lunedì 17 ottobre 2011

Rom: Mass Media - Consiglio Ordine Giornalisti sanziona per Razzismo anti Rom Maurizio Belpietro e quotidiano Libero



http://www.facebook.com/notes/everyone-group/giornalismo-discriminatorio-contro-i-rom-sanzioni-a-legnani-e-belpietro-libero/10150350546052074


Giornalismo discriminatorio contro i Rom: 


sanzioni a Legnani e Maurizio Belpietro 


quotidiano Libero


pubblicata da EveryOne Group il giorno mercoledì 12 ottobre 2011 alle ore 20.29


Roma, 12 ottobre 2011. 

Il Consiglio dell’Ordine regionale dei Giornalisti della Lombardia ha comminato alcuni mesi orsono una sanzione di censura al al giornalista di “Libero” Matteo Legnani e una sanzione di avvertimento al Direttore responsabile dello stesso quotidiano Maurizio Belpietro.

Legnani è stato sanzionato per una serie di articoli a sua firma apparsi su "LIbero" connotati da disprezzo e razzismo verso la comunità Rom;

Belpietro ha ricevuto la sanzione per aver omesso il controllo e consentito la pubblicazione di tali articoli. 

Il Consiglio, inoltre ha affermato che gli articoli di Legnani potrebbero essere perseguiti per  reato di cui all’art. 1 della legge 205 del 1993 (legge Mancino), che punisce con la reclusione fino a tre anni “chi diffonde in qualunque modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette qualsiasi atto di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.



mercoledì 12 ottobre 2011

Rom: Massa - Denuncia delle Azioni di Istigazione all’ODIO RAZZIALE Anti Rom a Massa (Ms)



Massa 12 ottobre 2011


Al Consiglio d’Europa
Alla Commissione Europea
Al Parlamento Europeo

Al Presidente della Repubblica Italiana
Giorgio Napoletano

Al Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi

Al Presidente della Camera
Gianfranco Fini

Al Ministro degli Interni
Roberto Maroni

Alla Commissione Straordinaria Diritti Umani Senato della Repubblica
Pietro Marcenaro

All’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Massimiliano Monnanni

Alla Procura della Repubblica Italiana


Oggetto: Denuncia delle Azioni di Istigazione all’ODIO RAZZIALE  
               Anti Rom a Massa (Ms)

Responsabili:
Consiglieri Pdl Comune di Massa Stefano Benedetti e Stefano Caruso
Francesco Mangiaracina esponente  organizzazione neo-Nazista Forza Nuova


Il 27  settembre  il quotidiano la Nazione di Massa Carrara riporta la notizia dell’azione di raccolta forme anti rom (definiti nomadi) intrapresa dai Consiglieri Pdl Comune di Massa Stefano Benedetti, Stefano Caruso e  Francesco Mangiaracina esponente  organizzazione neo Nazista Forza Nuova.

Il 28 settembre Marcello Zuinisi legale rappresentante di Nazione Rom (opera nomadi toscana) denuncia, attraverso le pagine dello stesso quotidiano, come l’azione intrapresa dagli esponenti politici (rappresentanti del Partito di Governo Nazionale Pdl – Popolo delle Libertà) sia una azione di istigazione all’odio razziale perché rivolta contro una determinata etnia: quella Rom.

Nello stesso articolo vengono riportate le azioni che il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea hanno condiviso con 400 delegati rappresentanti di 47 paesi nel Summit di Strasburgo tenutosi il 22 settembre 2011 al quale Marcello Zuinisi ha partecipato come delegato di una organizzazione Rom.  http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-consiglio-deuropa-rapporto.html

Una strategia condivisa con la Commissione Europea che prevede Fondi Sociali Europei e Fondi Strutturali messi a disposizione degli Stati per contrastare l’emarginazione e l’esclusione sociale della popolazione rom. Fondi che se usati correttamente potrebbero garantire possibilità di lavoro sia agli autoctoni che agli stessi rom e politiche di housing sociale per tutti (abitazioni)


Il 28 settembre alle ore 14,30 due telefonate con minacce di morte  raggiungono Marcello Zuinisi nel mentre lavorava a Salerno all’interno del Programma di formazione di Mediatori Interculturali Romed (Rom Education) http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-consiglio-deuropa-progetto-romed.html

La grave intimidazione veniva denunciata ai Carabinieri di Latina il 1 ottobre 2011.



