martedì 31 gennaio 2012

Comune di Firenze - Urgente - richiesta accoglienza per 12 famiglie di etnia rom a rischio di vita per assideramento





Comune di Firenze
Sindaco Matteo Renzi

Vice Sindaco
Dario Nardella

Assessore al Sociale 
Stefania Saccardi

Michele Minicucci                                                                                       Responsabile di Segreteria  Assessorato alle Politiche Socio Sanitarie                                                                  Tel. 0039 055 2769143 - Fax. 0039 055 2769149                                                                                                Cell. 0039 338 6427629
Al Tavolo Inclusione Sociale Firenze
Urgente
A seguito degli sgomberi delle famiglie rom avvenuti a Firenze e Sesto Fiorentino il 23 e 24 gennaio 2012, il 1 e 5 dicembre 2011 

http://nazionerom.blogspot.com/2012/01/firenze-ancora-violazioni-dei-diritti.html
Segnaliamo la necessità urgente di un posto per 12 famiglie di etnia rom, nazionalità rumena. Segnaliamo la presenza di bambini piccolissimi con problemi respiratori dovuti al freddo.
Famiglie rom davanti alla Caritas di Firenze - 10 dicembre 2011
Si prega di indicarci il posto dove le famiglie possano trovare un riparo dal freddo e dal gelo.
In allegato la lettera spedita al Governo Italiano il 24 gennaio dove tra le richieste urgenti quella dell’immediata apertura di una Casa delle Pace e dell’Accoglienza.

Ricordando che esattamente un anno fa, il 1 febbraio 2011 moriva Ion Grancea

http://nazionerom.blogspot.com/2011/02/ion-grancea-rom-rumeno-e-deceduto.html


per gli effetti del freddo subito dopo il pogrom del campo di Quaracchi e la distruzione delle baracche avvenuto la notte del 31 dicembre 2010


http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2011/1/1_Rom._A_fuoco_capannone_in_via_Quaracchi._Situazione_umanitaria_critica.html
Massima disponibilità operativa, educativa e di supporto da parte dell'Associazione Nazione Rom
Con cordiale sollecitudine

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel: +39 3209489950





Una Strategia di Inclusione sociale per Rom, Sinti e Camminanti




Presidente del Consiglio dei Ministri
Ministro Economia e Finanze
Sig. Mario Monti
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma - Italy
tel. (+39) 0667791

Segretario del Consiglio dei Ministri

Segretario Generale
Sig. Manlio Strano

Capo dell'Ufficio
Cons. Sig.ra Anna Lucia Esposito
tel. 06 67793206
fax. 06 6795807
 

Ministro Sviluppo Economico
Sig. Corrado Passera
Gabinetto del Ministro - Via Molise, 2 - 00187 ROMA
tel: (+39) 06.42043486 -06.420434000 
fax: (+39) 06.47887964
Ufficio stampa: (+39) 06.420434315 - 47887859 - fax (+39) 06.47887878  segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it

Ministro Affari Europei
Sig. Enzo Moavero Milanesi
Dipartimento per gli affari europei (PCM)
Piazza Nicosia, 20- 00186 ROMA
Tel: (+39) 06.67795191
Fax (+39) 06.6779.5342/5326 
info@politichecomunitarie.it 

Ministero degli Interni
Sig.ra Anna Maria Cancellieri
info@interno.itufficiocomunicazioni@interno.it; segreteriaufficiostampa@interno.it

Ministero del Lavoro , Politiche Sociali, Pari Opportunità
Sig.ra Elsa Fornero
Via Veneto 56 - 00187 ROMA
Tel: (+39) 06 46831
Ufficio stampa: (+39) 06.48161451-2 
ufficiostampa@lavoro.gov.it

Ministero della Giustizia
Sig.ra Paola Severino Di Benedetto

Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca
Sig.ra Francesca Profumo
Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale
Sig. Andrea Riccardi
Largo Chigi, 19 - 00187 ROMA
Tel: (+39) 06.67794670 - Fax: (+39) 06.67794719 
segreteria.ministroriccardi@palazzochigi.it

Ministero della Salute
Sig. Renato Balduzzi

Conferenza Presidenti delle Regioni
Presidente Vasco Errani

UPI
Presidente Giuseppe Castiglioni

Direttore Generale
Sig. Piero Antonelli

ANCI
Presidente Graziano Del Rio

UNAR
Direttore Massimiliano Monnanni

COMMISSIONE DIRITTI UMANI – Senato della Repubblica
Presidente Pietro Marcenaro

COMMISSIONE EUROPEA
Direzione Generale Giustizia
Direzione C: Diritti fondamentali e cittadinanza dell’Unione Europea
Unita C2: Cittadinanza dell’Unione Europea – Capo Unità
Rappresentanza in Italia

Miss Viviane Reading
Miss Dana-Trama Zada
Miss Lina Papamichalopoulou
Miss Chiara Adamo
Miss Pia Lindholm
Miss Enrica Chiozza
Mr Massimo Serpieri
Mr Lucio Battistotti

