giovedì 30 giugno 2011

Abuso istituzionale del Comune di Firenze e Sesto Fiorentino. Fondi della Regione Toscana per l'inclusione usati per cacciare i Rom

23 giugno 2011 Quaracchi - Sesto - Firenze
Video Dossier - la Comunità Rom esclusa e discriminata nel cuore della Toscana
http://vimeo.com/26865606
Il Popolo Rom chiede rispetto, pace ed inclusione sociale 


Il  26 aprile 2011 con delibera n. 279 la Regione Toscana approva 400.000 euro di finanziamenti pubblici assegnati in parti uguali alle Amministrazioni Comunali di Firenze e Sesto per "interventi da sviluppare in favore di nuclei familiari che si trovano in condizioni di gravissima marginalità nell’area fiorentina con specifico riferimento per quanto riguarda le risorse assegnate alla Società della Salute Fiorentina Nord Ovest al contesto dell’insediamento Rom, sito in località Quaracchi; Considerato comunque che la totalità delle risorse indicate dovranno venire finalizzate a rispondere a esigenze attuali connesse
ai processi di integrazione delle popolazioni straniere"

http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/2011/05/04/bb9c1385dd0d8f6692e213d9061a08e1_parteiin18del04052011.pdf


I Comuni di Firenze e Sesto utilizzano impropiamente i fondi destinati ai processi di integrazione per cacciare i Rom, espellerli, espatriarli, minacciarli, sottoporli ad un vero e proprio pogrom in concerto con la Questura di Firenze, con il Capo di Gabinetto della Prefettura dott. Massidda, con la Digos
e con la Polizia Municipale di Firenze e Sesto.

Il 16 giugno viene abbattutto il Campo Rom di Quaracchi


Il Sindaco Gianassi da mesi vuole la deportazione dei Rom
come dichiarato al Tg3 il 9 gennaio 2011

                                          http://www.youtube.com/watch?v=bQEk2DZ8e2E

La Società della Salute Nord Ovest del Comune di Sesto con deliberazione della Giunta Esecutiva n. 29 del 31/5/2011 ed il  Comune di Firenze con delibera   n. 2011/DD/05263 del 16 giugno 2011 assegnano questi finanziamenti alla società Onlus Caritas  per il “Progetto Area S. Pietro a Quaracchi”.

Il Progetto elaborato della Caritas contrariamente a quanto stabilito dalla Regione Toscana prevede unicamente il rimpatrio assistito dei nuclei familiari che ne faranno richiesta.




Dove sono i 400.000 euro stanziati dalla Regione Toscana per i Rom in grave stato di marginalità?
Le famiglie continuano a dormire nei giardini, nelle piazze e nelle strade di Firenze e Sesto,
nelle baracche senza acqua, servizi igienici, assistenza.



I bambini si stanno bruciando con il sole incandescente di questi giorni. Anziani ricoverati in ospedale. Altre famiglie costrette a dormire sui cartoni.
Che civiltà è questa?



cacciati da quaracchi e costretti nei giardini


ci si arrangia con le tende


sui materassi all'aperto



Stefania Saccardi dichiara ai giornale e sul Sito del Comune che sono tutti andati via
o seguiti dalla Caritas

le bugie sono più che evidenti


Opera Nomadi Toscana denuncia la truffa contro i Rom



Il Papa Benedetto XVI l'11 giugno accoglie 3000 Rom nella Chiesa di San Pietro in Vaticano.
Il suo appello è rivolto alla cessazione della disciminazioni, del rifiuto,
del disprezzo verso questa martoriata comunità.


A Firenze invece la Caritas sottrae le risorse destinate ai Rom, ai bambini, alle donne, agli anziani.



             Quale dottrina cristiana mette in essere la Caritas?
                           Quale rispetto delle leggi Italiane?
Chiediamo alla Regione Toscana di reperire immediatamente una o più strutture di emergenza per dare una ospitalità temporanea alle famiglie Rom in grave stato di marginalità.
Ci appelliamo all'etica ed alla correttezza morale ed istituzionale
del Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano 
affichè i diritti costituzionali elementari vengani riprestinati nei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino.


martedì 28 giugno 2011

Regione Toscana stanzia 400.000 euro per l'inclusione dei Rom nel territorio. Comune di Firenze e Sesto Fiorentino affidano i soldi alla Caritas per la deportazione in Romania. Abuso in Toscana con fondi pubblici‏. Rom vittime di malagestione


Comunicato stampaFirenze 28 giugno 2011


Si è  conclusa  ieri la Manifestazione di Protesta organizzata da Opera Nomadi Toscana davanti agli uffici direzionali della Caritas di Firenze in Via dei Pucci n. 2.

Alla manifestazione hanno partecipato decine di Rom, soci di Opera Nomadi Toscana residenti nei Comuni di Firenze e Sesto. Cittadini europei in grave stato di marginalità dopo i numerosi sgomberi avvenuti nel territorio della Provincia di Firenze: 16 gennaio 2010 Ex Osmatex - 16 giugno Quaracchi che si vanno a sommare a decine di piccoli sgomberi a cui le famiglie sono sottoposte.




La manifestazione "fermiamo il pogromon anti rom affermiamo l'essenza umana" ha visto la partecipazione e l'adesione di numerose realta politiche ed associative del territorio toscano e nazionale: Italia dei Valori (cordinamento Chianti), Pax Cristi, Associazione la Kasba, decine di convinte adesioni provenienti da tutto il mondo di importanti esponenti aritistici, intellettuali ed artisti. Tra tutti Moni Ovadia che ha partecipato personalmente affiancando la legittima e sacrosanta affermazione dei Diritti Umani calpestati nella Firenze e Sesto di Matteo Renzi e Gianni Gianassi.
 La manifestazione chiedeva alla Caritas dove sono finiti i 400.000 euro stanziati dalla Regione Toscana per l'inclusione Sociale dei Rom in grave stato di marginalità.


