Ministro al Welfare Elsa Fornero con le famiglie Rom
al Dado di Settimo Torinese
Tavolo Interministeriale Permanente - questione rom
Firenze 13 febbraio 2012
Oggetto:
Strategia di inclusione sociale per la popolazione Rom e Sinti
Richiesta partecipazione incontro con Tavolo Interministeriale Permanente
(16 febbraio 2012 – Roma)
Richiesta di incontro urgente con le Amministrazioni Comunali
Il Governo Italiano rispondendo agli accordi siglati in sede comunitaria il 5 aprile 2011 deve predisporre un piano nazionale, regionale e locale di inclusione sociale della popolazione Rom e Sinti entro il 29 febbraio 2012 dopo la proroga concessa dalla Commissione Europea giustificata dalla recente formazione del nuovo esecutivo.
E’ in relazione alla necessità di rispondere responsabilmente a quanto sottoscritto che si inseriscono l’incontro dell’8 febbraio 2012 a Bruxelles tra il Ministro all’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, il Commissario Europeo agli affari interni Cecilia Malmstrom ed la Vice Presidente della Commissione Europea Giustizia Viviane Reading ed i prossimi programmati per il 21 febbraio nella sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo.
L’11 febbraio 2012 il Ministro del Welfare (Lavoro e delle Politiche Sociali) Elsa Fornero, il Presidente del Comitato Politico del Consiglio d’Europa e della Commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro, il Sindaco di Torino Piero Fassino e l’Assessore al Sociale Elide Tisi, il Presidente del Consiglio Provinciale Sergio Bisacca si sono recati nel Comune di Settimo Torinese per visitare le famiglie Rom inserite nel progetto Dado, una struttura concessa dal Comune all’Associazione Terra del Fuoco. Attraverso un lavoro di auto-ristrutturazione dell’immobile sette famiglie hanno avviato un percorso di recupero dell’edificio e di inclusione sociale. La politica di housing sociale ha permesso alle famiglie rom di avere una abitazione dignitosa, percorsi lavorativi e di formazione per gli adulti, la piena scolarizzazione dei bambini con una percentuale di frequentazione ed inserimento del 99,9 %.
Il Sindaco di Settimo Torinese Aldo Corgiat ha dichiarato: “credo che il Dado dimostri senza ombra di dubbio che se l’emergenza si governa può essere superata. Il progetto di Terra del Fuoco è la soluzione per smantellare la cultura dei campi nomadi. Eliminare i campi significa uscire dalla logica dell’emergenza. Per questo spero che la nostra esperienza possa essere messa a disposizione di tutti. Il ministro mi è sembrata molto interessata e stupita dei risultati ottenuti”.
Elsa Fornero si è fermata a lungo a parlare con le famiglie rom ed ha conosciuto i bambini che le hanno mostrato orgogliosi i propri quaderni di scuola. Il Ministro del Welfare ha poi annunciato nel breve periodo lo sblocco di cinque milioni di euro da destinare a livello nazionale a progetti che superino l’emergenza rom, in particolare i campi abusivi. “La scolarizzazione sarà il punto centrale attraverso cui raggiungere una maggiore integrazione. Ogni iniziativa deve essere intrapresa con questa finalità”.
L’Associazione Nazione Rom, l’Associazione Rom Anticamente, l’Associazione New Romalen, l’Associazione la Voce dei Giovani Rom ed il Gruppo Internazionale EveryOne stanno da tempo costruendo una rete nazionale ed europea unitariamente a molte Associazioni Rom e Federazioni tra le principali e storiche organizzazioni di rappresentanza tra cui Union Romanì (Barcellona) finalizzata alla implementazione di politiche di inclusione sociale ed affermazione dei diritti umani per ogni famiglia rom presente nella Unione Europea, nei paesi componenti il Consiglio d’Europa ed in tutta la Terra.
La fondamentale strategia di inclusione sociale della popolazione Rom e Sinti varata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 20 ottobre 2010, le tesi costruttive per una strategia di inclusione sociale della popolazione rom e sinti scritte da Victoria Mohacsi (Parlamentare Rom – Ungheria) ed approvate a larghissima maggioranza dal Parlamento Europeo il 9 marzo 2011, i risultati raggiunti dal Summit of Major - Consiglio d’Europa sulle questioni Rom svoltosi a Strasburgo il 22 settembre 2011, l’importante incontro del 6 dicembre 2011 al Senato della Repubblica tra il Governo Italiano rappresentato dal Ministro Andrea Riccardi, la Commissione Europea, il Consiglio d’Europa, Associazioni, Federazioni e società civile Rom, la nascita del Tavolo Interministeriale Permanente avvenuta il 24 gennaio 2012 (Ministeri dell’Interno, del Lavoro, della Giustizia, della Sanità, della Cooperazione Internazionale) rappresentano significativi e importanti avanzamenti politici verso la piena inclusione sociale della popolazione Rom in Europa ed in Italia.
Per rendere pienamente efficace la strategia di inclusione sociale c’è bisogno ora del pieno e coerente coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali. E’ nei Comuni che si realizzano concretamente le politiche di inclusione sociale. Ad oggi non sono applicate concrete misure di housing sociale (tranne rarissime eccezioni) ed è questo il motivo della recente condanna che lo Stato Italiano ha ricevuto dal Consiglio d’Europa il 2 febbraio 2012 per aver violato l’articolo 31 della Carta dei Diritti Sociali.
Da anni, riconosciute e stimate organizzazioni europee in difesa dei diritti umani come il Gruppo Internazionale EvryOne stanno suggerendo esempi concreti di housing sociale alle Amministrazioni Comunali senza ricevere il sufficiente e necessario ascolto.
Il 16 febbraio si terrà a Roma un incontro convocato dal Tavolo Interministeriale Permanente e gli Enti Locali.
Ricordando quanto sottolineato dalla Commissione Europea nella lettera da noi ricevuta il 24 ottobre 2011 "gli Stati devono concepire, realizzare e monitorare i piani di inclusione sociale in stretta collaborazione ed attraverso un dialogo continuo con la società civile rom” siamo a richiedere la presenza in qualità di osservatori e consiglieri di buone prassi, piani efficaci e concrete politiche per sottrarre le famiglie dallo stato di estrema marginalità, esclusione, discriminazioni razziali, persecuzioni che continuano a vivere in numerose Amministrazioni Comunali in tutto lo Stato Italiano.
La proposta di strategia di inclusione sociale per la popolazione rom e sinti presentata recentemente al Tavolo Interministeriale Permanente ed a tutto l’Associazionismo Rom e Sinti e composta da sette punti (Consiglio Nazionale Rom ed articolazioni Regionali e Comunali, Mediatori Interculturali Romed, immediata apertura di Case della Pace e dell’Accoglienza - housing sociale per le famiglie Rom, promozione culturale ed educativa) http://nazionerom.blogspot.com/2012/01/governo-italiano-proposta-di-strategia.html
ha ricevuto il sostegno, approvazione e solidarietà dalla Union Romanì (Barcellona).
ha ricevuto il sostegno, approvazione e solidarietà dalla Union Romanì (Barcellona).
Con cortese sollecitudine ed in attesa di un riscontro
Cordiali Saluti
Associazione Nazione Rom
Associazione Rom Anticamente
Associazione New Romalen
Associazione la Voce dei Giovani Rom
Gruppo Internazionale EveryOne
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