giovedì 19 gennaio 2012

Roma Capitale - espulsioni e rimpatrio coatto dei cittadini rom? - Comune di Roma denunciato alla Commissione Europea



Roma 19 gennaio 2011

Commissione Europea
Direzione Generale Giustizia
Direzione C: Diritti fondamentali e cittadinanza dell’Unione Europea
Unita C2: Cittadinanza dell’Unione Europea – Capo Unità
Rappresentanza in Italia

Miss Viviane Reading
Miss Dana-Trama Zada
Miss Lina Papamichalopoulou
Miss Chiara Adamo
Miss Pia Lindholm
Miss Enrica Chiozza
Mr Massimo Serpieri
Mr Lucio Battistotti

e p.c.

Presidente del Consiglio dei Ministri
Ministro Economia e Finanze
Mario Monti
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma - Italy
tel. (+39) 0667791

Segretario del Consiglio dei Ministri

Segretario Generale
Manlio Strano

Capo dell'Ufficio
Cons. Anna Lucia Esposito
tel. 06 67793206
fax. 06 6795807 

Ministro Affari Europei
Enzo Moavero Milanesi
Dipartimento per gli affari europei (PCM)
Piazza Nicosia, 20- 00186 ROMA
Tel: (+39) 06.67795191
Fax (+39) 06.6779.5342/5326 
 
Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale
Andrea Riccardi
Largo Chigi, 19 - 00187 ROMA
Tel: (+39) 06.67794670 - Fax: (+39) 06.67794719 

UNARP.N.C. punto nazionale di contatto c/o Commissione Europea
Direttore Massimiliano Monnanni

Oggetto: Precisazioni in merito alle denuncie di non corretta applicazione
               delle direttive 2000/43/Ce e 2004/38/Ce
               Richiesta procedura di infrazione vs Stato Italiano
               Riforma strutturale UNAR e nascita Consiglio Nazionale Rom - CNR


Ref. Ares(2011)1294924 – 01/12/2011
Just/C2/Chb/hk (2011) s 1407047

Just CHAP (2010)04005 - 25/01/2011


Gentile Commissione Europea Direzione Generale Giustizia

La presente lettera per informarvi degli sviluppi e delle condizioni vissute dalla società civile rom in Italia. In data 27 dicembre 2011 abbiamo avanzato richiesta alla Commissione Europea di procedere con avvio di procedura di infrazione vs Stato Italiano per non corretta applicazione delle direttive comunitarie 2000/43/Ce e 2004/38/Ce (allegato)

Lo Stato Italiano, in base agli accordi sottoscritti in sede comunitaria il 23-24 giugno doveva approntare una strategia nazionale di inclusione sociale della popolazione rom come specificato nella lettera del Capo Unità Lina Papamichalopoulou – Commissione Europea Unità D4 il 24 ottobre 2011 con protocollo JUST/D4 – In/st/ Ares (2011) 1133029 nel rispetto del quadro Ue adottato il 5 aprile 2011 e le conclusioni del Consiglio del 19 maggio 2011. La strategia doveva essere varata entro il 31 dicembre 2011. Ad oggi non è stata elaborata nessuna strategia nazionale di inclusione sociale per la popolazione rom da parte dello Stato Italiano

Il 18 gennaio 2011 il Presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori 

Fabrizio Santori - Presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale

ha dichiarato sul sito web del Comune di Roma le seguenti affermazioni: “ Il Piano nomadi deve essere completato senza ulteriori indugi, fermare gli sgomberi  è uno schiaffo alle leggi e ai cittadini onesti, ma per completare il Piano servono le espulsioni e il rimpatrio coatto dei cittadini comunitari, senza arrendersi ad un’overdose fatale di tolleranza inutile e a senso unico



Con la presente intendiamo denunciare che le espulsioni ed il rimpatrio coatto dei cittadini comunitari rom, a cui si riferisce il dott. Fabrizio Santori appaiono come gravi violazioni delle direttive 2000/43/Ce e 2004/38/Ce sulla non discriminazione e libertà di circolazione.

