Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza della Provincia di Firenze è responsabile
di razzismo, violenze e pulizia etnica nella Stazione di Santa Maria Novella
trattamenti disumani e degradanti per cittadine e cittadini di etnia Rom
Da
20 febbraio 2014, nella Stazione di Santa Maria Novella è iniziata
una operazione di razzismo e pulizia etnica ordinata dal Comitato per
l'Ordine e la Sicurezza della Provincia di Firenze con la complicità
di testate giornalistiche nazionali e locali. La denuncia dei reati
penali in atto commessi dai vertici amministrativi del fiorentino e
media è stata presentata alla Procura della Repubblica – Tribunale
di Firenze dall'Associazione Nazione Rom. Nel primo esposto
presentato in data 17 marzo 2014 è stato chiesto di verificare
“l'esistenza
di comportamenti di fenomeni discriminatori contro l'etnia rom”
sottolineando il “tentativo
di aprire una vera e propria guerra contro i poveri, gli ultimi, gli
emarginati e gli esclusi”
Il Prefetto Luigi Varratta ed il Sindaco di Firenze Dario Nardella sono responsabili
di razzismo, violenze e pulizia etnica nella Stazione di Santa Maria Novella
trattamenti disumani e degradanti per cittadine e cittadini di etnia Rom
Dal 20 febbraio
2014 il Prefetto Luigi Varratta, il Questore Raffaele Micillo, il
Sindaco Dario Nardella unitamente a centinaia di Agenti di Polizia di
Stato, Agenti di Polizia Municipale, Agenti di Vigilanza Privata,
addetti alla Sicurezza e Protezione Aziendale della Rete Ferroviaria
Italiana diretta dall'Amministratore Delegato Michele Mario Elia
hanno costantemente e quotidianamente presidiato ogni metro quadrato
dei binari, dei treni e della Stazione Ferroviaria di Santa Maria
Novella rendendosi responsabili di “trattamenti
disumani e degradanti verso cittadini e cittadine di etnia Rom”
accusati dalla carta stampata , da televisioni, radio, quotidiani di
informazioni on lines di essere “ladri,
scippatori, pericolosi criminali”,
accusati da Polizia di Stato e Procura di essere una “associazione
a delinquere” con conseguente
richiesta di arresto.
Santa Maria Novella Stazione di Firenze
I cittadini e cittadine Rom sono vittime
di trattamenti disumani e degradanti
Una vera e
propria psicosi anti Rom attraversa la città di Firenze e l'intera
Italia: una psicosi di
carattere apertamente razzista che continua ogni giorno. Stamani (27
luglio 2014) il quotidiano La Nazione – Cronaca di Firenze, riporta
una lettera scritta dall'Avvocato Luca Santarelli. Lo scritto
evidenzia una fobia anti Rom: “sono
entrato nella Stazione di SM Novella e sul treno c'erano 15 Rom che
mi guardavano male” e parole di
autentico razzismo “ho trovato
rifugio sedendomi accanto ad un altro viaggiatore di razza bianca”.
il direttore de LA NAZIONE - Cronaca di Firenze Marcello Mancini
Il direttore
de La Nazione Marcello Mancini, il
26 luglio 2014 pubblica articolo dal titolo «Questa
è la stazione
dei Rom».
É resoconto di un dialogo avuto nei Treni dell'Alta Velocità.
Nell'articolo si descrive una lavoratrice mentre assicura il carrello
con le bibite sul pianerottolo in prossimità dell’uscita. Alla
domanda del giornalista che le chiede se avesse bisogno di spazio, la
risposta è «Devo
metterlo al riparo, perché questa è la stazione dei Rom, ormai lo
sanno tutti: salgono sul treno e qui ogni cosa è a rischio furto».