                                                       I documenti istituzionali:

Il  26 aprile 2011 con delibera n. 279 la Regione Toscana
http://www.regione.toscana.it/regione/.../2011/.../04/%20bb9c1385dd0d8f6692e213d9061a08e1_parteiin18del04052011.pdf

approva 400.000 euro di finanziamenti pubblici assegnati in parti uguali alle Amministrazioni Comunali di Firenze e Sesto per "interventi da sviluppare in favore di nuclei familiari che si trovano in condizioni di gravissima marginalità nell’area fiorentina con specifico riferimento per quanto riguarda le risorse assegnate alla Società della Salute Fiorentina Nord Ovest al contesto dell’insediamento Rom, sito in località Quaracchi; Considerato comunque che la totalità delle risorse indicate dovranno venire finalizzate a rispondere a esigenze attuali connesse ai processi di integrazione delle popolazioni straniere" (allegato)




I Comuni di Firenze e Sesto utilizzano impropiamente i fondi destinati ai processi di integrazione per cacciare i Rom, espellerli, espatriarli, minacciarli, sottoporli ad un vero e proprio pogrom in concerto con la Questura di Firenze, con il Capo di Gabinetto della Prefettura dott. Massidda, con la Digos e con la Polizia Municipale di Firenze e Sesto.

La Società della Salute Nord Ovest del Comune di Sesto con deliberazione della Giunta Esecutiva n. 29 del 31/5/2011 ed il  Comune di Firenze con delibera  n. 2011/DD/05263 del 16 giugno 2011 assegnano questi finanziamenti alla società Onlus Caritas  per il “Progetto Area S. Pietro a Quaracchi”.

Il Progetto elaborato della Caritas contrariamente a quanto stabilito dalla Regione Toscana prevede unicamente il rimpatrio assistito dei nuclei familiari che ne faranno richiesta.

Il Sindaco di  Sesto Fiorentino Gianni Gianassi il 29 aprile 2011 emette ordinanza di sgombero del Capo Rom di Quaracchi. Il 16 giugno 2011 il Campo Rom viene raso al suolo. Le famiglie vengono minacciate da personale della Caritas: "accettate il rimpatrio tanto le baracche verranno abbattute lo stesso". Alcune famiglie firmano per il rimpatrio. Altre si oppongono. Rivendicano il proprio diritto di Cittadini Europei a voler restare in Italia. Gli viene detto di accettare i soldi lo stesso. La Caritas vuole far figurare  che tutti firmano per andarsene. Altre famiglie vengono respinte e non censite.

Una inchiesta giornalistica dei principali quotidiani svela l'inganno.

Nei giorni precedenti, il 19 maggio 2011, l'ennesima operazione di Polizia orchestrata dalla Digos porta alla denuncia d'ufficio di 35 cittadini residenti nel Campo di Quaracchi per occupazione di terreno privato. Le espulsioni comminate ai cittadini europei dal Capo di Gabinetto Massidda sono decine. La piu' eclatante quella combinata a Ion Petrache rientrato da poche settimane dalla Romania. E' il 14 aprile 2010.
Suo figlio Dragos denuncia ai Carabinieri, con certificato medico allegato (prognosi di 7 giorni), di essere stato picchiato nella Questura di Firenze. Mentre sporge la denuncia assistito da Opera Nomadi Toscana la Questura espelle arbitrariamente il padre. Da solo un mese e mezzo Ion Petrache era tornato dalla Romania.

La direttiva europea sulla libera circolazione 2004/38/CE  e la direttiva europea 2000/38/CE sulla non discriminazione razziale vengono sistematicamente violata nei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino.
E' evidente la volonta persecutoria. Dal 16 giugno 2011 alle famiglie disperse sul territorio di Sesto e Firenze vengono sequestrate coperte, tende, materassi. Ogni oggetto e proprietà degli stessi Rom viene illegalmente confiscato dalla Polizia.


La manifestazione di oggi denuncia il Pogrom in corso contro il Popolo Rom nei Comuni di Firenze e Sesto. Ampio servizio giornalistico e televisivo verrà oggi trasmesso su Rai 3 Toscana, Italia 7, Corriere della Sera, Nazione, il Nuovo Corriere Fiorentino.

Ci appelliamo al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla Commissione Europea di Bruxelles, al Consiglio d'Europa, all'Ecri affinche le violenze, le discriminazioni, le espulsioni vengano immediatamente cessate lasciando spazio a progetti di inclusione sociale che i Cittadini Rom meritano.


Chiediamo alla Magistratura di fare luce sulle speculazioni anti rom portate in essere dal Comune di Firenze, Sesto e dalla stessa Caritas. Denunciamo come i Fondi Istituiti dalla Regione Toscana per l'inclusione sociale vengono spesi in modo arbitrario e contrario alle finalità indicate.




Le famiglie tornate in Romania non hanno trovato nessun progetto di accolglienza. L'unico operatore della Caritas partito con l'unico pulman da Quaracchi con le famiglie Rom è rientrato dalla Romania il giorno successivo. Le famiglie lamentano un grave stato di marginalità e sono pronte a tornare in Italia.

Vengono fatti risultare 2 pulman impiegati (10.000 euro) dieci operatori impiegati (25.000 euro).

Dove sono i 400.000 euro stanziati dalla Regione Toscana per i Rom in grave stato di marginalità?

