venerdì 30 marzo 2012

Roma - Camera dei Deputati - incontro e dialogo tra Istituzioni, Commissione Europea e Società Civile Rom


Camera dei Deputati - Monte Citorio

Roma 30 marzo 2012

Si è svolto ieri alle 18.00 l'incontro tra la Società Civile Rom, le Istituzioni Italiane e la Commissione Europea Giustizia all'interno della Sala della Lupa - Camera dei Deputati di Monte Citorio.

L'incontro ha avuto come tema l'inclusione della società civile rom ancora oggi marginalizzata, esclusa, sottoposta a trattamenti degradanti e lesivi della dignità umana da parte di molte Amministrazioni Locali.

Ha aperto i lavori il Presidente della Camera Gianfranco Fini il quale ha affermato:
''La condizione dei Rom e' un banco di prova imprescindibile del reale rispetto del divieto di ogni discriminazione etnica, razziale o religiosa che costituisce un principio fondamentale dell'Unione europea, espressamente richiamato nella Carta europea dei diritti fondamentali''

http://www.asca.it/news-Rom__Fini__loro_condizione_banco_prova_rispetto_divieto_discriminazione-1139751-POL.html

Gianfranco Fini - Presidente della Camera dei Deputati

La Commissaria Europea Giustizia Viviane Reading intervenuta successivamente a Fini
ha affermato: ''L'Europa e' molto di piu' dell'euro: e' cio' che sentiamo, ed i nostri sogni sono diritti e solidarieta''. Ha poi sottolineato come ''la nuova generazione non capisce quando si parla di confini e infatti i giovani vogliono un'Europa senza frontiere''.
L'Europa, ha ricordato, puo' vantare il riferimento piu' alto rappresentato dal Carta dei diritti che in modo universalmente chiaro stabilisce che ''siamo tutti uguali'' e che ''non ci deve essere nessuna discriminazione''. ''Ma questo -si e' chiesta la Reding- e' un valore rispettato? Certamente no. E noi dobbiamo essere coscienti e convinti che tutti i cittadini hanno diritto ad essere rispettati''.

 http://www.asca.it/news-Rom__Viviane_Reding__Europa_non_e__solo_euro__e__diritti_e_solidarieta_-1139774-POL.html
Viviane Reading - Vice Presidente Commissione Europea Giustizia


Il Ministro all'Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi è intervenuto successivamente affermando che ''un mondo che non sa costruire il futuro nell'iclusione e' destinato a fallire''. ''dobbiamo chiederci -ha aggiunto- se e' accettabile che il nostro continente ospiti ospiti ancora cosi' vaste aree di ingiustizia, si segregazione, quelle dei Rom, il popolo piu' discriminato nel nostro continente''. Riccardi ha inoltre sostenuto che ''e' ora di intraprendere azioni concrete. E' ora di includere, garantire l'inclusione nella piu' vasta comunita' nazionale, ed assicurare un miglioramento duraturo delle loro condizioni di vita. Spesso -ha detto Riccardi- i loro campi sono luoghi della vergogna del nostro Paese. Trovare soluzione ai problemi del popolo Rom andra' a vantaggio di tutta intera la nostra societa'''.
http://www.asca.it/news-Rom__Riccardi__soluzione_a_loro_condizione_vantaggio_per_tutta_societa_-1139755-POL.html

Andrea Riccardi Ministro all'Integrazione e Cooperazione Internazionale

Per ultimo è intervenuto il Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro il quale ha affermato che: "occorre un coinvolgimento diretto delle associazioni e delle famiglie rom nella strategia di inclusione" "asuspicando che la Camera dei Deputati apra un confronto reale ed un dibattito parlamentare che metta al c entro l'affermazione dei diritti umani"


Pietro Marcenaro - Presidente Commissione Diritti Umani del Senato

L' Associazione Nazione Rom presente all'incontro insieme alla Società Civile Rom ed all'Associazionismo Rom proveniente da tutta l'Italia ha consegnato ai relatori, durante l'incontro, una lettera indirizzata alle Istituzioni ed alla Commissione Europea
"Questione Rom: tutto è cambiato - niente è cambiato"

http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/lettera-alle-istituzioni-ed-alla.html

La lettera presentata dal Gruppo Internazionale EveryOne e dalla stessa
Associazione Nazione Rom è stata letta attentamente dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, dal Ministro Andrea Riccardi e dal Senatore Pietro Marcenaro

Il 24 febbraio 2012 il Consiglio dei Ministri ha votato la strategia di inclusione sociale per i rom. Il documento ha voluto attuare la comunicazione della Commissione Europea n. 173/2011. E’ nato un tavolo interministeriale permanente ed una cabina di regia del Governo Italiano con Regioni ed Amministrazioni Locali per offrire risposte concrete: alloggio, lavoro, scuola e protezione sociale.