Il 29 settembre la notizia viene riportata sul quotidiano la Nazione.
Gli esponenti politici di cui sopra continuano nella loro azione di raccolta firme.


 Il 30 settembre un nuovo articolo del quotidiano la Nazione rilancia una agenzia di stampa della Iris Press di Roma. L’organizzazione EveryOne chiede protezione per Marcello Zuinisi in relazione al suo impegno in difesa dei Rom.


I Consiglieri Stefano Benedetti, Stefano Caruso e  Francesco Mangiaracina continuano la loro azione di istigazione all’odio razziale.  Facebook oscura il gruppo denominato: “no al campo nomadi di Turano”

Il 1 ottobre il quotidiano la Nazione riporta la notizia con la richiesta di sospensione della raccolta firme anti rom rivolta al Pdl e Forza Nuova: l’azione di raccolta firme contro una etnia rappresenta una violazione della direttiva europea sulla non discriminazione 2000/43/CEE ed è una azione che sviluppa odio razziale e come tale va arrestata e condannata.



L’11 ottobre sul quotidiano la Nazione è riportata la notizia dello sgombro di  un campo rom a Carrara senza predisporre una alternativa alle famiglie in aperta violazione con le norme europee  vincolanti  disposte dalla direttiva 2000/43/CEE. Le famiglie Rom Rumene costrette ad allontanarsi. Tra loro donne e bambini.



Lo stesso giorno i Consiglieri del Pdl Comune di Massa Stefano Benedetti, Stefano Caruso e  Francesco Mangiaracina esponente  organizzazione Neo Nazista Forza Nuova vengono ricevuti e fotografati insieme al Prefetto Giuseppe Merendino nel Palazzo del Governo Territoriale al momento della consegna delle firme raccolte tra i cittadini della popolazione di maggioranza.


Con la presente siamo a denunciare questi comportamenti come azioni di istigazione dell’odio razziale e chiediamo la punizione ai termini di legge. Denunciamo il comportamento e la politica populista di questi esponenti chiedendo l’arresto immediato della reiterazione del reato. Chiediamo al contempo la costituzione di parte civile nell’istaurando procedimento penale.

Chiediamo al contempo alla Procura della Repubblica Italiana di avviare un procedimento penale ed un  processo storico per i crimini commessi dal Nazismo e dal Fascismo ai danni della popolazione Rom in Italia dagli anni ’30 ad oggi e mai processati da nessun tribunale ne Italiano ne Internazionale.
L’olocausto Rom prende il nome di Samudaripe o Porrajmos  è riconosciuto nel discorso politico sia dal Parlamento Europeo (Presidente Jerzy Buzek) che dal Consiglio d’Europa (Commissario Thomas Hammerberg). http://nazionerom.blogspot.com/2011/08/riconoscere-ufficialmente-il-genocidio.html
Ci riserviamo la produzione di ulteriore documentazione.



Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 3209489950

Rom: Napoli - siglato accordo istituzionale. Un esempio di buone prassi. Lavoratori rom faranno raccolta differenziata nei quartieri di Scampia e Secondigliano


http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/campania/2011/10/11/visualizza_new.html_673348244.html

Napoli 11 ottobre 2011

Rifiuti:

a Napoli raccolta differenziata in campi Rom

Progetto pilota al via a Scampia e Secondigliano

Non solo i napoletani, ma anche i rom faranno la raccolta differenziata.

Con questa finalita' e' stato siglato oggi un protocollo d'intesa tra Prefettura, Comune e Provincia di Napoli. L'intesa prevede la realizzazione di un progetto pilota per avviare la raccolta differenziata all'interno dei campi nomadi di Cupa Perillo a Scampia e al Campo Nuovo di Secondigliano.

