venerdì 25 gennaio 2013

Società Civile Rom e Prefettura di Firenze: convocato per il 29 gennaio 2013 il primo incontro per applicare la Strategia di inclusione per Rom, Sinti e Camminanti varata dal Consiglio dei Ministri - Unar - Punto di Contatto Nazionale


Firenze - la società civile rom organizzata nel Consiglio Cittadino Rom 
incontra la Prefettura di Firenze (29 gennaio 2013) allo scopo di avviare un 
Tavolo Istituzionale  con Regione Toscana, Provincia, Comune di Firenze, 
Sesto Fiorentino, Scandicci e Campi Bisenzio che garantisca la piena 
applicazione della Strategia per Rom, Sinti e Camminanti varata dal 
Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012 con Unar 
Punto di Contatto Nazionale



Firenze 25 gennaio 2013

alla Prefettura di Firenze
Prefetto Luigi Marrazza
Segreteria Roberto Antonio Viola
Vice Prefetto Ippoliti
dirigente Benelli Livia
segreteria Daniela Pierini

e p.c.

Al Sindaco di Firenze Matteo Renzi
Al Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi
Al Sindaco di Scandicci Simone Gheri
Al Sindaco di Campi Adriano Chini

Alla Provincia di Firenze
Presidente Andrea Barducci
Osservatorio antidiscriminazione provincia istituito con Unar

Alla Regione Toscana
Presidente Enrico Rossi
Assessore al Welfare Salvatore Allocca
Osservatorio Regione Toscana “questione rom” Fondazione Michelucci
Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Grazia Sestini

All’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR
Direttore Marco de Giorgi

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale
Ministro Andrea Riccardi
Capo di Gabinetto – Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone

Alla Commissione Europea
Al Consiglio d’Europa
All’ECRI – Commissione Europea contro il Razzismo


Oggetto:

conferma incontro conoscitivo tra la Prefettura di Firenze, il Consiglio Cittadino Rom e l’Associazione Nazione Rom per il 29 gennaio 2013 c/o i vostri uffici in Via Cavour – Fi

Richiesta convocazione Tavolo istituzionale di inclusione per la popolazione rom



Gentile Livia Benelli – Prefettura di Firenze
Gentile Prefetto Luigi Marrazza


Vi ringraziamo per l’invito ad un incontro conoscitivo tra la nostra rappresentanza rom e la Prefettura di Firenze  per martedì 29 gennaio p.v. alle ore 11.30. La presente lettera  conferma la nostra disponibilità a tale incontro nella data ed ora da voi proposta. La nostra richiesta in reltà non nasce dalla email del 18 gennaio 2013 ma da due documenti protocollati alla Prefettura nella data dell’ 8 gennaio 2013. (allegato – protocollo Prefettura di Firenze 8 gennaio 2013)

Sempre nella data dell’8 gennaio 2013 abbiamo protocollato alle istituzioni del fiorentino una proposta progettuale che veda l’apertura di case della pace e dell’accoglienza, di fattorie di allevamento ed agricoltura nella piana di castello. (allegato – progetto di inclusione protocollo Prefettura di Firenze 8 gennaio 2013)


8 novembre 2012 - L'Associazione Nazione Rom incontra
il Ministero dell'Integrazione e Cooperazione Internazionale
e l'Unar c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma
Via Largo Chigi n. 19


REPORT RAPPORTI ISTITUZIONALI TRA LA NOSTRA ASSOCIAZIONE, LA PREFETTURA DI FIRENZE, LA REGIONE TOSCANA, LA PROVINCIA DI FIRENZE, IL COMUNE DI FIRENZE, SESTO FIORENTINO, SCANDICCI, CAMPI BISENZIO, IL GOVERNO, IL CONSIGLIO D’EUROPA E LA COMMISSIONE EUROPEA DAL 2 FEBBRAIO 2010 AL 25 GENNAIO 2013.


L’apertura delle Case della Pace e dell’Accoglienza,  le fattorie di allevamento ed agricoltura si pongono in un percorso progettuale che risponde alle disposizioni impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale a tutte le istituzioni centrali e periferiche dello Stato italiano ed a tutti i soggetti pubblici e privati con protocollo 15 giugno 2012 (allegato circolare Presidenza del Consiglio - Ministero Integrazione e Cooperazione Internazionale - 15 giugno 2012)

Le disposizioni del Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionali vengono impartite dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti avvenuta in data 24 febbraio 2012 dove viene indicato Unar – l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali come Punto di Contatto Nazionale.

I nostri rapporti con la Prefettura di Firenze risalgono al 2 febbraio del 2010, quando la stessa Prefettura in accordo con la Questura di Firenze ed il Comune di Sesto Fiorentino ha eseguito lo sgombero del Capo Rom dell’ex Osmatex il giorno 15 gennaio 2010. La società civile rom dell’ex osmatex (185 cittadini), successivamente alla distruzione delle proprie umili abitazioni si trasferì nel Campo di Quaracchi, in Via Ponte a Quaracchi 72 e parte in Piazza Santissima Annunziata. Iniziò in quei giorni ad organizzarsi ed a costruire un percorso di autodeterminazione ed interculturalità, manifestando sotto il Comune di Sesto Fiorentino per tre giorni consecutivi e successivamente in Piazza San Marco e Piazza D’Azeglio. Il percorso portò alla nascita di Opera Nomadi Toscana, alla partecipazione di una assemblea nazionale c/o Opera Nomadi a Roma il 13, 14 e 15 maggio 2010, ad un incontro c/o Unar in data 14 maggio 2010, alla Biennale dell’Inclusione Sociale c/o l’Istituto Innocenti il 20-22 maggio 2010. Il 20 luglio 2010, dopo nostra sollecitazione, il direttore generale di Unar scrive al Sindaco di Sesto Fiorentino chiedendo interventi strutturali per consentire alla comunità rom di quaracchi di uscire da uno stato di profonda marginalità sociale avviando una progettazione inclusiva. (allegato – lettera Unar al Sindaco di Sesto Fiorentino)



Il 17 maggio 2010 la nostra Associazione presenta un esposto alla Regione Toscana – Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà (allegato – protocollo Regione Toscana – settore igiene pubblica 17 maggio 2010)

Il 1 luglio 2010 la Regione Toscana Toscana – Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà comunica alla nostra Associazione il risultato dell’esposto. Il campo di quaracchi viene dichiarato “incompatibile, da un punto di vista igienico sanitario, con la permanenza di persone” (allegato - allegato – protocollo Regione Toscana – settore igiene pubblica 1 luglio 2010)

Il 2 agosto 2010 viene protocollata al Comune di Sesto Fiorentino una lettera indirizzata a tutte le istituzioni nella quale, sulla base delle indagini istituite dalla Regione Toscana e la lettera idirizzata da Unar al Sindaco Gianni Gianassi si richiede un intervento di Protezione Civile allo scopo di garantire acqua, illuminazione, controlli e cure sanitarie, bagni chimici e cucina da campo. Il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi evade la richiesta e non attiva nessun intervento previsto dalla L.N. 225 del 1992 art. 15 comma 3. (allegato protocollo Comune di Sesto Fiorentino)

Opera Nomadi Toscana estende la sua attività a tutto il territorio regionale e diviene successivamente Associazione Nazione Rom in data 2 ottobre 2011. La scrittura privata autenticata dal Comune di Massa in data 28 febbraio 2012 consente all’Associazione Nazione Rom di aderire in data 29 febbraio 2012 alla Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti con Unar Punto di Contatto Nazionale.  (allegato scrittura privata autenticata dal Comune di Massa)