CONSIGLIO d'EUROPA
Rappresentante Speciale questioni Rom
Mr Jeroem Schokkembroek

Education des Enfants Roms in Europe Project Manager
Miss Aurora Ailincai

Office of the Commissioner for Human Rights
Commissario per i Diritti Umani – Consiglio d'Europa 
Mr Thomas Hammarberg
Miss Eleni Tsetsekou
ECRI
European Commission Against Racism and Intollerance
Miss Sarah Burton


oggetto:

Questione Rom
Proposta di Strategia Inclusione Sociale Rom, Sinti e Camminanti
Riforma strutturale Unar
Case della Pace e dell'Accoglienza
Consiglio Nazionale Rom


Il 24 gennaio si è  si riunito a Roma un tavolo  dedicato alle comunità Rom, Sinti e Camminanti, presso gli uffici del Ministro della Cooeperazione Inrernazionale ed Integrazione. Al tavolo interministeriale permanente hanno partecipato i ministri per la Cooperazione e l'Integrazione Andrea Riccardi, dell'Interno Anna Maria Cancellieri, del Welfare Elsa Fornero, i sottosegretari al Lavoro e alle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra e all'Istruzione Marco Rossi Doria. Presenti anche tecnici dei dicasteri della Giustizia e della Salute ed un rappresentente della Conferenza Stato-Regioni
http://www.asca.it/news-Rom__nasce_Tavolo_permanente_interministriale__Un_Piano_entro_febbraio-1117021-FOT.html

Lo scopo della riunione è stata quella di elaborare una strategia di integrazione basata sulla lotta alla povertà ed all’esclusione sociale e mantenere fede agli accordi sottoscritti in sede comunitaria il 23-24 giugno. Lo Stato Italiano deve approntare una strategia nazionale di inclusione sociale della popolazione rom come specificato nella lettera del Capo Unità Lina Papamichalopoulou – Commissione Europea Unità D4 il 24 ottobre 2011 con protocollo JUST/D4 – In/st/ Ares (2011) 1133029 nel rispetto del quadro Ue adottato il 5 aprile 2011 e le conclusioni del Consiglio del 19 maggio 2011.

"È stata una riunione importante nella quale, a differenza del passato, si è affrontato il tema con un approccio che guarda oltre l'emergenza, avanzando unarisposta strutturale. D'altronde, l'approccio commissariale ha evidenziato tutti i suoi limiti in questi ultimi anni. Soltanto una strategia che tenga insieme dicasteri, Regioni ed enti locali, tra cui i Comuni che registrano la maggiore presenza di Rom e Sinti, può condurci a trovare soluzioni a una questione che, purtroppo, ci trasciniamo da anni". Lo ha dichiarato l'assessore del Lazio Aldo Forte in rappresentanza della Conferenza Stato-Regioni, a margine del tavolo convocato dal ministro dell'Integrazione Andrea Riccardi per discutere dell'integrazione di Rom e Sinti in Italia, alla presenza anche dei ministri del Welfare Elsa Fornero e dell'Interno Anna Maria Cancellieri.

Riccardi ha ricordato gli impegni dell'Italia verso l'Europa - c'è una delibera del Consiglio d'Europa che invita i Paesi membri a presentare entro febbraio piani e strategie nazionali per l'integrazione dei rom. L'obiettivo finale, ha spiegato il ministro, è l'integrazione dei rom in una cornice strutturata di lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Proprio oggi, ha poi reso noto Riccardi, il Consiglio d'Europa ha pubblicato un rapporto nel quale si afferma che l'Italia non ha attuato tutte le politiche necessarie per assicurare alcuni diritti agli immigrati e alle comunità rom e sinti. "Per quanto ci riguarda sarà l'ultima volta che ci viene fatto un richiamo del genere", ha assicurato il ministro. Riccardi ha ricordato che in Italia ci sono circa 150mila rom, di cui 70mila sono cittadini italiani, e che nel nostro Paese non c'è una normativa per proteggere questa minoranza. "Occorre uscire - ha sottolineato Riccardi - dalla logica emergenziale ed entrare in una fase di integrazione, utilizzando anche i fondi europei. È la prima volta nella storia italiana che ministri ed enti locali si incontrano su questo tema, e questo tavolo diventerà permanente".

Il ministro Fornero ha sottolineato i limiti temporali del Governo e il momento economico che non permette troppe spese; tuttavia, ha aggiunto, "è intenzione del Governo dare un segnale, un instradamento a chi verrà dopo". Sia Fornero che Cancellieri sono intervenute sull'emergenza dei campi rom, definendo la situazione "non tollerabile". Bene il Piano per l'integrazione, hanno detto entrambe, ma nel frattempo occorre intervenire sul problema dei campi e dell'istruzione dei minori.

Come già comunicatovi, in data 27 dicembre 2011 abbiamo avanzato richiesta alla Commissione Europea di procedere con avvio di procedura di infrazione vs Stato Italiano per non corretta applicazione delle direttive comunitarie 2000/43/Ce e 2004/38/Ce (allegato) precisando che la richiesta è volta al raggiungimento di una effettiva implementazione della strategia di inclusione sociale per la popolazione rom presente all’interno dello Stato Italiano e non prefigge nel suo scopo un carattere punitivo ma semplicemente educativo.