Elemento caratterizzante che la raccolta sara' affidata agli abitanti stessi dei campi. Due gli obiettivi a cui tende il progetto: l'opportunita' per i rom di partecipare a progetti formativi di lavoro e, allo stesso tempo, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie degli insediamenti.

Rom Italia: violazioni sistematiche dei diritti umani fondamentali. Ora vogliamo un piano nazionale di inclusione sociale e la fine delle persecuzioni


http://www.paesesera.it/Societa/Rom-a-Roma-e-in-Italia-diritti-violati-Stasolla-Stop-al-Piano-Nomadi

http://nazionerom.blogspot.com/2011/10/rom-italia-al-governo-italiano.html


Roma 10 ottobre 2011
Conferenza

Rom, a Roma e in Italia diritti violati
Stasolla: "Stop al Piano Nomadi"


Minori e donne di etnia rom vittime di violenza e discriminazione. E' quanto emerso dai due rapporti presentati questa mattina presso la sala Igea in piazza dell'Enciclopedia italiana. Carlo Stasolla (21 luglio): "Nella capitale circa 430 gli sgomberi effettuati che hanno portato alla nascita di 256 insediamenti informali"

DI LARA FACONDI

SGOMBERI Catarci: "Aumentano gli insediamenti abusivi"
L'INTERVISTA I Rom raccontati da Bianca Stancanelli
Non è un bel ritratto dell’Italia quello che è emerso oggi nel corso della conferenza stampa, presso la sala Igea in piazza dell'Enciclopedia italiana, indetta dall’European Right Roman Center e dall’Associazione 21 luglio, durante la quale sono stati presentati i due rapporti sui diritti dell’infanzia e delle donne rom, sottoposti a settembre alle apposite Commissioni delle Nazioni Unite.

Una lunga sequela di diritti violati sia per quanto riguarda le donne che per i minori. Da una parte la violenza perpetrata contro le Romnì da più attori, tra i quali spicca l’inquietante presenza della polizia: il 26% del campione della ricerca riferisce infatti di avere subìto da rappresentanti delle forze dell’ordine calci, spinte, minacce di violenza sessuale, molestie e di essere state obbligate a guardare materiale pornografico.

Solo due, tra le donne intervistate, hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti, senza peraltro ottenere giustizia; le altre hanno deciso di soprassedere in quanto “nessuno avrebbe dato credito alle parole di una zingara”.

I bambini devono invece fare i conti con forti  impedimenti per l’accesso all’istruzione e standard di vita inaccettabili a cui si sommano i  problemi di salute derivanti anche dalle condizioni abitative, oltre che “dall’accesso limitato alle cure mediche e ad altri servizi sociali” che “si manifestano nei tassi di mortalità infantile più alti e nella più elevata incidenza di malattie croniche e infettive”.

Oltre a ciò, il Comitato delle Nazioni Unite per la difesa dei diritti dei minori ha espresso serie preoccupazioni, per quanto riguarda in particolare lo stato di apolidia di molti bambini rom e per l’amministrazione della giustizia minorile che porta alla collocazione di minori stranieri in istituti di correzione minorile e centri di accoglienza solo a causa della mancanza di documenti.

In generale, il Comitato, “notando la deplorevole situazione economica e di esclusione sociale della comunità rom”, ha espresso il dubbio che “lo Stato stia affrontando la situazione principalmente attraverso la sicurezza, piuttosto che di inclusione sociale” e ha raccomandato che si “interrompa lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi in vigore dal 30 maggio 2008”, per sviluppare invece “un piano nazionale di azione per una vera integrazione sociale dei Rom nella società italiana”.

Nella capitale la situazione non è migliore. Come racconta Carlo Stasolla, presidente della 21 luglio, “Dall’inizio del Piano Nomadi sono stati circa 430 gli sgomberi effettuati che hanno portato alla nascita di 256 insediamenti informali. Sgomberi che hanno comportato una spesa stimata di circa 4 milioni di euro e che hanno prodotto in primo luogo la violazione sistematica dei fondamentali diritti dell’infanzia sanciti dalle convenzioni internazionali”. Stasolla ha sottolineato poi come in genere gli sgomberi non vengono annunciati in tempo utile per permettere alle famiglie di raccogliere le proprie cose e trovare un’altra sistemazione.