Il percorso che porta alla Strategia e frutto di una lavoro durato anni, di relazioni costruite tra la nostra associazione, la Commissione Europea, il Consiglio d’Europa e le massime istituzioni dello stato italiano. E’ la società civile rom ad elaborare una propria strategia di inclusione che viene sintetizzata nello statuto costitutivo del Consiglio Nazionale Rom. L’Associazione Nazione Rom, al pari di altre Associazioni e Consigli Cittadini Rom adotta lo statuto il 29 febbraio 2012.
(allegato statuto Consiglio Nazionale Rom)

Dal febbraio 2010 ad oggi i rapporti tra la Società Civile Rom, la Prefettura di Firenze, la Regione Toscana, La Provincia di Firenze e gli Enti Locali, Comune di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio non sono stati semplici. Il 3 settembre 2010 la richiesta protocollata in Prefettura con  richiesta di convocazione di un Tavolo di Inclusione. (allegato – protocollo Prefettura di Firenze 3 settembre 2010)

Le espulsioni dei cittadini rom europei Claudia Stefan, Mihai Somna, Stefan Cornelia, Stefan Ferdi, Cristea Oradia, Grancea Lucian, Wachloswca Iulian, emanate dalla Prefettura di Firenze in data 18 novembre 2009 nasce su giudizi viziati da pregiudizio. La loro carcerazione avviene il 23 settembre 2009 con accuse gravissime: “estorsione aggravata”. Il 24 settembre 2009 il Pm Leopoldo de Gregorio ne ordina l’immediata scarcerazione. Il 24 marzo 2010 il Giudice per le Indagini Preliminari Anna Maria Sacco dichiara il non luogo a procedere verso gli imputati perché il fatto non sussiste. Nonostante questi atti giudiziari la Prefettura di Firenze ordina la loro espulsione dall’Italia ritenendo pericolosi i cittadini rom in quanto propensi a vivere ai margini della società.

In data 15 ottobre 2010 la nostra Associazione scrive ed invia un rapporto alla Commissione Europea Giustizia chiedendo l’avvio di una indagine e procedura di infrazione verso l’Italia per violazione della direttiva comunitaria 2004/38/Ce. (allegato – rapporto e documentazione inviata alla Commissione Europea, Ordini di Espulsione, Sentenza del Giudice)

In data 25 gennaio 2011 la Commissione Europea apre ufficialmente indagine verso l’Italia in relazione alla richiesta da noi effettuata (allegato – protocollo di indagine chap 04005/2010)


Il 25 gennaio 2011 la Commissione Europea avvia indagini
verso lo Stato italiano sulle concrete politiche di attuazione
della direttiva comunitaria 2004/38/Ce che garantisce la
libera circolazione ad ogni cittadino europeo



Ogni richiesta di residenza dei cittadini Rom sgombrati dall’Ex-Osmatex  (Sesto Fiorentino) e rifugiatesi in Quaracchi (Sesto Fiorentino) all’Ufficio Anagrafico di Sesto Fiorentino viene rigettata. (allegato – richiesta di residenza 24 ottobre 2010 e relativo rigetto)

I ricorsi avversi all’espulsione protocollati alla Presidenza della Repubblica non ricevono risposta (allegato ricorso contro l’espulsione al Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano 23 novembre 2010)

Il decreto legislativo del 6 febbraio 2007 n. 30 in attuazione della direttiva europea 2004/38/Ce e la circolare n. 18  del Ministero degli Interni emanata in data 21 luglio 2009 non vengono applicate dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Sesto, nonostante i cittadini rom siano iscritti ai centri per l’impiego, vogliano partecipare a corsi di formazione, rispondano ai requisiti disposte dalle leggi (allegato – richiesta di residenza al Comune di Sesto Fiorentino direttiva 2004/38/Ce)

Nonostante la situazione umanitaria sia gravissima, nonostante la giovane cittadina Rom Claudia Stefan perda i suoi gemelli al settimo mese di gravidanza il 21 ottobre 2010 le politiche degli Enti Locali ignorano le richiesta della Società Civile Rom di aprire un Tavolo Istituzionale per costruire percorsi di inclusione sociale (allegato – scheda sanitaria Claudia Stefan 21 ottobre 2010 – Ospedale di Careggi).

Le proposte ed i progetti di inclusione presentati dalla Società Civile Rom vengono ignorati e non ricevono nessuna risposta (allegato Progetto proposto e protocollato alla Prefettura di Firenze il 22 settembre 2010)

Si arriva al dramma. Il campo rom di Quaracchi viene incendiato la notte del 31 dicembre 2010. Nessun intervento di supporto umanitario viene portato dalle istituzioni. Il 29 dicembre 2010 alcune baracche del campo vengono bruciate in pieno giorno da una ditta incaricata dalla proprietà dell’area. (allegato video di La Repubblica Firenze)

Il 4 gennaio 2011 il Sostituto Procuratore Chiestine Von Borries apre una inchiesta sul rogo del 31 dicembre conclusasi con una archiviazione. I responsabili del rogo non vengono individuati.

31 dicembre 2010 
Il Campo Rom di Quaracchi è distrutto dalle fiamme.
Nella foto il cittadino rom Iulian Wachloswca
e Don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge

Il 31 gennaio 2011 il cittadino rom Ion Grancea muore a seguito della Polmonite contratta per il freddo patito dopo che la sua baracchina è andata bruciata la notte dell’ultimo dell’anno (allegato – rassegna stampa)

A seguito delle nostre manifestazioni sotto la Regione Toscana, l’Assessore al Welfare Salvatore Allocca convoca un Tavolo Istituzionale con i Comuni dell’Area. Alle riunioni non viene invitato nessun rappresentante della società civile rom. Una parte delle famiglie rom di Quaracchi si trasferisce nel Comune di Scandicci occupando una casa. Arrestati dai Carabinieri per essersi allacciati abusivamente alla corrente elettrica, vengono rimessi in libertà dai Giudici che riconoscono l’aver agito in stato di bisogno e necessità.

La Commissione Europea continua a rispondere alle lettere inviate dalla nostra Associazione assicurandoci l’impegno e l’apertura di un dibattito strutturale nell’Unione Europea e continua la sua indagine nei confronti dei casi segnalati  (allegato – lettera commissione europea ad opera nomadi toscana 11 marzo 2011)

A Firenze, Quaracchi, gli enti locali ignorano il dibattito in corso a livello nazionale ed europeo.
I Sindaci continuano con le ordinanza di sgombero per i cittadini rom di Quaracchi
(allegato ordinanza di sgombero del Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi)

Il  31 marzo il Consiglio d’Europa invita la nostra Associazione alla partecipazione e collaborazione al programma di formazione di Mediatori Interculturali Romed (allegato lettera del dirigente responsabile del Consiglio d’Europa Aurora Ailincai a Marcello Zuinisi)

Il 13 e 14 aprile 2011 la nostra Associazione incontra a Bruxelles la Commissione Europea Giustizia (sul caso aperto il 25 gennaio 2011 e sviluppi) ed i Commissari del Consiglio d’Europa a Strasburgo. La nostra richiesta è quella di avviare un percorso di protezione giuridica e legale per la società civile rom in Italia.

