8 novembre 2012
Roma, Via Largo Chigi 19 - Presidenza del Consiglio dei Ministri
Una delegazione dell'Associazione Nazione Rom viene ricevuta
dall'Unar e dal Ministero dell'Integrazione e Cooperazione Internazionale
Firenze 14 gennaio 2012
COMUNICATO STAMPA
“Questione Rom” – Procura
di Firenze apre indagine dopo le denunce
dell’ Associazione Nazione Rom. Tre fascicoli al vaglio degli inquirenti. Sotto indagine le
concrete politiche adottate, verso la società civile rom dalla Regione Toscana, Comune di Firenze, Sesto Fiorentino, Caritas e Comuni della Versilia.
Il 21 settembre 2012 il
Procuratore Leopoldo de Gregorio ha aperto due fascicoli relativi alle vicende dei rom
presenti in Toscana. Un terzo fascicolo
aperto dalla Procura di Bologna con n. 1720/12/M45 attende di essere assegnato ad un Sostituto Procuratore
di Firenze.
I fascicoli con numero di
protocollo K 2012/003140 e K 2012/003138 contengono le denunce protocollate
alle Stazioni dei Carabinieri ed alle Procure nel corso degli ultimi 18 mesi e
sono relativi alle vicende occorse alla società civile rom, con particolare
riferimento ai rom di Quaracchi ed ai
rom della Versilia.
Il 26 aprile 2011 la Regione
Toscana stanzia la cifra di 400.000 euro (il denaro proveniva dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri) con la delibera 279 ed affida, in parti uguali, la
somma ai Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino. Nella delibera viene indicato a
chiare
Lettere come l’intera somma
fosse destinata a processi di integrazione dei rom sul territorio.
Il 16 giugno 2011, nel
mentre il campo rom di quaracchi viene raso al suolo Il Comune di Firenze,
delibera con protocollo n. 2011/DD/05263,
una convenzione tra Comune di Firenze, la SDS Zona Fiorentina Nord - Ovest e l’Associazione di Solidarietà Caritas Onlus
per interventi inerenti l'insediamento Rom di San Piero a Quaracchi.
16 giugno 2011 - Il campo rom di Quaracchi viene demolito dalle Ruspe
del Comune di Firenze e del Comune di Sesto Fiorentino
Alla Caritas viene affidata la somma di 400.000 euro. La
progettualità concordata
prevede la realizzazione di percorsi di rientro assistito
nel paese di origine di vari nuclei
familiari. Dei centoventi ciitadini europei di origine rom,
metà si rifiuta esplicitamente
di lasciare l’Italia, l’altra metà rientra in Romania. Di
fronte all’inesistenza di reali
percorsi di inclusione decide, nei mesi successivi, di
rietrare a Firenze in Italia.
La società civile rom organizza manifestazioni pubbliche
davanti alla sede della Caritas,
in Via dei Pucci n.2. Viene contestata e denunciata il
carattere razzista del provvedimento
oltre alla denuncia penale inviata alla Magistratura
inquirente. Alla manifestazione
partecipa anche il drammaturgo di origine ebraiche Moni
Ovadia, stretto da un legame di
solidarietà umana e spirituale con la popolazione rom
presente in Italia.
Le famiglie rom rimaste a Firenze continuano, nei mesi
successivi a subire politiche repressive da parte delle autorità. Pubblicamente
l’Assessore al Sociale di Firenze Stefania Saccardi nega la presenza delle
famiglie sul territorio, nonostante le prove fotografiche documentate dall’Associazione
Nazione Rom. Nei fatti, le ordinanza di sgombero firmate dal Sindaco Matteo Renzi
sono incessanti. I cittadini rom vengono sgombrati da ogni luogo dove cercano
riparo e rifugio.
2 dicembre 2011 - Il Comune di Firenze sgombera le famiglia Rom
dal campo di Santissima Annunziata
Una vera e propria guerra anti-rom culminata con lo
sgombero delle famiglie rom da Piazza Santissima Annunziata il 2 dicembre 2011.
Alle ordinanze del Sindaco Matteo Renzi si aggiungono
quelle del Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi. L’obiettivo non
dichiarato dalle Amministrazioni è la pulizia etnica, cancellare, dissolvere la
“questione rom”. Le deportazioni, arresti non convalidati dai Giudici,
espulsioni.
