Rom - Versilia - Lucca- Regione Toscana
Le famiglie rom scrivono e chiedono alla
Commissione Europea di mettere sotto indagine
lo Stato Italiano ed il comportamento delle
Prefettura e delle Questura per razzismo e
mancata applicazione delle direttive europee
2004/38/Ce e 2000/43/Ce
Lucca/Bruxelles 8 febbraio
2013
Alla Commissione Europea
Giustizia Diritti Fondamentali e Cittadinanza
Vice Presidente Miss Viviane
Reading - Miss Dana Trama-Zada
Capo Unità Miss Chiara Adamo
Vice Capo Unità Miss Georgia
Georgiadou
Mr Emmanuel Crabit
Unita d4 Politiche
Antidiscriminatorie e Coordinamento azioni Rom
Miss Lina Papamichalopoulou
Banca dati Chap – Arthur
Pooley
e p.c.
All’Ecri – Commissione
Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza
Mr Stefano Valenti
Al Consiglio d’Europa
Commissario ai Diritti Umani
– Nils Minsk
Al Consiglio d’Europa
Segretario Generale
questione Rom
Mr Jeroen Schokkembroek
Alla Presidenza del
Consiglio
Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali – Unar
Direttore Marco de Giorni
Contact Center Unar – numero
verde 800901010
Alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Ministero all’Integrazione e
Cooperazione Internazionale
Ministro Andrea Riccardi
Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone
Al Ministero degli Interni
Ministro Annamaria
Cancellieri
Prefetto Antonio Manganelli
Alla Prefettura di Lucca
Prefetto
Dott.sa Teresa Trimarchi
Questora di Lucca
Dott Cracovia
Commissariato di Polizia
Forte dei Marmi
Dott. Parrini
Alla Conferenza delle
Regioni e delle Province – Presidente Vasco Errani
Alla Regione Toscana
Presidente Enrico Rossi
Assessorato al Welfare
Salvatore Allocca
Comune di Seravezza – Forte
dei Marmi – Stazzema – Pietrasanta – Viareggio
Massa – Carrara - Sindaci
della Versilia Storica - Assessori al Sociale
CHAP 04005(2010)
Oggetto: Procedimento inadempimento diritto
dell’Unione Europea
Violazione della direttiva 2004/38/Ce e direttiva 2000/43/Ce
Prefettura di Lucca responsabile di espulsioni illegittime
di cittadini europei dal territorio della Versilia storica
Ogni Stato membro è
responsabile dell’applicazione del diritto dell’Unione Europea nel rispetto
dell’ordinamento giuridico interno.
La presente lettera denuncia una violazione da parte
dello Stato italiano,
Prefettura di Lucca – Questura di Lucca, del
diritto dell’Unione Europea.
Con la presente trasmettiamo
documentazione di prova ed informazioni per aiutare a determinare gli elementi
di fatto e di diritto del caso.
Caso: Otet Livio Marian – cittadino europeo – di etnia rom – nato in
Romania
Mitoc
Mic Ion – cittadino europeo – di etnia rom – nato in Romania
Il 7 febbraio 2013, alle ore
06.00, una pattuglia di Polizia di Stato del Commissariato di Forte dei Marmi,
ha prelevato il cittadino europeo Otet Livio Marian dalla roulotte dove vive
sulla strada provinciale 45 – Comune di Seravezza – Comune di Forte dei Marmi –
Provincia di Lucca – Versilia Storica
la roulotte dove viveva il cittadino europeo Otet Livio Marian
sulla strada provinciale 45 - Forte dei Marmi/Seravezza (Lu)
La roulotte è stata
collocata in quel punto dall’Associazione Berretti Bianchi in accordo con le
Amministrazioni Locali. La Regione Toscana ha finanziato con la delibera n. 779
del 18 giugno 2012 un “progetto di rimpatrio assistito” per i cittadini rom
della Versilia Storica.
Solo 47 cittadini rom della
Versilia Storica hanno accetttato il “progetto di rimpatrio assistito” e sono
partiti per tornare a Gruia – Romania. I 47 cittadini rom, nei mesi successivi,
sono tornati nella zona della Versilia Storica, denunciando di essere stati
truffati dall’Associazione Berretti Bianchi, dai Comuni della Versilia e dalla
Regione Toscana. I cittadini rom si sono rivolti alla autorità locale di
pubblica sicurezza denunciando gli abusi subiti tra cui le minacce e violenze
una volta ritornati in Italia.
Il cittadino europeo Otet
Livio Marian non ha accettato il progetto di rimpatrio assistito.