Le famiglie continuano a dormire nei giardini, nelle piazze e nelle strade di Firenze e Sesto, nelle baracche senza acqua, servizi igienici, assistenza. http://vimeo.com/26865606

I bambini si stanno bruciando con il sole incandescente di questi giorni. Anziani ricoverati in ospedale. Altre famiglie costrette a dormire sui cartoni. Che civiltà è questa?

Il Papa Benedetto XVI l'11 giugno accoglie 3000 Rom nella Chiesa di San Pietro in Vaticano.
Il suo appello è rivolto alla cessazione della disciminazioni, del rifiuto, del disprezzo verso questa martoriata comunità.

A Firenze la Caritas sottrae le risorse destinate ai Rom, ai bambini, alle donne, agli anziani.
Quale dottrina cristiana mette in essere la Caritas? Quale rispetto delle leggi Italiane?

Chiediamo alla Regione Toscana di reperire immediatamente una o più strutture di emergenza per dare una ospitalità temporanea alle famiglie Rom in grave stato di marginalità.

Ci appelliamo all'etica ed alla correttezza morale ed istituzionale del Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affichè i diritti costituzionali elementari vengani riprestinati nei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino.

                                   Opera Nomadi Toscana


Il Presidente e Legale Rappresentante
Marcello Zuinisi
(Educatore Professionale)
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
tel. +39 3209489950
mail operanomadi.toscana@hotmail.it
http://nazionerom.blogspot.com

Piano Ue per i Rom‏



European Commission - Press release

EU leaders endorse Commission's plan for Roma integration

Brussels, 24 June 2011 – The European Commission's EU framework for national Roma integration strategies (IP11/400, MEMO/11/216) was endorsed at the highest political level. European leaders meeting in Brussels today backed a plan to end the centuries-old exclusion of the continent's Roma minority. Under the EU Framework for national Roma integration strategies, each of the EU's 27 countries will set out how they intend to improve the situation of the most vulnerable Roma communities living on their territory. Member States will have to address four key areas for better social and economic integration – education, employment, healthcare and housing – and set out measures proportionate to their Roma population. EU funding and a strong legal framework to combat discrimination are available to support national efforts. Governments have until the end of 2011 to submit their national strategies. The European Commission will then assess the plans and report back next spring.

European Commission Vice-President Viviane Reding, EU Justice Commissioner, said: "Today's agreement is a huge step forward for millions of Roma around Europe. The EU is sending a strong signal: the exclusion of the Roma is not compatible with our societal values and our economic model.

European leaders have made an unprecedented commitment to improving Roma integration and I would like to thank the Hungarian Presidency in particular for its determination in obtaining this commitment. I also welcome the cooperation from other experienced international bodies such as the Council of Europe, which is working closely with local and regional authorities across Europe for better Roma integration.

Now is the time to translate words into action. The EU Framework cannot succeed without the strong and sustained support of all Member States. I look forward to seeing how each national government intends to achieve a better integration of Roma people in their country."

László Andor EU Commissioner for Employment, Social Affairs and Inclusion stressed the importance of immediate action to integrate the Roma saying "The situation for Roma people across Europe has worsened which is why we need to move urgently from hopes and aspirations to practical action that actually makes a difference on the ground. 

Today's support from EU leaders for an EU framework is an important step that shows Europe does not accept the social and economic exclusion of millions of Roma people. The national strategies, which I hope will be ambitious and realistic, can now get off the ground". 

He added: "Roma representatives can play a decisive role in ensuring that Roma integration strategies are both appropriate and implemented effectively. Monitoring will be crucial ensuring that national strategies are effectively implemented and that money intended for Roma integration really reaches the final beneficiary".

Background
Europe's 10-12 million Roma continue to face discrimination, exclusion and the denial of their rights, while governments lose out on increased revenue and productivity because potential talent could go to waste. Better economic and social integration is an imperative – but to be effective, concerted action is needed at all levels to address the multiple causes of exclusion. 
Many of the areas for improving Roma integration – such as education, employment, health and housing – are primarily national or regional responsibilities. However, the EU has an important role in coordinating action by Member States and helping with financial instruments, including the Social and Structural Funds; and supports such efforts being carried out in other bodies such as the Council of Europe. 

On 5 April 2011, the Commission put forward an EU Framework for national Roma integration strategies (IP11/400, MEMO/11/216). The Framework will help guide national Roma policies and mobilise funds available at EU level to support integration efforts. It focuses on four pillars: access to education, jobs, healthcare and housing. Member States should set individual national Roma integration goals that reflect each of their population sizes and the current status of their integration policies.
As set out in the EU Framework, Member States will have to submit national Roma strategies by the end of 2011. They will have to specify how they will contribute to achieving the overall EU level goals for Roma integration. The Commission will then assess the national strategies and report back to the Council and the European Parliament in spring 2012. This exercise will be repeated on an annual basis, thus launching a regular review of progress made at national level within the EU framework.
In the summer of 2010, the European Commission publicly defended the position that Roma are EU citizens and should benefit fully from their rights and comply with their obligations under EU law (SPEECH/10/428 and MEMO/10/502).
For more information
The EU & Roma:


Justice Directorate General Newsroom:


Homepage of Vice-President Viviane Reding, EU Justice Commissioner:


Enlargement, Social Affairs and Inclusion website:


Homepage of László Andor, EU Commissioner responsible for Employment, Social Affairs and Inclusion:


Contacts :
Matthew Newman  (+32 2 296 24 06)
Cristina Arigho  (+32 2 298 53 99)
Maria Javorova  (+32 2 299 89 03)
Mina Andreeva  (+32 2 299 13 82)

Il Consiglio Europeo vara un piano per l'integrazione dei Rom

di Gruppo EveryOne

Milano, 28 giugno 2011.