E riguardo alle alternative di alloggio offerte dal Comune ha voluto ricordare che mai vengono proposte soluzioni ai nuclei familiari, ma soltanto a donne e bambini, andando di fatto a separare madri, padri e figli. Per questi motivi “L’Associazione 21 luglio chiede una profonda revisione del Piano Nomadi affinché la costruzione e la gestione dei cosiddetti “villaggi attrezzati” annunciati dai rappresentanti istituzionali, in realtà spazi istituzionali di segregazione e di esclusione sociale, possano essere sostituite da reali ed efficaci azioni in favore dei rom e dei sinti presenti sul territorio comunale”.

E le intenzioni sono serie. “Nelle prossime settimane – ha aggiunto Stasolla – l’Associazione 21 luglio promuoverà e supporterà ricerche volte a verificare la legittimità delle politiche sociali che hanno sinora coinvolto la comunità rom e sinta di Roma prevedendo anche l'avvio di procedimenti legali qualora si ravvisino violazioni dei diritti umani, azioni discriminatorie e abusi istituzionali”.

lunedì 10 ottobre 2011

Rom: Toscana - Rapporto sul Tavolo di lavoro questione Rom convocato dal Comune di Livorno (6 ottobre 2011)



nella foto l'Assessore al Sociale di Livorno Gabriele Cantù depone dei fiori in ricordo dei 4 bambini morti a Livorno nel 2007 ( 13 Agosto 2011) http://nazionerom.blogspot.com/2011/08/tragedia-di-pian-di-rota-livorno-non.html




Livorno 6 ottobre 2011  


Rapporto sul Tavolo di lavoro questione Rom convocato dal Comune di Livorno  2° incontro


Si è tenuto oggi il secondo tavolo di lavoro sulla questione rom convocato dall’Assessorato al Sociale del Comune di Livorno successivo alla prima convocazione il 14 settembre 2011 http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-livorno-vuole-costruire-una-strada.html


Presenti l’Assessore al Sociale Gabriele Cantù, la Coordinatrice dei Servizi Sociali Dott.sa Malfanti, l’Assistente Sociale Maila Fabrizi, le Associazioni già presenti al primo tavolo tra cui Caritas, Comunità di S. Egidio, Salesiani, la SVS, la Misericordia di Livorno, il CMSR, la Fondazione Michelucci (dr. Solimano), IdV – Dipartimento Immigrazione (Mariella Valenti) e l’Associazione Nazione Rom (opera nomadi toscana) - legale rappresentante (Marcello Zuinisi).


Il tavolo aperto dall’Assessore al Sociale Gabriele Cantù, in continuazione con il lavoro del primo incontro ha continuato a confrontarsi sul percorso da seguire per permettere la costruzione di un percorso di inclusione sociale per la popolazione rom a Livorno ed in Toscana.


La dr.sa Malfanti ha riportato i risultati dell’incontro Regionale tenutosi il 4 ottobre sotto la cabina di regia dell’Assessorato al Welfare Salvatore Allocca al quale hanno partecipato numerosi Assessori al Sociale dei Comuni di tutto il territorio toscano e le Società della Salute.

Durante l’incontro l’Assessore al Sociale del Comune di San Giuliano Terme (Pi) Dini Fortunata ha potuto condividere con le altre istituzioni i lavori del Summit sulle questioni Rom organizzato a Strasburgo il 22 settembre dal Consiglio d’Europa ed i risultati prodotti nella dichiarazione finale:


Nazione Rom, tramite il suo portavoce Marcello Zuinisi ha arricchito il resoconto dei lavori di Strasburgo al quale ha partecipato come componente della delegazione delle organizzazioni Rom presenti in Italia, fornendo ai presenti  il rapporto finale del lavoro svolto http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-consiglio-deuropa-rapporto.html
le dichiarazioni delle delegazione dei Comuni Italiani (Anci) rappresentata dal Sindaco di Lodi Lorenzo Guerini  http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-consiglio-deuropa-summit-di.html
e quelle del CPLRN rappresentato dal Vice Presidente Emilio Varrengia http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-consiglio-deuropa-summit-di_24.html