Il Comune di Forte dei Marmi
e di Seravezza, hanno rifiutato qualsiasi richiesta di incontro a loro rivolta.
Gli incontri richiesti chiedevano il rispetto degli accordi sottoscritti dallo
Stato Italiano con la Commissione Europea il 5 aprile 2011 comunicazione n.
173, il rispetto della Strategia per Rom, Sinti e Camminanti varata dal Consiglio
dei Ministri il 24 febbraio 2012, il rispetto della circolare ministeriale
inviata il 15 giugno 2012 dal Ministro dell’Integrazione e Cooperazione
Internazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Prof. Andrea Riccardi
a tutti i Prefetti, il rispetto delle disposizioni impartite dalla Conferenza
delle Regioni e delle Province a tutti gli enti regionali e locali il 24
gennaio 2013.
Il cittadino europeo Otet
Livio Marian è stato portato al Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi.
Immediatamente la moglie Iancu Gianina ed il fratello Iancu Adrian si sono
recati al Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi per chiedere spiegazioni.
Nessuna spiegazione veniva loro fornita.
Il cittadino europeo Otet
Livio Marian è stato quindi trasferito a Lucca c/o la Questura centrale. Il
sottoscritto Zuinisi Marcello – legale rappresentante dell’Associazione Nazione
Rom, Gianina Iancu moglie di Otet Livio Marian – cittadina europea, il fratello
Adrian Iancu si sono immediatamente recati a Lucca c/o la Prefettura e la
Questura allo scopo di avere informazioni relative a Otet Livio Marian. Lettera
è stata inoltrata alle ore 12.32 a tutte le autorità locali, provinciali,
regionali e nazionali, tra cui, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni
Razziali – Unar – Punto di Contatto Nazionale della Strategia di Inclusione per
Rom, Sinti e Camminanti. (allegato lettera inviata alle istituzioni e
protocollata alla Prefettura e Questura di Lucca 7 febbraio 2013)
la cittadina europea Gianina Iancu protocolla alla Prefettura di Lucca
documentazione con richiesta di applicare la strategia di inclusione
e notizie sulla vicenda del proprio marito Otet Livio Marian
Tramite numero verde
800901010 - Unar – contact center – istituito in ottemperanza alla direttiva
europea antidiscriminazione razziale 2000/43/Ce recepita in Italia con il
decreto legislativo 30/2007 segnalavamo quanto stava accadendo chiedendo
l’immediata apertura di una inchiesta.
Nessuna informazione veniva
data dalle autorità alla moglie di Otet Livio Marian ed alla delegazione della
rappresentanza rom che protocollava la documentazione alle autorità all’interno
delle istituzioni alle ore 14.30. Le richiesta di incontro e spiegazioni fatte
alla segreteria del Prefetto di Lucca non portavano ad ottenere nessuna
spiegazione ed informazione. (allegato foto di Gianina Iancu con i documenti
protocollati alla Prefettura di Lucca – davanti all’ingresso dell’ufficio del
Prefetto)
La delegazione rom, la
cittadina europea Gianina Iancu si recava alla Questura di Lucca e protocollava
documentazione con richiesta di incontro urgente e spiegazioni. Nessuna
spiegazione veniva fornita dalle autorità.
La delegazione rom, la
cittadina europea Gianina Iancu, tornava alla Prefettura di Lucca alle ore
15.30 trovando ad impedire l’accesso alla Prefettura di Lucca da una pattuglia
di Polizia di Stato inviata dalla Questura di Lucca.
Tramite numero verde Unar
segnalavamo la discriminazione e la mancanza di informazioni da noi richieste
in merito a quanto stava succedendo al cittadino europeo Otet Livio Marian
fornendo il numero della targa della pattuglia di Polizia di Stato giunta sul
posto.
Arrivava una telefontata dal
cittadino Otet Livio Marian sull’utenza di Iancu Adrian. Otet ci spiegava che
lo stavano riportando al Commissariato di Forte dei Marmi per poi trasferirlo a
Roma ed imbarcarlo su un aereo alla volta di Bucarest in Romania. Le sue parole
sulla difesa ricevuta da un avvocato di ufficio erano: “l’ avvocato mi ha detto
cosa stai a fare in
Italia, non stai lavorando,
torna in Romania.
