17 dicembre 2011
FIRENZE
Diciassettemila in piazza. Uniti per dire 'no al razzismo'.
E' stato un vero trionfo di bandiere e slogan, urlati sì ma nel rispetto del lutto. Un vero messaggio di umanità da parte di tutta la città di Firenze che ha risposto così, senza violenza o disordini, al duplice omicidio commesso da Gianluca Casseri che ha ucciso due senegalesi in piazza Dalmazia, luogo da dove ha preso il via il corteo, e ne ha feriti altri tre prima di uccidersi nel parcheggio sotto al mercato centrale.
In prima fila i parenti delle vittime e dietro di loro il lungo serpentone. 'Mai più', 'Dignità', 'Libertà'. Questi i messaggi. Mai più un martedì di terrore come quello passato. Mai più discriminazioni razziali.
In prima fila i parenti delle vittime e dietro di loro il lungo serpentone. 'Mai più', 'Dignità', 'Libertà'. Questi i messaggi. Mai più un martedì di terrore come quello passato. Mai più discriminazioni razziali.
Lo hanno detto i partecipanti che sono venuti da tutta Italia.
Associazioni, il mondo politico, anche nazionale, amministratori ed esponenti delle comunità e delle associaioni cittadine e circa cinquemila senegalesi, sono arrivati qui per ricordare Mor Diop, 54 anni e Modou Samb, 40 anni. Due vittime della follia omicida di Casseri, pistoiese, simpatizzante per Casa Pound, associazione di destra radicale, che anche oggi, a Bari, ha ribadito di ''non sentirsi in colpa e non dover chiedere scusa a nessuno'' per l'assassinio dei due ambulanti.
Immediata la replica di Pape Diaw, il portavoce della comunità senegalese che è intervenuto dal palco di Santa Maria Novella, luogo in cui è terminata la manifestazione: ''Noi senegalesi non abbiamo bisogno delle scuse di Casa Pound; loro, piuttosto, dovrebbero vergognarsi, e non solo di fronte a noi, ma davanti al mondo intero''.
Diaw, nei giorni scorsi, aveva invocato la chiusura delle sedi di Casa Pound. ''Prima o poi - ha aggiunto oggi - l'onesta' dei cittadini trionfera' su questi personaggi''. Poi, rivolgendosi alla Lega.: ''C'e' un partito che si richiama alle radici cristiane ma fomenta l'odio razziale. Questa gente dovrebbe leggere 70 volte il Vangelo ma non capiamo se loro usano la religione solo per propaganda''. Ha detto Pape Diaw. ''Questo momento dovrebbe essere per la politica italiana l'alba di una nuova speranza, affinché i nostri fratelli non siano morti invano. Se la politica riuscira' a dare le giuste risposte ci sara' una sua resurrezione, se no avremo perso tutti''.
Poi il ringraziamento alla città di Firenze. "Grazie a Firenze, per la partecipazione al nostro lutto e per la solidarieta'". Grazie ai tanti fiorentini che insieme ai suoi connazionali hanno dato vita a una manifestazione di solidarieta' dopo i tragici fatti. Il comizio di Diaw è stato fatto sia in italiano, che nella lingua del Senegal.
Molti i personaggi politici intervenuti, fra cui Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Nichi Vendola, il governatore della Toscana Enrico Rossi, il sindaco Matteo Renzi e i rappresentanti e portavoce delle comunità di immigrati a Firenze e in Toscana.
GLI INTERVENTI:
Enrico Rossi e la richiesta di cittadinanza ai tre feriti. ''Faccio appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perche' riconosca ai tre senegalesi feriti il diritto, se vorranno, ad avere subito la cittadinanza italiana''. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dal palco della grande manifestazione antirazzista organizzata dalla comunita' senegalese in omaggio alle vittime del killer Gianluca Casseri. ''Sarebbe un gesto di fratellanza - ha aggiunto Rossi - un atto importante e concreto di riconciliazione''.
Pierluigi Bersani: ''Bisogna avere una reazione sul piano culturale e civile perche' siano bloccati immediatamente i rigurgiti di tipo razzista. Bisogna chiedere alle istituzioni di fare la loro parte reprimendo con severita' i fenomeni di terrorismo razzista''. ''In un momento di crisi c'e' l'esigenza di essere vigili e ribadire un concetto di fondo, la comune unita' degli uomini. La politica deve partire da questo - ha concluso Bersani - se no non e' politica''.
Rosy Bindi: "Oggi siamo tutti senegalesi. Vediamo di non scordarcelo domani". Cosi' la presidente dell'assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi.