E’ stato inoltre relazionato sui risultati raggiunti dal Forum sull’Inclusione Sociale della Comunità Rom in Italia ed in Europa convocato ed ospitato dal Senato della Repubblica e dal Comune di Roma (Sala del Carroccio) dalla Fondazione Adriano Olivetti e dalla EFC European Fundation Centre, svoltosi il 3-4 ottobre a Roma con la partecipazione della Commissione Europea e di una delegazione delle organizzazioni rom a livello europeo


La necessità di chiedere un tavolo nazionale al Governo Italiano per predisporre un piano nazionale di inclusione sociale per tutta la popolazione rom presente nel territorio nazionale, la necessità di predisporre  piani regionali e locali in condivisione con la strategia di alto livello adottata dal Consiglio d’Europa il 20 ottobre 2010 e l’attuazione delle politiche decise dal Parlamento Europeo il 9 marzo 2011 sono la sintesi dei percorsi da intraprendere.

Il tavolo di lavoro è successivamente entrato nel merito della situazione concretamente vissuta a Livorno.

Due i progetti presentati: il primo in continuazione del lavoro sin qui svolto (Caritas, Comunità di S. Egidio, Salesiani, SVS, Misericordia di Livorno, CMSR, Fondazione Michelucci) il secondo in discontinuità  costruttiva con il lavoro sin qui svolto
(Nazione Rom – opera nomadi toscana) che propone un dialogo tra pari, la necessità di avviare percorsi di autonomia  ed autodeterminazione degli stessi rom. Il tavolo è entrato nel merito dei due progetti.

L’Assessore Gabriele Cantù ha sottolineato la necessità dell’ottimizzazione delle risorse ricordando che le risorse economiche elargite alle Associazioni negli ultimi anni non ci sono più.

La dr.ssa Malfanti ha sottolineato la necessità di far accompagnare i percorsi di inclusione da educatori professionali di provata esperienza e professionalità.

La Caritas tramite il proprio portavoce dichiarava di non avere avuto il tempo di studiare il progetto proposto dall’Associazione Nazione Rom prendendo l’impegno a farlo nel successivo incontro.
La Comunità di Sant’Egidio entrava nel merito della discontinuità chiedendo chiarimenti.

Il Tavolo di lavoro passava poi ad analizzare le condizioni del Campo di Cisternino  dove alcune famiglie rom vivono su di un terreno privato a rischio di inondazione. Le soluzioni presentate sono state due: nuovo campo o politiche abitative stabili.

L’Assistente Sociale Maila Fabrizi riportava le indicazioni ed i bisogni raccolti tra le famiglie rom indicando la strada delle politiche abitative stabili come buona prassi da realizzarsi. Il tavolo decideva la necessità del coinvolgimento dell’Assessorato all’Urbanistica al quale sottoporre una relazione: ci sono cittadini rom che rischiano la vita e per tali va predisposto un piano di assegnazione di alloggi pubblici popolari.

L’educatore professionale Marcello Zuinisi (Nazione Rom) proponeva poi la possibilità di usare parte dei fondi coinvolgendo direttamente due rom nel lavoro di educazione ambientale, raccolta differenziata e pulizia del campo, l’istituzione di una equipe tecnico-professionale che lavori da subito sulla progettazione strutturale (Fondi Sociali Europei FSE, Fondi Strutturali, Fondi Regionali FESR, Fondi sviluppo Agricolo e Rurale FEASR) allo scopo di favorire politiche di inclusione sociale rivolte sia alle famiglie rom che agli autoctoni. L’opportunità di lavorare in sinergia con la Commissione Europea, il Consiglio d’Europa e la CeB (Banque de developpement du Conseil de l’Europe) nel predisporre politiche e strategie di lotta alla povertà ed alla marginalità, creazione di posti di lavoro e recupero edilizio di cascine, ruderi, strutture per favorire housing sociale.