L'Associazione 21luglio ha recentemente denunciato al Comitato contro le discriminazioni
dell'Onu le schedature su base etnica della popolazione rom e sinti effettuate
dalla Questura di Roma.
http://www.facebook.com/notes/associazione-21-luglio/schedati-i-minori-rom-a-roma/309868765721394

Il Piano Nomadi voluto dal Sindaco Gianni Alemanno è fallito.
In due anni 450 sgomberi nella città di Roma hanno triplicato gli
insediamenti spontanei delle famiglie Rom violando i diritti umani.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_gennaio_21/nomadi-nuovi-campi-abusivi-deleo-1902954059458.shtml

Queste le parole di Fikret Salkanovic portavoce dei Rom Bosniaci,  primo cittadino
di Casilino 900 dal 1968. http://www.youtube.com/watch?v=miXdY9AJekc

Con la presente chiediamo con determinazione all’Unar – P.N.C. di aprire una indagine in merito alla situazione concreta vissuta dalla società civile rom nella città di Roma e nel resto dello Stato Italiano alla luce della bocciatura del Decreto Legge (emergenza nomadi) varato il 21 maggio 2008  (GU n. 122 del 26-5-2008) dal Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ad opera del Consiglio di Stato (con sentenza 6050 il 16 novembre 2011) sanzionando e stigmatizzando gli incitamenti all’odio etnico ed all’infrazione delle direttive comunitarie da parte delle Istituzioni Italiane..

Numerose amministrazioni comunali continuano ogni giorno ad escludere e perseguitare le popolazioni rom. Nelle città di Firenze, Prato, Pesaro, Bologna e molte altre le amministrazioni rifiutano incontri con la società civile rom. Le segnalazioni costanti delle discriminazioni razziali operate dalle Amministrazioni comunali contro i cittadini Rom fatte all’Unar ed agli Osservatori Provinciali da esso istituiti non hanno prodotto ancora nessuna iniziativa istituzionale a sostegno della società civile rom.

L’Unar è stato istituito dallo Stato Italiano recependo la direttiva 2000/43/Ce. Il suo assetto istituzionale lo vede collocato alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo assetto impedisce una effettiva indipendenza dell’Osservatorio sulle discriminazioni razziali dal Governo. L’essere il PNC lo rende organo di Governo effettivo della strategia di inclusione sociale per conto dello Stato Italiano. Come può un organo di Governo controllare se stesso nel caso di discriminazioni razziali?

La proposta che continuiamo a portare alla Commissione Europea, al Governo Italiano ed al Consiglio d’Europa è l’Istituzione di un Consiglio Nazionale Rom (CNR) direttamente collegato al Consiglio dei Ministri. Il CNR composto da rappresentanti del Ministero degli Interni, del Lavoro e Politiche Sociali, della Giustizia, dell’Istruzione Università e Ricerca, delle Pari Opportunità, dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale, della Salute, della Conferenza Presidenti delle Regioni, dell’UPI, dell’ANCI, della Società Civile Rom, della Commissione Europea (rappresentanza in Italia) e del Consiglio d’Europa (Mediatori Interculturali – Romed) potrebbe rappresentare una garanzia per una effettiva e concreta implementazione della Strategia di Inclusione Sociale all’interno del quadro UE.

L’Unar svincolato da compiti di Governo potrebbe solo in questo modo essere il garante effettivo come Osservatorio sulle Discriminazioni Razziali in base alla direttiva 2000/43/Ce.

In base alle considerazioni ed agli elementi informativi riportati nella seguente lettera, e nelle precedenti, precisando che gli esempi descritti rappresentano solo alcuni delle migliaia di casi di discriminazioni razziali agenti su tutto il territorio dello Stato Italiano. Restando nella piena disponibilità ad un incontro con la Commissione Europea per fornire ulteriori prove delle discriminazioni e violazioni in corso all’interno dello Stato Italiano, sono unitariamente all’Organizzazione in difesa dei Diritti Umani EveryOne a richiedere la chiusura delle indagini istituite dal 25 gennaio 2010 protocollo CHAP (2010)04005  ed avviare procedura di infrazione nei confronti dello Stato Italiano.

Precisando che la presente richiesta è volta al raggiungimento di una effettiva implementazione della strategia di inclusione sociale per la popolazione rom presente all’interno dello Stato Italiano e non prefigge nel suo scopo un carattere punitivo ma semplicemente educativo.

Il rispetto delle regole è la condizione basilare per permettere la costruzione di una Comunità Europea unita e coesa nell’affermazione del benessere collettivo, della democrazia e della libertà per tutti i cittadini dell’Ue.

Il rispetto della dignità umana, dei suoi diritti, il riconoscere ogni cittadino presente nel territorio dell’Ue così come l’apertura ai cittadini provenienti da paesi terzi all’Ue sono le basi per la costruzione di una economia di benessere e ricchezza diffusa. Ogni altra misura restrittiva rappresenta concretamente una misura anti-economica ed anti-umana.


Cordiali Saluti

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
(opera nomadi toscana)
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 3209489950

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