Santa Maria Novella Stazione di Firenze
cittadini e cittadine Rom chiedono il rispetto
della LEGGE e dei DIRITTI UMANI
Nell'ordinanza
emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari dott.sa M.M. Dolores
Limongi il 23 luglio 2014 e relativa ad indagini condotte verso 14
cittadini presenti nella Stazione di Firenze dai Pm Giuseppe Ledda e
Giuliano Giambartolomei: l'accusa di “associazione
a delinquere” e la “richiesta
di arresto” è
respinta con un provvedimento
articolato in 18 pagine. Il Giudice contesta ai cittadini reati quali
“resistenza, violenze, minacce”.
Non ci sono rapine ma solo il furto della somma di dieci euro ed un
episodio di tentata estorsione. Ben
poco rispetto alle aspettative della gigantesca operazione “Firenze
– Fiore all'Occhiello”
messa
in moto dal Comitato Ordine e Sicurezza e dal Prefetto Luigi
Varratta. É proprio il Prefetto
di Firenze a dichiarare per scritto, in data 20 febbraio 2014, la
sua volontà: “la strategia vuole
contrastare il continuo accattonaggio. Le persone fermate non hanno
precedenti penali e non siamo in presenza di reati. Una persona è
stata controllata 29 volte”
le donne Rom di Santa Maria Novella sono vittime di trattamenti disumani e degradanti
causati dall'Ordinanza Razzista del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza di Firenze
Durante sei mesi
di operazione nessuno giornalista ed opinionista ha intervistato i
cittadini e le cittadine di etnia Rom presenti nella Stazione di
Santa Maria Novella. Nessuno fino a mercoledi 23 luglio 2014, quando
Amélie Tapella, attivista dell'organizzazione non governativa COSPEL
ha intervistato alcuni di loro.
Queste le dichiarazioni:
Marios,
cittadino rumeno, in Italia da 5 anni:
“Prima
erano più tranquilli con noi, ora per qualsiasi cosa ti mandano via,
ti picchiano, ti urlano addosso, hanno picchiato delle ragazze. Ti
urlano: vai fuori! Esci dalla stazione! Ad esempio oggi appena ha
iniziato a piovere ci hanno fatto uscire sotto la pioggia. Quando
metti la valigia sul treno poi ti picchiano, quando vado a fare
denuncia non posso farla”.
Santa Maria Novella - Stazione di Polizia Ferroviaria
trattamenti disumani e degradanti per le donne Rom a Firenze
Cornelia:
“Anche
io sono della Romania, sono qui da 3 anni, ho famiglia in Romania, i
miei bambini non li vedo da un anno e piangono senza di me, vivono
con i miei genitori. Abbiamo cercato lavoro in Romania ma non ce n’è,
ci sono problemi anche di acqua, quindi siamo venuti qui. Qui ci
trattano male, mi pizzicano il braccio. Un giorno ero sul treno per
Venezia, ho aiutato una signora con i bagagli e mi ha picchiato, sono
anche incinta di due mesi e in queste condizioni è davvero
difficile. A me andrebbe bene tutto, fare le pulizie ad esempio,
pulire le strade, qualsiasi cosa. Noi quando vediamo qualcuno rubare
andiamo subito a denunciarlo, noi non rubiamo! Un giornalista è
venuto oggi con la telecamera, io gli ho chiesto perché ci
riprendeva e lui ha urlato lasciami stare, voi siete tutti zingari!
Così ci ha filmati senza dirci perché e chiederci niente”.
Santa Maria Novella Stazione di Firenze
cittadini e cittadine di etnia Rom raccontano la
loro vita e la ricerca di dignità e lavoro
Yonuts:
“Non
lo so perché fanno così. Ce l’hanno con noi perché i giornali
scrivono che siamo abusivi e rubiamo, non siamo così, abbiamo una
casa, una famiglia, noi veniamo per rubare secondo voi? No, siamo
uomini bravi, seri. Io sono qui da 7, 8 anni in questa stazione, ogni
tanto torno in Romania, io non sono mai andato in carcere, nessuno di
noi. Penso che dove sono le barriere dovrebbero chiedere i biglietti,
invece non lo fanno con tutti, dopo un po’ si stancano, ma quando
passiamo noi allora ci fermano! Perché vedono la pelle più scura.
