mercoledì 28 dicembre 2011

ROM - Proposta costruttiva al Governo Italiano




Roma 23 gennaio 2012

Presidente del Consiglio dei Ministri
Ministro Economia e Finanze
Mario Monti
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma - Italy
tel. (+39) 0667791

Segretario del Consiglio dei Ministri

Segretario Generale
Manlio Strano

Capo dell'Ufficio
Cons. Anna Lucia Esposito
tel. 06 67793206
fax. 06 6795807 

Ministro Sviluppo Economico
Corrado Passera
Gabinetto del Ministro - Via Molise, 2 - 00187 ROMA
tel: (+39) 06.42043486 -06.420434000 
fax: (+39) 06.47887964
Ufficio stampa: (+39) 06.420434315 - 47887859 - fax (+39) 06.47887878 
segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it

Ministro Affari Europei
Enzo Moavero Milanesi
Dipartimento per gli affari europei (PCM)
Piazza Nicosia, 20- 00186 ROMA
Tel: (+39) 06.67795191
Fax (+39) 06.6779.5342/5326 
info@politichecomunitarie.it 

Ministero degli Interni
Anna Maria Cancellieri

Ministero del Lavoro , Politiche Sociali, Pari Opportunità
Elsa Fornero
Via Veneto 56 - 00187 ROMA
Tel: (+39) 06 46831
Ufficio stampa: (+39) 06.48161451-2 
 
ufficiostampa@lavoro.gov.it

Ministero della Giustizia
Paola Severino Di Benedetto

Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca
Francesca Profumo

Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale
Andrea Riccardi
Largo Chigi, 19 - 00187 ROMA
Tel: (+39) 06.67794670 - Fax: (+39) 06.67794719 
segreteria.ministroriccardi@palazzochigi.it

Ministero della Salute
Renato Balduzzi

Conferenza Presidenti delle Regioni
Presidente Vasco Errani

UPI
Presidente Giuseppe Castiglioni

Direttore Generale
Piero Antonelli

ANCI
Presidente Graziano Del Rio

UNAR
Direttore Massimiliano Monnanni



oggetto:  Questione Rom

               Precisazioni in merito alle denuncie fatte alla Commissione Europea 
               sulla non corretta applicazione nello Stato Italiano delle direttive 
               2000/43/Ce e 2004/38/Ce

               Proposta di costruzione comune, riforme strutturale, 
               sviluppo economico

               Riforma strutturale UNAR e nascita Consiglio Nazionale Rom - CNR

               Richiesta urgente di incontro

In data 27 dicembre 2011 abbiamo avanzato richiesta alla Commissione Europea di 
procedere con avvio di procedura di infrazione vs Stato Italiano per non corretta 
applicazione delle direttive comunitarie 2000/43/Ce e 2004/38/Ce (allegato)

Precisando che la presente richiesta è volta al raggiungimento di una effettiva 
implementazione della strategia di inclusione sociale per la popolazione rom presente 
all’interno dello Stato Italiano e non prefigge nel suo scopo un carattere punitivo ma 
semplicemente educativo.

Apprezziamo gli sforzi iniziali del nuovo Governo Italiano e del Ministro dell’
Integrazione  e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi. Il 6 dicembre si è
tenuto a Roma,  c/o l’aula difesa del Senato della Repubblica un workshop organizzato
dalla Commissione  Straordinaria Diritti Umani, da Fieri (Presidenza della Repubblica)
e dalla Fondazione  Open Society che ha permesso la realizzazione del primo tavolo
di lavoro nel territorio  dello Stato Italiano intorno al quale la società civile rom, il
Governo Italiano, il Consiglio  d’Europa e la Commissione Europea hanno condiviso
l’esigenza di una strategia nazionale di inclusione sociale.

Lo Stato Italiano, in base agli accordi sottoscritti in sede comunitaria il 23-24 giugno 
deve approntare una strategia nazionale di inclusione sociale della popolazione rom
come  specificato nella lettera del Capo Unità Lina Papamichalopoulou – Commissione
Europea  Unità  D4 il 24 ottobre 2011 con protocollo JUST/D4 – In/st/ Ares (2011)
1133029  nel rispetto del  quadro Ue adottato il 5 aprile 2011 e le conclusioni del
Consiglio del 19 maggio 2011.

La strategia doveva essere varata entro il 31 dicembre 2011.

Il Governo Italiano ha indicato l’Unar, a seguito della riunione tenutasi il 10 novembre
2011  c/o il Comitato Tecnico Permanente Integrato del CIACE - Dipartimento Politiche
Europee  della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale punto di contatto nazionale
PCN per le  strategie di integrazione dei Rom fino al 2020, con il compito di elaborare
 nei termini stabiliti  uno schema di piano strategico di interventi da sottoporre
all'attenzione della Commissione Europea.

