venerdì 30 marzo 2012

Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: domanda di libertà per Toma Nita Ciuraro - anima della comunità Rom di Pesaro

Toma Nita Ciuraro anima della comunità Rom di Pesaro


Roma 30 marzo 2012

Caro sig. Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
presidenza.repubblica@quirinale.it

domanda di concessione di grazia e clemenza per l'anziano patriarca Rom Nita Ciuraro (Toma)


Toma Nita Ciuraro (al centro) Roberto Malini e la famiglia rom 

Toma è un uomo coraggioso e pacifico e le sue condizioni di salute sono preoccupanti, tanto che temiamo per la sua vita, considerate le atroci condizioni del carcere in cui è  stato rinchiuso. Chiediamo al Presidente Giorgio Napolitano di  manifestare clemenza verso un uomo già colpito da persecuzione, intolleranza e crudeltà, sia in Romania che nel nostro paese.

Toma, figlio dell'Olocausto (i suoi genitori furono internati nei  lager nazisti, mente molti  familiari vennero assassinati nelle camere a gas) fuggì 15 anni fa dalla Romania ed ottenne asilo politico a Torino, dove fu riconosciuta la persecuzione subita dalla sua famiglia sia sotto il regime di Ceausescu che nel nuovo corso democratico.

La moglie è improvvisamente sola, perché i figli grandi sono in Romania.

Per Toma sarà davvero difficile sopravvivere a 9 mesi di prigione durissima ed è davvero difficile comprendere la decisione del giudice, nonostante un legale avesse chiesto da parte della corte un minimo atto di clemenza e la concessione di una soluzione alternativa alla prigione.

Nel mese di marzo, un giudice di Ancona ha processato Toma in seguito a una denuncia da parte di cittadini e all'intervento delle forze dell'ordine. L'anziano era stato visto discutere animatamente con alcuni familiari, brandendo il bastone - con cui si sostiene, essendo claudicante -  davanti a uno di loro: un gesto tipico dei vecchi capifamiglia Rom, come del resto dei maestri Zen. Questo, però, il giudice di Ancona non lo sapeva e ha condannato Toma per rissa e aggressione con arma impropria.

Toma ha una alta moralità, ha mantenuto unita una grande famiglia, seppellendo le vittime della povertà e dell'esclusione, accompagnando i giovani ai matrimoni, guidando i bambini e tutta la sua famiglia.

Le invio la richiesta congiunta unitariamente al Gruppo Internazionale EveryOne di concedere la grazia all'anziano patriarca rom Nita Ciuraro (Toma) anima della comunità rom di Pesaro ingiustamente rinchiuso nel Casa Circondariale di Montacuto (Ancona) senza nessuna colpa.

in attesa di un suo riscontro

con cordiale sollecitudine

distinti saluti

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale e
Legale Rappresentante
Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
         nazione.rom@gmail.com
tel +39 3209489950  +39 3281962409


L'Appello è visibile sulla newsletter del sito dell'Unar
Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Presidenza del Consiglio dei Ministri


E' possibile sottoscrivere l'appello inviando il seguente testo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano



Domanda di grazia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - da parte dei poeti per i diritti umani - per l'anziano Rom Toma Ciuraru, incarcerato senza colpa
 

di Roberto Malini - Patrizia Garofalo
 

Ancona, 29 marzo 2012.