I dossier presentati dal Gruppo EveryOne, da Opera Nomadi Toscana, dall'Associazione 21 luglio, dal Coordinamento Nazionale Antirazzista e altre ong sono stati esaminati e dibattuti in sede di Consiglio dell'Unione europea insieme ai rapporti provenienti dalle altre nazioni dell'Ue. Prove, testimonianze, relazioni, fotografie, rassegne stampa attestanti le fasi di una lunga persecuzione hanno convinto i consiglieri riguardo alla gravità delle misure discriminatorie e repressive riservate a Rom e Sinti da istituzioni e autorità, misure sostenute - nel nostro paese - dai media che, salvo rare eccezioni, non hanno risparmiato campagne mirate a diffondere ostilità e pregiudizi contro questi popoli. Il Consiglio Europeo ha finalmente adottato il documento programmatico elaborato recentemente dalla Commissione Europea, rendendo effettivo un piano di contrasto alla persecuzione della più importante minoranza etnica presente sul territorio dell’UE.

Gli Stati membri sono ora chiamati ad attuare piani nazionali che affrontino quattro punti chiave: istruzione, occupazione, salute e abitazione. I piani nazionali dovranno essere presentati entro la fine del 2011 e saranno valutati dalla Commissione Europea nella primavera 2012.

Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Europa e commissaria per la Giustizia, ha manifestato soddisfazione per il varo del progetto, definendolo "un enorme passo avanti per i milioni di Rom che vivono in Europa, un segnale forte rivolto a tutti gli stati Ue sull'incompatibilità fra la discriminazione dei Rom e Sinti, i nostri valori sociali e il nostro modello economico".

La Reding ha riassunto gli obiettivi del piano come "una sfida che i governi dovranno ora dimostrare di saper vincere, trasformando le parole in azioni". Il commissario per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, László Andor, chiede ai governi "programmi nazionali ambiziosi e realistici, di fronte a una situazione che è progressivamente peggiorata negli ultimi anni e richiede adesso un effettivo  cambiamento di scenario. I rappresentanti dei Rom potranno svolgere un ruolo decisivo nel garantire che le strategie di integrazione di tali popolazioni siano adeguate ed efficacemente attuate, svolgendo un’attività di controllo per assicurare che le strategie nazionali siano effettivamente poste in atto e che i fondi destinati all’integrazione dei Rom arrivino realmente ai beneficiari".

Da parte nostra, non è la prima volta che assistiamo al lancio di un programma contro la persecuzione dei Rom e Sinti, ma anche in questo caso ci sembra che manchino idee e progetti, che gli inviti a nazioni che si sono distinte per una discriminazione senza scrupoli siano troppo accondiscendenti, che i promotori del piano non abbiano alcuna conoscenza della situazione in cui si trovano i "rappresentanti dei Rom", regolarmente esclusi dalle riunioni in cui vengono destinati i fondi per l'integrazione, salvo poi ricevere intimidazioni o persecuzione giudiziaria quando denunciano sprechi e ruberie da parte di politici e organizzazioni umanitarie gradite ai rappresentanti istituzionali e alle autorità, ovvero agli autori della persecuzione etnica.

Riteniamo dunque lodevole il progetto varato dal Consiglio, ma non notiamo nelle basi su cui è stato creato possibili argini al razzismo, alla corruzione, alle speculazioni. L'evidente mancanza di veri strumenti di monitoraggio e controllo del piano - funzioni che il Consiglio affida... alle vittime stesse della persecuzione, che non dispongono di alcuno strumento per svolgere tali funzioni - induce purtroppo a prevedere il solito impiego di risorse umanitarie per reprimere, sgomberare ed espellere piuttosto che sostenere, impiegare, scolarizzare e accogliere. Intanto, nel leggere il testo del programma, che promette un flusso di ingenti fondi, qualcuno di certo si sta fregando le mani...

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lunedì 27 giugno 2011

Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, alla Commissione Europea, Consiglio d'Europa ed Ecri. Fermare il Pogrom anti Rom. Inclusione per tutti.‏

Firenze 27 giugno 2011

Si è appena concluso la Manifestazione di Protesta organizzata da Opera Nomadi Toscana davanti agli uffici direzionali della Caritas di Firenze in Via dei Pucci n. 2.

Alla manifestazione hanno partecipato decine di Rom, soci di Opera Nomadi Toscana residenti nei Comuni di Firenze e Sesto. Cittadini europei in grave stato di marginalità dopo i numerosi sgomberi avvenuti nel territorio della Provincia di Firenze: 16 gennaio 2010 Ex Osmatex - 16 giugno Quaracchi che si vanno a sommare a decine di piccoli sgomberi a cui le famiglie sono sottoposte.

La manifestazione "fermiamo il pogromon anti rom affermiamo l'essenza umana" ha visto la partecipazione e l'adesione di numerose realta politiche ed associative del territorio toscano e nazionale: Italia dei Valori (cordinamento Chianti), Pax Cristi, Associazione la Kasba, decine di convinte adesioni provenienti da tutto il mondo di importanti esponenti aritistici, intellettuali ed artisti. Tra tutti Moni Ovadia che ha partecipato personalmente affiancando la legittima e sacrosanta affermazione dei Diritti Umani calpestati nella Firenze e Sesto di Matteo Renzi e Gianni Gianassi.

La manifestazione chiedeva alla Caritas dove sono finiti i 400.000 euro stanziati dalla Regione Toscana per l'inclusione Sociale dei Rom in grave stato di marginalità.


