lunedì 16 luglio 2012

ROM SERAVEZZA - REGIONE TOSCANA: LA PROCURA DI LUCCA APRE UNA INDAGINE SULLA “QUESTIONE ROM”




COMUNICATO STAMPA                                                                                                              Seravezza 16 luglio 2012 

LA PROCURA DI LUCCA APRE UNA INDAGINE SULLA “QUESTIONE ROM” A SERAVEZZA, IN VERSILIA ED IN TUTTA LA TOSCANA


La Procura di Lucca ha aperto una indagine sulla “questione Rom” dopo le denunce prodotte nei giorni e mesi scorsi dall’Associazione Nazione Rom. Oggi pomeriggio il legale rappresentante dell’Associazione, l'Educatore Professionale  Marcello Zuinisi, è stato ascoltato all’interno della Stazione dei Carabinieri di Viareggio. Con documentazione alla mano, delibere della Regione Toscana, del Comune di Firenze e Sesto Fiorentino, circolari e direttive del Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale. 

Confermate ed approfondite le pesanti accuse verso la Cabina di Regia dell’Assessorato della Regione Toscana, dell’Assessore al Welfare Salvatore Allocca, dei funzionari Matteo Giordano e Giovanni Lattarulo, dei Sindaci delle Amministratori di Firenze Matteo Renzi, di Pisa Marco Filippeschi, di Viareggio Luca Lunardini e della Versilia Storica. Il verbale e le sommarie informazioni raccolte dalla Stazione dei Carabinieri di Viareggio inviate alla Procura di Lucca che coordina l’azione di indagine.  

 Salvatore Allocca - Assessore al Welfare della Regione Toscana
Il Deportatore delle famiglie Rom appartiene  ed è iscritto
al Partito della Rifondazione Comunista
 

DEPORTAZIONI di MASSA, ABUSI ISTITUZIONALI, OMISSIONI, PRATICHE DISCRIMINATORIE e VERO E PROPRIO RAZZISMO  ED APARTHEID VERSO LA POPOLAZIONE ROM PRESENTE IN TOSCANA. Queste le accuse prodotte dall’Associazione Nazione Rom.

http://nazionerom.blogspot.it/2012/06/rom-regione-toscana-e-comune-di.html

 
Il giornalista Tiziano Baldi Galleni riporta il 15 giugno 2012, sul quotidiano il Tirreno il seguente comunicato tratto dalla lettera che il Sindaco di Seravezza Ettore Neri avrebbe scritto al Sindaco di Gruia, Alecsandru Nedelcu,  in Romania: «Le nostre amministrazioni che governano il territorio della Versilia Storica, in accordo con l'Associazione Berretti Bianchi Onlus (di cui hai incontrato alcuni delegati nel mese scorso) e con il contributo economico della Regione Toscana, stanno cercando di sostenere il progetto di costituzione di un'impresa agricola di sussistenza nel tuo Comune».  


Silvano Tartarini - responsabile politico dell'Associazione Berretti Bianchi
Il Comune di Seravezza  e la Regione Toscana hanno messo nelle sue mani 58.000 euro di fondi pubblici per deportare le famiglie Rom in Romania


 Una lettera con l'obiettivo di avviare una collaborazione tra i due Comuni per concretizzare il ritorno volontario nel paese di Gruia di 41 nomadi della comunità Rom, che attualmente sono accampati nei pressi dell’area terminal di Querceta. «Vorremmo proporti - continua il documento - una collaborazione per cercare di rendere questa operazione il più possibile vantaggiosa per tutti».  Con il progetto finanziato per 58 mila euro dalla Regione, una volta ritornati in patria avvieranno l'attività di un'azienda agricola con l'aiuto dei volontari della Associazione Onlus presenti in Romania. «Concretamente - conclude Ettore Neri - vorremmo chiederti di fare tutto quello che è in tuo potere per agevolare lo svolgimento delle pratiche burocratiche necessarie per l'avvio dell'azienda, con particolare riguardo al rilascio dei permessi per lo svolgimento delle attività agricole e di allevamento». Sta così prendendo forma un progetto che era stato duramente criticato, che tuttavia potrebbe dare una vita dignitosa ai Rom e accontentare gli abitanti di Querceta che chiedevano lo sgombero delle baracche.



