giovedì 1 novembre 2012

Rom Bologna: Servizi Sociali tentano di rubare un bambino appena nato strappandolo dalle braccia della madre mentre lei lo allatta in Ospedale. La denuncia dell'Associazione Nazione Rom


 Rom a Bologna. Il 30 ottobre 2012 alle ore 16.45 nasce Zlatan Salkanovic
nella sala parto dell'ospedale di Sant'Orsola
La madre è Brenda Salkanovic ed il padre è Ljubo Halilovic.
Le Assistenti Sociali tentano di rubare il loro bambino.
Ancora un crimine contro una bambino appena nato e la sua mamma
commesso dai Servizi Sociali dello Stato Italiano.


Bologna 1 novembre 2012

Al Ministro degli Interni - Anna Maria Cancellieri
Al Ministro della Giustizia  - Paolo Severino
Presidente del Tribunale dei Minori  Emilia/Romagna - Luigi Martello

Sindaco di Bologna Virgilio Merola
Assessore al Sociale Amelia Frascaroli
Ai Servizi Sociali –  Via Castiglione n. 26 – Bologna
Tel 051/6210037  051/62100306

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero  Integrazione e Cooperazione Internazionale
Prof. Andrea Riccardi
Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone

Alla Chiesa Cattolica Italiana
S.E. Mons. Ernesto Vecchi
Segretario particolare Cantini Filippo
c/o Curia Arcivescovile – Via Altabello 6, Bologna
Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti -  Fondazione Migrantes
Mons. Giancarlo Perego

All’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR
Via Largo Chigi 19, Roma - Direttore Marco De Giorgi
Avv. Simone Pacifici

All’Avvocato Immacolata Tropiano – Foro di Bologna

Alla Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza ECRI
Mr. Stefano Valenti
Al Gruppo Internazionale EveryOne
co-presidente Mr Roberto Malini
Al Consiglio d’Europa - Segretario generale questioni Rom
Mr Jeroen Schokkembroek
Assemblea Parlamentare sulla famiglia Consiglio d'Europa
Madame Liliane Maury  Pasquier
Alla Commissione Europea – Diritti e Cittadinanza
Madame Viviane Reading


Oggetto: Tentato sequestro e furto del bambino rom
ZLATAN SALKANOVIC, nato il 30 ottobre 2012 a Bologna

crimine commesso 
dai Servizi Sociali del Comune di Bologna

VIOLAZIONE CONVENZIONE DIRITTI DEL FANCIULLO
Legge n. 176 del 27 maggio 1991 – Ratifica ed esecuzione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo – New York 20 novembre 2012

VIOLAZIONE della legge n. 184 del 4 maggio 1983
Sulla disciplina dell’adozione ed affidamento dei minori

Gentili istituzioni Internazionali e Nazionali, Ministri, Presidenti, Sindaci, Assessori, Monsignori, Commissari, difensori dei DIRITTI UMANI,  attraverso questa lettera voglio portarvi a conoscenza del tentativo di sequestro e furto del bambino rom, Zlatan Salkonovic, da parte dei Servizi Sociali del Comune di Bologna. Zlatan Salkanovic è nato a Bologna il 30 ottobre 2012, ore 16.45 c/o l’Ospedale di Sant’Orsola nel Comune di Bologna. La madre del bambino si chiama Brenda Salkanovic ed è nata a Bologna il 22 giugno 1996, il padre si chiama Ljubo Halilovic ed è nato a Faenza il 18 giugno 1992. Brenda e Ljubo provengono da famiglie con origine bosniaca ma, non sono mai stati neanche un giorno in Bosnia.  Il 15 giugno 2012 alle ore 15.49 a Bologna, negli uffici della Stazione dei Carabinieri di San Ruffillo, Brenda Salkanovic, accompagnata dal legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi, denunciava l’aggressione e la violenza sessuale subita il giorno 13 giugno 2012 nei giardini di Via Torino da sconosciuti, l’aggressione e la violenza subita dal suo compagno Ljubo Halilovic e le violenze subite la notte tra il 13 e 14 giugno all’interno della Questura di Bologna.


Il 15 giugno 2012, sei deputati del Parlamento Italiano presentavano una interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri sui fatti in narrativa. Ad oggi, non è stata ancora fornita una risposta.