                                                       I documenti istituzionali:

Il  26 aprile 2011 con delibera n. 279 la Regione Toscana approva 400.000 euro di finanziamenti pubblici assegnati in parti uguali alle Amministrazioni Comunali di Firenze e Sesto per "interventi da sviluppare in favore di nuclei familiari che si trovano in condizioni di gravissima marginalità nell’area fiorentina con specifico riferimento per quanto riguarda le risorse assegnate alla Società della Salute Fiorentina Nord Ovest al contesto dell’insediamento Rom, sito in località Quaracchi; Considerato comunque che la totalità delle risorse indicate dovranno venire finalizzate a rispondere a esigenze attuali connesse ai processi di integrazione delle popolazioni straniere" (allegato)

I Comuni di Firenze e Sesto utilizzano impropiamente i fondi destinati ai processi di integrazione per cacciare i Rom, espellerli, espatriarli, minacciarli, sottoporli ad un vero e proprio pogrom in concerto con la Questura di Firenze, con il Capo di Gabinetto della Prefettura dott. Massidda, con la Digos e con la Polizia Municipale di Firenze e Sesto.

La Società della Salute Nord Ovest del Comune di Sesto con deliberazione della Giunta Esecutiva n. 29 del 31/5/2011
ed il  Comune di Firenze con delibera  n. 2011/DD/05263 del 16 giugno 2011 assegnano questi finanziamenti alla società Onlus Caritas  per il “Progetto Area S. Pietro a Quaracchi”.

Il Progetto elaborato della Caritas contrariamente a quanto stabilito dalla Regione Toscana prevede unicamente il rimpatrio assistito dei nuclei familiari che ne faranno richiesta.

Il Sindaco di  Sesto Fiorentino Gianni Gianassi il 29 aprile 2011 emette ordinanza di sgombero del Capo Rom di Quaracchi. Il 16 giugno 2011 il Campo Rom viene raso al suolo. Le famiglie vengono minacciate da personale della Caritas: "accettate il rimpatrio tanto le baracche verranno abbattute lo stesso". Alcune famiglie firmano per il rimpatrio. Altre si oppongono. Rivendicano il proprio diritto di Cittadini Europei a voler restare in Italia. Gli viene detto di accettare i soldi lo stesso. La Caritas vuole far figurare  che tutti firmano per andarsene. Altre famiglie vengono respinte e non censite.

Una inchiesta giornalistica dei principali quotidiani svela l'inganno.

Nei giorni precedenti, il 19 maggio 2011, l'ennesima operazione di Polizia orchestrata dalla Digos porta alla denuncia d'ufficio di 35 cittadini residenti nel Campo di Quaracchi per occupazione di terreno privato. Le espulsioni comminate ai cittadini europei dal Capo di Gabinetto Massidda sono decine. La piu' eclatante quella combinata a Ion Petrache rientrato da poche settimane dalla Romania. E' il 14 aprile 2010.
Suo figlio Dragos denuncia ai Carabinieri, con certificato medico allegato (prognosi di 7 giorni), di essere stato picchiato nella Questura di Firenze. Mentre sporge la denuncia assistito da Opera Nomadi Toscana la Questura espelle arbitrariamente il padre. Da solo un mese e mezzo Ion Petrache era tornato dalla Romania.

La direttiva europea sulla libera circolazione 2004/38/CE  e la direttiva europea 2000/38/CE sulla non discriminazione razziale vengono sistematicamente violata nei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino.
E' evidente la volonta persecutoria. Dal 16 giugno 2011 alle famiglie disperse sul territorio di Sesto e Firenze vengono sequestrate coperte, tende, materassi. Ogni oggetto e proprietà degli stessi Rom viene illegalmente confiscato dalla Polizia.


La manifestazione di oggi denuncia il Pogrom in corso contro il Popolo Rom nei Comuni di Firenze e Sesto. Ampio servizio giornalistico e televisivo verrà oggi trasmesso su Rai 3 Toscana, Italia 7, Corriere della Sera, Nazione, il Nuovo Corriere Fiorentino.
  Ci appelliamo al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla Commissione Europea di Bruxelles, al Consiglio d'Europa, all'Ecri affinche le violenze, le discriminazioni, le espulsioni vengano immediatamente cessate lasciando spazio a progetti di inclusione sociale che i Cittadini Rom meritano.

Chiediamo alla Magistratura di fare luce sulle speculazioni anti rom portate in essere dal Comune di Firenze, Sesto e dalla stessa Caritas. Denunciamo come i Fondi Istituiti dalla Regione Toscana per l'inclusione sociale vengono spesi in modo arbitrario e contrario alle finalità indicate.

Le famiglie tornate in Romania non hanno trovato nessun progetto di accolglienza. L'unico operatore della Caritas partito con l'unico pulman da Quaracchi con le famiglie Rom è rientrato dalla Romania il giorno successivo. Le famiglie lamentano un grave stato di marginalità e sono pronte a tornare in Italia.

Vengono fatti risultare 2 pulman impiegati (10.000 euro) dieci operatori impiegati (25.000 euro).

Dove sono i 400.000 euro stanziati dalla Regione Toscana per i Rom in grave stato di marginalità?

Le famiglie continuano a dormire nei giardini, nelle piazze e nelle strade di Firenze e Sesto, nelle baracche senza acqua, servizi igienici, assistenza. I bambini si stanno bruciando con il sole incandescente di questi giorni. Anziani ricoverati in ospedale. Altre famiglie costrette a dormire sui cartoni. Che civiltà è questa?

Il Papa Benedetto XVI l'11 giugno accoglie 3000 Rom nella Chiesa di San Pietro in Vaticano.
Il suo appello è rivolto alla cessazione della disciminazioni, del rifiuto, del disprezzo verso questa martoriata comunità.

A Firenze la Caritas sottrae le risorse destinate ai Rom, ai bambini, alle donne, agli anziani.
Quale dottrina cristiana mette in essere la Caritas? Quale rispetto delle leggi Italiane?