A seguito dello sviluppo del lavoro di Unar la  Provincia di Firenze  istituisce, il 14 aprile 2011, con lo stesso, un protocollo di intesa per la nascita di un osservatorio antidiscriminazioni locali. La nostra Associazione chiede l’immediata applicazione del protocollo. Solo recentemente la Provincia di Firenze ha affidato e la gestione dell’Osservatorio e dello sportello antidiscriminazioni all’ Associazione Anelli Mancanti la cui responsabile risponde al nome di Salvina di Gangi. (allegato – protocollo alla Provincia di Firenze 18 aprile 2011)

Il 24 aprile 2011 la Regione Toscana riceve finanziamenti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con l’atto amministrativo n. 279 destina, il 24 aprile 2011, la somma economica di 400.000 euro al Comune di Firenze ed  alla Società della Salute Nord Ovest del fiorentino. Nella delibera si legge: “la totalità delle somme investite deve rispondere a progetti di inclusione sociale nel territorio”. I finanziamenti sono destinati a gestire l’emergenza umanitaria di Quaracchi. (allegato – atto amministrativo Regione Toscana n. 279 del 26 aprile 2011)

Il 16 giugno 2011 il campo rom di quaracchi viene raso al suolo. Le amministrazioni locali, violando le direttive impartite dalla stessa Regione approvarono un progetto di “rimpatrio assistito” in Romania per tutta la comunità rom presente nell’insediamento di quaracchi. L’intera somma, 400.000 euro, venne affidata alla Caritas diocesana di Firenze ed al legale rappresentante Andrea Gori. Il progetto prevedeva il trasferimento delle famiglia in Romania e la creazione di condizioni abitative e lavorative nel territorio di provenienza delle stesse. (allegato – atto amministrativo Comune di Firenze e Società della Salute Nord Ovest 16 giugno 2011)

Dei 120 cittadini rom sgombrati il 16 giugno 2011 da Quaracchi metà rifiutò esplicitamente di partire. L’atra metà, rimase alcune settimane in Romania e tornò nello stesso territorio di partenza: Firenze. L’Associazione Nazione Rom ha stimato che dei 400.000 euro ricevuti, la Caritas diocesana di Firenze abbia utilizzato soltanto 82.000 euro per i rimpatri, mentre, per i restanti 318.000 euro non sappiamo che utilizzo e fine sia stata realmente perseguita. Alle informazioni in nostro possesso, la Caritas diocesana di Firenze detiene questi soldi sui propri conti correnti.
La società civile rom contestò le decisioni adottate dalle autorità e denunciò illegalità istituzionali (allegato rassegna stampa quaracchi giugno – settembre 2011)

I cittadini rom della Provincia di Firenze, di Quaracchi, Via Ponte a Quaracchi 72, di Scandicci, di Santissima Annunziata, di Campi Bisenzio sono stati quindi costretti a vivere, fino ad oggi, in condizioni di assoluta precarietà. Nessun reale e concreto progetto di inclusione varato dalle istituzioni. Tutti gli interventi messe in atto dalle amministrazioni comunali in accordo con la Caritas locale hanno previsto soltanto sgomberi senza alternative.

Nel giugno/luglio 2011 la nostra Associazione riceve incarico dall’Agenzia per i Diritti Umani Fondamentali della Commissione Europea F.R.A (sede a Vienna) di monitorare le reali e concrete condizioni di vita delle famiglie rom in tutta la Regione Toscana. L’indagini avviene in contemporanea su sette regioni italiane e 11 paesi dell’Unione Europa. (allegato – FRA)

Il 21 settembre 2011 Consiglio d’Europa convoca a Strasburgo un “Summit of the Major” sulle questioni Rom. La nostra Associazione costruisce attivamente il Summit invita tutti i Sindaci ed i Comuni. Soltanto l’Assessore al Sociale di San Giuliano Terme (Pi) partecipa all’incontro. (allegato lista ufficiale dei 400 partecipanti al Summit di Strasburgo)


21 settembre 2011 - Strasburgo
Il Summit of the Major convocato
dal Consiglio d'Europa

Il 3-4 ottobre la nostra Associazione partecipa al Forum sull’Inclusione Sociale della Comunità Rom in Italia ed in Europa c/o Senato della Repubblica. All’incontro rappresentanti del Governo, del Quirinale, della Commissione Europea e delle Fondazioni.

Il 13 – 14 ottobre 2011 si tiene a Venezia c/o la Procura Vecchia un corso di formazione per venti avvocati impegnati nella difesa legale e giuridica dei cittadini rom organizzato dal Consiglio d’Europa. Le richiesta fatte dalla nostra associazione al Consiglio d’Europa il 14 aprile 2011 consentono ai nostri avvocati di specializzarsi sulla “questione rom”.

Il 24 ottobre 2011 la Commissione Europea ci inoltra una successiva lettera in risposta alla nostra richiesta sulla convocazione di un tavolo nazionale per l’elaborazione di una strategia di inclusione per l’inclusione della popolazione rom in Italia (allegato – lettera commissione europea 24 ottobre 2011)

Il 17 novembre 2011 la nostra Associazione partecipa all’Assemblea Parlamentare organizzata dal Consiglio d’Europa a Firenze c/o Istituto degli Innocenti. L’intervento del legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi è centrato sulla necessita di avviare percorsi di protezione umanitaria dei bambini rom e delle loro famiglia (allegato – report incontro scritto dal Consiglio d’Europa)

Il 21 novembre il Comune di Campi Bisenzio concede alla nostra Associazione l’uso di Villa Montalvo dove viene da noi convocato un Tavolo di Inclusione a cui invitiamo tutte le istituzioni. Nessun rappresentante delle istituzioni locali, provinciali e regionali si presenta e partecipa. (allegato – concessione dell’uso di Villa Montalvo autorizzata dal Sindaco Adriano Chini)

A Firenze continuano le richieste di convocazione di un tavolo istituzionale tra la società civile e le istituzioni (allegato protocollo alla Prefettura del 25 novembre 2011)

Il 1 dicembre 2011 ancora un dramma. Nessun tavolo viene convocato dalla Prefettura di Firenze, la Questura di Firenze nega addirittura il diritto a manifestare dissenso. Il Sindaco di Firenze ordina lo sgombero dei cittadini rom da Piazza Santissima Annunziata (allegato – video Rtv38, rassegna stampa sgombero Piazza Santissima Annunziata e diniego a manifestare da parte della Questura di Firenze)

Firenze 1 dicembre 2011
Lo sgombero di Piazza Santissima Annunziata
ordinato dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi


Il 1 dicembre riceviamo un ulteriore lettera da parte della Commissione Europea. La lettera si sofferma sugli sgomberi in atto nella Regione Toscana, sulle direttive europee, e sulla strategia di inclusione per la popolazione Rom che il Governo Italiano è tenuto a presentare alla stessa Commissione Europea in base agli accordi sottoscritti a Bruxelles (allegato – lettera Commissione Europea 1 dicembre 2011)

Il 6 dicembre 2011, al Senato della Repubblica si svolgono incontri tra la società civile rom, il Governo italiano, la Commissione Europea ed il Consiglio d’Europa. La nostra Associazione partecipa attivamente ed interviene con ipotesi progettuali e costruttive.


Roma 6 dicembre 2011 - Senato della Repubblica
incontro tra Società Civile Rom, Governo Italiano,
Consiglio d'Europa e Commissione Europea


Nel mese di dicembre il Sindaco di Firenze Matteo Renzi continua a sgombrare i cittadini Rom da sotto il Ponte all’Indiano. Sono gli stessi cittadini sgombrati dall’Ex Osmatex il 16 gennaio 2010, da quaracchi il 16 giugno 2011. (allegato video  Rtv 38 e rassegna stampa)

Il 24 febbraio il Consiglio dei Ministri approva la Strategia di Inclusione per la Società Civile Rom con Unar Punto di Contatto Nazionale. Il 29 febbraio l’Associazione Nazione Rom aderisce alla Strategia.

Gli incontri di alto profilo istituzionale si rinnovano alla Camera dei Deputati – Sala della Lupa il 29 marzo 2012, quando la società civile rom incontro il Presidente della Camera Giafranco Fini, il Ministro Andrea Riccardi, Il Presidente della Commissione Diritti Umani del senato Pietro Marcenaro ed il Vice Presidente della Commissione Europea Viviane Reading.

