I Rom vanno a scuola:
ecco i dati reali che smentiscono le affermazioni razziste di chi sostiene la non volontà delle
famiglie di cercare una reale inclusione scolastica. Nonostante emarginate e perseguitate,
confinate nei ghetti dei campi alle estreme periferie delle città le famiglie rom chiedono e
vogliono scuola, istruzione, formazione. Se adeguatamente sostenute potrebbero
sensibilmente aumentare le presenze nelle superiori e l'inizio di percorsi universitari. Come?
Alloggi per le famiglie dentro le città. Apertura di Case dell'accoglienza e della pace in ogni
quartiere
http://nazionerom.blogspot.com/2012/02/rom-discriminazioni-razziali.html?spref=fb
In aumento gli alunni Rom
12 mila nel 2011
Solo l'1,3% frequenta le superiori, il 55% le elementari
ROMA
Nell’anno scolastico 2010/2011 gli alunni “nomadi” (Rom, Sinti o Camminanti, con o senza la cittadinanza italiana) presenti nelle scuole italiane sono 12.377, in leggera crescita (+2,4%) rispetto all’anno precedente: il 54,6% si concentra nelle primarie, il 27,5% nelle secondarie di primo grado, il 16,6% nelle scuole dell’infanzia, e solo l’1,3% (pari solamente a 158 unità) nelle secondarie di secondo grado. Sono i dati riportati nella newsletter della Fondazione Ismu.
Nel dettaglio, le province che nel 2010/2011 hanno ospitato il maggior numero di alunni nomadi sono state quelle metropolitane di Roma (2.228), Milano (935), Torino (808) e Napoli (628). Seguono quelle di Reggio Calabria (495), Catanzaro (432), Siracusa (297) e Pordenone (252). Le regioni a più alta diffusione sono invece, nell’ordine, quelle di Lazio, Lombardia, Piemonte, Calabria, Emilia Romagna e Toscana.
Nel dettaglio, le province che nel 2010/2011 hanno ospitato il maggior numero di alunni nomadi sono state quelle metropolitane di Roma (2.228), Milano (935), Torino (808) e Napoli (628). Seguono quelle di Reggio Calabria (495), Catanzaro (432), Siracusa (297) e Pordenone (252). Le regioni a più alta diffusione sono invece, nell’ordine, quelle di Lazio, Lombardia, Piemonte, Calabria, Emilia Romagna e Toscana.
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