Rom ex Cnr Scandicci sgomberati dal Prefetto di Firenze Luigi Varratta
La mattina del 20 maggio 2015 a Scandicci, Questura, Carabinieri e Polizia Municipale hanno eseguito l'ordinanza di sgombero, emessa dal Prefetto di Firenze Luigi Varratta, relativamente alla struttura di Via Galileo Galilei. All'interno vivevano settanta cittadini di nazionalità rumena, etnia Rom, con 21 minori tra cui un neonato. Compito del Comune di Scandicci garantire una abitazione alternativa per le famiglie presenti. Sul posto il Vice Sindaco Andrea Giorgi, l'Assessore alla Protezione Civile Barbara Lombardini, la giunta e consiglieri di maggioranza e minoranza.
Rom ex Cnr Scandicci sgomberati dal Prefetto di Firenze Luigi Varratta
Lo sgombero delle famiglie dall'ex Cnr si è svolto pacificamente senza nessuna resistenza da parte delle famiglie. Completamente assente un piano di inclusione per le famiglie presenti. Uniche soluzioni offerte la separazione dei nuclei familiari e collocazione in strutture protette per madri e minori. Queste strutture sono, di legge, adibite ad accogliere madri e bambini vittime di violenza domestica o situazioni di marginalità in cui la figura del padre è assente.
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Rom ex Cnr Scandicci sgomberati dal Prefetto di Firenze Luigi Varratta
La legge italiana sull'infanzia (legge 184/83) stabilisce all'articolo 1: “il minore ha diritto di essere educato nell'ambito della propria famiglia” una legge ed un principio basilare sancito anche dalla Costituzione Italiana.
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L'articolo 29 afferma “la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
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L'Articolo 30 “il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare”.
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L'articolo 31 “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.
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L'articolo 32 “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
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Leggi e principi calpestati e violati dal Comune di Scandicci. Per questo motivo le famiglie Rom dell'ex Cnr hanno protestato dentro e sotto la sede del Comune e c/o la fermata “Resistenza” della tramvia. Lettere, protocolli, telefonate indirizzate alle istituzioni. Coinvolti e raggiunti il direttore Lucio Battistotti della Commissione Europea rappresentanza in Italia, gli uffici del Ministro degli Interni Angiolino Alfano, il Prefetto Mario Morcone del Dipartimento Centrale Immigrazione, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il sottosegretario agli Affari Esteri Sandro Gozi, il Console Generale della Romania Eugen Serbanescu, stampa, giornalisti e media.
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Nel pomeriggio si è svolto all'interno del Comune di Scandicci un incontro tra Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom, l'Assessore alla Protezione Civile Barbara Lombardini e rappresentanti della Società della Salute zona nord ovest. La rappresentanza rom ha mostrato i protocolli con richiesta di incontro con il Sindaco Sandro Fallani e la Prefettura, la richiesta di convocazione di un Tavolo di Inclusione nel rispetto degli Accordi Quadro Strutturali Europei e della Strategia Nazionale dei Rom, Sinti e Caminanti varata dal Consiglio dei Ministri – Unar – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Chiesto l'intervento di Protezione Civile per le famiglie. Tutte le richieste sono rimaste inevase.
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E' stato ricordato che la Società della Salute Nord Ovest ha ricevuto 200.000 dalla Regione Toscana (delibera n. 279 26/04/2011) per processi di integrazione delle stesse famiglie Rom nel territorio. Denaro versato nelle casse della Caritas di Firenze in data 31 maggio 2011 unitamente ad altri 200.000 euro, sempre della Regione Toscana, affidati al Comune di Firenze: 400.000 euro per famiglie Rom escluse misteriosamente scomparso.
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Il Funzionario Vasile Simon del Consolato Generale della Romania di Bologna ha richiesto al Comune di Scandicci, senza ottenere risposta, il piano di inclusione varato per le famiglie Rom. Una protesta formale dello Stato di Romania per il mancato rispetto dell'unità della famiglia.
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Successivamente, nel tardo pomeriggio, Marcello Zuinisi – legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom è stato portato in Questura dove sono continuate le trattative con il Comune. Soltanto dopo la minaccia di una azione di forza da parte della Polizia di Stato per sgomberare dalla fermata “Resistenza” della Tramvia le famiglie Rom dell'ex Cnr è stato “accettato” il piano delle istituzioni del fiorentino.
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Il Comune di Scandicci ha prelevato tutti gli uomini di etnia Rom, padri delle famiglie dell'ex Cnr e, con la promessa di collocarli c/o la Misericordia del limitrofo Comune di Lastra a Signa, li ha trasferiti nel Comune di Pistoia con l'obiettivo di deportarli nella Montagna dell'Abetone. Nella notte, soltanto dopo una dura protesta dei padri Rom sono stati tutti riportati nel Comune di Firenze e lasciati senza alcun riparo ed accoglienza alla Stazione di Santa Maria Novella.
Nessun documento scritto rilasciato dal Comune di Scandicci. Nessun piano fornito. Nessuna trasparenza. Nessun progetto di inclusione. Questa la vera storia dello sgombero dell'ex Cnr, una storia di abusi istituzionali, denaro pubblico sparito, esclusione, separazioni e tentativi di deportazione
Associazione Nazione Rom
tel +39 3281962409
email nazione.rom@gmail.com
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