A Firenze e Scandicci proseguono inesorabili gli sgomberi dei cittadini Rom. Sono gli stessi cittadini che vengono sgombrati il 15 gennaio 2010 all’Ex Osmatex, le loro baracche bruciate a Quaracchi il 29 dicembre 2010, sgombrati da Quaracchi il 16 giugno 2011 e nuovamente sgombrati dal Comune di Scandicci e la Caritas di Firenze.

Lo sgombero di Scandicci è del 27 aprile 2012. (allegata rassegna stampa)

Il 28 aprile altre famiglie occupano una casa in Via Pistoiese per dare una protezione ai propri bambini. Vengono arrestati dai Carabinieri e liberati il giorno dopo dai Giudici. Tra loro il delegato cittadino rom Ciungo Mihai (allegate foto Tribunale di Firenze)

Le famiglie costruiscono un nuovo insediamento di baracchine sempre a Quaracchi, in Via San Giuseppe. Sono le stesse che da tre anni ricevono soltanto espulsioni, sgomberi, “rimpatri assistiti”

Il 9 maggio 2012 si tiene a Firenze, Palazzo Vecchio l’incontro organizzato dall’Università Europea di Fiesole “State of the Union”. All’incontro partecipano il Presidente della Commissione Europea Manuel Josè Barroso, il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il Sindaco di Firenze Matteo Renzi ed economisti, imprenditori, giuristi, statisti, politici, giunti da tutto il Mondo e l’Europa. L’Associazione Nazione Rom è invitata e partecipa attivamente con un intervento di politica economica presentato dal legale rappresentante Marcello Zuinisi nel quale si analizza il sistema del razzismo e la necessita di avviare percorsi di uscita dalla crisi basati sull’autodeterminazione e sull’interculturalità  (allegato – report televisivo dell’incontro)

Il 15 maggio 2012 il direttore dell’Unar Massimiliano Monnanni incontra a Roma il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi c/o gli uffici governativi in Via Largo Chigi n. 19. Inizia il confronto sulla progettazione delle Case della Pace e dell’Accoglienza e l’apertura di fattorie biologiche di allevamento ed agricoltura. L’Unar ed il Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri concedono all’Associazione Nazione Rom un prestigioso patrocinio ad una iniziativa di carattere culturale prevista per il XVI Festival Internazionale Teatro delle Ombre – Staggia Senese prevista dall’8 al 16 giugno 2012. All’iniziativa viene invitata la Regione Toscana, il Presidente Enrico Rossi e l’Assessore al Welfare Salvatore Allocca per partecipare ad un incontro sulla “questione rom” al quale è invitato lo stesso direttore di Unar Massimiliano Monnanni. La giornata, l’incontro e l’iniziativa dedicata alla cultura rom viene inspiegabilmente annullata dagli organizzatori e dal Comune di Staggia (allegato patrocini Unar e Ministero Integrazione e Cooperazione Internazionale)

Il 21 maggio 2012 il Vice Presidente della Commissione Europea Viviane Reading, presenta i risultati dell’indagine condotta dall’Agenzia per i Diritti Fondamentali Fra nel 2011, le Strategie presentate dai singoli Stati membri, tra cui l’Italia e chiede ai singoli Governi di procedere nella loro concretizzazione nei territori.

Il 23 maggio 2013 la Commissione Europea ci comunica la volontà di chiudere le indagini avviate il 25 gennaio 2011 con protocollo CHAP04005-2010 (allegato lettera commissione europea 23 maggio 2012)

Il 20 settembre 2012 la Prefettura di Firenze annulla il decreto di espulsione del cittadino rom Iulian Wachloswka dopo il recorso presentato dall’Associazione Nazione Rom e dall’Avvocato ASGI Gianni Mannucci formatosi con il Consiglio d’Europa a Venezia il 13-14 ottobre 2011. Iulian Wacholoswka è uno dei sei cittadini rom espulsi dalla Prefettura il 18 novembre 2009. il loro caso ha portato la Commissione Europea ad aprire una procedura di indagine durata diciotto mesi. Gli altri cittadini coinvolti nelle espulsioni  Claudia Stefan, Mihai Somna, Stefan Cornelia, Stefan Ferdi, Cristea Oradia, Grancea Lucian, non hanno ancora visto le proprie espulsioni ritirate dalla Prefettura di Firenze.

Il 21 settembre si tiene una giornata di studio organizzata dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Michelacci sulla Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012. Vengono invitati tutti i Comuni presenti nella Regione Toscana, Associazioni vicine alle Amministrazioni. La società civile rom viene ancora una volta esclusa. Le nostre vibrate proteste portano il Prefetto Mario Morcone – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale ha cercare una mediazione con la Regione Toscana per consentire alla nostra Associazione di poter accede al Convegno ed intervenire con le proprie proposte progettuali. Alla giornta partecipa lo stesso Prefetto di Firenze ed il Vice Prefetto Angelo Carbone – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale. Un’ampia delegazione regionale dell’Associazione Nazione Rom partecipa all’incontro ed interviene illustrando la progettazione dell’Apertura di Case della Pace e dell’Accoglienza in Toscana, di Fattorie biologiche di agricoltura ed allevamento.


Bruxelles 26 settembre 2012
La società civile rom incontra e dialoga
con i Governi e la Commissione Europa


Il 26 settembre 2012 la nostra Associazione partecipa ad un incontro c/o la Commissione Europea a Bruxelles sulle concrete politiche di applicazione regionale e locali delle strategie di inclusione. Marcello Zuinisi – legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom è l’unico cittadino proveniente dall’Italia a partecipare all’ importantissimo incontro. Presenti i Governi dei singoli Stati membri e rappresentanze della società civile rom. Ai Commissari Europei viene illustrata la reale situazione che i cittadini rom vivono in Italia ed in Toscana e presentato la progettazione Case della Pace e dell’Accoglienza con conseguente apertura di fattorie biologiche di agricoltura ed allevamento. (allegato report)

L’8 novembre 2012 una delegazione dell’Associazione Nazione Rom si reca a Roma dove viene ricevuta negli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Via Largo Chigi 19. Gli incontri con il funzionario Unar Pietro Vulpiani vertono sulla concreta situazione dei cittadini rom in Toscana, sulle concrete politiche attuate dalle amministrazioni, sulla necessita di condividere la progettazione con Sviluppo Toscana S.p.A, sulla necessità di presentare dei business planing. L’incontro con il Vice Prefetto Angelo Carbone c/o il Ministrero dell’Integrazione e Cooperazione internazionale verte sulla situazione nazionale e sulle concrete politiche che il Governo e la Società Civile Rom possono progettare e programmare nei prossimi mesi ed anni. (allegato report)

L’11 dicembre 2012 una delegazione dell’Associazione Nazione Rom incontra il Garante nella Regione Toscana  dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Grazia Sestini. Il Garante ha chiesto alla nostra Associazione un monitoraggio delle reali e concrete condizioni di vita delle famiglie rom sul territorio e dei progetti in atto. (allegato report e rassegna stampa)

11 dicembre 2012 - l'Associazione Nazione Rom incontra
il Garante dei Diritti dei Bambini e dell'Infanzia
della Regione Toscana - Grazia Sestini


Il 17 gennaio 2013 avviene l’incontro  con il Responsabile Amministrazione della Sviluppo Toscana S.p.A dott. Giuseppe Strafforello  c/o l'unità locale di Massa in Via Dorsale 13. Vengono presentate le idee progettuali condivise con il Governo Italiano e la Commissione Europea. Successivamente abbiamo partecipato alla giornata formativa, seminariale e di indirizzo nell’incontro del 21 gennaio 2013 c/o l'unità locale di Massa in Via Dorsale 13. Avvalorata l'ipotesi progettuale di impresa economica atta a favorire l'uscita dall'esclusione per la società civile rom in Toscana.