In stazione ci sono molti individui che creano
problemi, e li creano anche a noi. Se vediamo qualcuno rubare noi
andiamo alla polizia a dirglielo. Una volta è accaduto che ho
aiutato una signora a portare il bagaglio sul treno, quando gliel’ho
appoggiato nel vagone ha detto che avevo rubato. Le risposto di
tranquillizzarsi e di venire con me dalla polizia per chiarire il
tutto. Ci sono molte telecamere in stazione, una volta che abbiamo
visto il video insieme si è ricreduta e mi ha chiesto scusa, ti
giuro ogni tanto fanno così!”.
Santa Maria Novella città di Firenze
cittadini e cittadine di etnia rom
denunciano il razzismo e l'apartheid
Marian:
“In realtà non sapevamo che i giornali
avessero scritto anti-rom. Pensare a quante persone vengono pagate
solo per controllare noi! Un sacco di soldi senza motivo, stanno lì,
chiacchierano, parlano tra di loro, organizzano le serate…perché
non si occupano di chi davvero crea problemi? Vengono da Prato,
Lucca, Pistoia. Ci dicono: non posso stare in ufficio perché devo
stare qui per voi. Ma noi non siamo abusivi, ci sono le telecamere,
andiamo a vedere chi è aggressivo in stazione, guardate come si
comportano con noi i poliziotti. Noi vogliamo vivere, abbiamo una
famiglia. Ora vedi queste scale? Una signora anziana potrebbe avere
bisogno di aiuto”. Noi non viviamo nemmeno nei campi,
viviamo in tenda, anche io vorrei una roulotte per dormire bene,
senza zanzare. Ma ovviamente vorrei vivere in una casa, tu quando vai
a casa la sera fai un bagno? Fai una doccia? Ebbene noi non la
facciamo, puzziamo. Dicono che puzziamo, ma dove ci laviamo?”
Santa Maria Novella Stazione di Firenze
donne di etnia Rom picchiate e vittime
di trattamenti disumani e degradanti
Dal
20 febbraio 2014 sono 68 i casi di discriminazione, violenza e
razzismo contro i Rom di SMN denunciati all’UNAR. Cinque gli
esposti alla Procura da parte dell'Associazione Nazione Rom per
aggressioni sui treni e ai margini dei binari. Diversi
esposti presentati il linguaggio discriminatorio utilizzato dai
Media, ritenuto responsabile di incitamento all’odio razziale.
Santa Maria Novella Stazione di Firenze
donne di etnia Rom vittime di trattamenti
disumani e degradanti: la vergogna del razzismo
istituzionale nella città del rinascimento
Per
presidiare legalità e sicurezza per ogni cittadino ed affermare una
possibilità di vita
è stato incontrato il sottosegretario di Stato del Ministero del
Lavoro Franca
Biondelli.
Protocollata
una proposta volta a creare “una
cooperativa portabagagli composta da rom, cingalesi, italiani
disoccupati”
ovvero per coloro che rientrano nella categoria sociale di poveri.
Questo porterebbe degli stipendi, un servizio pubblico non più
abusivo, utile alla società. Il risparmio di denaro pubblico
considerevole, detratti i costi del personale di Polizia di Stato e
Ferrovie impiegati per impedire l’accesso alla Stazione. Santa
Maria Novella diventerebbe il luogo dipinto nel 2006 da Gianpaolo
Talani. Un affresco di umanità, diritti e cultura chiamato
“partenze”.
Per vederlo basta alzare la testa e respirare con il cuore.
Stazione di Santa Maria Novella
le "partenze" dipinte da Gianpaolo Talani
viaggiatori uniti da vincoli di umanità
ASSOCIAZIONE
NAZIONE ROM
tel
+39 3281962409 +39 3209489950
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