 Una baracchina dove vivono le famiglie Rom a Gruia in Romania
 Un lavoratore agricolo in Romania guadagna 100-150 euro mensili. 
Sono salari da fame nera, fino a 15 volte inferiori a quelli italiani, 
che insieme ai bassi salari delle fabbriche, dal 1991 al 2001 
hanno provocato l’emigrazione di oltre il 23 per cento dei giovani sotto i 19 anni
 


Per il Sindaco Ettore Neri ed il giornalista del Tirreno Tiziano Baldi Galleni, la cifra economica di 5.500 euro, stanziata dal progetto di “rimpatrio assistito” varato il 18 giugno 2012 dalla Regione Toscana  con delibera 544, dovrebbe garantire e dare ai Rom una vita dignitosa nel Municipio di Gruia, in Romania.  La cifra di 5.500 euro è quella stanziata  per comprare un terreno, un trattore, le sementi, le attrezzature, gli animali necessari ad avviare una attività economica di sostentamento per 41 cittadini Rom, che non sono nomadi, come erroneamente scritto dal giornalista del Tirreno, evidentemente male informato. 



 La casa di un cittadino Rom a Jud Buzao - Municipio della Romania
il tetto della casa è bruciato durante l'inverno
Sono in pessime condizioni igienico sanitarie la stragande maggioranza 
della case dove abitano le famiglie Rom in tutta la Romania


I Rom di Seravezza sono cittadini europei stanziali, come il 99,8 % dei 12.000.000 di cittadini di etnia Rom presenti in Europa. La popolazione Rom, rappresenta la principale minoranza etnica dell’Unione Europea ed i cittadini Rom che praticano il nomadismo corrispondono allo 0,2 % (dati UE). A questa somma si deve aggiungere la cifra di 3.600 euro previsti per ristrutturare le abitazioni di 20 nuclei familiari. Meno di cento euro a testa per ristrutturare le "abitazioni” dove andranno a vivere i cittadini Rom. 


 interno di una casa Rom in Romania


I 41 cittadini Rom a cui bisogna aggiungere i numerosi bambini presenti sia sotto il cavalcavia di Seravezza che a Gruia in Romania, una comunità di più di cento persone avrà di cosa mangiare dall’avvio di questa incredibile e fruttifera azienda agricola. Un terreno di 2.000 metri quadrati darà nell’immediato futuro da mangiare a più di cento esseri umani, un terreno ancora da individuare ed acquistare, un terreno ancora da arare e seminare.


 bambina Rom in Romania - i cittadini Rom sono cittadini europei 
e chiedono il rispetto della Carta dei diritti Fondamentali

Carlo Lorenzini in arte  Carlo Collodi, durante la permanenza a Castello quartiere periferico del Comune di Firenze, maturò l’ispirazione per scrivere il suo lavoro più celebre “Le avventure di Pinocchio. Storie di un burattino”. Il racconto, amato da tutti i bambini, raccontava la storia e le avventure di Pinocchio. Nelle disavventure vissute questi ebbe salva la vita da Mangiafuoco, il terribile burattinaio dal cuore tenero. Il burattinaio regalò a Pinocchio 3 monete d’oro per raggiungere il suo babbo Geppetto. Incontrati il Gatto e la Volpe il burattino sotterrò le monete nel Campo dei Miracoli. Li sarebbe sorto l’albero da cui raccogliere una montagna di monete d’oro.  Il terreno di Gruia assomiglia molto al Campo dei Miracoli della storia scritta da Carlo Collodi. Ma le bugie come si sa, sono di due specie, ci sono quelle con le gambe corte e quelle con il naso lungo. Le bugie raccontate dai Sindaci della Toscana  sarebbero state di grande ispirazione per Collodi.


 Roberto Benigni interpreta Pinocchio

Le bugie raccontate dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi sono quelle dal naso lungo.


Le bugie raccontate dal Sindaco di Seravezza Ettore Neri sono quelle dalle gambe corte. Il 4 luglio 2012, il quotidiano la Nazione di Viareggio riportava le parole di un intervista rilasciata dallo stesso Sindaco: “un Comune come il nostro (Seravezza n.d.r.) è in atto per rispondere al rispetto dei diritti umani in ottemperanza alle determinazioni dell’Unione Europea, del Governo e della Regione” . 


 le dichiarazioni del Sindaco Ettore Neri riportate dal quotidiano la Nazione

 

Nella delibera 544 emanata dalla Regione Toscana il 18 giugno 2012 non vengono ne riportate ne rispettate le determinazioni dell’Unione Europea e del Governo.


