Comunicato Stampa
Firenze 1 giugno 2011
Si è svolto stamani l'interrogatorio di garanzia richiesto dal Presidente di Opera Nomadi Toscana
Marcello Zuinisi a seguito dell'apertura di indagini avviate il 1° marzo 2011 dalla Procura di Firenze
su segnalazione della Digos di Firenze per presunte irregolarità ed abusi contestati:
appropiazione di certificati, falsificazione di atti, ingiusto profitto.
L'avvio del procedimento di indagine comportò, nella stessa giornata la perquisizione della abitazione di
Marcello Zuinisi da parte della Digos fiorentina.
L'indomani numerosi giornali riportarono notizie false, inesatte o diffamatorie.
Un giornale on-line di La Spezia scrisse che Zuinisi Marcello, noto attivista per i diritti umani della Popolazione Rom era stato ammanettato ed arrestato.
Il quotidiano la Repubblica di Firenze usci con un articolo nel quale si riportava in evidenza come nella sua casa fossero stati trovati documenti con timbri della Croce Rossa Rumena e che lo stesso avrebbe falsificato un timbro.
Radio e Tv locali riportarono la notizia con ampi servizi giornalistici.
L'indomani venne richiesto ai quotidiani ed ai mezzi di informazione di pubblicare il Diritto di Replica alle accuse che venivano mosse. Nessun quotidiano consentì che questo diritto venisse garantito.
Il 4 marzo Marcello Zuinisi si presentava spontaneamente negli uffici della Digos di Firenze per fornire materiale utile all'espletamento delle indagini da parte del Pm Christine Von Borries sottolineando il dispiacere per come le notizie erano state riportate dai media.
I verbali della perquisizione dal quale risultava che nella abitazione fosse stato trovato nulla furono inviati a tutti gli organi di informazioni.
Sin dai primi momenti Opera Nomadi Toscana ed il suo Presidente si sono mostrati ampiamente collaborativi con il personale ed i funzionari della Digos per facilitare ed agevolare il loro lavoro.
L'interrogatorio in Questura e la successiva perquisizione nella abitazione sono avvenute in piena serenità e con la precisa volontà di fornire ogni elemento utile per far luce sull'intera vicenda.
Stamani, in un clima altrettanto sereno si è svolto l'interrogatorio di garanzia richiesto dallo stesso Zuinisi.
Alla presenza dell'Avvocato di fiducia e dei funzionari della Digos la Pm Christine Von Borries ha pemesso a Marcello Zuinisi di ricostruire quanto avvenuto all'interno di Opera Nomadi nell'ultimo anno e mezzo, ovvero dal febbraio 2010, data nella quale iniziò la lotta per la vita della Comunità Rom di Quaracchi.
Ulteriori riscontro materiali alle dichiarazioni sottoscritte in giornata, verranno depositate da Opera Nomadi Toscana e dal suo Presidente Marcello Zuinisi nei prossimi giorni.
In piena e completa trasparenza alleghiamo al presente comunicato stampa il verbale dell'interrogatorio.
Nella speranza che i quotidiani consentano una corretta e serena informazione alla cittadinanza sulle vicende che vedono Marcello Zuinisi e la sua Associazione, costituita nella quasi totalità dai Rom residenti in Toscana ed in Liguria, sul banco degli imputati.
Firenze 1 giugno 2011
Si è svolto stamani l'interrogatorio di garanzia richiesto dal Presidente di Opera Nomadi Toscana
Marcello Zuinisi a seguito dell'apertura di indagini avviate il 1° marzo 2011 dalla Procura di Firenze
su segnalazione della Digos di Firenze per presunte irregolarità ed abusi contestati:
appropiazione di certificati, falsificazione di atti, ingiusto profitto.
L'avvio del procedimento di indagine comportò, nella stessa giornata la perquisizione della abitazione di
Marcello Zuinisi da parte della Digos fiorentina.