La richiesta di apertura di infrazione è motivata dalla persistente azione discriminatoria che la società civile rom, le famiglie continuano a subire a causa delle azioni di molte Amministrazioni Comunali:

Ieri mattina abbiamo registrato l’ennesimo sgombero di 8 famiglie rom dallo stabile di Via del Cantone a Sesto Fiorentino (Fi). Lo comunica in una nota del 23/01/2012 la stessa Questura di Firenze precisando di aver denunciato 14 persone, “tutte adulte di nazionalità rumena e di etnia rom” per invasione di edifici e danneggiamento. http://questure.poliziadistato.it/Firenze/articolo-6-181-38329-1.htm

Stamani, all’alba altre 20 famiglie di nazionalità rumena ed etnia rom sono state sgombrate dal Comune di Firenze nell’area di San Piero a Quaracchi (Fi). Le baracche distrutte e rase al suolo.

I due sgomberi delle famiglie rom rumene si aggiungono ad altri due molto recenti effettuati dal Comune di Firenze il 1 e 5 dicembre 2011 da Piazza SS Annunziata e Ponte all’Indiano.

Le operazioni di polizia contro la comunità rom rumena di Firenze sono incessanti e senza sosta.
Si tratta delle medesime famiglie che sono state sgombrate il 16 gennaio 2010 dall’area ex-osmatex di Sesto Fiorentino, 185 cittadini rom a cui sono state distrutte le abitazioni consistenti in baracche e messe sulla strada. Le famiglie trovarono riparo nell’area di Quaracchi, Via Ponte a Quaracchi 72.
Il nuovo insediamento venne nuovamente distrutto e raso al suolo il 16 giugno 2011.

L’unico progetto elaborato dalle Amministrazioni di Firenze e Sesto è consistito in una operazione di deportazione dei nuclei familiari in Romania, attraverso l’utilizzo di risorse economiche pubbliche del Ministero del Lavoro che la Regione Toscana aveva offerto ai Comuni per politiche di integrazione sul territorio attraverso la delibera 279 del 26/4/2011 (in allegato). I fondi furono usati illecitamente per “percorsi di rientro assistito” come specificato nell’atto dirigenziale del Comune di Firenze 2011/DD/05263 del 16 giugno 2011 (in allegato). L’abuso è stato denunciato alla Questura di Firenze il 5 luglio 2011 (in allegato). http://nazionerom.blogspot.com/2011/06/le-bugie-di-stefania-saccardi-abuso-dl.html

Il 18 gennaio 2012 il Presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori dichiara sul sito web del Comune di Roma: “ Il Piano nomadi deve essere completato senza ulteriori indugi, fermare gli sgomberi  è uno schiaffo alle leggi e ai cittadini onesti, ma per completare il Piano servono le espulsioni e il rimpatrio coatto dei cittadini comunitari, senza arrendersi ad un’overdose fatale di tolleranza inutile e a senso unico”. E’ evidente come le intenzioni espresse rappresentino gravi violazioni delle direttive 2000/43/Ce e 2004/38/Ce sulla non discriminazione e libertà di circolazione

Molte Amministrazioni Comunali continuano a sostenere di offrire delle alternative alle famiglie rom sottoposte agli sgomberi e riferiscono agli organi di stampa il rifiuto delle sistemazioni offerte. Le soluzioni proposte comportano sempre la divisione dei nuclei familiari, separare le donne ed i bambini dagli uomini, separare i padri dai figli, le mogli dai mariti. Le famiglie rom vedono nell’unità familiare il principale valore e rifiutano queste soluzioni.

Gli esempi sopra riportati rappresentano solo gli ultimi gravi atti di discriminazione che la società civile rom vive all’interno dello Stato italiano. L’Associazione che legalmente rappresento è costretta a denunciare costantemente alle autorità preposte gli abusi che quotidianamente si verificano sul territorio dello Stato Italiano.

L'ultimo esempio è la recente denuncia inoltrata alla Procura della Repubblica il 25 gennaio 2012
http://nazionerom.blogspot.com/2012/01/stefania-saccardi-avvocato-ed-assessore.html?spref=fb

Compito istituzionale come Osservatorio sulle Discriminazioni Razziali dovrebbe essere esercitato dall’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Denunciare un abuso, una discriminazione razziale, denunciare una Amministrazione Comunale è un compito ingrato che mette in una situazione scomoda esponendo il denunciante alle antipatie di molte istituzioni.

L’attuale assetto dell’Unar istituito dallo Stato Italiano recependo la direttiva 2000/43/Ce lo vede collocato alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo assetto impedisce una effettiva indipendenza dell’Osservatorio sulle discriminazioni razziali dalle stesse istituzioni che dovrebbe controllare nel caso di abusi.