Il protocollo dell’8 gennaio 2013 alla Prefettura di Firenze avviene quindi al termine di un percorso durato ben tre anni. La società civile rom in Toscana e nella Provincia di Firenze è disposta ad avviare impresa economica che aggredisca la crisi in atto consentendo piani di sviluppo economico con conseguente creazione di posti di lavoro aperti alla stessa società civile italiana. La creazione di impresa economica avrà sviluppi positivi anche nel garantire maggiori entrati fiscali e ritorni economici alla stessa Regione ed Amministrazioni locali.

Queste le premesse che ci portano all’incontro conoscitivo con la Prefettura di Firenze stabilito per il 29 gennaio 2013 alle ore 11.30. All’incontro parteciperà una delegazione della società civile rom organizzata nel Consiglio Ciiitadino Rom come da protocollo.

Queste le premesse che ci portano a richiedere alla Prefettura di Firenze la convocazione di un Tavolo di inclusione per la popolazione rom con la stessa Regione Toscana, la Provincia di Firenze e gli Enti Comunali di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci e Campi Bisenzio. Un tavolo che concretizzi localmente la Strategia varata dal Governo centrale e sia conseguente allo sviluppo di un dialogo tra pari auspicato dalla stessa Commissione Europea.


In attesa di un riscontro

Cordiali saluti




Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob: +39 3281962409  +39 3209489950




lunedì 21 gennaio 2013

Rom a Bologna - La Polizia di Stato aggredisce e picchia un cittadino Rom, Rasim Halilovic, nella sua casa. I Servizi Sociali complici del Razzismo perseguitano la famiglia Halilovic


Bologna - Rasim Halilovic con sua moglie Jagoda ed i suoi figli


Bologna 21 gennaio 2013
COMUNICATO STAMPA

“Questione Rom” – La Polizia di Stato Questura di Bologna  aggredisce e picchia Rasim Halilovic nello stabile dove vive con la sua famiglia in Via Protti n. 15

Alle ore 20.30 del 18 gennaio 2013, fatti sconcertanti e gravissimi, si sono verificati in Via Protti n. 15, stabile all’interno del quale vive la famiglia Halilovic dall’1 settembre 2012.

Rasim Halilovic, nato il 1 gennaio 1960 e padri di cinque minori, è un uomo pacifico, generoso, con origini bosniache. Le guerre nei balcani hanno costretto Rasim e sua giovane moglie Jagoda ad abbandonare la terra natia e trasferirsi in Italia. In Bosnia Erzegovina Rasim possedeva una casa e lavorava negli allevamenti di bovini occupandosi della mungitura. Le guerre nei Balcani hanno costretto centinaia di migliaia di persone a scappare per sfuggire a morte e distruzione. Tra loro migliaia di cittadini di etnia rom arrivarono in Italia. Rasim Halilovic ha visto la propria vita distrutta nei Balcani. Al suo arrivo in Italia ha trovato soltanto ostilità e persecuzione. Un paese che ha iniziato a chiamarlo “nomade” parola a lui sconosciuta, Rasim non è “nomade” è un cittadino rom.

Costretto alla durissima vita di strada, nel tempo ha iniziato ad usare alcool, come moltissimi italiani, come tanti esseri umani che si trovano in condizioni di assoluta emarginazione. La sua famiglia è stata costantemente oggetto di tentativi di frammentazione e disgregazione in conseguenza delle politiche sociali adottate dal Comune di Bologna e dai Servizi Sociali. I suoi figli collocati in comunità garantivano rendite mensili, alle strutture di accoglienza, stimate intorno a 1200 euro. I figli di Rasim e Jagoda un ottimo “affare sociale” per i Servizi Sociali. Attualmente sono cinque i figli minori dell’anziano bosniaco. Tenerli in comunità muove un affare economico annuo di 54.000 euro. La famiglia Halilovic non ha mai accettato tali politiche di frammentazione, i minori collocati nelle comunità scappavano costantemente per tornare dai genitori. L’inclusione scolastica ovviamente non veniva garantita da queste politiche sociali.



Jagoda Halilovic, il piccolo Brain e l'Educatore Professionale Zuinisi Marcello
La famiglia Halilovic è stata, per anni, costretta ad essere divisa dalle concrete
politiche volute dai servizi sociali

Il 30 agosto 2012, Rasim Halilovic riceve un’ ordine di espulsione e di allontanamento dal Comune di Pianoro (Bo). Nell’ordine (protocollo ordinanza n. 204 con validità 08/010/1996 – 30/12/1996)  viene intimato a Rasim “il divieto di insediamento dei gruppi nomadi su tutto il territorio comunale”. Si richiama l’ordine del Prefetto di Bologna con prot. 194/12 b del 18 gennaio 1991. e l’ordine del Regio Decreto datato 18 giugno 1931. Il caso finisce sui giornali dopo le denunce dell’Associazione Nazione Rom che chiede il rispetto delle disposizioni governative, della Strategia di inclusione per Rom, Sinti e Camminanti varata dal Governo il 24 febbraio 2012 e la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale del 15 giugno 2012. (allegato)

L’Associazione Nazione Rom, tramite il proprio legale rappresentante Marcello Zuinisi, firma il contratto di affitto per l’appartamento di Via Protti n. 15. Nei primi di settembre la famiglia Halilovic entra ad abitare nell’appartamento. I figli minorenni, immediatamente iscritti nelle scuole, iniziano a frequentare con regolarità i corsi di studio, Janko ottiene una borsa lavoro ed inizia la sua attività c/o una pompa di benzina in Via Toscana. (allegato)

I dirigenti dei servizi sociali, il Presidente del Quartiere Navile Andrea Cuzzani non è però contento. L’”affare sociale” da 54.000 euro annui è andato in fumo. Gli accordi inizialmente
sottoscritti dal dirigente ai servizi sociali Domenico Pennizzotto e Marcello Zuinisi non
vengono mantenuti. Il Presidente del Quartiere Navile Andrea Cuzzani ordina che i figli di Rasim debbano di nuovo essere collocati in comunità. La famiglia Halilovic non accetta
queste imposizioni, vuole vivere unita, vuole vivere in una casa, i bambini vogliono vivere con il proprio padre e al propria madre, vogliono crescere ed andare a scuola. (allegato)


Bologna - Quartiere di Navile - Gli uffici di direzione dei Servizi Sociali
Il Presidente del Quartiere Andrea Cuzzani  ha messo in piedi una vera 
e propria tratta sui bambini rom. violati i diritti umani ed il diritto di famiglia


Il Comune di Bologna affida alla Fondazione Augusta Pini un “intervento territoriale”  per i figli di Rasim e Pagoda. Soldi pubblici per progetti evanescenti e di dubbia utilità vengono imposti con la forza. Le scuole dove sono iscritti i minori non vedono nessuna presenza ne delle Assistenti Sociali ne degli operatori della Augusta Pini. Gli unici rapporti tra la famiglia Halilovic e la Scuola sono curati dall’Educatore Professionale dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi, come da relazione degli insegnanti. (allegato)

Rasim Halilovic soffre per problemi di alcolismo, nessun progetto viene adottato dai Servizi Sociali del Comune di Bologna per aiutarlo ad uscire dalla dipendenza, nonostante gli stessi servizi ne siano ben a conoscenza. Rasim a volte urla dopo aver bevuto. Fa uscire la rabbia attraverso delle urla, la rabbia per venti anni di ingiustizie e persecuzioni subite nei Balcani ed in Italia. Rasim, nonostante i suoi problemi non abbandona i figli, li segue, si presenta nelle Questure di Bologna se ci sono problemi relativi ai suoi bambini. (allegato)

Il 18 gennaio 2013 il dramma. Rasim rientra a casa verso le 20.30, i suoi familiari sono già a letto. Rasim ha bevuto, suona alla porta di casa e chiede di entrare, alza un po’ la voce, un urlo. Un vicino chiama il 113, arrivano due pattuglie delle Polizia di Stato. Trovano Rasim sulle scale, lo ammanettano ed iniziano a picchiarlo selvaggiamente senza motivo. 


