luglio 2014 Firenze Santa Maria Novella
Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza caccia
i cittadini e le cittadine di etnia Rom dalla Stazione
In
Italia è in corso una gigantesca campagna politico/mediatica di carattere apertamente
razzista anti Rom. E' stato il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza della
Provincia di Firenze a cominciarla: il 20 febbraio 2014, esattamente tre giorni
dopo l'affidamento all'ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi di incarico per la
formazione del nuovo governo, nella Stazione di Santa Maria Novella diveniva
preponderante la necessità di garantire "vivibilità e decoro". Un problema di immagine si apriva
per il nuovo Presidente del Consiglio: telecamere ed attenzione di tutto il
paese puntati su Firenze con il Premier che sale tutti i giorni sui
Freccia Rossa in direzione Roma Termini. Nella
Stazione troppo evidente il problema povertà, una immagine non gradita:
cinquanta cittadini e cittadine rom frequentano quotidianamente lo scalo
ferroviario fiorentino. Ridotti senza acqua, luce, servizi igienici, umilissime
tende come casa all'interno di terreni di proprietà di Salvatore Ligresti e
Fondiaria s.p.a. nella piana di Castello accanto alla pista di Peretola.
Tutti i giorni sono presenti nella Stazione SMN per chiedere elemosina
oppure improvvisarsi facchini aiutando i viaggiatori dei Treni ad Alta Velocità
Freccia Rossa.
luglio 2014 Firenze Santa Maria Novella
cittadine di etnia Rom chiedono di vivere nella dignità
e nel rispetto dei diritti umani fondamentali
Il
Comitato per l'Ordine e la Sicurezza ordina il presidio permanente della
Stazione mobilitando cento rappresentanti delle forze dell'ordine: Carabinieri,
Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Municipale, addetti
Trenitalia, Vigilantes Privati cercano diimpedire fisicamente
l'accesso a Santa Maria Novella ai cittadini Rom ed ai cittadini poveri. La
risposta dell'Associazione Nazione Rom (ANR) è l’immediato presidio permanente dello scalo
ferroviario a difesa di legalità e diritti umani. Ogni abuso viene
registrato, fotografato, denunciato all'UNAR - l'Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio. Si giunge al 21
marzo 2014, giornata mondiale di lotta contro il razzismo: la Società Civile
Rom organizza una manifestazione antirazzista. Pochi giorni prima un esposto
alla Procura evidenzia il carattere discriminante ed illegale dell'Ordinanza
emessa dal Comitato presieduto dal Prefetto Luigi Varratta, dal Questore
Raffaele Micillo e dal fidato amico del Premier Matteo Renzi, l'attuale Sindaco
Dario Nardella.
21 marzo 2014 Stazione di Santa Maria Novella
MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA
La
manifestazione è un successo: molti
addetti della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine solidarizzano con i
cittadini e le cittadine di etnia Rom. Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza
di Firenze arretra. Spariscono dalla Stazione Carabinieri e Guardia di
Finanza. I problemi "decoro e vivibilità" rimangono. Tutti i
cittadini e le cittadine di etnia Rom sono incensurati, nessuno ha mai avuto
problemi con la legge. Lo stesso Prefetto Luigi Varratta afferma pubblicamente
che "non siamo di fronte a reati penali" riferendosi al
comportamento dei Rom della Stazione.
Che
fare? E' il Giornale di Alessandro Sallusti a scendere in campo in soccorso di
Matteo Renzi. La ricetta è semplice: bisogna trasformare i portabagagli e le
persone che chiedono le elemosina in "pericolosi criminali"
approfittando della credenza popolare secondo cui "i Rom rubano".
Alessandro Sallusti direttore responsabile del quotidiano
il Giornale: ha iniziato la campagna stampa di odio e razzismo
contro i cittadini e le cittadine di etnia Rom
Il 17
maggio 2014 esce un articolo a firma del giornalista Nino Materi sulle pagine
del Giornale: "se vuoi prendere il treno devi pagare il pizzo ai Rom,
passeggeri assediati da orde di zingari, biglietterie controllate dal
racket". Inizia la
criminalizzazione mediatica. Decine di articoli stampa, testate di
tutta Italia inviano cronisti sul posto. La Polfer invia relazioni alla
Procura: i Rom di Santa Maria Novella diventano, in pochissime settimane, “una
associazione a delinquere”. È questa l’accusa che giunge tra le mani del
Giudice per le Indagini Preliminari dott.sa MM Dolores Limongi: attraverso
un’ordinanza giudiziale il Tribunale di Firenze respinge accusa e richiesta di
arresto accordando però un divieto di dimora nel Comune di Firenze per dodici
cittadini Rom.