Chiediamo alla Regione Toscana di reperire immediatamente una o più strutture di emergenza per dare una ospitalità temporanea alle famiglie Rom in grave stato di marginalità.

Ci appelliamo all'etica ed alla correttezza morale ed istituzionale del Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affichè i diritti costituzionali elementari vengani riprestinati nei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino.

                                   Opera Nomadi Toscana


Il Presidente e Legale Rappresentante
Marcello Zuinisi
(Educatore Professionale)
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
tel. +39 3209489950
mail operanomadi.toscana@hotmail.it
http://nazionerom.blogspot.com/

venerdì 24 giugno 2011

Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom - Firenze 27 giugno 2011 - Fermiamo il pogroom anti Rom - Affermiamo l'Essenza Umana


Fermiamo il pogrom anti Rom - Affermiamo l'Essenza Umana
Manifestazione di solidarietà con il Popolo Rom
lunedi 27 giugno 2011
ore 08.30 - 11.30
Via dei Pucci n. 2 - Firenze

24 giugno 2011
Si è concluso ieri con risultato fallimentare il tentativo di incontro tra una delegazione dei Rom della Provincia di Firenze e la Caritas Onlus di Firenze.

Opera Nomadi Toscana organizzazione dell'autodeterminazione dei Rom nella Regione Toscana sta cercando da tempo di poter incontrare il Direttore della Caritas Alessandro Martini titolare dei fondi istituiti dalla Regione Toscana che con delibera pubblicata  sul Bolletino Regionale n. 18 del 4 maggio 2011 istituisce un fondo di 400.000 euro destinato ai Rom in grave stato di marginalità.



L'emergenza Rom esplode a Firenze e Sesto quando il Sindaco Gianni Gianassi in concerto con la Questura di Firenze decide di abbattere il Campo Rom abusivo dell'Ex-Osmatex il 16 gennaio 2010. Le due città si risvegliano con le Politiche di Emarginazione sociale, esclusione, tentativo di eliminare la presenza dei Rom con l'uso della forza. E' pieno inverno e nessuna Istituzione offre un aiuto concreto ad una
comunità umana la cui unica colpa è quella di essere estremamente poveri.



I 185 Rom trovano rifugio nel Campo di Quaracchi, altri nel Centro di Firenze, altri ancora a Scandicci. In questi 18 mesi la resistenza umana di questi cittadini europei assume connotati eroici. I Rom sopravvivono a due incendi dolosi (29 e 31 dicembre 2010), ricevono decine di espulsioni firmate dal Capo Gabinetto della Prefettura di Firenze dott. Massidda, sopravvivono alle malattie infettive come la tubercolosi, alla fame, alla  mancanza di acqua, di servizi igienici, di un posto dove scaldarsi in pieno inverno. Sopravvivvono a cinque operazioni della Questura, alle denuncie della Digos per occupazioni di terreni, agli articoli razzisti comparsi su vari quotidiani locali, a chi incita all'odio razziale, a chi li vuole trafficanti di droga, di prostituzione, di violenze sui bambini. 


I Rom sopravvivono a tutti i tentativi che il Potere Politico Razzista
li vuole dipengere come il male.


I Rom sopravvivono perchè hanno un motivo per farlo. Come le comunità ebraiche nel ghetto di Varsavia i Rom sopravvivono perchè la solidarietà, l'aiutarsi uno con l'altro, il prendersi cura di tutti, il non escludere nessuno, l'assistere i malati negli ospedali, crescere i bambini con amore e serenità sono la ragione di vita per la Comunità Rom di Firenze e Sesto. I Rom sopravvivono perchè non hanno mai fatto la guerra e conoscono solo la difesa della vita.


In una situzione di vita che nessun autoctono sarebbe in grado di sopportare per due giorni i Rom sopravvivono per due anni, cercano lavoro, iscrivono i bambini a scuola, raccolgono il ferro, fanno raccolta differenziata, si inventano i modi per restare vivi anche umiliandosi con gli Italiani nel chiedere  le elemosina. L'imporatante è che i bambini abbiano di che mangiare ogni giorno. A volte, spesso, si va a letto con la fame ma una energia inesauribile permette a questa comunità di continuare a sperare.



Opera Nomadi Toscana diviene nel tempo organizzazione dei Rom, autorganizzazione dei Rom. Supporto sanitario, giuridico, sociale, psicologico, educativo e formativo. Il lavoro di Opera Nomadi Toscana non si limita a difendere i diritti. Il nostro lavoro è affermare i Diritti Umani.



Gli incontri e la solidarietà ricevuta dalla Commissione Europea Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza di Bruxelles



                                                       dai Commissari del Consiglio d'Europa


le lettere di vicinanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano



sono motivo di orgoglio e dignità per tutta Opera Nomadi Toscana.


Il 16 giugno il Campo Rom di Quaracchi viene spazzato via. Il tentativo è quello di deportare l'intera Comunità Rom in Romania. Le Famiglie vengono ricattate. Il tentativo ed il Progetto di esclusione sociale messo in atto dall'Assessore Allocca, Gianni Gianassi, Matteo Renzi ed il Direttore della Caritas Alessandro Martini non riesce in pieno. I Rom continuano a lottare, rivendicano di essere cittadini Europei, rivendicano l'essere portatori sani di cittadinanza attiva. Si oppongono al tentativo di Pogroom.



La Polizia continua incessantemente nei giorni seguenti a strappare le coperte, le tende i materassi alle famiglie Rom. Non si ferma di fronte ai neonati, alle donne incinta.



Le azioni di sicurezza pubblica ricordano i periodi più neri del Fascismo e del Nazismo.



