Roma 16 ottobre 2011
di Samir Alija
Gli ex abitanti del campo casilino 900:
basta con le false promesse e l'emarginazione sociale
Gli ex abitanti del campo casilino 900 cercano disperatamente di ritornare al loro campo precedente, essendo stati esclusi e ammassati nei vari campi attrezzati nelle periferia della capitale dopo quasi due anni per le promesse non mantenute dal sindaco Gianni Alemanno.
Gli abitanti del ex campo casilino 900 si sono recati ieri sera il 14/10/2011 in 40 persone tra cui uomini donne e bambini Rom restandoci tutta la note fino il giorno mattino il 15/10/2011.
Tra le 04:00/05:00 dello stesso mattino sono intervenute le forze del ordine sollicitando ai rom di andarsene via dal ex campo casilino 900 senza dare loro la possibilità di spiegare le drammatiche condizioni in cui stanno vivendo questi ultimi due anni dopo lo sgombero del ex campo casilino 900.
Vivono in pessime condizioni di vita senza avere la possibilità di un lavoro, senza avere la possibilità di alloggio e di una integrazione sociale. Sono completamente emarginati e nessuno si rende conto dei disagi che ha comportato lo sgombero. Sopra tutto per i giovani ragazzi rom non potendogli dare la possibilità di integrazione sociale e possibilità di continuare gli studi e lavoro.
http://www.paesesera.it/Cronaca/Sgomberati-nel-2010-100-rom-rioccupano-il-Casilino-900
Sgomberati nel 2010 da Gianni Alemanno, 100 rom rioccupano il Casilino '900
"Non ce ne andremo finché non troveranno per noi una soluzione dignitosa: siamo decisi a rimanere qui", hanno detto i rom, che sono tornati al vecchio campo accusando sindaco e prefetto di non aver mantenuto le promesse. La polizia è intervenuta per bloccare il reinsediamento: "La zona è pattugliata, recintata e messa in sicurezza, per evitare che torni alla vergogna quello che è stato il campo rom più grande d’Europa", ha detto il delegato del sindaco Giorgio Ciardi
IL REPORTAGE Lavorare con i bambini rom, tra passione e precarietà DI AMBRA MURÈ
IL LIBRO I Rom raccontati da Bianca Stancanelli
L'INTERVISTA Tursi "Impensabile cancellare il progetto di scolarizzazione"
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Sono stati presi in giro: mandati via dal campo in cui vivevano, ora sono stanchi di aspettare che le promesse siano mantenute. E così nel tardo pomeriggio di oggi circa un centinaio di rom ha rioccupato il campo Casilino 900, sgomberato dalla giunta Alemanno il 15 febbraio 2010.
I rom, appartenenti a una decina di famiglie, si dicono decisi a rimanere nel campo: "avevamo accettato lo sgombero – hanno detto ai microfoni di Radio Popolare Roma – con la promessa, fatta dal sindaco e dal prefetto, di una casa e di un lavoro entro un anno. Le promesse non sono state mantenute e così noi siamo rientrati al Casilino 900'. Non ce ne andremo – hanno concluso i rom – finché non troveranno per noi una soluzione dignitosa: siamo decisi a rimanere qui'".
Più tardi è intervenuto il nucleo nomadi della polizia Roma Capitale "per mettere fine a un tentativo di reinsediamento da parte di una quarantina di persone nell’ex campo nomadi Casilino 900", come ha specificato il delegato del Sindaco, Giorgio Ciardi.
"La zona è pattugliata, recintata e messa in sicurezza, per evitare che torni alla vergogna quello che è stato il campo rom più grande d’Europa. La protesta di queste persone, in ogni modo, non rappresenta gli ex abitanti del Casilino 900 che sono regolarmente collocati nei campi autorizzati di Roma Capitale".
I rom, appartenenti a una decina di famiglie, si dicono decisi a rimanere nel campo: "avevamo accettato lo sgombero – hanno detto ai microfoni di Radio Popolare Roma – con la promessa, fatta dal sindaco e dal prefetto, di una casa e di un lavoro entro un anno. Le promesse non sono state mantenute e così noi siamo rientrati al Casilino 900'. Non ce ne andremo – hanno concluso i rom – finché non troveranno per noi una soluzione dignitosa: siamo decisi a rimanere qui'".
Più tardi è intervenuto il nucleo nomadi della polizia Roma Capitale "per mettere fine a un tentativo di reinsediamento da parte di una quarantina di persone nell’ex campo nomadi Casilino 900", come ha specificato il delegato del Sindaco, Giorgio Ciardi.
"La zona è pattugliata, recintata e messa in sicurezza, per evitare che torni alla vergogna quello che è stato il campo rom più grande d’Europa. La protesta di queste persone, in ogni modo, non rappresenta gli ex abitanti del Casilino 900 che sono regolarmente collocati nei campi autorizzati di Roma Capitale".
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