Il Governo Italiano ha indicato l’Unar, a seguito della riunione tenutasi il 10 novembre 2011 c/o il Comitato Tecnico Permanente Integrato del CIACE - Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale punto di contatto nazionale PCN per le strategie di integrazione dei Rom fino al 2020, con il compito di elaborare nei termini stabiliti uno schema di piano strategico di interventi da sottoporre all’attenzione della Commissione Europea. L’essere il PNC lo rende organo di Governo effettivo della strategia di inclusione sociale per conto dello Stato Italiano. Come può un organo di Governo controllare se stesso nel caso di discriminazioni?

Una Strategia di Inclusione sociale per Rom, Sinti e Camminanti
In base alle considerazioni sopra riportate suggeriamo al Governo Italiano le seguenti
proposte costruttive per implementare una corretta strategia di inclusione sociale
della società civile rom rom:

  1. Rendere autonomo l’Unar svincolandolo da compiti di Governo. Solo in questo modo l'Unar potrà essere il garante effettivo come Osservatorio sulle Discriminazioni Razziali in base alla direttiva 2000/43/Ce. In ogniStato dell’Unione Europea i corrispettivi osservatori sulle discriminazioni sono autonomi ed hanno una effettiva indipendenza dai Governi. 
  2. Istituire un Consiglio Nazionale Rom (CNR) direttamente collegato al Consiglio dei Ministri. Il CNR composto da rappresentanti del Ministero degli Interni, del Lavoro e Politiche Sociali, della Giustizia, dell’Istruzione Università e Ricerca, delle Pari Opportunità, dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale, della Salute, della Conferenza Presidenti delle Regioni, dell’UPI, dell’ANCI, della Società Civile Rom, della Commissione Europea (rappresentanza in Italia) e del Consiglio d’Europa (Mediatori Interculturali – Romed) potrebbe rappresentare una garanzia per una effettiva e concreta implementazione della Strategia di Inclusione Sociale all’interno del quadro UE.

  1. I mediatori interculturali (Romed) formati dal Consiglio d’Europa in base agli accordi sottoscritti dal nostro Stato il 20 ottobre 2010 nella riunione di alto livello convocata dal Consiglio d’Europa a Strasburgo per la condivisione di una strategia di inclusione sociale dovrebbero essere assunti direttamente dal Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale costituendo una importante e professionale mediazione e raccordo tra il Ministero, le famiglie rom, comunità locali e le Amministrazioni stesse.

  1. Ogni Amministrazione locale dovrebbe istituire un Consiglio Cittadino Rom composto dai rappresentanti istituzionali locali, assistenti sociali, mediatori interculturali, educatori professionali, ed Associazioni Rom con il preciso compito di individuare i bisogni, le necessità e garantire la progettazione inclusiva. All’interno di questo organismo si dovrebbe garantire l’uso corretto e l’impiego dei Fondi Sociali Europei previsti dalla Commissione Europea.

  1. Creazione di Consigli Regionali Rom con il compito di indirizzo e coordinamento della progettazione inclusiva. Consiglio Nazionale, Regionale e Locale garantirebbero una effettiva strategia di inclusione sociale sui quattro piani concordati nell’accordo sottoscritto il 23-24 giugno 2011 tra lo Stato Italiano e la Commissione Europea: alloggio, lavoro, formazione ed educazione, protezione sanitaria.

  1. Per affrontare le emergenza degli insediamenti spontanei proponiamo la costituzione di Case della Pace e dell'accoglienza in ogni città e quartiere. Le Case dovrebbero garantire immediatamente un luogo alle famiglie rom dove poter trovare una sistemazione provvisoria e garantire una immediata protezione sociale. Strutture messe a disposizioni dalle Amministrazioni Comunali, dalle Chiese locali, dalle Province dove ogni nucleo inizierebbe a percorre una strada di inserimento lavorativo per gli adulti ed inclusione scolastica per i bambini. Strutture anche da recuperare con il lavoro delle stesse famiglie rom recependo gli insegnamenti positivi di esperienza già in essere come il Dado di Torino.http://terradelfuoco.org/topos/ildado/

  1. Programmi ed iniziative educative, diffusione della culture rom rivolti alla popolazione maggioritaria e di minoritaria. Dibattiti pubblici, iniziative culturali, seminari, formazioni che vedano il coinvolgimento dell’Associazionismo Rom e pro Rom, della società civile e delle Istituzioni completerebbero una strategia di inclusione possibile. Troppo spesso molte amministratori usano il termine nomade nel riferirsi alla popolazione Rom. Le indagini ed i recenti rapporti elaborati da importanti istituzioni italiane come la Commissione Diritti Umani del Senato indicano nella percentuale dello 0,2% i rom con caratteristiche non sedentarie. Il linguaggio appropriato e la correttezza istituzionale nell’approcciarsi alla questione rom il presupposto di una valida e concreta strategia di inclusione sociale.


Con cordiale sollecitudine ed in attesa di vostre comunicazioni


Distinti Saluti

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
(opera nomadi toscana)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 3209489950
Web: http://nazionerom.blogspot.com

Questura di Firenze: TESTIMONIANZA RELATIVA ALLE ULTIME ORE DI VITA DI AHMED YOUSSEF SAURI. E' stato un suicidio?

