venerdì 13 maggio 2011

Ancora dolore e sofferenza per i Rom in Toscana - Famiglia Rom sgombrata dalla sua kampina a Prato




Comunicato Stampa                                                                                                  
 Prato,  venerdi 13 Maggio 2011

Ancora dolore e sofferenza per i Rom in Toscana                                                                                         
Famiglia Rom sgombrata dalla sua kampina
Stamani la polizia municipale di Prato ed il Sindaco Roberto Cenni intervenuto direttamente in Viale Marconi ha messo sulla strada Ahmetovic Duja,  sua figlia Patrizia ed i suoi giovani nipoti.
Ahmetovic Duja, anziana Rom originaria della Bosnia, sopravvissuta alla guerra negli anni 90’, gravemente malata, recentemente operata è stata letteralmente messa sulla strada e sfrattata dalla sua roulotte dove viveva da anni. Da circa due anni abbiamo proposto al Comune di Prato una soluzione inclusiva che permettesse una speranza di vita, un percorso di inserimento lavorativo ed abitativo. Il Comune di Prato ci ha sbattuto la porta in faccia negando ad una profuga della guerra dell’Ex- Jugoslavia addirittura di poter recarsi ai servizi sociali della sua città.
Quello che è successo è di una gravita inaudita.
L’Italia responsabile di un intervento militare nel territorio dell’Ex-Jugoslavia nega  ad una sopravvissuta ai bombardamenti, ad una anziana signora che ha visto morire con i suoi occhi decine di bambini, ad una cittadina che dovrebbe essere accolta e protetta ogni possibilità di sopravvivenza.
Mettere sulla strada una anziana cittadina con la sua famiglia                                                                         è un crimine contro i piu’ elementari Diritti Umani.
La persecuzione contro la Popolazione Rom non conosce soste ne pause nel paese della Xenofobia, del Razzismo Istituzionale, nella guerra contro i poveri e gli ultimi: l’Italia di Maroni, di Berlusconi, della Lega Nord, di Clarissa Lombardi, Consigliera Pratese del Pdl che pochi mesi fa dichiarò pubblicamente: “gli Zingari sono bastardi, ladri da mandare a casa. I Rom mi fanno vomitare”
Alle accuse di Razzismo , alle dure critiche dei finiani alle denunce presentate all’Unar , al Consiglio d’Europa, ai commissari di Strasburgo, dell’Ecri da parte di Opera Nomadi Toscana lei rispose con una menzogna: “nessuna volontà di scatenare odio razziale.”
Il Sindaco di Prato, al pari del suo collega di Pisa Filippeschi, di quello di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, di Matteo Renzi continuano la loro campagna di odio, di sgomberi, di persecuzione nei confronti dei Rom.
Razzismo la nostra accusa: la parola zingaro era usata dal Nazismo in germania per definire i Rom. Sterminati nei campi dei concentramento, reclusi e rinchiusi, umiliati, derubati di ogni avere: questa la storia dei Rom in Europa ed in Italia. Questa storia continua ogni giorno nello Statp Italiano. Le parole di solidarietà e gli inviti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inascoltati.
La persecuzioni non conoscono piu’ alcun limite. Non si riconoscono piu’ gli esseri umani. Non si riconosce piu’ la sofferenza umana, non si riconosce piu’ il dolore, le lacrime. Non si riconosce piu’ l’umanità.
Siamo con Duja, siamo con la sua famiglia, siamo con i Rom.  Siamo con gli esseri umani.
Ai sindaci razzisti sono una parola: VERGOGNA!
OPERA NOMADI TOSCANA

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