Toma Ciuraru, l'anziano patriarca che da anni rappresenta l'anima della comunità Rom che vive a Pesaro e che ha subito innumerevoli atti di repressione sgomberi, aggressioni, abusi è stato condannato a nove mesi di carcere da un giudice del tribunale di Ancona. Toma, figlio dell'Olocausto (i suoi genitori furono internati nei  lager nazisti, mente molti familiari vennero assassinati nelle camere a gas) fuggì 15 anni fa dalla Romania ed ottenne asilo politico a Torino, dove fu riconosciuta la persecuzione subita dalla sua famiglia sia sotto il regime di Ceausescu che nel nuovo corso democratico.
In patria, a Costanza, il vecchio Toma era stato capocantiere, mentre a Torino aveva lavorato nella nettezza urbana, nell'ambito di un progetto di integrazione rivolto ai rifugiati. Terminato il periodo previsto nel progetto della Città di Torino, Toma non riuscì più a trovare un'occupazione. Circondato da discriminazione e violenza, si trasferì a Milano, in un campo Rom, vivendo di elemosina. Ripetutamente sgomberato e colpito da denunce per occupazione abusiva di terreno pubblico, riparò a Pesaro con i familiari: la moglie Mia (malata di cancro) e i figli Ipat e Narcisa.

A Pesaro l'anziano Toma, che nel frattempo era caduto nell'alcolismo, non ha mai ricevuto alcuna forma di sostegno sociale, ma nuovamente è stato oggetto di denunce ed evacuazioni. Il fratello Mihai si è gravemente ammalato proprio a Pesaro, dove l'ostilità delle istituzioni e della gente l'hanno condotto a una morte prematura e tragica. Il coraggio di Toma e la sua completa dedizione alla famiglia costituiscono il nucleo di una poesia di Roberto Malini: "Orfeo e Toma", pubblicata nella raccolta "Il silenzio dei violini". 

Il Gruppo EveryOne ha sostenuto a lungo la comunità Rom di Pesaro, consentendo a numerosi nuclei familiari - con bambini - di rientrare in Romania per evitare nuove persecuzioni e acquistando un terreno a Costanza, dove lentamente la famiglia di Toma sta costruendo un'abitazione. In questo mese di marzo, un giudice di Ancona ha processato Toma in seguito a una denuncia da parte di cittadini e all'intervento delle forze dell'ordine. L'anziano era stato visto discutere animatamente con alcuni familiari, brandendo il bastone - con cui si sostiene, essendo claudicante -  davanti a uno di loro: un gesto tipico dei vecchi capifamiglia Rom, come del resto dei maestri Zen. Questo, però, il giudice di Ancona non lo sapeva e ha condannato Toma per rissa e aggressione con arma impropria.

Ora il patriarca dei Rom di Pesaro è rinchiuso nel carcere degli orrori di Montacuto 
(http://www.radicali.it/20120321/carceri-marche-tour-degli-orrori), nonostante le sue precarie condizioni di salute (Toma è cardiopatico).

La moglie è improvvisamente sola, perché i figli grandi sono in Romania. Per Toma sarà davvero difficile sopravvivere a 9 mesi di prigione durissima ed è davvero difficile comprendere la decisione del giudice, nonostante un legale avesse chiesto da parte della corte un minimo atto di clemenza e la concessione di una soluzione alternativa alla prigione.

Su iniziativa dei poeti Roberto Malini (che è anche co-presidente del Gruppo EveryOne) e Patrizia Garofalo, alcuni poeti italiani hanno firmato per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una domanda di grazia urgente, affinché l'anziano Toma sia liberato dalla prigione di Montacuto e possa rientrare in famiglia.

"Toma è un uomo coraggioso e pacifico," spiegano i poeti nel loro appello, "e le sue condizioni di salute sono preoccupanti, tanto che temiamo per la sua vita, considerate le atroci condizioni in cui si trovano i detenuti in quella famigerata prigione. Chiediamo al presidente Napolitano di manifestare clemenza verso un uomo già colpito da persecuzione, intolleranza e crudeltà, sia in Romania che nel nostro paese".