Bologna - Via Protti 15
La Polizia di Stato distrugge la porta di ingresso della casa
dove vive la famiglia Halilovic


Distruggono la porta di casa, minacciano i figli di Rasim. Se ne vanno alle 21.30 lasciando Rasim da solo con la sua famiglia. Rasim Halilovic finisce all’Ospedale di Sant’Orsola dove i sanitari certificano i danni subiti: frattura delle costole, del cocige, edemi ed escoriazioni su tutto il corpo. Jagoda, su moglia dichiara: "Non ho mai visto queste cose in Italia. Ho vissuto a Torino, a Roma, a Napoli, a Prato ma quanto successo a Bologna è spaventoso.  Quei poliziotti sembrano come i soldati quando eravamo in Bosnia". I figli di Rasim hanno assistito alle violenze della Polizia di Stato, hanno assistito al selvaggio pestaggio di Rasim, sono stati accanto al padre in Ospedale, sconcertati dichiarano: “quegli agenti di Polizia sembravano quelli dell’uno bianca”. Uno di loro, con un telefonino è riuscito a registrare delle immagini. Abbiamo contattato le Agenzie di Stampa, l’Ansa di Bologna, il Tg3 Nazionale. Il giornalista di Repubblica, Luigi Spezia, è riuscito a parlare con i figli di Rasim ed ha visionato il telefonino con le immagini.



le tracce del sangue di Rasim sui mobili all'interno dell'appartamento
di Via Protti 15 a Bologna. Le foto scattate dai suoi figli

L'Associazione Nazione Rom ha immediatamente riferito via email, denunciando il comportamento degli agenti della Polizia di Stato, alle Stazioni dei Carabinieri di Bologna, alla Procura della Repubblica, all’Unar, ai Ministeri, al Comune di Bologna, al Garante dei Diritti di Bologna e dell’Emilia Romagna, alla Commissione Europea, al Consiglio d’Europa. Chiediamo alla Procura della Repubblica  l'immediata apertura di una inchiesta e la sospensione precauzionale dal servizi per gli agenti di Polizia protagonisti del brutale pestaggio. Chiediamo di avviare un’inchiesta sul reale e concreto comportamento dei Servizi Sociali del Comune di Bologna in relazione alla famiglia Halilovic. Negli ultimi mesi una vera e propria persecuzione su ogni componente di questa famiglia. Unar, dopo le segnalazioni al Contact Center ha aperto un fascicolo

Il 13 giugno 2012 è Brenda Salkanovic, moglie di Ljubo Halilovic, uno dei figli di Rasim, a
denunciare la violenza sessuale subita nei Giardini di Via Torino e le violenza patite nella Questura di Bologna, quando, invece di accogliere le denunce di una giovane donna
vittima di stupro, una agente di Polizia la prende a schiaffi. (allegato)

 Sulla vicenda, il comportamento degli agenti che, tra l’altro notificano a Ljubo, un ordine di esplulsione, una interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni non riceve risposta.
Brenda Salkanovic e Ljubo Halilovic sono nati in Italia. (allegato)

Il 31 ottobre 2012 altre violenze contro Brenda Salkanovic e Ljubo Halilovic. Brenda, il 30 ottobre 2012 partorisce il proprio bambino, Zlatan Halilovic, nell’Ospedale di Sant’Orsola. Ljubo ed il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, Marcello Zuinisi sono accanto a lei. Nonostante Brenda sia una madre esemplare, alcune assistenti sociali della Società Bolognese Aspirides cercano di strapparle suo figlio dalle braccia. Ljubo Halilovic denuncia l’accaduto nella Stazione dei Carabinieri di Bologna Centro il 4 novembre 2012. Il 7 novembre il Tribunale dei Minori di Bologna dispone l’arresto di Brenda Salkanovic: “l’accusa è di sequestro di persona”.La giovane madre avrebbe rubato il figlio da lei partorito (allegato)

Il 15 novembre 2012, a Roma in sede Uniceff, viene interessato alla vicenda il Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi. Si apre una indagine: la Società Aspirides invia relazioni contenenti informazioni false sia al Tribunale di Bologna che al Ministero dell’Integrazione. (allegato)

http://nazionerom.blogspot.it/2012/12/roma-bologna-milano-rendeteci-i-nostri.html




Roma - Unicef - 15 novembre 2012 
L'appello al Ministro Andrea Riccardi di
Marcello Zuinisi legale rappresentante Associazione Nazione Rom 
e Rebecca Covaciu pittrice rom e testimonial Unicef
"rendeteci i nostri bambini"

Il 4 dicembre 2012 il Comune di Bologna toglie la gestione di Zlatan Salkanovic e Brenda Salkanovic alla Società Aspirides e la affida al Servizio Sociale Quartiere di Savena (protocollo 145 7 gennaio 2013 Aspirides) Non si interrompono però le relazioni tra Aspirides, il Quartiere Navile ed il Quartiere di Savena. L’avvocato Rocco Cariglino, legale della giovane coppia rom, presenta nel frattempo, istanza di liberazione per la giovane Brenda Salkanovic al Tribunale dei Minori di Bologna. Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, incontra il Giudice Anna Filocamo su disposizione del Presidente del Tribunale dei Minori di Bologna, il dott. Luigi Martello. (allegato)


Bologna - Palazzo Comunale
L'Assessore al Welfare Amelia Frascaroli discute con Jagoda Halilovic.
La richiesta al Comune è il rispetto del diritto di famiglia violato dai
servizi sociali di Aspirides e dal Quartiere di Navile


La mattina del 10 dicembre 2012 ancora violenza e persecuzione contro la famiglia Halilovic e l’Associazione Nazione Rom. La proprietaria dell’appartamento di Via Protti 15, Sandra Martelli, entra nella casa insieme a due uomini, mentre l’intera famiglia è uscita, aprendo la porta con le proprie chiavi. Al rientro Jagoda trova la porta chiusa dall’interno. Dentro Sandra Martelli getta tutti beni di nostra proprietà in terra. Vengono immediatamente chiamati carabinieri e polizia. Al nostro rientro nell’appartamento costatiamo la distruzione dei nostri beni e denunciamo ai Carabinieri, alle ore 14.11 la sparizione di beni di nostra proprietà. Nella denuncia vengono riportate le parole di minaccia, che Sandra Martelli ci rivolgeva nel periodo precedente: “dovete andare via da qui, mando i picchiatori la notte, metto il vostro sangue sulle scale”. La pattuglia di Polizia di Stato chiamata alle ore 11.30, da Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom, per constatare i danni ed i furti patiti, denuncia lo stesso per interruzione di pubblico servizio. (allegato)


Bologna 10 dicembre - Via Protti 15 
Questa la targa della volante della Polizia di Stato intervenuta dopo
la richiesta di soccorso ed aiuto fatta alla Questura da parte di Marcello Zuinisi
Legale Rappresentante dell'Associazione Nazione Rom. 