L’Unar ha pubblicato un Avviso di Manifestazione di Interesse per la partecipazione alle 
strategie di inclusione dei Rom il 12 dicembre 2011 con protocollo Rep. Unar n 787 
del 12 dicembre 2011.

Segnaliamo che le misure adottate con questo provvedimento dirigenziale, nel quale si 
richiede  l’iscrizione al registro di cui all’articolo 6 del D.Lgs. 9 luglio 2003, n. 215 
continueranno ad escludere larga parte della società civile rom da ogni percorso di 
inclusione sociale contraddicendo la natura stessa degli accordi sottoscritti in ambito 
Ue dove si  prevede di “concepire, realizzare e monitorare le strategie in stretta 
cooperazione ed attraverso un dialogo continuo con la società civile Rom e 
con le autorità regionali e locali”.

Ad oggi non è stata elaborata nessuna strategia nazionale di inclusione sociale 
per la popolazione rom da parte dello Stato Italiano

Numerose amministrazioni comunali continuano ad escludere e perseguitare le
popolazioni  rom. Nelle città di Firenze, Prato, Pesaro, Bologna e molte altre le
amministrazioni  rifiutano incontri con la società civile rom. Le segnalazioni costanti delle
discriminazioni  razziali operate dalle Amministrazioni comunali contro i cittadini Rom
fatte all’Unar ed agli Osservatori Provinciali da esso istituiti non producono nessuna
iniziativa istituzionale.  Nella città di Torino, soltanto dopo l’intervento della Magistratura
l’Unar avvia una indagine sul pogrom razzista.

L’Unar è stato istituito dallo Stato Italiano recependo la direttiva 2000/43/Ce. Il suo 
assetto istituzionale lo vede collocato alle dipendenze della Presidenza del Consiglio 
dei Ministri. Questo assetto impedisce una effettiva indipendenza dell’Osservatorio 
sulle discriminazioni razziali dal Governo. L’essere il PNC lo rende organo di Governo 
effettivo della strategia di inclusione sociale per conto dello Stato Italiano. Come può 
un organo di Governo controllare se stesso nel caso di Discriminazioni Razziali?

La proposta che portiamo alla Commissione Europea, al Governo Italiano ed al Consiglio 
d’Europa è l’Istituzione di un Consiglio Nazionale Rom (CNR) direttamente collegato 
al Consiglio dei Ministri. Il CNR composto da rappresentanti del Ministero degli Interni, 
del Lavoro e Politiche Sociali, della Giustizia, dell’Istruzione Università e Ricerca, delle 
Pari Opportunità, dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale, della Salute, della 
Conferenza Presidenti delle Regioni, dell’UPI, dell’ANCI, della Società Civile Rom, 
della Commissione Europea (rappresentanza in Italia) e del Consiglio d’Europa 
(Mediatori Interculturali – Romed) potrebbe rappresentare una garanzia per una effettiva 
e concreta implementazione della Strategia di Inclusione Sociale all’interno del quadro UE.

L’Unar svincolato da compiti di Governo potrebbe solo in questo modo essere il garante 
effettivo come Osservatorio sulle Discriminazioni Razziali in base alla direttiva 2000/43/Ce.

E’ questo il richiamo che la nostra Associazione Nazione Rom ha fatto al Ministro per gli 
Affari europei Enzo Moavero Milanesi, intervenendo all'evento organizzato a Roma 
dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea il 19 dicembre 2011 al quale 
ha partecipato il Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia.

Alla presenza del Direttore Lucio Battistotti e del Vice Direttore Emilio Dalmonte 
è stato richiesto  il rispetto delle direttive europee,una presa di coscienza dei benefici 
economici,  politici e culturali che porterebbe la piena inclusione della popolazione Rom, 
prima minoranza  etnica dell’Ue, stigmatizzando il rinnovato accordo anti-economico 
sottoscritto dal nuovo Governo Italiano con il Governo Libico di Tripoli che ricalca 
sostanzialmente il precedente siglato dall’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi 
ed l’ex leader Libico Mu’ammar Gheddafi.

Il rispetto delle regole è la condizione basilare per permettere la costruzione di una 
Comunità Europea unita e coesa nell’affermazione del benessere collettivo, della 
democrazia e della libertà per tutti i cittadini dell’Ue.

Il rispetto della dignità umana, dei suoi diritti, il riconoscere ogni cittadino presente 
nel territorio dell’Ue così come l’apertura ai cittadini provenienti da paesi terzi 
all’Ue sono le basi per la costruzione di una economia di benessere e ricchezza diffusa. 
Ogni altra misura restrittiva rappresenta concretamente una misura anti-economica 
ed anti-umana.



Con cordiale sollecitudine ed in attesa di vostre comunicazioni

Distinti Saluti


Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
(opera nomadi toscana)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 3209489950

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