Ahmed Youssef Sauri, cittadino marocchino di 27 anni, deceduto a Firenze il 27 gennaio 2012

Firenze 31 gennaio 2012


Il 27 gennaio 2012 alle ore 23.15 i medici del 118 chiamati dalla Questura di Firenze accertano il decesso di Ahmed Youssef Sauri, cittadino marocchino di 27 anni. La Procura di Firenze ha aperto  una inchiesta per accertare le cause che hanno portato alla sua morte avvenuta in una cella di sicurezza situata nei seminterrati della Questura. I media danno ampio risalto alla notizia sulle pagine di tutti i quotidiani.


E’ stato un suicidio?

Questa una testimonianza relativa alle ultime ore di vita di Ahmed Youssef Sauri invita alla Procura della Repubblica - Tribunale di Firenze


Firenze 30 gennaio 2012


Procura della Repubblica
presso il
Tribunale di Firenze

Capo Procuratore Giuseppe Quattrocchi
Pm Valentina Manuali
Sostituto Procuratore Christine Von Borries


Il sottoscritto Zuinisi Marcello di professione Educatore Professionale, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, residente in Via XXV Aprile 61, (Sp)
Domiciliato in Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms) identificatosi tramite documento di identità n° AR 5207074 rilasciato dal Comune di Amelia (Sp) il 29/06/2010

Oggetto: TESTIMONIANZA RELATIVA ALLLE ULTIME ORE DI VITA DI AHMED YOUSSEF SAURI

Spettabili Procuratori delle Repubblica.


Attraverso questa lettera voglio portarvi a conoscenza di alcuni dettagli relativi alla tragica morte di Ahmed Youssef Sauri avvenuta nella Questura di Firenze il 27 gennaio 2012 per favorire le indagini e la ricostruzione nei dettagli  delle ultime ore di vita come  apparso sul quotidiano la Repubblica il 29 gennaio 2012 nell’articolo scritto da Luca Serranò.

Il 27 gennaio 2012, verso le ore 20.20 sono uscito dalla Biblioteca delle Oblate, dove usufruivo  del collegamento internet,  per dirigermi verso la fermata dell’autobus in Via Bufalini. Attraversando il piazzale antistante l’Ospedale di S.M.N. la mia attenzione è stata attratta dalle grida di un uomo. La persona era appena uscita dall’Ospedale accompagnata verso una macchina della Polizia di Stato da 4 persone. Due erano due agenti di Polizia di Stato che tenevano le braccia dell’uomo dietro la schiena e le altre due Guardie Giurate dell’Ospedale. Le quattro persone erano facilmente distinguibile perché indossavano le divise di ordinanza.

L’uomo non mostrava segni di resistenza e camminava sulle sue gambe mentre veniva condotto verso la macchina della Polizia di Stato. La cosa che ha attirato la mia attenzione erano le grida. Quest’uomo gridava la parola aiuto. Ha ripetuto numerose volte la parola aiuto nel tratto tra l’uscita dell’Ospedale e la macchina distante circa venti metri.

E’ stato fatto entrare nella parte posteriore dell’autovettura e continuava a gridare la parola “aiuto”.
Una volta chiuso nelle macchina continuava a gridare aiuto. Mi è parso molto strano quello che stavo osservando. Un uomo veniva tratto in arresto davanti ai miei occhi, l’uomo usciva da un Ospedale e gridava soltanto una parola: “ aiuto”

Vista la mia sensibilità umana, il mio essere un educatore professionale mi sono avvicinato ad una delle due guardie giurate, mentre gli altri erano impegnati al telefono. Ho chiesto cosa stava succedendo. La risposta è stata “non so, sono arrivato ora”. Sono indietreggiato ed ho atteso che l’agente di Polizia di Stato terminasse la telefonata.

Mi sono quindi avvicinato a questo Agente che si trovava fuori dall’abitacolo nei pressi del posto accanto a quello di guida. Ho chiesto con rispetto cosa stava succedendo. La risposta dell’Agente è stata molto brusca “lei chi è?, dove sta andando?” Ho spiegato di essere un cittadino diretto alla stazione. L’Agente non mi ha fatto terminare di poter parlare e mi ha invitato ad allontanarmi.

Mi sono immediatamente allontanato di qualche metro. L’uomo tratto in arresto, da dentro  la macchina continuava a gridare la richiesta di “aiuto”.

Gli agenti di Polizia di Stato sono quindi ambedue saliti sulla vettura e sono partiti. Mi avvicinavo nuovamente alle due Guardie Giurate e rivolgendomi alla seconda persona con cui non avevo parlato precedentemente ho chiesto cosa stava succedendo perché era una situazione strana, un uomo viene arrestato dentro un Ospedale e grida la parola “aiuto” mentre viene portato via. La Guardia Giurata mi ha detto che non poteva dirmi niente.