Qui di seguito, i primi firmatari della domanda di grazia:
Roberto Malini, Patrizia Garofalo, Paul Polansky, Paola Sarcià, Matteo Bianchi, Massimo Bevilacqua, Gianni Sassaroli, Marco Dalla Torre, Alfred Breitman, Margherita Gadènz, Angelo Andreotti, Eugenio Rebecchi, Sergio Soldani, Rita Montanari, Elisabetta Andreoli, Matteo Pazzi, Alberto Masala, Giuseppe Samperi, Roberto Dall'Olio, Edoardo Penoncini, Anna Ruotolo, Emanuela Niada, Dario Picciau, Rebecca Covaciu, Steed Gamero, Matteo Pegoraro, Gianmario Lucini, Attilio Mauro Caproni, Alessandra Giordano, Luisa Ranieri,Enrico Proserpio, Marcello Zuinisi, Union Romani, Associazione Nazione Rom 


La poesia  trova la sua origine proprio nella verità  delle cose, nella loro profonda e dolorosa sofferenza , nell'essere sempre  ed ovunque  "combattente" e a fianco di coloro il cui percorso nella vita continua a significare  crocifissione senza risorgenza. Roberto Malini  riferirà del fatto a Radio Popolare oggi, 29 marzo, durante la trasmissione "Interferenze Rom" (alle 12.45) e risponderà alla mail roberto.malini@everyonegroup.com 
per tutti coloro che vorranno aderire all'iniziativa.



Nella foto di Steed Gamero, Roberto Malini con Toma Ciuraru


MI CREDA, caro Presidente: provo ogni giorno che passa un grande malessere nel sapere che il vecchio Toma, nello stato di salute tragico in cui si trova, è tenuto dietro le sbarre del carcere di Montacuto. L'ho soccorso tante volte, nel 2008 e nel 2009, quando vivevo a Pesaro - praticamente vivevo con loro, i Rom del posto - per i suoi cedimenti fisici. Moralmente, non ha mai ceduto e ha mantenuta unita una grande famiglia, seppellendo le vittime della povertà e dell'esclusione, accompagnando i giovani ai matrimoni, guidando i bambini e tutta la sua famiglia... Non è giusto, davvero, quello che sta passando ancora il povero Toma. Nel mio libro "Il silenzio dei violini" c'è una poesia dedicata a lui, che rappresenta la sua vita; mi permetto di copiarla qui di seguito:

Orfeo e Toma

Se il consiglio di Orfeo 
e il suo canto demiurgico 
avevano ispirato gli Argonauti 
diretti alla ricerca 
del vello d'oro, 
il buon senso di Toma 
e la sua fisarmonica 
guidavano la famiglia Ciuraru 
nell’impresa altrettanto difficile 
di sopravvivere.

Giasone e i suoi compagni 
erano eroi, ma il figlio di Calliope 
godeva del favore 
di tutti gli immortali, un privilegio
he rendeva invincibile 
il suo gruppo.

Nessun dio invece 
sembrava interessarsi 
al vecchio Toma, 
se si esclude una luna 
gelida e immota, 
che assisteva distratta 
alla sua vita 
senza muovere un dito.

All’anziano, però, bastava quella luna 
perché era convinto 
che anche una divinità indifferente 
verso i suoi figli
fosse meglio che niente.

Augurandomi di ricevere via email un'adesione da parte Sua e con la speranza che Lei voglia perorare questa istanza di umanità presso il Presidente Napolitano, Le porgo i migliori saluti. 

Roberto Malini - Gruppo EveryOne

Gruppo EveryOne

+39 331 3585406 :: +39 393 4010237 :: +39 334 3449180

Roma - Camera dei Deputati - incontro e dialogo tra Istituzioni, Commissione Europea e Società Civile Rom


Camera dei Deputati - Monte Citorio

Roma 30 marzo 2012

Si è svolto ieri alle 18.00 l'incontro tra la Società Civile Rom, le Istituzioni Italiane e la Commissione Europea Giustizia all'interno della Sala della Lupa - Camera dei Deputati di Monte Citorio.

L'incontro ha avuto come tema l'inclusione della società civile rom ancora oggi marginalizzata, esclusa, sottoposta a trattamenti degradanti e lesivi della dignità umana da parte di molte Amministrazioni Locali.