Le famiglie vengono minacciate che se non lascieranno Firenze e continueranno a dormire nei giardini gli verranno sottratti i bambini.



Le norme sui minori all'art.1 stabiliscono invece che "il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia" e all'art.2  specificano che "le condizioni di indigenza dei genitori non possono essere di ostacolo all'esercizio del diritto del minore nella propria famiglia". Per i Rom è come se le leggi non esistessero, ai Rom si puo' fare di tutto impunemente.

     I Pogrom sono politiche del Fascismo e del Nazismo.



I Rom di Firenze e Sesto, nipoti del milione e mezzo di Rom sterminati dal Nazismo nei Campi di Concentramento durante la seconda Guerra Mondiale sanno come affrontare le persecuzioni razziali.



             I Rom rimangono uniti e nulla potrà mai spezzare questo legame umano.


La difesa della vita affronta e cerca di non soccombere alla morte ma a volte si muore.
Il 31 gennaio 2011 il nostro amico, fratello socio ed attivista dei diritti umani Ion Grancea  Human Right Defender si arrende alla Polmonite e decede a Careggi. L'intera comunità Rom si stringe intorno al fratello Lucian e continua nei mesi successivi a ricordarlo, rispettarlo, volergli bene anche se non c'è più.




I Valori umani praticati dai Rom sono un antidoto all'individualismo sfrenato, alla violenza, all'ipocrisia di molti autoctoni. Sono i Valori dell'essere umano, i valori che ci fanno riconoscere l'altro come un nostro simile, i valori più importanti, l'essenza umana.



Chiediamo alla Caritas, al Direttore Martini, al Sindaco di Sesto Gianni Gianassi, al Sindaco di Firenze Matteo Renzi, all'Assessore al Welfare della Regione Toscana  Salvatore Allocca, al Questore di Firenze, al Comandante di Vigili Urbani di sospendere immediatamente le politiche di sicuritate.

Chiediamo che i fondi istituiti (400.000) vengano spesi per aiutare le famiglie Rom ad uscire dall'estrema indigenza economica ed avviare quelle politiche abitative  e lavorative che la Toscana di Enrico Rossi e l'Italia del Presidente Giorgio Napoltano meritano.



Quelle politiche sociali che i Rom meritano.
Sarebbe un iniziale riconoscimento del Porrajmos (Olocausto Rom) che ha ridotto nella povertà più assoluta la Popolazione Rom in tutta l'Europa.



L'Italia è stata complice del Nazismo per molti anni. E' ora di assumersi delle responsabilità storiche, sociali e politiche. Bisogna smettere di usare i Rom come capro  espiatorio della crisi. La crisi è responsabilità di chi Governa il Paese e le Città e non certo di piccoli bambini che con le loro famiglie chiedono solo di vivere in pace. Con umiltà e consapevolezza possiamo stringere amicizia e pace con la principale minoranza etnica dell'Unione Europea: la Nazione Rom.



Questi sono i motivi che ci portano ad indire una manifestazione di solidarietà con i Rom di Firenze e Sesto.
Invitiamo tutti a promuovere e partecipare.



prime adesioniMoni Ovadia, Barbara Breyhan, Every One, Opera Nomadi Toscana, Coordinamento Chianti Italia dei Valori, Punto Pace Firenze Pax Cristi, Presidio di Libera Emanuela Lolli, Henri Mandine (Francia), Eleonora Stordone (Napoli), Annamaria Piemonte, Anna Cristofolini (Francia), Michelangelo Sardo (Cagliari), Doriana Chierici Casadidio (Roma), Miriam Halilovic (Taranto), Annaclaudia Franci (Firenze), Mauro Pandolfi (Napoli), Andrea Tranchina (Palermo), Simona Ferlini (Bologna), Spazio Mondo Migranti (Milano), Valentina Greco (Cagliari), Ana Paula Casagrande Cichowicz (Brasile), Francesco Rezzuto (Ladispoli), Giovanni Cattaruzza (Firenze) Gypsy Council (Londra)
Velicu Leonard (Francia), Giuseppe Tuozzo (Sassari), Raffaele Raimondo (Firenze)

per info: Marcello Zuinisi 3209489950
http://nazionerom.blogspot.com/  
mail operanomadi.toscana@hotmail.it

giovedì 23 giugno 2011

Fermiamo il pogrom anti Rom - Affermiamo l'Essenza Umana‏



23 giugno 2011

Si è appena concluso con risultato fallimentare il tentativo di incontro tra una delegazione dei Rom della Provincia di Firenze e la Caritas Onlus di Firenze.

Opera Nomadi Toscana organizzazione dell'autodeterminazione dei Rom nella Regione Toscana sta cercando da tempo di poter incontrare il Direttore della Caritas Alessandro Martini titolare dei fondi istituiti dalla Regione Toscana che con delibera pubblicata sul Bollettino Regionale n. 18 del 4 maggio 2011 istituisce un fondo di 400.000 euro destinato ai Rom in grave stato di marginalità.

L'emergenza Rom esplode a Firenze e Sesto quando il Sindaco Gianni Gianassi in concerto con la Questura di Firenze decide di abbattere il Campo Rom abusivo dell'Ex-Osmatex il 16 gennaio 2010. Le due città si risvegliano con le Politiche di Emarginazione sociale, esclusione, tentativo di eliminare la presenza dei Rom con l'uso della forza. E' pieno inverno e nessuna Istituzione offre un aiuto concreto ad una
comunità umana la cui unica colpa è quella di essere estremamente poveri.

