Bologna 15 giugno 2012 - Giardino di Via Torino
Ljubo Halilovic mostra il luogo dove è stata aggredito il 13
giugno 2012
Comunicato Stampa
12
settembre 2012
ROM/BOLOGNA - GRAVISSIMO ABUSO DI POLIZIA SUBITO
DAL CON-CITTADINO LJUBO HALILOVIC
Halilovic Ljubo nato a Faenza, di anni 20, è stato vittima di
un gravissimo abuso da parte della Polizia di
Stato di Bologna nei giorni 9, 10, 11 settembre 2012. Ljubo e la sua compagnia
Brenda Salkanovic erano stati aggrediti e
lei violentata la notte del 13 giugno
2012.
La vicenda denunciata ai Carabinieri di San Ruffillo è stata oggetto di una interrogazione parlamentare al
Ministro degli Interni ed ha coinvolto la
stessa Questura di Bologna per comportamenti
violenti contro la giovane coppia.
Interrogazione
a risposta scritta 4-16627 presentata da RITA BERNARDINI lunedì 18
giugno 2012, seduta n.651 a nome di: BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA
COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'Interno
Ljubo la sera di venerdì 8 settembre è stato fermato da una pattuglia in Via Pontevecchio mentre camminava sulla strada. E’ stato fatto salire sulla volante ed accompagnato in Questura di Bologna da una pattuglia.
Questura di Bologna
Il con-cittadino Ljubo Halilovic, senza nessuna contestazione
formale o atto di Tribunale è stato quindi rinchiuso nella cella n. 1 di
massima sicurezza sino alla mattina dell’11 settembre insieme
ad altri tre cittadini di origine magrebina ai quali venivano contestati
formalmente un decreto di espulsione e una comparizione c/o il Tribunale. Ljubo
è stato rinchiuso per tre giorni, senza acqua
e mangiare. Minacciato da alcuni agenti e dall'Ispettore in turno la notte del 10 settembre. Le minacce non si
sono tramutate in violenza fisica perché uno degli agenti presenti l’ha
riconosciuto e ricordato quanto successo la notte del 13 giugno 2012. Lo stesso
agente avrebbe riferito agli altri: “non lo toccate, c’è una interrogazione al
Ministro Cancellieri sul suo caso”.
La mattina dell’11 settembre Ljubo è stato prelevato dalla
cella dall’Ispettore Danza ed accompagnato innanzi all’Ispettore Francesco
Lonardo per essere sottoposto al rilascio di dichiarazioni spontanee in merito
ai fatti del 13 giugno, al comportamento tenuto dalle forza dell’ordine,
dell’Ospedale di Sant’Orsola e Maggiore. Ljubo è stato rilasciato nella tarda
mattinata dell’11 settembre senza nessun capo di accusa a lui rivolto e senza il
rilascio di alcun documento che attestasse i motivi della sua carcerazione dalla
notte dell’ 8 settembre.
L’unico foglio del quale è stato munito è un dattiloscritto redatto
dalla stessa Questura di Bologna nel quale figurava che Ljubo fosse stato accompagnato
in Questura la notte del 10 settembre alle ore 22.30 ed invitato a comparire il
giorno seguente innanzi all’Ispettore Lonardo alle ore 12.30.
La vicenda vissuta da Ljubo Halilovic assume i connotati di un vero e proprio sequestro di persona operato dagli agenti della Polizia di Stato ed appare come una pratica lesiva dei più elementari diritti umani.
La persecuzione subita dal giovane Rom nel territorio del
Bolognese era stata recentemente contestata dall’Associazione Nazione Rom all’Ufficio
Nazionale Antidiscriminazione Razziale – Unar, al Prefetto Mario Morcone ed al
Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi. Il 30
agosto 2012 il Sindaco di Pianoro aveva infatti notificato a Ljubo Halilovic a suo padre Rasim ed a sua madre Jagoda un
ordine di lasciare il territorio comunale in base al Regio Decreto n. 773 del
18 giugno 1931, ovvero una legge Ministeriale del ventennio fascista. Una legge
tramutata nel 1938 in legge razziale, istituzione dei campi di concentramento
prima e di sterminio etnico poi.
Notifica di lasciare il territorio comunale notificata al padre di Ljubo
Rasim Halilovic il 30 agosto 2012
Sulla vicenda è apparso, il 1° settmbre 2012, un articolo di stampa sul quotidiano cittadino Il Resto del Carlino nel quale emerge con chiarezza la voce dell'Associazione Nazione Rom
La legge Ministeriale che i Comuni, le Province, le Regioni
ed i Prefetti devono applicare è la circolare inviata dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri il 15 giugno 2012 con protocollo MCII 000195 a tutti i soggetti istituzionali. Nella
circolare si chiede di applicare la Strategia di Inclusione per la Popolazione
Rom approvata dallo stesso Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012 in base e
rispetto dell’accordo quadro dell’Unione Europa n. 173 sottoscritto da tutti i
Capi di Stato e di Governo a Bruxelles il 5 aprile 2011.
Presidenza del Consiglio dei Ministri - circolare 15 giugno 2012
ordine ai Prefetti ed Amministratori Locali "questione Rom" 1
Presidenza del Consiglio dei Ministri - circolare 15 giugno 2012
ordine ai Prefetti ed Amministratori Locali "questione Rom" 2
Presidenza del Consiglio dei Ministri - circolare 15 giugno 2012
ordine ai Prefetti ed Amministratori Locali "questione Rom" 3
L’Associazione Nazione Rom lavora ed è parte integrante dell’accordo
quadro europeo e nazionale che vede l’UNAR come Punto di Contatto Nazionale nell’applicazione
dello stesso. Agli Uffici dell’Unar ed al suo Contact Center si è rivolto ieri
Ljubo Halilovic denunciando i gravi abusi di cui è stato vittima.
Associazione Nazione Rom chiede immediata apertura di un fascicolo da parte del Ministro degli Interni e del
Capo della Polizia di Stato dott. Manganelli, del Questore di Bologna Vincenzo Stingone sull’ operato degli agenti della
Questura di Bologna. La vicenda appare ancora più inquietanti in relazione al
fatto che la nostra associazione collabora da tempo con il Comune di Bologna,
con l’Assessorato ai Servizi Sociali, con i dirigenti delle politiche di
inclusione, con lo stesso Tribunale dei Minorenni di Bologna e con la stessa
Polizia di Stato.
Nel comunicato emesso nella notte da parte del Gruppo
Internazionale EveryOne Il dall’Associazione Nazione Rom e dai rappresentanti della comunità Rom che vive a
Bologna si chiede un incontro urgente con le autorità di forza pubblica e
comunali di Bologna, perché si discutano insieme le modalità con cui è stato
trattato il signor Ljubo Halilovic e si inizi un dialogo sulla necessità di
avvicinarsi alle famiglie di etnia Rom senza alcun pregiudizio, ma solo in base
a quanto prevedono la Costituzione, le normative europee e la Carte
internazionali sui Diritti Umani.
Sindaco di Bologna Virgilio Merola
"Sarebbe un grande momento di
civiltà," afferma Roberto Malini
co-presidente di everyOne, "e sarebbe lodevole se si risolvesse con una
stretta di mano fra gli agenti della polizia di stato e il giovane Ljubo,
nonché con una nuova sintonia fra le autorità e i difensori dei diritti umani,
che mettono a disposizione delle stesse la loro conoscenza del popolo Rom,
delle sue tradizioni e della condizione di esclusione sociale in cui è relegato
attualmente".
Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms) - Italy
Mob: +39 3281962409 +39 3209489950
Email: nazione.rom@gmail.com
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