Il Sindaco Matteo Renzi e l'Assessore al Sociale Stefania Saccardi
sono responsabili di illeciti, persecuzione e razzismo vero la etnia rom
L’indagine della Procura di Firenze non si ferma alle
vicende di Quaracchi ma interessano anche i Rom della Versilia. E’ il 18 giugno 2012,
quando la Cabina di Regia rom della Regione Toscana orchestrata dall’Assessore
al Welfare Salvatore Allocca, da Matteo Giordano (funzionario della Regione ed
esponente del Partito di Rifondazione Comunista a Lucca), da Giovanni
Lattarulo, approva in Consiglio Regionale la delibera 779. Ancora una volta
vengono stanziati 58.000 euro di denaro pubblico per percorsi di “rientro
assistito”. La società civile rom presente a Seravezza rifiuta questi percorsi.
Sono 47 invece i cittadini che accettano il percorso. Stavolta è un'altra
Onlus, la Berretti Bianchi di Pietrasanta a gestire il denaro pubblico. Dopo
pochi mesi, la stragande maggioranza dei 47 cittadini rimpatriati a Gruia
rientra in Versilia e si rivolge alla Magistratura denunciando truffe, abusi,
intimidazioni, violenze, aggressioni subite sia in Romania che in Italia.
La Cabina di Regia Rom della Regione Toscana
La Regione Toscana ed
i Comuni omettono le disposizioni del Governo Italiano e della
Commissione Europea. L’accordo quadro n. 173, del 5 aprile 2011, siglato da
tutti i 27 Stati membri a Bruxelles, viene
violato. La Strategia di Inclusione varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012 con Unar Punto di Contatto
Nazionale non viene applicata. Le disposizioni della Presidenza del Consiglio
dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale impartite
il 15 giugno 2012 ignorate, omesse, non considerate.
In Toscana vige una politica autarchica improntata al
razzismo verso la popolazione rom. E’ l’11 dicembre 2012, quando il Garante dei
Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Toscana riceve una
delegazione della società civile rom di Quaracchi e della Versilia. La dott.sa
Maria Grazia Sestini promette il suo sostegno c/o la Regione Toscana
Assessorato al Welfare e c/o i Comuni nella tutela dei diritti umani fondamentali.
Il Garante dei Diritti dei Bambini riceve una delegazione della società civile rom
proveniente dalla Versilia e da Quaracchi
La società civile rom organizzatasi nell’Associazione
Nazione Rom non è disposta a farsi schiacciare, umilire, deportare. La risposta
al razzismo istituzionale ed a quello razzista della società civile avviene denunciando
alle autorità ogni abuso subito, ogni avvenimento viene monitorato. Relazioni
inviate all’ Unar, alla Commissione Europea, al Consiglio d’Europa ed all’Ecri.
Oggi, la Stazione dei Carabinieri di Massa, ha convocato
Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom per
raccogliere sommarie informazioni relative alle denunce presentate, rispondere alle domande poste dal PM Leopoldo De Gregorio ed inviare ulteriore
documentazione alla Procura di Firenze.
La denuncia delle illegalità istituzionali non è l’unica
attività dell’Associazione Nazione Rom. Il lavoro quotidianamente condotto su
tutto il territorio è prevalentemente incentrato nell’applicare la Strategia di
Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti, un lavoro centrato sui quattro assi
cardinali della stessa: lavoro, casa, scuola e protezione sanitaria.
Piana di Castello
queste le fattorie da ristrutturare ed aprire attraverso il
progetto protocollato alle istituzioni l'8 gennaio 2013
Il progetto presentato e protocollato l’8 gennaio 2013 alla
Prefettura di Firenze, alla Regione Toscana, alla Provincia di Firenze, ai
Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Scandicci prevede l’apertura di Case
della Pace e dell’Accolgienza. La costruzione di aziende di produzione agricola
e di allevamento biologico sono al vaglio degli Amministrazioni. La richiesta
continua ad essere la concreta applicazione della Strategia Europea e Governativa
in Toscana, la fine delle persecuzioni, il superamento del razzismo, la
costruzione di una strada di sviluppo economico, umano in coerenza con il
rispetto dei diritti umani.
http://nazionerom.blogspot.it/2013/01/rom-firenze-sostenere-politiche-di.html
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Associazione Nazione Rom
Via
Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob:
+39 3281962409 +39 3209489950
Email: nazione.rom@gmail.com
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