 Bologna - Ljubo Halilovic e la sua famiglia Rom


Dal 14 giugno 2012, ad oggi, l’Associazione Nazione Rom, e gli stessi genitori di Zatlan Salkanovic hanno costantemente comunicato all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR, al Contact Center, ed all’Avvocato Simone Pacifici innumerevoli violenze ed abusi subiti nella città di Bologna, compreso il sequestro di persona di Ljubo Halilovic, rinchiuso nei giorni 9, 10 ed 11 settembre 2012, in una cella di sicurezza della Questura di Bologna senza nessun motivo o provvedimento di Tribunale. Tenuto senza acqua e mangiare, minacciato la sera del 10 dagli agenti di polizia in turno di fratture di ossa e denti. 

 http://nazionerom.blogspot.it/2012/09/rombologna-gravissimo-abuso-di-polizia.html

L’Associazione Nazione Rom ha costantemente richiesto, al Comune di Bologna incontri ed avvio di procedure di tutela della giovane coppia attraverso lettere e telefonate. Il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi ha ricevuto per questo motivo, minacce ed intimidazioni da parte del direttore del Quartiere di Navile di Bologna -  Andrea Cuzzani, ed è stato costretto a chiedere l’intervento della Polizia di Stato il 24 ottobre 2012, quando si è presentato negli uffici del dott. Domenico Pennizzotto in Via Sacileceto a Bologna.


24 ottobre 2012 - Quartiere Navile - Via Saliceto, Comune di Bologna
la volante (targa F8117) chiamata da Marcello Zuinisi,  legale rappresentante 
dell'Associazione Nazione Rom identifica Andrea Cuzzani Presidente del Quartiere


La vicenda della giovane coppia ha avuto un grande risalto mediatico sui giornali e radio locali. La stessa Chiesa Cattolica Italiana, Fondazione Migrantes, Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti presieduta da Mons. Giancarlo Perego ha prestato ascolto e comprensione alla vicenda della famiglia Halilovic, sostenendo l’azione dell’Associazione Nazione Rom dall’ottobre del 2011.


La stessa Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa sugli Affari Sociali e la Famiglia  ha permesso all’Associazione Nazione Rom di partecipare attivamente al 5° Meeting Internazionale ed alla Campagna “One of Five” svoltosi a Firenze il 17 Novembre 2011 dove è stata adottata la Convenzione di Lanzarote e la campagna mondiale per fermare ed arrestare le violenze sessuali contro i bambini.


L’Associazione Nazione Rom, ha continuata a rivolgere ai Servizi Sociali del Comune di Bologna lo stesso 30 ottobre 2012 chiedendo l’attivazione di un percorso di protezione per la giovane coppia e continuando a chiedere al Governo Italiano ed al Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri un decreto legge di urgenza che garantisse a tutti i cittadini e minori, nati in Italia, di vedersi riconoscere il diritto di cittadinanza. 


27 giugno 2012 - Comune di Bologna - Ufficio Cittadinanza
Ljubo Halilovic, accompagnato dalla madre Jagoda Halilovic,
dal piccolo Braian e dal legale rappresentante dell'Associazione
Nazione Rom chiede il riconoscimento dei suoi Diritti. 
Ljubo è nato a Faenza il 18 giugno 1992


Nel pomeriggio del 31 ottobre 2012, si sono presentati, nell’Ospedale di Sant’Orsola delle Assistenti Sociali del Servizio Sociale di Via Castiglione 26 – Bologna. Queste, senza neanche rivolgersi ai Dottori, alle Ostetriche, al personale infermieristico si sono presentate davanti al letto dove si trovava Brenda Salkanovic che stava allattando il suo piccolo figlio Zlatan Salkanovic ed hanno strappato il bambino dalle braccia della madre chiedendoli di firmare dei fogli nei quali c’era scritto che lei prestava il suo consenso all’avvio delle procedure di affidamento ed adozione. Brenda si è rifiutata ed ha detto loro che lei ha partorito con dolore il suo bambino, lei ama il suo bambino, lei vuole crescere il suo bambino insieme al suo giovane compagno e marito (rito Rom) Ljubo Halilovic.

Le Assistenti Sociali hanno preso il bambino strappandolo dalle braccia della madre dicendogli “ti portiamo via il bambino” e “te devi andare in una comunità da sola”.
Il padre di Zlatan Salkanovic era presente alla scena ed è prontamente intervenuto denunciando ad alta voce il TENTATIVO DI SEQUESTRO E FURTO DI UN BAMBINO ROM. Le sue grida hanno fatto accorrere i dottori presenti. Questo hanno detto alle Assistenti Sociali come si permettevano di portare via un bambino ad una madre senza neanche assicurarsi delle condizioni di salute del piccolo.

Zlatan era stato auscultato dalla dottoressa in turno la sera del 30 ottobre. Zlatan ha un piccolo soffio al cuore e doveva essere sottoposto a nuove visite prima di dimetterlo. Il comportamento delle Assistenti Sociali è stata quindi irresponsabile ed ha messo a repentaglio la stessa sicurezza sanitaria del piccolo.