Sono nuovamente indietreggiato ed altri cittadini si erano fermati ad assistere alla scena. Ho esternato loro la mia incredulità per quello che avevo appena visto. Anche loro erano interdetti. Uno di loro,  di nazionalità marocchina mi ha detto che se era ubriaco dovevano arrestarlo. Io ho detto a lui che erano all’interno di un Ospedale nel quale esiste un reparto psichiatrico. Quell’uomo gridava aiuto. Se uno ha commesso un qualsiasi crimine e viene arrestato non si mette a gridare aiuto. Un Ospedale dovrebbe essere in grado di curare le persone che chiedono aiuto, che manifestano un disturbo psichico o del comportamento. Ai miei occhi e coscienza era evidente che quell’uomo stava manifestando un disturbo dell’umore.

Ho atteso l’autobus e mi sono diretto alla Stazione S.M.N di Firenze per prendere il treno e dirigermi verso la mia abitazione.

Sono tornato a Firenze domenica 29 gennaio sempre con il treno. Appena uscito dalla Stazione ho notato davanti ad una edicola, una locandina del quotidiano la Repubblica con scritto: “si suicida in Questura”
Mi si è ghiacciato il sangue ed ho acquistato il quotidiano riconoscendo il volto di Ahmed Youssef Sauri nella foto riportata all’interno dell’articolo a firma Luca Serrano pag. II Repubblica di Firenze

E’ attraverso questo quotidiano che ho appreso dell’indagine aperta dal Pm Valentina Manuali e della sua volontà di ricostruire nei dettagli le ultime ore di vita dell’uomo. Sempre da questo giornale ho appreso che Ahmed Youssef Sauri era arrivato all’interno dell’Ospedale di S.M.N. a bordo di una autoambulanza chiamata dalla Polizia Ferroviaria (Polfer) in quanto “visibilmente alterato dall’alcool”.

La Polizia Ferroviaria invia un uomo in Ospedale per essere curato da un disturbo dell’umore e del comportamento provocato dall’alcool e da dentro l’Ospedale viene arrestato dalla Polizia di Stato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Sono attivamente impegnato nella città di Firenze e nello Stato Italiano nella difesa dei Diritti Umani.
E’ la stessa Convenzione di Ginevra sui difensori dei diritti umani “human right defender” a riconoscere uno statuto ed una funzione a chi persegue l’obiettivo di tutelare gli individui e le categorie vulnerabili ed a rischio. La mia decennale esperienza di Educatore Professionale, la mia semplice sensibilità umana mi hanno portato a chiedere una spiegazione agli agenti di Polizia che effettuavano l’arresto di uomo dentro un Ospedale. Quell’uomo appariva terrorizzato, gridava aiuto rivolgendosi a chi stava assistendo al suo arresto.

Ho cercato di interagire con gli agenti. Quest’ uomo poteva forse essere salvato, quest’uomo poteva forse essere curato dentro l’Ospedale e non arrestato e portato in una cella di sicurezza che la stessa Polizia Giudiziaria durante il sopralluogo compiuto nel luogo dove Ahmed Youssef Sauri è morto ha definito: “orrendo, c’è puzza, al confronto Sollicciano è un residence”   (fonte articolo Luca Serranò – La Repubblica Firenze pag. II)

Il racconto scritto dal giornalista Luca Serranò è agghiacciante. Le modalità del “suicidio” vengono descritte nei minimi particolari. Mi chiedo come faccia a suicidarsi un uomo impiccandosi con una striscia ricavata da una copertà in una cella di sicurezza dove non ci sono finestre. Stando al racconto del giornalista Ahmed Youssef Sauri avrebbe legato la striscia della coperta alle grate della porta e si sarebbe lasciato andare fino a toccare con le ginocchia il pavimento. Quelle grate sarebbero, stante la ricostruzione, ad altezza d’uomo. Sempre lo stesso giornalista scrive che quest’uomo ha strisciato con la schiena sulle pareti della cella prima di morire strangolato, lentamente.

Restando a disposizione della Magistratura Inquirente per qualsiasi tipo di atto e chiarimento e nella speranza che le indagini possano fare piena luce sulla orribile ed orrenda morte di Ahmed Youssef Sauri.

Con osservanza.

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
(opera nomadi toscana)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 320 9489950




mercoledì 25 gennaio 2012

Stefania Saccardi - Avvocato ed Assessore al Sociale di Firenze denunciata in Procura - Basta con la persecuzione della popolazione Rom




Firenze 25 gennaio 2012

Procura della Repubblica
presso il
Tribunale di Firenze

Capo Procuratore Giuseppe Quattrocchi
Sostituto Procuratore Christine Von Borries


Il sottoscritto Zuinisi Marcello di professione Educatore Professionale, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, residente in Via XXV Aprile 61, (Sp)
Domiciliato in Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms) identificatosi tramite documento di identità n° AR 5207074 rilasciato dal Comune di Amelia (Sp) il 29/06/2010

Oggetto:  esposto querela/denuncia contro Comune di Firenze e Comune di Sesto
                Sindaci Matteo Renzi e Gianni Gianassi
                Assessore al Sociale (Fi) Stefania Saccardi
                Assessore alla Scuola (Fi) Rosa Maria di Giorgi
                Legale rappresentante Caritas di Firenze Andrea Gori


Spettabili Procuratori delle Repubblica.