Il 21 dicembre 2013  Radio Radicale intervista Marcello Zuinisi - legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom sulla situazione vissuta in Italia dai bambini rom con particolare riferimento alla situazione di Milano e Bologna. Siamo di fronte ad una vera e propria tratta organizzata dai Servizi Sociali e da Polizia locali compiacenti. Il caso di Zlatan Halilovic e quello dei cuginetti di Rebecca Covaciu, delle azioni dei Commissari come Franco Podini assumono tratti inquietanti che vanno denunciati, arrestati e processati.

http://www.radioradicale.it/scheda/369014/intervista-a-marcello-zuinisi-su-situazione-rom-in-particolare-dei-bambini-a-bologna

Il 3 gennaio 2013, viene presentata e protocollata richiesta di incontro urgente con il
Tribunale dei Minori di Bologna che dovrà decidere sulla richiesta di adattabilità e
sospensione della patria podesta per Zlatan Halilovic, stabilita con decreto provvisorio
(prot. 8767 del 12 novembre 2012) dai Giudici dott. Mirko Stifano, dott.sa Francesca
Salvadore, dott.sa M.C. Zanini, dott. A. Nerozzi.

L’udienza avverrà il 30 gennaio 2013. Il decreto provvisorio è emesso sulla base di false
informazioni fornite dalla Società  Aspirides agli stessi Giudici. Nel decreto,  si legge che “dalle informazioni pervenute dal Servizio”  “alcuno dei genitori aveva provveduto a riconoscere il minore”.  (allegato)


Modena, gennaio 2013
Il Padre Ljubo Halilovic abbraccia suo figlio Zlatan Halilovic.
Suo figlio e sua moglie sono ancora rinchiusi in un centro di Modena.
Brenda Salkanovic accusata di aver voluto rubare suo figlio.
Aspirides ha fornito informazioni false al Tribunale dei Minori


L’8 novembre 2012Ljubo Halilovic c/o il Comune di Bologna – Servizi Demografici,  iscrive con atto portante numero 524 parte 1 seria A/1 anno 2012 suo figlio Zlatan Halilovic, nato a Bologna il 30 ottobre 2012 alle ore 16.46. L’atto è firmato dall’Ufficiale di Stato Civile Frida Forlani. (allegato)

Il 18 gennaio 2013, in un crescendo di violenze, minacce, illegalità istituzionali, ricatti subiti dai Servizi Sociali di Bologna, una persecuzione razziale, si arriva ai pestaggi. Il capo-famiglia Rasim Halilovic viene massacrato di botte da quattro agenti della Polizia di Stato. Il suo sangue è  sparso su tre piani di scale all’interno dell’appartamento di Via Protti n. 15, la porta e l’appartamento devastato dalla Polizia di Stato.

Mentre in tutta Italia, iniziano le celebrazionie della Giornata della Memoria, celebrazioni nelle quali si ricorda la Shoa e lo sterminio degli Ebrei durante la seconda Guerra Mondiale, l’Olocausto Rom, il Porrajmos continua ogni giorno. Un crimine mai processato da nessun Tribunale è un crimine che si riperpreta. I cittadini Rom vivono in Italia come in una dittatura. Quato successo a Bologna, in Via Protti n. 15, quanto succede in ogni città d’Italia ricorda tristemente i regimi e le dittature del Cile di Pinochet, dell’Argentina di Videla, dell’Italia di Mussolini, della Germania di Hitler.

Il 15 gennaio 2013, l’appello del Consiglio d’Europa allo Stato Italiano. Concedere la cittadinanza agli oltre 15.000 cittadini rom figli dei profughi delle guerre dei Balcani.
Tra loro i figli ed i parenti di Rasim e Jagoda Halilovic: Ljubo, Brenda, Janko, Davide, Manuela, Walter, Braian, Zlatan.


Il 22 gennaio 2013, il Maresciallo D'Elia del Comando della Stazione dei Carabinieri di Lame, Via Cipriani 25 - Bologna trasmette gli atti e le denunce inviategli alla Procura della Repubblica - Tribunale di Bologna.

CHIEDIAMO VERITA’ E GIUSTIZIA
CHIEDIAMO LA FINE DELLE VIOLENZE E DELLE PERSECUZIONI
CHIEDIAMO LA FINE DEL RAZZISMO
CHIEDIAMO LA CITTADINANZA ITALIANA
CHIEDIAMO DI VIVERE IN PACE


ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Protti n. 15, Bologna
tel +39 3209489950  +39 3281962409

martedì 15 gennaio 2013

Rom: Consiglio d'Europa, cittadinanza a figli degli apolidi. La richiesta del Commissario Nils Muiznieks allo Stato Italiano

Rom: Il Consiglio d'Europa chiede la cittadinanza per i bambini rom figli di apolidi


STRASBURGO - Tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono garantire la cittadinanza ai bambini che nascono sul loro territorio se questi rischiano di divenire apolidi. A chiederlo e' il Commissario dei diritti umani dell'organizzazione paneuropea, Nils Muiznieks, che inserisce l'Italia tra i paesi membri con il piu' alto numero di apolidi.


In Italia si tratta di circa 15 mila Rom arrivati dall'ex Iugoslavia. ''Quello delle persone apolidi e' un fenomeno che non sta scomparendo, ma e' una condizione che viene trasmessa di generazione in generazione'' osserva il Commissario che sottolinea come nel caso dei bambini l'essere apolidi li esponga a un rischio maggiore di gravi violazioni dei diritti come il traffico di esseri umani, sfruttamento sessuale e adozioni illegali.

Per questo Muiznieks, ricordando che tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa hanno ratificato la Convenzione sui diritti del bambino delle Nazioni Unite che stabilisce che tutti i bambini hanno diritto alla cittadinanza, chiede ai governi di agire in tal senso, per esempio riconoscendola automaticamente a quelli nati sul loro territorio.

Il Commissario Europeo ai diritti umani Nils Muiznieks

L'Associazione Nazione Rom sostiene la richiesta del Consiglio Europeo e la proposta del Commissario Nils Muiznieks. Lo Stato Italiano è storicamente responsabile della condizione di grave emarginazione ed esclusione sociale dell'insieme della Popolazione Rom. Durante la guerra nei Balcani lo Stato Italiano contribuì, bombardando le città dell'Ex Jugoslavia, all'esodo di migliaia di cittadini di etnia rom. I cittadini rom giunti in Italia, non sono mai stati considerati rifugiati e perseguitati dai regimi e dai nazionalismi. Migliaia di cittadini che ancora adesso non vengono considerati da un punto di vista giuridico. Confinati nei campi dell'Apartheid e dell'esclusione sociale, lottano tutti i giorni per essere riconosciuti come cittadini italiani.


Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob: +39 3281962409  +39 3209489950



lunedì 14 gennaio 2013

“Questione Rom” – Procura di Firenze apre indagine dopo le denunce dell’ Associazione Nazione Rom. Tre fascicoli al vaglio degli inquirenti. Sotto indagine le concrete politiche adottate, verso la società civile rom dalla Regione Toscana, Comune di Firenze, Sesto Fiorentino, Caritas e Comuni della Versilia.



8 novembre 2012
Roma, Via Largo Chigi 19 - Presidenza del Consiglio dei Ministri
Una delegazione dell'Associazione Nazione Rom viene ricevuta 
dall'Unar e dal Ministero dell'Integrazione e Cooperazione Internazionale


Firenze 14 gennaio 2012
COMUNICATO STAMPA

Questione Rom” –  Procura di Firenze apre indagine dopo  le denunce dell’ Associazione Nazione Rom. Tre fascicoli al  vaglio degli inquirenti. Sotto indagine le concrete politiche adottate, verso la società civile rom  dalla Regione Toscana, Comune di Firenze,  Sesto Fiorentino, Caritas e  Comuni della Versilia.