Il 15 giugno 2012, il Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale invia circolare e direttive ai Prefetti, alle Regioni, alle Province ed ai Comuni. Nella circolare ministeriale si chiede di applicare la Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012 in osservazione dell’accordo quadro n. 173 sottoscritto dai Capi di Stato dei 27 paesi membri dell’Unione Europea il 5 aprile 2011.



 Il Ministro dell'Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi
con la Società Civile Rom chiedono il rispetto della legge a tutte le 
Amministrazioni, il rispetto ed applicazione della 
Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti

LA STRATEGIA RICHIEDE ALLE AMMINISTRAZIONI DI ADOTTARE QUELLE MISURE ATTE A GARANTIRE ALLE FAMIGLIE ROM ACCESSO ALL’ALLOGGIO, AL LAVORO, ALLA SCUOLA ED AI SERVIZI SANITARI.

La verità e un'altra da quella raccontata dal Sindaco di Seravezza Ettore Neri. Nella Versilia Storica è stata orchestrata una campagna mediatica anti-rom di basso profilo in cui i cittadini richiederebbero lo sgombero e l’allontanamento dei Rom. Questa è una falsità. Sono molti i cittadini  autoctoni che hanno stretto rapporti di fiducia e buon vicinato con le famiglie di Seravezza. Non c’è stata nessuna raccolta di firme ANTI ROM, raccolta per altro vietata e punita dalla legge. La campagna mediatica contro le famiglie Rom ha portato la Questura ed il Commissariato di Forte dei Marmi ad azioni di vera e propria persecuzione nei confronti di cittadini la cui unica colpa è quella di essere poveri. I continui fermi di Polizia appaiono come illegittimi. Decine di persone schedate con foto segnaletiche ed impronte digitali senza che abbiano commesso alcun reato. Se l'atteggiamento della Polizia di Stato verso i cittadini Rom fosse analogalmente applicato ad ogni cittadino europeo presente nel Comune di Forte dei Marmi vi sarebbero forti proteste da parte dei Governi di tutto il mondo. Immaginate un cittadino tedesco portato in Questura per prendere foto segnaletiche ed impronte digitali dopo che questi alla richiesta degli Agenti avesse prodotto il proprio documento di identità. Un cittadino che non ha commesso alcun reato, che sta seplicemente passeggiando o facendo la spesa al supermercato. Le Ambasciate dei Governi protesterebbero contestando i fatti al Ministero degli Interni di cui e titolare Anna Maria Cancellieri. Perchè questo atteggiamento verso i cittadini rom, cittadini europei e comunitari?


La protesta dell'Associazione Nazione Rom verso l'atteggiamento
del Commissariato di Forte dei Marmi verso i cittadini Rom
Quotidiano La Nazione - Viareggio 10 luglio 2012

L’articolo 3 legge 654/1975 punisce con la reclusione sino a tre anni chi "incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali”.

Le Associazioni del territorio, prime tra tutte la Croce Bianca di Querceta hanno stretto rapporti di stima e fiducia con i cittadini rom e con l’Associazione Nazione Rom. Esistono sicuramente settori della società civile apertamente razzisti e xenofobi ma il compito degli Amministratori dovrebbe essere quello di educatori e cittadini responsabili applicando e rispettando la legge. Alcuni Sindaci ed Amministratori, i leader dei Partiti Razzisti soffiano sul fuoco dell’intolleranza per raccoglier facili consensi elettorali.  


 Il leader razzista della Lega Nord Roberto Maroni stringe la mano
del Sindaco Razzista di Pisa Marco Filippeschi del Partito Democratico


Tale pratica populista è severamente condannata dall’ONU, dal Consiglio d’Europa, dalla Commissione Europea e dai più alti vertici istituzionali come la Presidenza della Repubblica, Presidenza della Camera e dallo stesso Governo. UNAR è l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali ed insieme al Ministero dell’Integrazione, al Ministero del Welfare e del Lavoro, al Ministero della Salute, al Ministero dell’Università hanno formato il Tavolo Interministeriale Permanente al fine di implementare la Strategia di inclusione delle famiglie Rom. Le Procure ed i Giudici in tutta Italia, con l’aiuto dei Carabinieri hanno arrestato recentemente alcuni cittadini italiani responsabili di pogrom e violenze anti-rom, chiuso emittenti radio per il reato di istigazione all’odio razziale.