Attraverso questa lettera voglio portarvi a conoscenza di gravi abusi istituzionali che si stanno verificando da anni nella città di Firenze e Sesto ai danni delle comunità rom presenti nella città.

Il 5 gennaio 2012 i consiglieri PdL Cellai, Torselli, Roselli, Stella e Locchi, che hanno presentato sul tema un’interrogazione agli Amministratori del Comune di Firenze con particolare riferimento alla gestione dei campi rom Poderaccio ed Olmatello. Nella interrogazione si chiedevano chiarimenti sull’uso dei finanziamenti pubblici destinati al servizio di trasporto scolastico dei bambini dei campi ed il servizio di porteriato.

Il Consigliere Cellai nel corso del suo intervento sottolineava che l’uso di 830 euro al giorno per questo servizio pareva esoso e non giustificabile.

Le risposte degli Assessori Stefania Saccardi (sociale) e Rosa Maria di Giorgi (scuola) giustificavano gli stanziamenti affermando che “la totalità di questa somma è impegnata a tutela dei minori e per il servizio di porteriato predisposto”.



Gli stanziamenti sono: 305.000 euro nel 2009, 305.000 euro nel 2010,  285.000 euro nel 2011, 140.000 euro previsti nel 2012.

L’Assessore Rosa Maria di Giorgi afferma inoltre che “lo scuola bus è lo stesso per tutti, cosi come l’accompagnatore, fornito dalla Cooperativa Sociale vincitrice di regolare appalto” (allego copia dei comunicati dell’ufficio stampa del Comune di Firenze)


Queste dichiarazioni sono false cosi come i fatti descritti necessitano, a mio avviso l’apertura di una inchiesta da parte della Procura di Firenze.

Il 9 giugno 2010 ho presentato al Comune di Firenze – Direzione 18, richiesta di accesso agli atti del servizio Emergenza Freddo (anni 2007 – 2008 – 2009) e del servizio Campi sosta Olmatello e Poderaccio.

Il 7 luglio 2010 con protocollo 23926 mi vengono consegnati gli atti richiesti. (allegato)

I servizi di Olmatello e Poderaccio non sono stati affidati alla Cooperativa Sociale vincitrice di regolare appalto come affermato pubblicamente dall’Assessore Rosa Maria di Giorgi il 5 gennaio 2012 in Consiglio Comunale ma affidati dal 2005 ad oggi al consorzio CO&SO con trattativa privata. Gli incarichi a trattativa privata cominciano il 28.06.2005 DD 5958 e rinnovati periodicamente il 05.01.2006 DD 17, 06.06.2006 DD 5392, 13.09.2006 DD 7972, 20.10.2006 DD 11140, 29.12.2006 DD 13679, 28.06.2007 DD 5114, 27.12.2007 DD 12031, 03.03.2008 DD 1689, 27.06.2008 DD 5579, 24.12.2008 DD 10639, 05.03.2009 DD 1690, 01.04.2009 DD 2669, 19.05.2009 DD 5544, 27.08.2009 DD 8386, 23.12.2009 DD 12565 sempre con affidamento a trattativa privata al consorzio CO&SO .

Voglio precisare che il pulmino scolastico che accompagna i bambini rom a scuola è un normalissimo scuola bus. I bambini che sono accompagnati dagli operatori sono 25. Gli operatori assunti dalla Cooperativa di Vittorio lavorano nel servizio  di accompagnamento scolastico per due ore. Una ora per l’accompagnamento a scuola ed una per il rientro nel campo. Uno dei due operatori, al nome di Terry Nicholas ha un contratto di tre mesi con detta cooperativa di due ore di lavoro al giorno. L’altro operatore impiega soltanto due ore giornaliere nel servizio di accompagnamento

Il 26 aprile 2011 con delibera n. 279 (allegato) la Regione Toscana con fondi provenienti dal Ministero del Lavoro, nella somma di 400.000 euro assegna al Comune di Firenze e Sesto Fiorentino per istituire politiche di integrazione delle comunità rom di Firenze e Sesto. Nella delibera è scritto a chiare lettere che la totalità della somma deve essere utilizzata per questo scopo, con particolare riferimento ai Rom di Quaracchi.

Il 16 giugno 2011 con delibera 2011/DD/05263 (allegato) il Comune di Firenze e di Sesto Fiorentino assegnano alla Caritas di Firenze la somma per “progetto di rimpatrio assistito”

Il 16 giugno il Campo Rom di Quaracchi viene raso al suolo da una imponente operazione di Polizia. I cittadini rumeni di etnia rom dispersi sul territorio.