Riusciamo a comprendere
l’accusa a lui rivolta da parte della Prefettura e Questura di Lucca. Otet
Livio Marian era stato espulso dallo Stato Italiano nel 2010. Lui, ottemperando
all’espulsione era tornato in Romania è si è presentato all’ambasciata italiana
di Bucarest che aveva verificato il suo rientro. Otet ha fornito alle autorità
di Polizia di Forte dei Marmi il documento attestante le sue dichiarazioni. La
stessa moglie Gianina Iancu ed il cittadino Iancu Adrian hanno visto il foglio
depositato da Otet all’interno del Commissariato di Forte dei Marmi.
Massa: Iancu Adrian e la sua famiglia rom
Ricordiamo che negli anni
2009 e 2010 lo Stato italiano ha espulso centinaia di cittadini rom dal
territorio. Le espulsioni erano il frutto delle scelte politiche di un governo
esplicitamente razzista presieduto dall’ex Presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi e dal Ministro degli Interni Roberto Maroni della Lega Nord. Lo
Stato italiano ha ricevuto numerose condanne dal Consiglio d’Europa in
relazione alle politiche razziste di Lega Nord e Popolo delle Libertà Pdl. Lo
Stato italiano è stato condannato dalla Cprte dei Diritti Umani di Strasburgo
in relazione alle proprie condotte e politiche in materia di espulsioni,
respingimenti, trattamenti degradanti riservati agli esseri umani.
Ricordiamo che il Consiglio
di Stato, con sentenza 6055 del 16 novembre 2011, ha dichiarato illegittimo il
“decreto emergenza nomadi” varato dal Governo di Silvio Berlusconi
Il 23 maggio 2008. Quel
decreto e la politica italiana hanno portato i Prefetti a notificare ai
cittadini europei di etnia rom centinaia di espulsioni.
Ricordiamo che la
commissione europea ha aperto, dopo nostra denuncia, una procedura di indagine
in relazione alla violazione delle direttive europee sulla libertà di
circolazione e sulla non discriminazione. L’indagine è stata ufficialmente
avviata il 25 gennaio 2011 con protocollo CHAP 04005(2010). Numerosissime le
lettere intercorse tra la nostra associazione e la commissione europea in
relazione alla necessità di interrompere le violazioni ed adottare un quadro
strutturale di inclusione per la popolazione rom. Gli incontro tra lo scrivente
e la Commissione Europea sono iniziati il 13 aprile 2011, quando venivo
ricevuto da Miss Dana Trama Zada a Bruxelles – sede Commissione Europea, il 14
aprile 2011 dalla Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza ECRI
sede di Strasburgo, dai Commissari del
Consiglio d’Europa il 14 aprile 2011 sede di Strasburgo.
Gli incontri sono continuati
con il Summit of the Major a Strasburgo il 21 settembre 2011, in Italia c/o il
Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati. Il 29 marzo il Vice
Presidente della Commissione Europea Viviane Reading incontrava a Roma, sala
della Lupa, Camera dei Deputati la nostra rappresentanza con la Presenza del
Presidente della camera Gianfranco Fini, del Ministro dell’Integrazione e
Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, del Presidente della Commissione
Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro, del direttore dell’Unar Massimiliano
Monnanni.
Solo dopo aver ricevuto la
Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti ed aver chiesto la sua
concreta applicazione per voce del Vice Presidente della Commissione Europea
Viviane Reading il 21 maggio 2012 la Commissione Europea decideva di chiudere
l’indagine iniziata il 25 gennaio 2011. Comunicazione della chiusura di
indagine veniva data alla nostra rappresentanza da parte della Commissione
Europea – Capo Unità – Chiara Adamo il 23 maggio 2012.
La Prefettura di Lucca ha
chiesto e firmato l’espulsione del cittadino europeo Otet Livio Marian.
L’ordinanza è stato firmata dal funzionario della Prefettura di Lucca Stefania
Trimarchi. L’atto appare come una aperta violazione delle direttive europee
2004/38/Ce e 2000/43/Ce. Sul territorio della Versilia e dell’intera Regione
Toscana non applicata la Strategia e le indicazioni governativa.
Il cittadino europeo Otet
Livio Marian non ha ricevuto nessun tipo di assistenza ed adeguata difesa
legale. La rappresentanza rom, la moglie di Otet, la cittadina europea Gianina
Iancu ha ricevuto dalla Digos – Polizia di Stato il nome e l’indirizzo
dell’Avvocato d’ufficio che avrebbe dovuto difendere suo marito, alle ore
17.30, davanti alla Prefettura di Lucca: si tratta dell’Avvocato Manuela
Eufoni, con sede in Lucca, Via Carlo del Prete n. 465 – 468, con telefono n.