Ha aperto i lavori il Presidente della Camera Gianfranco Fini il quale ha affermato:
''La condizione dei Rom e' un banco di prova imprescindibile del reale rispetto del divieto di ogni discriminazione etnica, razziale o religiosa che costituisce un principio fondamentale dell'Unione europea, espressamente richiamato nella Carta europea dei diritti fondamentali''

http://www.asca.it/news-Rom__Fini__loro_condizione_banco_prova_rispetto_divieto_discriminazione-1139751-POL.html

Gianfranco Fini - Presidente della Camera dei Deputati

La Commissaria Europea Giustizia Viviane Reading intervenuta successivamente a Fini
ha affermato: ''L'Europa e' molto di piu' dell'euro: e' cio' che sentiamo, ed i nostri sogni sono diritti e solidarieta''. Ha poi sottolineato come ''la nuova generazione non capisce quando si parla di confini e infatti i giovani vogliono un'Europa senza frontiere''.
L'Europa, ha ricordato, puo' vantare il riferimento piu' alto rappresentato dal Carta dei diritti che in modo universalmente chiaro stabilisce che ''siamo tutti uguali'' e che ''non ci deve essere nessuna discriminazione''. ''Ma questo -si e' chiesta la Reding- e' un valore rispettato? Certamente no. E noi dobbiamo essere coscienti e convinti che tutti i cittadini hanno diritto ad essere rispettati''.

 http://www.asca.it/news-Rom__Viviane_Reding__Europa_non_e__solo_euro__e__diritti_e_solidarieta_-1139774-POL.html
Viviane Reading - Vice Presidente Commissione Europea Giustizia


Il Ministro all'Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi è intervenuto successivamente affermando che ''un mondo che non sa costruire il futuro nell'iclusione e' destinato a fallire''. ''dobbiamo chiederci -ha aggiunto- se e' accettabile che il nostro continente ospiti ospiti ancora cosi' vaste aree di ingiustizia, si segregazione, quelle dei Rom, il popolo piu' discriminato nel nostro continente''. Riccardi ha inoltre sostenuto che ''e' ora di intraprendere azioni concrete. E' ora di includere, garantire l'inclusione nella piu' vasta comunita' nazionale, ed assicurare un miglioramento duraturo delle loro condizioni di vita. Spesso -ha detto Riccardi- i loro campi sono luoghi della vergogna del nostro Paese. Trovare soluzione ai problemi del popolo Rom andra' a vantaggio di tutta intera la nostra societa'''.
http://www.asca.it/news-Rom__Riccardi__soluzione_a_loro_condizione_vantaggio_per_tutta_societa_-1139755-POL.html

Andrea Riccardi Ministro all'Integrazione e Cooperazione Internazionale

Per ultimo è intervenuto il Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro il quale ha affermato che: "occorre un coinvolgimento diretto delle associazioni e delle famiglie rom nella strategia di inclusione" "asuspicando che la Camera dei Deputati apra un confronto reale ed un dibattito parlamentare che metta al c entro l'affermazione dei diritti umani"


Pietro Marcenaro - Presidente Commissione Diritti Umani del Senato

L' Associazione Nazione Rom presente all'incontro insieme alla Società Civile Rom ed all'Associazionismo Rom proveniente da tutta l'Italia ha consegnato ai relatori, durante l'incontro, una lettera indirizzata alle Istituzioni ed alla Commissione Europea
"Questione Rom: tutto è cambiato - niente è cambiato"

http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/lettera-alle-istituzioni-ed-alla.html

La lettera presentata dal Gruppo Internazionale EveryOne e dalla stessa
Associazione Nazione Rom è stata letta attentamente dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, dal Ministro Andrea Riccardi e dal Senatore Pietro Marcenaro

Il 24 febbraio 2012 il Consiglio dei Ministri ha votato la strategia di inclusione sociale per i rom. Il documento ha voluto attuare la comunicazione della Commissione Europea n. 173/2011. E’ nato un tavolo interministeriale permanente ed una cabina di regia del Governo Italiano con Regioni ed Amministrazioni Locali per offrire risposte concrete: alloggio, lavoro, scuola e protezione sociale.