 Manifesto razzista della Lega Nord


Il razzismo è un grave reato penale.


In Romania e nell’ Est Europa sono sempre più numerosi gli episodi di violenza contro la popolazione Rom che  sempre più perseguitata. In Ungheria e Romania e nelle ultime settimane anche in Repubblica Ceca e Bulgaria i nuovi pogrom anti-rom sono sempre più frequenti. UNA GUERRA CIVILE EUROPEA CONTRO I ROM –  Questa la  lunga analisi di Der Spiegel ed illumina una situazione colpevolmente dimenticata dall’opinione pubblica europea. Nei confronti della popolazione rom sta succedendo quanto di più disgustoso non capitava decenni sul suolo europeo. 


 Marce paramilitari anti-rom nei paesi dell'est
Pogrom anti-rom in Romania ed Ungheria

Marce contro un’etnia, razzismo urlato in faccia che spesso si tramuta in violenza, anche assassina, il tutto con il colpevole silenzio dei governi dell’Est Europa. Numerose famiglie sono fuggite dalla Romania per non morire. Recentemente il Sindaco di Baia Mare dopo aver costruito un muro per dividere le case dei rumeni da quelle dei Rom ha deportato trecento persone all’interno di una fabbrica chimica non bonificata. Due cittadini sono morti immediatamente ed altri 20 ricoverati in Ospedale per asfissia ed avvelenamento. I “rimpatri assistiti” varati dalla Regione Toscana, unica politica adottata ad oggi verso le famiglie Rom provenienti dalla Romania sono DEPORTAZIONI. Chi attua queste politiche è complice dei Sindaci Razzisti dello Stato Rumeno, è complice della GUERRA CIVILE EUROPEA CONTRO I ROM.


 Manifesto razzista del Partito Democratico a Napoli
 

La popolazione rom, le famiglie in tutta Europa reagiscono alla violenza razzista ed omicida. Si rivolgono alle istituzioni e chiedono il rispetto della legge. I pogroom anti-rom stanno avvenendo anche in Italia. Noi non abbiamo paura dei razzisti, della camorra, della criminalità organizzata e delle sui complici all'interno delle istituzioni. Le famiglie Rom denunciano il razzismo ed i razzisti, denunciano la camorra e chi incendia le loro abitazioni. I Giudici arrestano i delinquenti criminali che non vogliono le famiglie Rom nei quartieri e praticano odio razziale.


 Un razzista arrestato dai Carabinieri a Napoli


L’Associazione Nazione Rom ha avanzato le sue legittime richieste e la sua denuncia dal Salone dei Cinquecento del Comune di Firenze in occasione della conferenza the State of the Union svoltasi  il 9 maggio 2012. Alla presenza del Presidente della commissione Europea Josè Manuel Barroso, del Presidente del Consiglio Mario Monti, del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e alla presenza del Sindaco di Firenze Matteo Renzi. Chiedendo la fine della persecuzione razziale, dell’APARTHEID ANTI-Rom e  dell’Olocausto Rom – “il PORRAJMOS”.


Dall’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO D’EUROPA svoltasi in Piazza SS Annunziata il 7 novembre 2011 la richiesta dell’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM di convocare un TAVOLO DI INCLUSIONE per LE FAMIGLIE ROM ricolta a tutte le Istituzioni e le Amministrazioni della Toscana. (pag 11).

 http://www.coe.int/t/dg3/children/1in5/Source/Assembly/PV%20171111_en.pdf


Le famiglie Rom e le organizzazioni dei diritti umani sono unite per difendere 
la vita nella ricerca della pace, della fratellanza, 
dell'amore  e del progresso 

Un Tavolo garante per l’applicazione coerente della Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti in piena sinergia con le determinazioni europee e l’accordo quadro del 5 aprile 2011, un Tavolo per COSTRUIRE PERCORSI DI AUTODETERMINAZIONE ED INTERCULTURALITA’ 

http://nazionerom.blogspot.it/2012/07/comune-di-seravezza-richiesta-di.html

 

Marcello Zuinisi - legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom
Congresso Mondiale di Belgrado 20-22 aprile 2012
WORD RROMA ORGANIZATIONS


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SIAMO TUTTI ROM

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