L'ex ministro e membro dell'ufficio politico del PdL Gianfranco Rotondi insieme a Franco De Luca sono giunti a Firenze in piazza Dalmazia per prendere parte al corteo organizzato dalla comunita' senegalese dopo l'episodio di violenza e di razzismo in cui hanno perso la vita Samb Modou e Diop Mor.
Nichi Vendola: ''Il razzismo e' stato sdoganato dalle classi dirigenti per un tempo lunghissimo. Il linguaggio del potere e' stato un linguaggio razzista''. Lo ha detto il leader di Sel e governatore della Puglia Nichi Vendola che partecipa al corteo. ''L'Italia - ha aggiunto - e' un Pese che ha cancellato le leggi che stigmatizzavano l'odio razziale, che ha costruito una normativa razziale. Ora non bastano buoni sentimenti e parole. Oggi bisogna bisogna ricostruire il profilo civile dell'Italia accogliente e democratica. Bisogna liberarci dall'immondizia delle leggi razziali, cancellare la Bossi-Fini e ripristinare la legge Mancino che sanziona penalmente l'istigazione all'odio razziale. Bisogna inoltre - ha concluso Vendola -riconoscere il diritto di cittadinanza a chi nasce in Italia.
Paolo Ferrero: ''In Italia sta rinascendo un fenomeno, oggi minoritario, ma non piccolissimo di fascismo razzista. Bisogna smettere di tollerare che dietro un discorso culturale si stia risdoganando l'idea del fascismo, mi riferisco a Casapound e altre organizzazioni''. Lo ha detto il segretario del Prc Paolo Ferrero oggi in corteo a Firenze. Per Ferrero, altro fenomeno e' la Lega che, secondo il leader di Rifondazione, ''e sul versante razzista''. ''Ma aver tollerato che ministri inneggiassero al razzismo e' stato un errore anche da parte del presidente della Repubblica, perche' alla fine queste cose diventano senso comune e anche normali''. Secondo Ferrero, ''oggi a Firenze manca il centro e il centrodestra mentre l'antifascismo e l'antirazzismo dovrebbero essere la religione civile di tutti''.
Poi il ringraziamento alla città di Firenze. "Grazie a Firenze, per la partecipazione al nostro lutto e per la solidarieta'". Grazie ai tanti fiorentini che insieme ai suoi connazionali hanno dato vita a una manifestazione di solidarieta' dopo i tragici fatti. Il comizio di Diaw è stato fatto sia in italiano, che nella lingua del Senegal.
Molti i personaggi politici intervenuti, fra cui Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Nichi Vendola, il governatore della Toscana Enrico Rossi, il sindaco Matteo Renzi e i rappresentanti e portavoce delle comunità di immigrati a Firenze e in Toscana.
GLI INTERVENTI:
Enrico Rossi e la richiesta di cittadinanza ai tre feriti. ''Faccio appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perche' riconosca ai tre senegalesi feriti il diritto, se vorranno, ad avere subito la cittadinanza italiana''. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dal palco della grande manifestazione antirazzista organizzata dalla comunita' senegalese in omaggio alle vittime del killer Gianluca Casseri. ''Sarebbe un gesto di fratellanza - ha aggiunto Rossi - un atto importante e concreto di riconciliazione''.
Pierluigi Bersani: ''Bisogna avere una reazione sul piano culturale e civile perche' siano bloccati immediatamente i rigurgiti di tipo razzista. Bisogna chiedere alle istituzioni di fare la loro parte reprimendo con severita' i fenomeni di terrorismo razzista''. ''In un momento di crisi c'e' l'esigenza di essere vigili e ribadire un concetto di fondo, la comune unita' degli uomini. La politica deve partire da questo - ha concluso Bersani - se no non e' politica''.
Rosy Bindi: "Oggi siamo tutti senegalesi. Vediamo di non scordarcelo domani". Cosi' la presidente dell'assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi.
L'ex ministro e membro dell'ufficio politico del PdL Gianfranco Rotondi insieme a Franco De Luca sono giunti a Firenze in piazza Dalmazia per prendere parte al corteo organizzato dalla comunita' senegalese dopo l'episodio di violenza e di razzismo in cui hanno perso la vita Samb Modou e Diop Mor.