luglio 2014 Firenze Santa Maria Novella
i cittadini e le cittadine di etnia Rom
vengono criminalizzati da una campagna
politico/mediatica durata sei mesi
Il mondo politico e mediatico non è soddisfatto, non ammette di aver criminalizzato ingiustamente dei cittadini e cittadine poverissime. I giornali continuano a pubblicare notizie assolutamente false e prive di fondamento: La Repubblica di Firenze, Il Messaggero, Il Tempo titolano i propri articoli riportando notizie diffuse dagli stessi investigatori: “i dodici falsi facchini si sono trasferiti nella Stazione di Roma Termini”
Le
richieste di replica e rettifica nel rispetto di legge inviate ai quotidiani
dall’Associazione Nazione Rom non trovano pubblicazione ne rispetto di legge
sulla stampa. E’criminalizzazione
etnica: una fabbrica di odio razziale che non si ferma di fronte alla verità. I “dodici
falsi facchini” non sono a Roma ma in Romania. Stamani alle 10.00 gli
Avvocati difensori Gianni Mannucci e Gherardo Pecchioni hanno spiegato al
Tribunale la verità. La volontà dei cittadini Rom sottoposti ad indagine è
quella di esporre propria
versione dei fatti non appena
rientreranno in Italia. La psicosi anti Rom ha coinvolto nel frattempo anche il
Comitato per l’Ordine e la Sicurezza di Roma: il Prefetto Giuseppe Pecoraro, il
Sindaco Ignazio Marino hanno deciso ieri, in accordo con le Ferrovie di
istallare barriere nella Stazione di Roma Termini. La macchina dell’odio invoca
le stesse a Milano ed in tutta Italia.
luglio 2014 Firenze Santa Maria Novella
cittadine e donne di etnia Rom criminalizzate
dai media e dalla politica: una vergognosa
campagna di odio razziale anti Rom
A
Firenze, a Santa Maria Novella, la campagna di odio ha portato ad una vera e
propria “pulizia etnica”. Nella
stazione non c’è più un solo cittadino di etnia Rom. Impossibile
entrare anche se in possesso di biglietto ferroviario. Un muro, una barriera di
razzismo innalzato dal Sindaco Dario Nardella, dai vertici delle Ferrovie, da
Prefetto e Questore. Il 28 luglio 2014, Marcello Zuinisi legale rappresentante
ANR si è recato nel Palazzo Strozzi Sacrati sede degli uffici di Presidenza
della Regione Toscana per incontrare Thierry Mariani Presidente della
Commissione su Migrazioni, Profughi e Rifugiati dell'Assemblea Parlamentare del
Consiglio d'Europa. In accordo col Presidente della Regione Enrico Rossi ed il
deputato del Partito Democratico Andrea Rigoni, si è svolto un dialogo con il
Commissario Europeo al termine dell'incontro sulla “questione cinese” e la
città di Prato. Dossier sulle operazioni di pulizia etnica e razzismo
anti Rom è stato consegnato nelle mani del Consiglio d'Europa. La
richiesta è l’urgente e diretto coinvolgimento del Commissario Straordinario
sui Diritti Umani Nils Muiznieks.
luglio 2014 Firenze Santa Maria Novella
trattamenti disumani e degradanti contro le donne
e le cittadine di etnia Rom nella Polfer al binario 16.00
Firenze Stazione Santa Maria Novella
binario 6
il binario della vergogna razzista, nazista e fascista
Il
razzismo, la pulizia etnica, la violenza anti Rom, le Ordinanze Illegali emesse
dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza devono immediatamente terminare aprendo la strada a dialogo, rispetto dei DIRITTI
UMANI FONDAMENTALI, inclusione sociale, implementazione degli Accordi Quadro
Strutturali Europei. Con
questa determinazione l'Associazione Nazione Rom ha avviato contatti diretti
col Ministero del Lavoro chiedendo convocazione straordinaria di un TAVOLO
TECNICO PROGRAMMATICO tra CONSIGLIO NAZIONALE ROM, CGIL, CISL, UIL, SAP, e RFI,
ricordando che sulla “questione sicurezza appare illegittima e politicamente
disumana” la scelta del Premier Matteo Renzi di affidare le sorti della
Ferrovie all’AD Michele
Mario Elia sotto processo per STRAGE FERROVIARIA relativamente ai fatti di Viareggio
del 29/06/2009: 32 cittadini morti
RAZZISMO E' OLOCAUSTO
STOP APARTHEID
STOP RACISME
SIAMO TUTTI ROM
ufficio stampa e comunicazione
ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
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