Il comportamento dei Servizi Sociali del Comune di Bologna sta violando la Convenzione dei Diritti del Fanciullo adottata dalle Nazioni Unite a New York il 20 novembre del 1989 ed adottata in Italia con la legge n. 176 del 27 maggio 1991. La Convenzione recita nel suo preambolo: “La famiglia deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere il suo ruolo nella collettività. Il fanciullo deve essere educato in famiglia nello spirito degli ideali della Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, tolleranza, libertà, uguaglianza e libertà”. L’art 7 afferma il diritto al nome ed alla cittadinanza, all’appartenenza alla propria famiglia di origine. Art 9 diritto di non essere separato dai propri genitori. Art. 33, 34, 35 diritto di essere protetto contro ogni forma di violenza sessuale, contro il rapimento, la vendita o la tratta.


 Comune di Bologna - 27 giugno 2012
Marcello Zuinisi, Jagoda Halilovic, Ljubo Halilovic
ed il piccolo Braian  chiedono il rispetto dei Diritti Umani

Il comportamento dei Servizi Sociali del Comune di Bologna sta violando la legge n. 184 del 4 maggio 1983 che disciplina l’adozione e l’affidamento dei minori. E’ il Presidente della Repubblica Italiana ha promulgare che: Titolo 1 dell’Affidamento dei Minori Articolo 1 “il minore ha diritto di essere educato nell’ambito della propria famiglia”

Brenda Salkanovic, nell’atto di ingresso nell’Ospedale di Sant’Orsola ha comunicato alla Direzione Ospedaliera il proprio domicilio a Bologna: Via Protti n. 15 c/o Halilovic.
L’Appartamento di Via Protti n. 15 – Bologna è stato affittato direttamente da Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (allegato). Da mesi stiamo chiedendo al Comune di Bologna di sostenere il nucleo familiare di Ljubo Haliulovic (padre), Brenda Salkanovic (madre), ed il piccolo Zlatan per poter avere un proprio appartamento dove vivere autonomamente. Attraverso il legale della famiglia, Avvocato Immacolata Tropiano avviato ogni tipo di azione giuridica per difendere ed affermare i diritti della giovane famiglia. Attraverso il Progetto “Casa della Pace e dell’Accoglienza nel Comune di Fosdinovo (Ms)” assicurare al capo-famiglia Rasim Halilovic un posto di lavoro a tempo indeterminato per affermare una indipendenza economica.


 Comune di Bologna - 2o giugno 2012
L'Assessore al Sociale Amelia Frascaroli discute
con Jagoda Halilovic sulla questione abitazione


Il padre di Zlatan, ha immediatamente informato i genitori di Brenda Salkanovic di quanto stava succedendo nell’Ospedale di Sant’Orsola a Bologna. Immediatamente giunti sul posto, i genitori di Brenda hanno deciso di far uscire la loro figlia ed il piccolo Zlatan al fine di garantirne l’incolumità da ulteriori tentativi di sequestro.

Attraverso questa lettera ci appelliamo al Ministero degli Interni al fine di assicurare a Zlatan ed i suoi genitori il Diritto di Cittadinanza, al Comune di Bologna perché permetta alla giovane coppia di sposarsi secondo il rito dello Stato Italiano, ai Servizi Sociali perché interrompano ogni ulteriore tentativo di sequestro di bambini rom, al Presidente del Tribunale di Bologna al fine di approfondire la collaborazione tra l’Associazione Nazione Rom e lo stesso Tribunale, alla Chiesa Cattolica di Bologna ed a Monsignor Ernesto Vecchi perché si affermi il principio del Vangelo e di Cristo e venga immediatamente concessa, temporaneamente, un appartamento alla giovane coppia, nell’attesa di regolarizzare ogni posizione giuridica. Agli organismi internazionali ed europei ad intensificare il controllo e monitoraggio sullo Stato italiano in relazione alla sottrazione illegittima dei minori rom alle proprie famiglie.


 La vita di Gesù è stata come un pane dato da 
mangiare a tutti quelli che aveva incontrato. 
Si è "spezzato" per tutti, senza risparmiarsi mai.


Raccogliamo e rilanciamo l’appello del Gruppo Internazionale EveryOne perché si formi urgentemente una COMMISSIONE di INCHIESTA INTERNAZIONALE che indaghi sul fenomeno della sottrazione illegale ed il rapimento dei minori rom alle loro famiglie di origine, ai loro padri ed alle loro madri e si interrompa questo CRIMINE CONTRO l’UMANITA’.

Chiediamo alle organizzazioni mondiali di tutela dei Diritti Umani, a tutte le organizzazioni della Società Civile Rom di sottoscrivere questa lettera e sostenere le ragioni ed il diritto dei bambini rom, delle madri rom, dei padri rom e dell’intera Nazione Rom.

Ricordiamo le parole del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana CEI, Monsignor Angelo Bagnasco a Genova in occasione di una visita alle famiglie Rom di Bolzaneto:
“ Per voi la vita è sacra. Nella vostra comunità, tradizione, cultura - ha detto - i figli sono una grande ricchezza. “





ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa
54100 Massa, italia
Tel +39 3281962409  +39 3209489950

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