New York - 16 marzo 2012
L'Italia intraprenda un serio cammino contro le discriminazioni razziali e la violazione dei diritti umani
L'Italia intraprenda un serio cammino contro le discriminazioni, razziali e contro violazioni dei diritti umani, intese nel loro significato più ampio e in più settori della vita sociale: parlano chiaro le numerose Raccomandazioni rivolte in questi giorni al Governo italiano dal Comitato delle Nazioni Unite che si occupa di tali questioni, evidenziando come il nostro Paese, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, rischi di scivolare verso una posizione di discriminazione multipla, con particolare riguardo ai diritti dei migranti, dei rom e di tutti i segmenti vulnerabili della popolazione presente sul nostro territorio. E si continua a invocare, ormai da molti anni, la realizzazione, anche in Italia, di un'Istituzione Nazionale per i Diritti Umani
Il CERD (Committee on the Elimination of Racial Discrimination), Comitato delle Nazioni Unite che si occupa di discriminazioni razziali, ha pubblicato in questi giorni le Raccomandazioni per il Governo italiano, al termine della sua ottantesima sessione di lavoro, che nelle scorse settimane aveva appunto preso in considerazione la situazione del nostro Paese.
Si tratta di trentasette Raccomandazioni [ne è disponibile cliccando qui una traduzione non ufficiale, N.d.R.], precise e dettagliate, che danno al Governo chiare indicazioni sugli aspetti più delicati e sensibili in materia di violazione dei diritti umani nell'ambito della lotta al razzismo e delle discriminazioni, intese nel loro più ampio significato e che, come i diritti umani, non possono essere esaminate isolatamente, ma nel loro insieme trasversale.
Il contributo della delegazione non governativa del Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani - la rete di ottantasei organizzazioni non governative italiane - è stato importante, come per la sessione precedente del 2008, al fine di fornire un'integrazione e dettagli particolareggiati sulla situazione del Paese, rispetto alle violazioni dei diritti umani in più settori della vita sociale.
Nuovamente, e in maniera chiara e precisa, il CERD - attraverso le sue Raccomandazioni - ha inteso evidenziare come il nostro Paese, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, rischi di scivolare verso una posizione di discriminazione multipla, con particolare riguardo ai diritti dei migranti, dei rom e di tutti i segmenti vulnerabili della popolazione presente sul nostro territorio.
Ancora una volta, poi, e in linea con i pareri più volte espressi da tutti gli organi del sistema delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa che si occupano di diritti fondamentali, il CERD ha reiterato la necessità di realizzare al più presto anche in Italia un'Istituzione Nazionale per i Diritti Umani, secondo quanto prescritto dai Princìpi di Parigi [documento adottato nel 1991, del quale si legga cliccando qui, N.d.R.], che ne indicano competenze e garanzie e gli standard internazionali in materia, oltre ad evidenziare la necessità di coinvolgere in tale processo la società civile e di chiedere il supporto tecnico dell'Unità Istituzioni Nazionali dell'Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani.
«Per un paese come il nostro - ha dichiarato Carola Carazzone, portavoce del Comitato per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani - che si proclama a democrazia consolidata, è fondamentale partecipare seriamente ai processi di esame da parte degli organi ONU. Auspichiamo quindi che le Raccomandazioni rivolte dalle Nazioni Unite al nostro Paese non cadano nel vuoto e che il Governo adotti misure coerenti ed efficaci, per combattere ogni forma di discriminazione razziale e razzismo».
di Alessandra Tarquini http://www.superando.it/content/view/8729/112/ Il CERD CHIEDE
Le maggiori e più puntuali osservazioni e raccomandazioni del Comitato ONU sono state rivolte alla grave situazione di discriminazione e segregazione cui sono vittime gli appartenenti ai gruppi etnici Rom e Sinti
In relazione alla tutela antidiscriminatoria, il Comitato raccomanda dunque una più stretta collaborazione tra UNAR ed organizzazioni non governative nell’assistenza alle vittime di discriminazione e invita le autorità italiane a rivedere il sistema di registrazione delle associazioni legittimate ad agire nelle cause anti-discriminazione messo in atto con il d.lgs. n. 215/2003, nonché ad introdurre misure che consentano un più facile accesso alla giustizia per le vittime di discriminazione, in campo civile e penale.
Riguardo alle misure e agli istituti nazionali di tutela contro le discriminazioni, oltre alla già citata raccomandazione per una più marcata indipendenza dell’UNAR quale autorità nazionale anti-discriminazioni razziali, il Comitato raccomanda alle autorità italiane di coinvolgere le organizzazioni della società civile nell’iter della legge istitutiva del Comitato nazionale per i diritti umani, affinché tale istituzione effettivamente ottemperi ai requisiti di indipendenza previsti nei Principi di Parigi, e come richiesto dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 48/134 dd. 20.12.1993.
L'ONU CHIEDE PROTEZIONE PER GLI IMMIGRATI PROVENIENTI DALL’AFRICA
Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr Alto Commissariato Onu per i rifugiati avverte che a Lampedusa siamo solo all'inizio di una nuova emergenza immigrati e chiede di ripristinare Centri di Accoglienza.
Il SENATORE MARCO PERDUCA CHIEDE AL GOVERNO DI RIPRISTINARE LAMPEDUSA COME “PORTO SICURO”
"Se, come c'era da aspettarsi, col migliorare delle condizioni atmosferiche e col permanere di situazione conflittuali in molti paesi africani, come Somalia, Sudan, Etiopia ed Eritrea come la guerra civile in Siria ricominceranno le fughe dal nord Africa verso l'Europa, e vista la sentenza della Corte europea dei diritti umani del febbraio scorso, occorre che l'Italia dimostri di aver cambiato radicalmente le proprie politiche relative al rispetto degli obblighi internazionali derivanti dall'aver ratificato tutti i maggiori trattati sui diritti umani.
EVERYONE CHIEDE PROTOCOLLI INTERNAZIONALI PER LA TUTELA DEI PROFUGHI E DEI DIRITTI UMANI
Manca tuttavia, a livello internazionale, un programma di difesa dei rifugiati, un servizio di monitoraggio e soccorso attivo 24 ore su 24, in grado di evitare le ormai consuete tragedie del mare. I primi sbarchi, così, hanno già registrato cinque vittime, di cui nessun paese, nessuna organizzazione si assumono la minima responsabilità. Sono stati trovati su un gommone in deriva, a 70 miglia da Lampedusa, in mezzo a 52 compagni che sono invece sopravvissuti. Cinque bare sono allineate sul molo di Favaloro, a Lampedusa. Ma quanti altri esseri umani hanno già perso la vita durante la fuga dai paesi in crisi umanitaria o nelle acque del Mediterraneo? http://www.vittoriaweb.com/home1/index.php/news/99-nuova-risoluzione-europea-sul-traffico-di-migranti-nel-sinai
L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM CHIEDE LA REVISIONE DEGLI ACCORDI ITALIA – LIBIA, LA LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE E PIENA ACCOGLIENZA PER TUTTI GLI IMMIGRATI CHE VOGLIONO RAGGIUNGERE L’ITALIA E L’EUROPA
E’ questo il richiamo che l’Associazione Nazione Rom ha fatto al Ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, intervenendo all'evento organizzato a Roma dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea il 19 dicembre 2011 al quale ha partecipato il Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. ed al Governo Italiano con lettera inviata il 28 dicembre 2012. http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/lampedusa-revisione-degli-accordi.html
Associazione Nazione Rom
Sede Nazionale
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 320 9489950 - +39 328 1962409
Web http://nazionerom.blogspot.com
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