Tutto è cambiato dopo la bocciatura del Consiglio di Stato (sentenza 6055) sul “piano nomadi” deciso per decreto dall’ex  Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Ministro degli Interni Roberto Maroni nel 2008. Il Consiglio di Stato ha decretato la fine dell’ “emergenza nomadi”


La società civile rom  ha creduto ad un reale e concreto cambiamento delle
politiche sociali da parte delle istituzioni italiane. Nella realtà cosa è cambiato? Niente.

Ogni giorno in Italia la società civile rom continua a subire una politica di sgomberi forzati, violenza, razzismo, deportazioni,  umiliazioni, espulsioni illegittime di cittadini comunitari.

Nelle Amministrazioni Comunali di Roma, Milano, Firenze e molte altre le famiglie rom vengono cacciate, le umili abitazioni distrutte, non si offrono alternative.  Le Amministrazioni sostengono di offrire una alternativa ma questo non è vero: le uniche alternative offerte sono quelle di dividere le famiglie rom, le donne ed i bambini dai padri e dai mariti, separare le madri dai figli.


Nella lettera si chiede

una Commissione Internazionale composta da persone  integerrime ed incorruttibili che faccia piena luce sui crimini antirom  commessi dallo  Stato Italiano ed in Europa dal 1930 ad oggi.

un Tribunale Internazionale che processi l’olocausto rom, i carnefici, i razzisti ed i nazisti. Chiediamo la fine del Porrajmos.  Chiediamo la difesa dei diritti umani.

alla Commissione Italiana Antimafia  una indagine sui legami tra le organizzazioni criminali mafia, camorra, indrangheta le Amministrazioni Locali ed il Governo Centrale. Nel 2008 a Napoli è stata la camorra ad organizzare i roghi dei campi rom a Ponticelli. Da quei fatti nacque il “piano emergenza nomadi” varato dall’Ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

una indagine sul reale utilizzo dei Fondi Sociali Europei.
Decine di milioni di euro destinati alle famiglie rom sono spariti come neve al sole.

al Governo Italiano di aprire un dialogo continuo con la società civile rom sino ad oggi esclusa ed emarginata dalla strategia.

il riconoscimento del Consiglio Nazionale Rom.

Ogni famiglia rom deve essere l’interlocutore privilegiato per il Governo e gli Enti Locali.

il rispetto dell’unità della famiglia. In Italia, in alcuni Comuni come a Firenze è la stessa Chiesa Cattolica attraverso la Caritas ha gestire in cambio di ampi finanziamenti le strutture di accoglienza dove le famiglie vengono separate. Per un rom la famiglia è il centro della vita.

l’apertura immediata di case della pace e dell’accoglienza in ogni città italiana dove le famiglie rom possono trovare una protezione sociale, un tetto, una difesa dei diritti umani. Chiediamo agli Enti Locali di avviare Politiche di Housing Sociale seguendo gli esempi del Comune di Settimo Torinese (Dado) e Messina (Casa e/è Lavoro)

alla Commissione Europea la chiusura dell’indagine aperta il 25 gennaio 2011 con protocollo CHAP 04005 (2010) e l’apertura della procedura di infrazione. Il fine della richiesta è di carattere educativo verso le istituzioni italiane. Quando si sbaglia, quando si violano i diritti umani bisogna essere coraggiosi ed ammettere le proprie responsabilità. La mancanza di responsabilità produce solo una politica di immagine da fornire alle istituzioni mondiali ed europee, una politica di ipocrisia. Basta voltare la carta e dietro l’immagine la realtà e la verità.

Il Kris è il sistema giuridico rom basato sulla verità e sulla giustizia.

al sistema giuridico italiano di applicare il sistema della verità e della giustizia.

http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/lettera-alle-istituzioni-ed-alla.html




Rappresentanti della Società Civile Rom
 

Rappresentanti della Società Civile Rom


Durante l'incontro Marcello Zuinisi, delegato dall'Associazione Nazione Rom ha regalato alla Commissaria Europea Viviane Reading un libro di poesie scritto da Roberto Malini e Paul Polanski: "il Silenzio dei Violini"
http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=14227

Al termine dell'incontro è stato sottoposto al Presidente Gianfranco Fini, al Prof Romano Prodi, al direttore dell'UNAR Massimiliano Monnanni la terribile situazione vissuta dal patriarca Rom Nita Ciuraro detto "Toma" rinchiuso nel carcere degli orrori di Montacuto (Ancona)
http://www.radicali.it/20120321/carceri-marche-tour-degli-orrori

senza aver commesso alcuna colpa chiedendo di sottoscrivere l'appello dei poeti per la sua immediata scarcerazione 

L'Anziano Toma Ciuraro da anni rappresenta l’anima della comunità rom di Pesaro
 
I genitori di Toma furono internati nei lager nazisti, i suoi familiari assassinati nelle camere a gas.