+39 (0)583 492505
lo studio legale dell'Avvocato Manuela Gufoni - Lucca
La delegazione rom e la
cittadina europea Gianina Iancu si recavano immediatamente dall’Avvocato
Manuela Eufoni. Nel suo studio mostravamo documentazione utile ad impedire il
rimpatrio del cittadino europeo Otet Livio Marian. L’Avvocato Manuela Gufoni,
di fronte alla nostra insistenza per tentare di impedire il rimpatrio ci
diceva: “tanto l’aereo per il rimpatrio è gratis e non lo pagate. Ma cosa
volete.. andate via, voi non avete denaro per me”
Lucca 7 febbraio 2013
L'Avvocato difensore d'ufficio Manuela Gufoni dice
alla cittadina europea Gianina Iancu ed ad Adrian Iancu
"tanto l'aereo per il rimpatrio è gratis"
La rappresentanza rom
segnalava immediatamente ad Unar – Contact Center l’ennesima discriminazione.
Le segnalazione telefoniche fatte da Marcello Zuinisi, Gianina Iancu ed Adrian
Iancu al numero verde Unar 800901010 nel corso del 7 febbraio 2013 sono state
ben tre. Numerose telefonate fatte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alle ore 18.46 contattavamo il Ministero degli Interni – Prefetto Antonio
Manganelli. Trasmettevamo email e richiesta di fermare questa grave violazione
del diritto comunitario. La telefonata veniva fatta dagli uffici del Quotidiano
la Nazione di Viareggio di fronte ad alcuni giornalisti presenti come
testimoni. (allegato email inviata al Prefetto Antonio Manganelli)
Alle ore 21.00 il cittadino
europeo Otet Livio Marian veniva imbarcato su un aereo dall’aereoporto di
Fiumicino destinazione Bucarest con biglietto aereo di sola andata.
Le violazioni del diritto
comunitario e delle direttive europee in atto a Lucca – Prefettura e Questura
non sono relative al solo caso di Otet Livio Marian.
Il 30 gennaio 2013 al
cittadino europeo Mitoc Min Ion viene notificata dal Commissariato di Polizia
di Forte dei Marmi decreto di espulsione emesso dalla Prefettura di Lucca in
data 28 giugno 2010. Il cittadino europeo Mitoc Min Ion è stato sgombrato dal
Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi in data 16 febbraio 2010 dalla
Stazione di Fs di Querceta. Secondo il Commissariato di Polizia di Forte dei
Marmi il cittadino europeo Mitoc MinI on non adempie agli obblighi di legge
previsti dal decreto legislativo 30/2007, non si è iscritto ad alcun corso di
studio, non lavora, non è titolare di una assicurazione sanitaria e neppure
risulta che sia un familiare che raggiunge un cittadino dell’Unione Europea con
diritto a soggiornare.
Il Commissariato di Polizia
di Forte dei Marmi considera che il cittadino europeo Mitoc Min
Ion nato in Romania il 13
settembre 1956, e da quanto emerso dalle indagini condotte dal Commissariato in
ordine a durata del soggiorno in Italia, all’età, alle condizioni di salute,
all’integrazione sociale e culturale ed ai suoi legami non introduce elementi
sufficienti a derogare a quanto previsto dalla normativa vigente e concede al
cittadino europeo il termine di 31 giorni per lasciare il territorio dello
Stato italiano.
Il termine fissato per
presentare ricorso è di venti giorni.
La nostra rappresentanza rom
osserva gravi violazioni del diritto comunitario.
I termini fissati dalle
direttive comunitarie sulla libertà di circolazione 2004/38/Ce fissano in 31 i
giorni per presentare ricorso e non venti come affermato dalla Prefettura di
Lucca.
Il cittadino europeo Mitoc Min Ion è non-vedente con
disabilità al 100%. Discriminato in
Romania ed in Italia non riceve nessun tipo di assistenza ne sanitaria ne
sociale.
Le autorità locali,
rappresentanti dei Comuni di Massa, Forte dei Marmi, Seravezza hanno raccolto
firme contro la presenza dei cittadini rom. La Prefettura di Massa ha rifiutato
la consegna delle petizioni razziste messe in essere sia da formazioni
neo-naziste come Forza Nuova, da Consiglieri Comunali del partito politico
Popolo delle Libertà, da organizzazioni della sinistra. Le raccolte firme sono
state denunciate alle autorità di Pubblica Sicurezza tramite decine di esposti.