Nichi Vendola: ''Il razzismo e' stato sdoganato dalle classi dirigenti per un tempo lunghissimo. Il linguaggio del potere e' stato un linguaggio razzista''. Lo ha detto il leader di Sel e governatore della Puglia Nichi Vendola che partecipa al corteo. ''L'Italia - ha aggiunto - e' un Pese che ha cancellato le leggi che stigmatizzavano l'odio razziale, che ha costruito una normativa razziale. Ora non bastano buoni sentimenti e parole. Oggi bisogna bisogna ricostruire il profilo civile dell'Italia accogliente e democratica. Bisogna liberarci dall'immondizia delle leggi razziali, cancellare la Bossi-Fini e ripristinare la legge Mancino che sanziona penalmente l'istigazione all'odio razziale. Bisogna inoltre - ha concluso Vendola -riconoscere il diritto di cittadinanza a chi nasce in Italia.
Paolo Ferrero: ''In Italia sta rinascendo un fenomeno, oggi minoritario, ma non piccolissimo di fascismo razzista. Bisogna smettere di tollerare che dietro un discorso culturale si stia risdoganando l'idea del fascismo, mi riferisco a Casapound e altre organizzazioni''. Lo ha detto il segretario del Prc Paolo Ferrero oggi in corteo a Firenze. Per Ferrero, altro fenomeno e' la Lega che, secondo il leader di Rifondazione, ''e sul versante razzista''. ''Ma aver tollerato che ministri inneggiassero al razzismo e' stato un errore anche da parte del presidente della Repubblica, perche' alla fine queste cose diventano senso comune e anche normali''. Secondo Ferrero, ''oggi a Firenze manca il centro e il centrodestra mentre l'antifascismo e l'antirazzismo dovrebbero essere la religione civile di tutti''.
La preghiera:
Una preghiera islamica intonando versetti del Corano e' stata invocata da religiosi musulmani, tra cui l'Immam Izzedin Elzir, in piazza Santa Maria Novella rivolgendosi alla folla che ha partecipato al corteo antirazzista. La preghiera e' durata alcuni minuti ed e' stata anche dedicata ai due senegalesi uccisi da Gialuca Casseri nonche' agli altri tre feriti in modo grave che ancora sono ricoverati in ospedale, auspicando per loro la guarigione. Nella piazza e' risonata una tipica litania islamica ascoltata in silenzio dai presenti. Poi sono proseguiti gli interventi dal palco.
A concludere la giornata il discorso del portavoce della Comunità Rom.
interventi dal palco
Firenze e Torino: razzismo e discriminazioni
in Italia è emergenza DIRITTI UMANI
video manifestazione Firenze
TORINO
I Rom da una parte in una fiaccolata guidata dalla Cgil e dall'Assocazione Terra del Fuoco, che è giunta alle 19,30 davanti a Palazzo Civico. I senegalesi e gli africani dall'altra in corteo da piazza Castello a Porta Nuova, dove hanno osservato un minuto di silenzio per i connazionali uccisi a Firenze il 13 dicembre scorso. http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=uM0Ntsz58p8&feature=endscreen
Duecento cinquanta da un lato, circa 500 dall'altra per dire «Stop al razzismo»; non solo quello dell'estremista che ha ucciso i due senegalesi a Firenze, ma anche quello recentissimo del blitz punitivo che proprio a Torino ha messo a ferro e fuoco il campo rom della Continassa, in seguito a una falsa denuncia per stupro.
Siamo lontani dai numeri della manifestazione di Firenze.
Torino è rimasta fredda al richiamo di chi vuol dire no al razzismo. la città che più di ogni altra in Italia a partire dagli anni'50 è stata meta ambita di immigrati, italiani provenienti dal Sud Italia, questa sera è sembrata indifferente. Il centro era sì gremito di torinesi, ma soprattutto impegnati nello shopping natalizio.
Donata Canta, segretario della Cgil torinese, in testa al corteo ha esortato: «Bisogna reagire, tutti, anche chi non è razzista deve scendere in piazza e reagire. Si parla tanto di manovra economica, ma l'Italia va risanata anche dal punto di vista dell'integrazione».
Michele Curto, capogruppo di Sel in Comune, ha detto che la fiaccolata è stata il simbolo del «corpo sano di Torino, che reagisce». Pochi tuttavia i volti dei torinesi che spuntano dai due cortei, prevalentemente affollati da immigrati stranieri.
Pacifico il corteo dei senegalesi e degli africani che hanno sfilato per via Po e poi per via San Massimo, passando da San Salvario, quartiere multietnico per eccellenza a Torino, e fermandosi con un minuto di silenzio in onore dei morti di Firenze alla stazione di Porta Nuova.
MILANO
BOLOGNA
GENOVA
ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel: +39 3209489950 +39 3281962409
email: operanomadi.toscana@hotmail.it
web: http://nazionerom.blogspot.com
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