L'indomani numerosi giornali riportarono notizie false, inesatte o diffamatorie.
Un giornale on-line di La Spezia scrisse che Zuinisi Marcello, noto attivista per i diritti umani della Popolazione Rom era stato ammanettato ed arrestato.
Il quotidiano la Repubblica di Firenze usci con un articolo nel quale si riportava in evidenza come nella sua casa fossero stati trovati documenti con timbri della Croce Rossa Rumena e che lo stesso avrebbe falsificato un timbro.
Radio e Tv locali riportarono la notizia con ampi servizi giornalistici.
L'indomani venne richiesto ai quotidiani ed ai mezzi di informazione di pubblicare il Diritto di Replica alle accuse che venivano mosse. Nessun quotidiano consentì che questo diritto venisse garantito.
Il 4 marzo Marcello Zuinisi si presentava spontaneamente negli uffici della Digos di Firenze per fornire materiale utile all'espletamento delle indagini da parte del Pm Christine Von Borries sottolineando il dispiacere per come le notizie erano state riportate dai media.
I verbali della perquisizione dal quale risultava che nella abitazione fosse stato trovato nulla furono inviati a tutti gli organi di informazioni.
Sin dai primi momenti Opera Nomadi Toscana ed il suo Presidente si sono mostrati ampiamente collaborativi con il personale ed i funzionari della Digos per facilitare ed agevolare il loro lavoro.
L'interrogatorio in Questura e la successiva perquisizione nella abitazione sono avvenute in piena serenità e con la precisa volontà di fornire ogni elemento utile per far luce sull'intera vicenda.
Stamani, in un clima altrettanto sereno si è svolto l'interrogatorio di garanzia richiesto dallo stesso Zuinisi.
Alla presenza dell'Avvocato di fiducia e dei funzionari della Digos la Pm Christine Von Borries ha pemesso a Marcello Zuinisi di ricostruire quanto avvenuto all'interno di Opera Nomadi nell'ultimo anno e mezzo, ovvero dal febbraio 2010, data nella quale iniziò la lotta per la vita della Comunità Rom di Quaracchi.
Ulteriori riscontro materiali alle dichiarazioni sottoscritte in giornata, verranno depositate da Opera Nomadi Toscana e dal suo Presidente Marcello Zuinisi nei prossimi giorni.
In piena e completa trasparenza alleghiamo al presente comunicato stampa il verbale dell'interrogatorio.
Nella speranza che i quotidiani consentano una corretta e serena informazione alla cittadinanza sulle vicende che vedono Marcello Zuinisi e la sua Associazione, costituita nella quasi totalità dai Rom residenti in Toscana ed in Liguria, sul banco degli imputati.
Opera Nomadi Toscana
Nel ringraziare l'Organizzazione Internazionale per i Diritti Umani Every One ed i Co-Presidenti Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau per la lettera e le dichiarazioni di sostegno e supporto spedite alla Procura di Firenze nei giorni successivi all'apertura delle indagini e di quanti non hanno mai smesso di credere e di lottare per costruire un mondo dove il minimo possibile sia "Restare Umani"
Nel ringraziare la Commissione Europea Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza di Bruxelles, il Vice Presidente Viviane Readinge il membro del gabinetto Miss Dana Trama-Zada per l'impegno che quotidianamente mettono per affermare una prospettiva di inclusione sociale della Popolazione Rom in Europa.
Nel ringraziare per la fiducia dimostrata in tutto questo periodo dai Commissari Europei che nel Consiglio d'Europa di Strasburgo difendono i diritti umani.
Nel ringraziare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il Presidente della Camera Gianfranco Fini per il loro impegno quotidiano e la vicinanza dimostrata.
Nella ferma convinzione che la Procura di Firenze possa e sappia ricostruire nella massima serenità e profondità possibile le vicende di Opera Nomadi.
Cordiali Saluti
pubblichiamo in piena trasparenza verbale interrogatorio
Nessun commento:
Posta un commento