 
Toma è un uomo coraggioso e pacificoIl suo bastone usato per sostenersi non è “un’arma impropria” ma, come per i maestri Zen, il simbolo di chi è depositario della verità delle cose.   


Toma ha alzato il suo bastone per indicare la strada all’ educazione ed al  rispetto dei diritti.

L'Appello per liberare Toma Ciuraro è stato inoltrato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da un gruppo di poeti: Roberto Malini, Patrizia Garofalo, Paul Polansky, Paola Sarcià, Matteo Bianchi, Massimo Bevilacqua, Gianni Sassaroli, Marco Dalla Torre, Alfred Breitman, Margherita Gadènz, Eugenio Rebecchi, Sergio Soldani, Rita Montanari, Roberto Dall'Olio, Edoardo Penoncini, Anna Ruotolo, Emanuela Niadan

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D44&cmd=v&id=14259

Roberto Malini e Nita Toma Ciuraro
Nel libro "il Silenzio dei Violini" una poesia è dedicata a Nita Ciuraro detto Toma

Orfeo e Toma

Se il consiglio di Orfeo 
e il suo canto demiurgico 
avevano ispirato gli Argonauti 
diretti alla ricerca 
del vello d'oro, 
il buon senso di Toma 
e la sua fisarmonica 
guidavano la famiglia Ciuraru 
nell’impresa altrettanto difficile 
di sopravvivere.

Giasone e i suoi compagni 
erano eroi, ma il figlio di Calliope 
godeva del favore 
di tutti gli immortali, un privilegio
he rendeva invincibile 
il suo gruppo.

Nessun dio invece 
sembrava interessarsi 
al vecchio Toma, 
se si esclude una luna 
gelida e immota, 
che assisteva distratta 
alla sua vita 
senza muovere un dito.

All’anziano, però, bastava quella luna 
perché era convinto 
che anche una divinità indifferente 
verso i suoi figli
fosse meglio che niente.
Per evitare che Toma si trovi in condizioni insopportabili dietro le sbarre, però, è fondamentale che non lo facciamo sentire solo e abbandonato. Inviamogli messaggi di amicizia e solidarietà al seguente indirizzo, non solo via email, ma anche tramite fax e posta (utile anche telefonargli):

Sig. NIta Ciuraru detto "Toma"
c/o Casa Circondariale di Monteacuto  
Via Montecavallo 73/A
60100 Ancona 
Telefono: 071 897891
Fax: 071 85780
per sottoscrivere l'appello inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviare una email o telefonare al Gruppo Internazionale EveryOne
I Poeti per i Diritti Umani

GRUPPO EVERYONE

i copresidenti Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau
+39 334 3449180 :: +39 331 3585406 :: +39 393 4010237 
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com


ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950 +39 3281962409


L'ex Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, presente all'incontro insieme a Flavia Franzoni, moglie e compagna ha voluto sapere il significato della frase "il silenzio dei violini". Marcello Zuinisi riportando le parole dell'autore Roberto Malini:

"Jacob Vassover, forse l'ultimo artista Yiddish ancora in vita, testimone della Shoah, fu internato nel ghetto di Lodz, in Polonia, prima della deportazione ad Auschwitz. Oltre agli ebrei, i nazisti avevano rinchiuso nel ghetto numerose comunità Rom. Jacob suonava anche il violino e un giorno vide, oltre il cancello che divideva gli ebrei dai Rom, un ragazzo che suonava il suo stesso strumento, con un virtuosismo a cui non aveva mai assistito prima. Jacob e il giovane parlavano due lingue diverse; allora iniziarono a comunicare suonando il violino. Quando smisero di suonare, restarono a fissarsi in viso. Negli occhi del ragazzo Rom il giovane artista ebreo vide una pena infinita, come se fosse consapevole del destino di morte che colpiva il popolo ebraico, nonostante gli aguzzini occultassero la macchina dello sterminio razziale. Anche Jacob aveva gli occhi pieni di lacrime, perché gli ebrei di Lodz sapevano a quale sorte andavano incontro gli “zingari”. Nel loro silenzio, vibrava una solidarietà fraterna, la condivisione di una tragedia a cui nessuno di loro poteva sottrarsi. Ecco che cosa rappresenta, nella mia poesia, il “silenzio dei violini”. Non solo angoscia, ma anche infinito amore per la vita di tutti.

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