Il 21 settembre 2012 il Procuratore Leopoldo de Gregorio ha aperto due  fascicoli relativi alle vicende dei rom presenti in Toscana. Un terzo  fascicolo aperto dalla Procura di Bologna con n. 1720/12/M45 attende di  essere assegnato ad un Sostituto Procuratore di Firenze.

I fascicoli con numero di protocollo K 2012/003140 e K 2012/003138 contengono le denunce protocollate alle Stazioni dei Carabinieri ed alle Procure nel corso degli ultimi 18 mesi e sono relativi alle vicende occorse alla società civile rom, con particolare riferimento ai rom di Quaracchi ed  ai rom della Versilia.

Il 26 aprile 2011 la Regione Toscana stanzia la cifra di 400.000 euro  (il denaro proveniva dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri) con la delibera 279 ed affida, in parti uguali, la somma ai Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino. Nella delibera viene indicato a chiare
Lettere come l’intera somma fosse destinata a processi di integrazione dei rom sul territorio.


Il 16 giugno 2011, nel mentre il campo rom di quaracchi viene raso al suolo Il Comune di Firenze, delibera con protocollo n. 2011/DD/05263, una convenzione tra Comune di Firenze, la SDS Zona Fiorentina Nord - Ovest e  l’Associazione di Solidarietà Caritas Onlus per interventi inerenti l'insediamento Rom di San Piero a Quaracchi.


 16 giugno 2011 - Il campo rom di Quaracchi viene demolito dalle Ruspe
del Comune di Firenze e del Comune di Sesto Fiorentino


Alla Caritas viene affidata la somma di 400.000 euro. La progettualità concordata
prevede la realizzazione di percorsi di rientro assistito nel paese di origine di vari nuclei
familiari. Dei centoventi ciitadini europei di origine rom, metà si rifiuta esplicitamente
di lasciare l’Italia, l’altra metà rientra in Romania. Di fronte all’inesistenza di reali
percorsi di inclusione decide, nei mesi successivi, di rietrare a Firenze in Italia.

La società civile rom organizza manifestazioni pubbliche davanti alla sede della Caritas,
in Via dei Pucci n.2. Viene contestata e denunciata il carattere razzista del provvedimento
oltre alla denuncia penale inviata alla Magistratura inquirente. Alla manifestazione
partecipa anche il drammaturgo di origine ebraiche Moni Ovadia, stretto da un legame di
solidarietà umana e spirituale con la popolazione rom presente in Italia.

Le famiglie rom rimaste a Firenze continuano, nei mesi successivi a subire politiche repressive da parte delle autorità. Pubblicamente l’Assessore al Sociale di Firenze Stefania Saccardi nega la presenza delle famiglie sul territorio, nonostante le prove fotografiche documentate dall’Associazione Nazione Rom. Nei fatti, le ordinanza di sgombero firmate dal Sindaco Matteo Renzi sono incessanti. I cittadini rom vengono sgombrati da ogni luogo dove cercano riparo e rifugio.

2 dicembre 2011 - Il Comune di Firenze sgombera le famiglia Rom
dal campo di Santissima Annunziata


Una vera e propria guerra anti-rom culminata con lo sgombero delle famiglie rom da Piazza Santissima Annunziata il 2 dicembre 2011.

Alle ordinanze del Sindaco Matteo Renzi si aggiungono quelle del Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi. L’obiettivo non dichiarato dalle Amministrazioni è la pulizia etnica, cancellare, dissolvere la “questione rom”. Le deportazioni, arresti non convalidati dai Giudici, espulsioni.


Il Sindaco Matteo Renzi e l'Assessore al Sociale Stefania Saccardi
sono responsabili di illeciti, persecuzione e razzismo vero la etnia rom


L’indagine della Procura di Firenze non si ferma alle vicende di Quaracchi ma interessano anche i  Rom della Versilia. E’ il 18 giugno 2012, quando la Cabina di Regia rom della Regione Toscana orchestrata dall’Assessore al Welfare Salvatore Allocca, da Matteo Giordano (funzionario della Regione ed esponente del Partito di Rifondazione Comunista a Lucca), da Giovanni Lattarulo, approva in Consiglio Regionale la delibera 779. Ancora una volta vengono stanziati 58.000 euro di denaro pubblico per percorsi di “rientro assistito”. La società civile rom presente a Seravezza rifiuta questi percorsi. Sono 47 invece i cittadini che accettano il percorso. Stavolta è un'altra Onlus, la Berretti Bianchi di Pietrasanta a gestire il denaro pubblico. Dopo pochi mesi, la stragande maggioranza dei 47 cittadini rimpatriati a Gruia rientra in Versilia e si rivolge alla Magistratura denunciando truffe, abusi, intimidazioni, violenze, aggressioni subite sia in Romania che in Italia.


La Cabina di Regia Rom della Regione Toscana


La Regione Toscana ed  i Comuni omettono le disposizioni del Governo Italiano e della Commissione Europea. L’accordo quadro n. 173, del 5 aprile 2011, siglato da tutti i 27 Stati membri a Bruxelles,  viene violato. La Strategia di Inclusione varata dal Consiglio dei Ministri il  24 febbraio 2012 con Unar Punto di Contatto Nazionale non viene applicata. Le disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale impartite il 15 giugno 2012 ignorate, omesse, non considerate.

In Toscana vige una politica autarchica improntata al razzismo verso la popolazione rom. E’ l’11 dicembre 2012, quando il Garante dei Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Toscana riceve una delegazione della società civile rom di Quaracchi e della Versilia. La dott.sa Maria Grazia Sestini promette il suo sostegno c/o la Regione Toscana Assessorato al Welfare e c/o i Comuni nella tutela dei diritti umani fondamentali.


Il Garante dei Diritti dei Bambini riceve una delegazione della società civile rom
proveniente dalla Versilia e da Quaracchi


La società civile rom organizzatasi nell’Associazione Nazione Rom non è disposta a farsi schiacciare, umilire, deportare. La risposta al razzismo istituzionale ed a quello  razzista della società civile avviene denunciando alle autorità ogni abuso subito, ogni avvenimento viene monitorato. Relazioni inviate all’ Unar, alla Commissione Europea, al Consiglio d’Europa ed all’Ecri.

Oggi, la Stazione dei Carabinieri di Massa, ha convocato Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom per raccogliere sommarie informazioni relative alle denunce presentate,  rispondere alle domande poste dal  PM Leopoldo De Gregorio ed inviare ulteriore documentazione alla Procura di Firenze.

La denuncia delle illegalità istituzionali non è l’unica attività dell’Associazione Nazione Rom. Il lavoro quotidianamente condotto su tutto il territorio è prevalentemente incentrato nell’applicare la Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti, un lavoro centrato sui quattro assi cardinali della stessa: lavoro, casa, scuola e protezione sanitaria.


Piana di Castello
queste le fattorie da ristrutturare ed aprire attraverso il 
progetto protocollato alle istituzioni l'8 gennaio 2013

Il progetto presentato e protocollato l’8 gennaio 2013 alla Prefettura di Firenze, alla Regione Toscana, alla Provincia di Firenze, ai Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Scandicci prevede l’apertura di Case della Pace e dell’Accolgienza. La costruzione di aziende di produzione agricola e di allevamento biologico sono al vaglio degli Amministrazioni. La richiesta continua ad essere la concreta applicazione della Strategia Europea e Governativa in Toscana, la fine delle persecuzioni, il superamento del razzismo, la costruzione di una strada di sviluppo economico, umano in coerenza con il rispetto dei diritti umani.

http://nazionerom.blogspot.it/2013/01/rom-firenze-sostenere-politiche-di.html


Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob: +39 3281962409  +39 3209489950