Le raccolte firme hanno procurato gravi atti di razzismo nei confronti dei
cittadini rom e della loro rappresentanza. Lanci di bottiglie molotov contro le
famiglie ed i bambini, minacce di morte, attentati contro le sede
dell’Associazione Nazione Rom, danneggiamento dei nostri beni e proprietà,
gomme delle auto squarciate, gravi atti di intimidazione sui mezzi di stampa.
Ogni abuso è stato denunciato ai Comandi dei Carabinieri ed alla Polizia di
Stato. (allegate alcune delle denunce presentate – 4 febbraio 2013 Questura di
Massa – 6 febbraio 2013 Carabinieri di Massa – rassegna stampa 5 febbraio – 7
febbraio 2013)
Firenze 11 dicembre 2012
Cittadini europei della versilia storica vengono ricevuti dal
Garante dei Diritti dei Bambini e dell'Adolescenza della
Regione Toscana Marina Grazia Sestini.
Per i bambini paraplegici e la sua famiglia nessuna casa,
nessuna protezione, neanche una sedia a rotelle
Il rappresentante della
forza politica La Destra di Forte dei Marmi (Lu) Francesco Bertola, tramite il
Quotidiano la Nazione chiedeva, il 3 febbraio 2013, l’immediato rimpatrio dei
cittadini rom che stazionano sul territorio. Il Sindaco di Forte dei Marmi
Umberto Buratti rifiutava qualsiasi richiesta di condivisione di progettualità
riguardanti i cittadini rom presenti sul territorio. Le proposte pubbliche
fatte dall’Associazione Nazione Rom sono condivise con l’Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali – Unar – Presidenza del Consiglio dei Ministri
(allegato denunce, rassegna stampa 1 febbraio – 2 febbraio – 3 febbraio –2013,
protocolli istituzionali ai Sindaci degli Enti Locali)
Il cittadino Mitoc Min Ion
vive a quattro chilometri dal Palazzo Comunale di Forte dei Marmi all’interno
dell’ex Camping Internazionale Versilia.
Il cittadino Otet Livia
Marian viveva nella strada provinciale adiacente all’ex Camping Internazionale
Verslia.
Pavel Nicolae ed Elisabetta Nicaole, cittadini europei
vivono all'interno dell'ex Camping Internazionale Versilia
Rientrati in Italia dopo i "rimpatri assistiti" hanno denunciato
alle stazioni dei Carabinieri di essere stati truffati nel progetto di rimpatrio.
Nessuna casa in Romania, nessun lavoro, nessuna azienda agricola
Sono decine i cittadini
europei di etnia rom che vivono dentro ed ai margini dell’ex Camping
Internazionale Versilia. In questi giorni, gli agenti di Polizia di Stato del
Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi hanno detto ai cittadini rom le
seguenti parole: “uno alla volta vi rimandiamo tutti in Romania”
Tramite il seguente esposto, il sottoscritto Zuinisi Marcello in qualità di
legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, con sede in Via Ricortola
166, Marina di Massa – 54100 Massa – tel +39 3209489950 +39 3281962409, chiede alla Commissione Europea Giustizia Diritti Fondamentali e
Cittadinanza di avviare immediate indagini verso la Stato Italiano –
Prefettura di Lucca – Questura di Lucca per violazione del diritto dell’Unione
Europea, delle direttive 2004/38/Ce e 2000/43/Ce, per violazioni dei diritti
umani fondamentali, per violazione della Carta dei Diritti Fondamentali
dell’Unione Europea, con relativa
procedura di infrazione e costituzione in mora.
Il sottoscritto Zuinisi Marcello – cittadino europeo autorizza con effetto immediato la
Commissione Europea e l’Ufficio sul trattamento delle denuncia CHAP “Complaints Handling – Accuel des
Plaignants) Segretariato Generale della Commissione Europea (Sg) ed il
responsabile del trattamento Arthur Pooley au utilizzare ogni dato presente
nella seguente denuncia e le proprie generalità.
Con la presente si
richiede convocazione c/o
Commissione Europea Giustizia Diritti Fondamentali e Giustizia con sede in
Bruxelles – Belgio per depositare ai commissari preposti dossier video,
fotografico, rassegna stampa locale, denuncie ed esposti riguardanti la
questione oggetto della denuncia dal 2 luglio 2012 al 7 febbraio 2013 e
relative testimonianze dirette ed indirette della società civile rom presente
sul territorio.
In attesa di un riscontro
Cordiali saluti
Marcello Zuinisi
Legale rappresentante
Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di
Massa
54100 Massa – Italia
tel +39 3209489950 +39 3281962409
email nazione.rom@gmail.com
ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa
54100 Massa – Italia
tel +39 3209489950 +39 3281962409
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