell’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale il caso chiedendo l’apertura di indagini a tutela della Sig.ra Averescu Seramida Portocala. l'Unar il 15 febbraio ha aperto un protocollo con n. 5198.

Con la presente si richiede una audizione presso il Tribunale dei Minori di Torino.


Con urgente sollecitudine ed in attesa di un vostro riscontro
Distinti Saluti



Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa 54100 (Ms)
Tel: +39 3209489950 +39 3281962409
  

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