Mariella Valenti (IdV) sosteneva la necessità di aprire una nuova fase raccogliendo la sfida educativa e strategica offerta dal Consiglio d’Europa e dall’UE

Il tavolo continuava a confrontare sulla formazione educativa di giovani mediatori rom e non rom, sulla necessità di predisporre iniziative culturali nelle scuole e nella città per contrastare il discorso populista e discriminatorio e l’apertura un nuovo percorso interculturale. Marcello Zuinisi (nazione rom) proponeva l’avvio di una formazione permanente e di sostegno al programma del Consiglio d’Europa – ROMED http://nazionerom.blogspot.com/2011/09/rom-consiglio-deuropa-progetto-romed.html e dell’Ue PROGRESS e JASMINE.

Si è infine ribadita la necessità di una condivisione della Strategia del Consiglio d’Europa tra le Istituzioni Regionali e locali e le comunità Rom di tutta la Toscana.

Nazione Rom proporrà a tutte le componenti istituzionali e della società civile Rom e non Rom la convocazione in un Tavolo Regionale entro al fine di Ottobre.

L’Assessore al Sociale del Comune di Campi Bisenzio ha già dato la disponibilità a poter ospitarne i lavori a Villa Montalvo (Campi Bisenzio).



Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Nazione Rom (opera nomadi toscana)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: + 39 3209489950

Rom: Amore per la vita - La Chiesa riconosce che la Popolazione Rom è un esempio per tutti da seguire e da cui imparare per costruire una strada di pace e benessere - nessuno escluso


http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/10/09/news/bagnasco_visita_i_rom_un_modello_di_comunit-22956394/

Genova 9 ottobre 2011

L'INCONTRO

Bagnasco visita il Campo Rom

"Un modello di comunità"

Il cardinale al campo Rom di Bolzaneto: "Per voi la vita è sacra"


"Nella cultura occidentale oggi i figli sono considerati un peso" e "non sempre la vita fragile, ferita, malata che va verso il cielo è considerata qualcosa di sacro": questo il messaggio che l'arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, ha portato oggi alla comunità dei nomadi Sinti del campo di Genova Bolzaneto.

"Nella vostra comunità, tradizione, cultura - ha detto - i figli sono una grande ricchezza e questo non è scontato. Oggi qui c'è un insegnamento che tutti dovremmo raccogliere, ossia che, nonostante le difficoltà materiali, che non sono poche, i figli sono accolti come un grande dono. Oggi invece talvolta, i figli, sono considerati un limite, un peso".

"Per voi - ha aggiunto il porporato - la vita in tutte le sue fasi è sacra e merita l'attenzione, non solo dei parenti stretti, ma della comunità intera, anche se con grandi sacrifici". Il cardinale ha poi ringraziato i Sinti per "l'accoglienza della vita" in tutte le sue fasi. "Sono valori profondamente umani che noi a volte stiamo perdendo" ha detto.

Aggiungendo, rivolto ai bambini rom: "Anche quando sarete laureati, non dimenticate mai cosa avete imparato qua. Sì alla cultura, ma senza dimenticare le vostre radici, che sono importanti". Nel campo vivono circa 140 persone, tra cui molti bambini.

domenica 9 ottobre 2011

Rom: Roma - Capitale delle Persecuzioni Etniche



COMUNICATO STAMPA
Roma 6 ottobre 2011

ROM: ROMA CAPITALE 
DELLE PERSECUZIONI ETNICHE


Dopo le giornate alla Basilica di San Paolo dello scorso aprile e la solidarietà diffusa della città alla condizione disumana delle comunità rom e a seguito dell’intervento della Caritas che ha risolto solo per qualche mese il problema di un riparo in una struttura d’accoglienza, ecco la cronaca della persecuzione sistematica agita nei confronti di circa duecento persone, per lo più donne e bambini, cittadini della stessa Comunità Europea che condanna le politiche discriminatorie italiane.
Rom di nuovo in fuga, di nuovo terrorizzati:

Maria piange, i suoi figli intorno. E’ l’immagine dell’ottavo giorno di persecuzione. L’immagine della dignità attaccata ora dopo ora, secondo dopo secondo. La dignità di portare ogni giorno i figli a scuola, ogni alba di questo ingiusto mondo, puntuali, da un estremo diverso della città. Dopo una notte in balia di energumeni pagati dai contribuenti con guanti neri in pelle, coltelli e seghe per tagliuzzare le tende, anche con dentro bambini. Sirene lampeggianti che tampinano, inseguono, addirittura impediscono di prendere la metropolitana.
E’ la dignità di 5 tende comprate in una settimana con i risparmi di un lavoro in nero e sottopagato.
E’ la dignità data dall'ammirazione degli insegnanti, del dirigente scolastico e da altri genitori.

Dopo il presidio sotto il V Dipartimento dello scorso 29 settembre ( dopo lo sgombero dell'insediamento di via Salaria come da comunicato sotto), le sgombrate e gli sgombrati si sono sparpagliati in tanti rivoli, ma continuano ad essere colpiti. “Noi vi seguiamo” hanno sentenziato gli uomini in divisa nel cuore della notte, per nulla imbarazzati dalla presenza di due operatrici sociali ed una professoressa delle superiori. Non servono neanche le lettere inviate al dottor Scozzafava dalle scuole dei ragazzini rom.

Un blocco di circa 60 delle 200 persone sgomberate a via Salaria si insedia a via Papiria, zona Lucio Sestio.
Sgombero.

I restanti spezzoni, con meno bambini al seguito, dormono in cartoni ancora a Salaria, vicino al fiume. Svegliati dalle torce nel buio, scappano, si riaccampano, la mattina girano per Roma a cercare di racimolare qualcosa per la cena. Poi buio, si ricomincia con le torce delle guardie.
Sgomberi.

Il blocco di via Papiria si accampa nel cosiddetto “canalone” di via di Centocelle, altrimenti noto come ex “Casilino 700”.
Sgombero.

La sera seguente ci si accampa in un bosco sperduto nei pressi del capolinea del 38, a Vigne Nuove.
Ormai si vaga per la city senza neanche più capire dove ci si sdraia con il buio.
Ieri durante le docce di un gruppo presso la struttura concessa da una associazione, sgombero e inseguimento nei confronti di chi è rimasto a presidiare anche quest'ultimo accampamento.
Per la notte sparpagliamento in due tronconi, sempre più frammentati e nascosti.
“Vorremmo essere tutti insieme, perché abbiamo paura, ma non possiamo”.
Sono pronti però a riunirsi, in 200 e più, con tanti gagè, per rialzare la testa, per dire basta. Tutte e tutti saranno nelle strade già il 15 ottobre, con cartelli e striscioni, ad urlare la rabbia al fianco delle romnia e dei rom.

Come assemblea cittadina Vertenza Rom condanniamo con forza l’ abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, che durante le loro “operazioni di sgombero” non permettono a nessuno di aprire bocca, non spiegano cosa stia succedendo, sbraitano contro le persone ordinando di sparire, di disperdersi in fretta, ricorrendo anche a veri e propri inseguimenti con le volanti. Azioni indegne di un paese che si dice democratico.

Uno dei rappresentanti istituzionali sempre presente agli sgomberi di questi giorni ha commentato  parole testuali : " [fare gli sgomberi] è come tagliare l'erba del prato... il problema è a che altezza si taglia"
Lasciamo da parte qualsiasi considerazione.
A fronte di quanto esposto come assemblea di solidali invitiamo tutte e tutti ad unirsi a chi sta subendo tante infamie e a partecipare alle mobilitazioni dei prossimi giorni in risposta alle persecuzioni razziste in atto nella città del famigerato “piano nomadi”, costato ad oggi più di 34 milioni di euro ( secondo quanto denuncia l'Associazione 21 luglio) spesi per l’istituzione di ghetti etnici e per la persecuzione sistematica delle comunità rom,  costituita, è bene ricordarlo, per la gran parte, da cittadini nati o residenti in Italia da decenni.

Assemblea cittadina Vertenza Rom