L’abuso viene dallo scrivente denunciato il 5 luglio 2011 al Commissariato di Sesto Fiorentino. (allegato) ed il 27 dicembre 2011 alla Commissione Europea – Direzione Generale Giustizia (allegato)

Il 23 gennaio 2012 abbiamo registrato l’ennesimo sgombero di 8 famiglie rom dallo stabile di Via del Cantone a Sesto Fiorentino (Fi) zona Osmannoro. Lo comunica in una nota del 23/01/2012 la stessa Questura di Firenze precisando di aver denunciato 14 persone, “tutte adulte di nazionalità rumena  e di etnia rom” per invasione di edifici e danneggiamento.

Il 24 gennaio 2012, all’alba altre 20 famiglie di nazionalità rumena ed etnia rom sono state sgombrate dal Comune di Firenze nell’area di San Piero a Quaracchi (Fi). Le baracche distrutte e rase al suolo.

I due sgomberi delle famiglie rom rumene si aggiungono ad altri due molto recenti effettuati dal Comune di Firenze il 1 e 5 dicembre 2011 da Piazza SS Annunziata e Ponte all’Indiano. Le operazioni di polizia contro la comunità rom rumena di Firenze sono incessanti e senza sosta.

Ampie notizie sugli sgomberi sono state diffuse dai principali organi di informazione.

Si tratta delle medesime famiglie che sono state sgombrate il 16 gennaio 2010 dall’area Ex-Osmatex di Sesto Fiorentino, 185 cittadini rom a cui sono state distrutte le abitazioni consistenti in baracche e messe sulla strada. Le famiglie trovarono riparo nell’area di Quaracchi, Via Ponte a Quaracchi 72.

Le Amministrazioni Comunali di Firenze e Sesto Fiorentino continuano a sostenere di offrire delle alternative alle famiglie rom sottoposte agli sgomberi e riferiscono agli organi di stampa il rifiuto delle sistemazioni offerte da parte delle stesse.

Le soluzioni proposte comportano sempre la divisione dei nuclei familiari, separare le donne ed i bambini dagli uomini, separare i padri dai figli, le mogli dai mariti. Le famiglie rom vedono nell’unità familiare il principale valore e rifiutano queste soluzioni.

Lo Stato Italiano è basato sulla Costituzione. Questa nel Titolo II – Rapporti Etico e Sociali
Articoli 29, 30 e 31 riconosce i diritti della famiglia come società naturale. Dividere artificiosamente le famiglie, dividere gli uomini dalle donne, i mariti dalle mogli, i padri dai figli è un atto illecito, una violenza, una intollerabile sopruso alla dignità umana.

Gli esempi sopra riportati rappresentano solo gli ultimi gravi atti di illegalità e  discriminazione razziale che la società civile rom vive all’interno dello Stato italiano.

L’Associazione che legalmente rappresento è costretta a denunciare costantemente alle autorità preposte gli abusi che quotidianamente si verificano sul territorio dello Stato Italiano esponendosi a ritorsioni, abusi, minacce anche di morte (allegato denuncia presentata ai Carabinieri di Latina il 1 ottobre 2011)

Ricordando che in base alla normativa vigente i Sindaci sono responsabili della vita dei cittadini nei territori da loro amministrati.

Tutto quanto sopra premesso e considerato, lo scrivente dichiara di proporre

denuncia querela

nei confronti di tutti coloro che saranno individuati ed identificati dalla S.V. Illustrissima, per tutti quei fatti di rilevanza penale che la S.V. dovesse ravvisare nei fatti di cui in narrativa, per i quali essa fosse condizione necessaria per la procedibilità, così manifestando la propria volontà perché si proceda penalmente nei confronti dei suddetti così come individuati ed identificati.

Fanno sin da ora espressa riserva di costituirsi parte civile per le restituzioni ed il risarcimento dei danni nel procedimento penale che la S.V. illustrissima dovesse ritenere di instaurare, nominando quale proprio difensore, ai sensi dell’art. 101 c.p.p. l’Avv. Gianni Mannucci del Foro di Firenze, con studio in Firenze, Via Stradivari nr. 23, presso il quale eleggo domicilio.

Ai sensi dell’art. 408 c.p.p. chiedono di essere informati di un’eventuale richiesta di archiviazione, anche parziale, nonché dell’eventuale proroga del termine di indagine ex art. 406 c.p.p.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 459, comma primo, c.p.p., formulano sin da ora opposizione all’eventuale definizione del procedimento con decreto penale di condanna.


Con osservanza.

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
(opera nomadi toscana)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 320 9489950


Si allega in copia

Copia denuncia Procura della Repubblica 25 gennaio 2012
Comunicati dell’ufficio stampa del Comune di Firenze 5 gennaio 2012
Atti del servizio Emergenza Freddo (anni 2007 – 2008 – 2009) e del servizio Campi sosta Olmatello e Poveraccio
Delibera n. 279 Regione Toscana  il  26 aprile 2011
Delibera  Comune di Firenze 2011/DD/05263 il16 giugno 2011
Denuncia presentata al Commissariato di Sesto il 5 luglio 2011
Lettera alla Commissione Europea il 27 dicembre 2011
Denuncia presentata ai Carabinieri di Latina il 1 ottobre 2011