I 185 Rom trovano rifugio nel Campo di Quaracchi, altri nel Centro di Firenze, altri ancora a Scandicci. In questi 18 mesi la resistenza umana di questi cittadini europei assume connotati eroici. I Rom sopravvivono a due incendi dolosi (29 e 31 dicembre 2011), ricevono decine di espulsioni
firmate dal Capo Gabinetto della Prefettura di Firenze dott. Massidda, sopravvivono alle malattie infettive come la tubercolosi, alla fame, alla  mancanza di acqua, di servizi igienici, di un posto dove scaldarsi in pieno inverno. Sopravvivono a cinque operazioni della Questura, alle denunce  della Digos per occupazioni di terreni, agli articoli razzisti comparsi su vari quotidiani locali, a chi incita all'odio razziale, a chi li vuole trafficanti di droga,  di prostituzione, di violenze sui bambini. I Rom sopravvivono a tutti i tentativi che il Potere Politico Razzista li vuole dipingere come il male.

I Rom sopravvivono perchè hanno un motivo per farlo. Come le comunità ebraiche nel ghetto di Varsavia i Rom sopravvivono perchè la solidarietà,  l'aiutarsi uno con l'altro, il prendersi cura di tutti, il non escludere nessuno, l'assistere i malati negli ospedali, crescere i bambini con amore e serenità sono la ragione di vita per la Comunità Rom di Firenze e Sesto.

In una situazione di vita che nessun autoctono sarebbe in grado di sopportare per due giorni i Rom sopravvivono per due anni, cercano lavoro, iscrivono i bambini a scuola, raccolgono il ferro, fanno raccolta differenziata, si inventano i modi per restare vivi anche umiliandosi con gli Italiani nel chiedere le elemosina. L'importante è che i bambini abbiano di che mangiare ogni giorno. A volte, spesso, si va a letto con la fame ma una energia inesauribile permette a questa comunità di continuare a sperare.

Opera Nomadi Toscana diviene nel tempo organizzazione dei Rom, autorganizzazione dei Rom. Supporto sanitario, giuridico, sociale, psicologico, economico. Il lavoro di Opera Nomadi Toscana non si limita a difendere i diritti. Il nostro lavoro è affermare i Diritti Umani.
Gli incontri e la solidarietà ricevuta dalla Commissione Europea Giustizia Diritti Umani e Cittadinanza di Bruxelles, dai Commissari del Consiglio d'Europa, le lettere di vicinanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sono motivo di orgoglio e dignità per tutta Opera Nomadi Toscana.

Il 16 giugno il Campo Rom di Quaracchi viene spazzato via. Il tentativo è quello di deportare l'intera Comunità Rom in Romania. Le Famiglie vengono ricattate.
Il tentativo ed il Progetto di esclusione sociale messo in atto dall'Assessore Allocca, Gianni Gianassi, Matteo Renzi ed il Direttore della Caritas Alessandro Martini non riesce in pieno. I Rom continuano a lottare, rivendicano di essere cittadini Europei, rivendicano l'essere portatori sani di cittadinanza attiva. Si oppongono al tentativo di Pogrom.

La Polizia continua incessantemente nei giorni seguenti a strappare le coperte, le tende i materassi alle famiglie Rom. Non si ferma di fronte ai neonati, alle donne incinta. Le azioni di sicurezza pubblica ricordano i periodi più neri del Fascismo e del Nazismo. I Pogrom sono politiche del Fascismo e del Nazismo.

I Rom di Firenze e Sesto, nipoti del milione e mezzo di Rom sterminati dal Nazismo nei Campi di Concentramento durante la seconda Guerra Mondiale sanno come affrontare le persecuzioni razziali. I Rom rimangono uniti e nulla potrà mai spezzare questo legame umano.
La difesa della vita affronta e cerca di non soccombere alla morte ma a volte si muore.
Il 31 gennaio 2011 il nostro amico, fratello socio ed attivista dei diritti umani Ion Grancea Human Right Difender si arrende alla Polmonite e decede a Careggi. L'intera comunità Rom si stringe intorno al fratello Lucian e continua nei mesi successivi a ricordarlo, rispettarlo, volergli bene anche se non c'è più.

I Valori umani praticati dai Rom sono un antidoto all'individualismo sfrenato, alla violenza, all'ipocrisia di molti autoctoni. Sono i Valori dell'essere umano, i valori che ci fanno riconoscere l'altro come un nostro simile, i valori più importanti, l'essenza umana.

Chiediamo alla Caritas, al Direttore Martini, al Sindaco di Sesto Gianni Gianassi, al Sindaco di Firenze Matteo Renzi, all'Assessore al Welfare della Regione Toscana  Salvatore Allocca, al Questore di Firenze, al Comandante di Vigili Urbani di sospendere immediatamente le politiche di securitate.

Chiediamo che i fondi istituiti (400.000) vengano spesi per aiutare le famiglie Rom ad uscire dall'estrema indigenza economica ed avviare quelle politiche abitative  e lavorative che la Toscana di Enrico Rossi e l'Italia del Presidente Giorgio Napolitano meritano. Quelle politiche sociali che i Rom meritano.
Sarebbe un iniziale riconoscimento del Porrajmos (Olocausto Rom) che ha ridotto nella povertà più assoluta la Popolazione Rom in tutta l'Europa.

L'Italia è stata complice del Nazismo per molti anni. E' ora di assumersi delle responsabilità storiche, sociali e politiche. Bisogna smettere di usare i Rom come capro  espiatorio della crisi. La crisi è responsabilità di chi Governa il Paese e le città e non certo di piccoli bambini che con le loro famiglie chiedono solo di vivere in pace. Con umiltà e consapevolezza possiamo stringere amicizia e pace con la principale minoranza etnica dell'Unione Europea: la Nazione Rom.


                       Opera Nomadi Toscana