Roma 2 maggio 2013
La Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso presentato dal Presidente del Consiglio Mario Monti e dal Ministro degli Interni Anna Maria Canecellieri avverso alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6055 del 16 novembre 2011.
L’emergenza nomadi è finita
Il 15
febbraio 2012 il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Ministro degli
Interni Anna Maria Cancellieri, le Prefetture Roma, Napoli e Milano, il
Dipartimento della Protezione Civile, difesi dall’Avvocatura generale dello
Stato, avevano presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione, chiedendo
l’annullamento della sentenza del Consiglio di Stato 6055 con la seguente
motivazione “la sentenza del
Consiglio di Stato non appare conforme a diritto nella parte in cui ha annullato
il D.P.C.M. 21/05/2008 dichiarativo dello stato di emergenza e, di conseguenza,
tutti gli atti adottati su quel presupposto.” I motivi dei ricorrenti sono
da individuare nell’eccesso del potere giurisdizionale del Consiglio di Stato “per esercizio del sindacato di legittimità
esteso alle valutazioni di merito riservate all’autorità amministrative”,
in relazione agli articoli 111 della Costituzione e 110 del codice del processo
amministrativo. Secondo i ricorrenti “la dichiarazione di emergenza è un atto di
alta amministrazione”
http://www.leggioggi.it/2012/04/03/emergenza-rom-governo-in-cassazione-contro-il-consiglio-di-stato/
Il “decreto
emergenza nomadi” fu istituito il 21 maggio 2008 dal Governo di Silvio
Berlusconi e Roberto Maroni. Da noi denunciato come contrario e lesivo del
diritto Europeo e Nazionale. Un atto governativo che ripropose in Italia una legge discriminatoria e razzista
paragonabile alle leggi razziali degli anni ’30 e ’40.
Il decreto “emergenza nomadi” equiparò la vita
di una intera etnia, quella del popolo Rom, ad un problema di “ordine pubblico”
nominando Commissari con poteri speciali, cinque Prefetti del Lazio, Lombardia,
Veneto, Piemonte e Campania.
Per il Popolo Rom quel decreto significò una
autentica odissea. Almeno 2300 sgomberi
di insediamenti formali ed informali si sono susseguiti in tutta Italia dal
2008 ad oggi, di cui più di 1000 nelle sole città di Milano e Roma. Un autentico terremoto che si è
abbattuto in Italia sulla popolazione Rom dal 2008 ad oggi. Ogni giorno, per cinque anni, la terra ha tremato sotto i piedi delle
famiglie rom, delle donne e madri, dei bambini, dei padri. Sotto i colpi
delle ruspe abbattute senza indennizzo e senza alternative credibili migliaia
di umili abitazioni di legno, lamiera e cartone. Il decreto “emergenza nomadi” autorizzò i
Prefetti ed i Sindaci a considerare la presenza di cittadini di etnia Rom come
un “problema di ordine pubblico”. Agli sgomberi illegittimi ed in aperta
violazione della direttiva europea 2000/43/CE sono susseguite esplulsioni di
massa di cittadini comunitari in aperta violazione della direttiva
europea 2004/38/CE.
Il 24
febbraio 2012 il tavolo interministeriale permanente del Consiglio dei
Ministri approvò la Strategia di
Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti in attuazione all’accordo quadro n. 173/2011 sottoscritto il 5 aprile 2011 dagli
Stati membri in sede di Commissione Europea. La strategia fu esplicitamente
rivolta al superamento dell’ “emergenza nomadi” ed alla implementazione di
concrete prassi di inclusione su quattro assi indicati dall’UE: casa, lavoro,
scuola, sanità. Lo stesso Ministro del Lavoro e del Welfare Elsa Fornero lo
ricordò il 15 maggio 2012 durante una
audizione in Commissione Diritti umani – Senato.
Il 29
marzo 2012 si tenne l’incontro in Sala della Lupa – Camera dei Deputati tra
la società civile rom, il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Governo
Italiano e la Vice-Presidente della Commissione Europea Viviane Reading. In
quella occasione il Presidente della Camera richiamò l’intero corpo dello Stato
al rispetto della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
(30.3.2010 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea)
In quella occasione l’Associazione Nazione Rom, con una lettera indirizzata alle
Istituzioni Europee e Nazionali, chiese
di avviare una Commissione
Internazionale composta da
persone integerrime ed incorruttibili per fare piena luce sui crimini antirom commessi dallo Stato Italiano ed in
Europa dal 1930 ad oggi. Chiedemmo un Tribunale
Internazionale che processi
l’olocausto rom, i carnefici, i razzisti ed i nazisti. Chiedemmo la fine del Porrajmos (olocausto rom) e la difesa ed affermazione dei
diritti umani.
Il 9
maggio 2012, nel Salone dei Cinquecento di Firenze, all’interno della
conferenza europea State of the
Union, richiesta di ritirare il ricorso fu consegnata allo stesso
Presidente del Consiglio Mario Monti.
Alla presenza del Presidente della Commissione Europea Manuel Josè
Barroso dimostrammo come, l’inclusione della popolazione Rom in Europa ed in
Italia avrebbe comportato vantaggi e ricchezza economica e fiscale sia per la
popolazione Rom che per le popolazioni autoctone.
(video intervento http://www.radioradicale.it/scheda/351967/seconda-edizione-della-conferenza-the-state-of-the-union-9-10-maggio-2012)
Il 4 giugno 2012,
la rappresentanza rom organizzata nell’Associazione Nazione Rom inviò un
ampio report alla Corte Suprema di Cassazione chiedendo di rigettare il
ricorso presentato dal Governo italiano contro la sentenza del Consiglio di
Stato 6055 del 16 novembre 2011.
Le organizzazioni dei diritti umani e della
società civile rom Associazione “21 luglio”, ERRC, Gruppo Internazionale
EveryOne, Associazione Nazione Rom, ASGI (Associazione Studi Giuridici
Immigrazione), Amnesty International hanno continuato a chiedere alla Corte suprema
di Cassazione ed alle istituzioni di rigettare il ricorso del Governo
denunciando il razzismo e gli sgomberi dei Sindaci in tutta Italia.
Era stata una famiglia rom con il supporto del’European
Roma Rights Centre ad ottenere nel 2011 dal Consiglio di Stato la sentenza 6050
dell’11 novembre che aveva stabilito «l’illegittimità del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008».
Ora la Corte di Cassazione ha rigettato il
ricorso, chiudendo ogni possibilità di ulteriori appelli: l’emergenza nomadi è finita.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_maggio_2/emergenza-nomadi-cassazione-dice-finita-212944969243.shtml
Ora rimane solo una legge: è la Strategia di
Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti varata nel febbraio 2012 in attuazione
della comunicazione della Commissione Europea n. 173. Questa legge è uguale per
tutti e da tutti deve essere rispettata ed applicata.
Associazione Nazione Rom
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