Tutto è cambiato dopo la bocciatura del Consiglio di Stato (sentenza 6055) sul “piano nomadi” deciso per decreto dall’ex  Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Ministro degli Interni Roberto Maroni nel 2008. Il Consiglio di Stato ha decretato la fine dell’ “emergenza nomadi”


La società civile rom  ha creduto ad un reale e concreto cambiamento delle
politiche sociali da parte delle istituzioni italiane. Nella realtà cosa è cambiato? Niente.

Ogni giorno in Italia la società civile rom continua a subire una politica di sgomberi forzati, violenza, razzismo, deportazioni,  umiliazioni, espulsioni illegittime di cittadini comunitari.

Nelle Amministrazioni Comunali di Roma, Milano, Firenze e molte altre le famiglie rom vengono cacciate, le umili abitazioni distrutte, non si offrono alternative.  Le Amministrazioni sostengono di offrire una alternativa ma questo non è vero: le uniche alternative offerte sono quelle di dividere le famiglie rom, le donne ed i bambini dai padri e dai mariti, separare le madri dai figli.


Nella lettera si chiede

una Commissione Internazionale composta da persone  integerrime ed incorruttibili che faccia piena luce sui crimini antirom  commessi dallo  Stato Italiano ed in Europa dal 1930 ad oggi.

un Tribunale Internazionale che processi l’olocausto rom, i carnefici, i razzisti ed i nazisti. Chiediamo la fine del Porrajmos.  Chiediamo la difesa dei diritti umani.

alla Commissione Italiana Antimafia  una indagine sui legami tra le organizzazioni criminali mafia, camorra, indrangheta le Amministrazioni Locali ed il Governo Centrale. Nel 2008 a Napoli è stata la camorra ad organizzare i roghi dei campi rom a Ponticelli. Da quei fatti nacque il “piano emergenza nomadi” varato dall’Ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

una indagine sul reale utilizzo dei Fondi Sociali Europei.
Decine di milioni di euro destinati alle famiglie rom sono spariti come neve al sole.

al Governo Italiano di aprire un dialogo continuo con la società civile rom sino ad oggi esclusa ed emarginata dalla strategia.

il riconoscimento del Consiglio Nazionale Rom.

Ogni famiglia rom deve essere l’interlocutore privilegiato per il Governo e gli Enti Locali.

il rispetto dell’unità della famiglia. In Italia, in alcuni Comuni come a Firenze è la stessa Chiesa Cattolica attraverso la Caritas ha gestire in cambio di ampi finanziamenti le strutture di accoglienza dove le famiglie vengono separate. Per un rom la famiglia è il centro della vita.

l’apertura immediata di case della pace e dell’accoglienza in ogni città italiana dove le famiglie rom possono trovare una protezione sociale, un tetto, una difesa dei diritti umani. Chiediamo agli Enti Locali di avviare Politiche di Housing Sociale seguendo gli esempi del Comune di Settimo Torinese (Dado) e Messina (Casa e/è Lavoro)

alla Commissione Europea la chiusura dell’indagine aperta il 25 gennaio 2011 con protocollo CHAP 04005 (2010) e l’apertura della procedura di infrazione. Il fine della richiesta è di carattere educativo verso le istituzioni italiane. Quando si sbaglia, quando si violano i diritti umani bisogna essere coraggiosi ed ammettere le proprie responsabilità. La mancanza di responsabilità produce solo una politica di immagine da fornire alle istituzioni mondiali ed europee, una politica di ipocrisia. Basta voltare la carta e dietro l’immagine la realtà e la verità.

Il Kris è il sistema giuridico rom basato sulla verità e sulla giustizia.

al sistema giuridico italiano di applicare il sistema della verità e della giustizia.

http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/lettera-alle-istituzioni-ed-alla.html




Rappresentanti della Società Civile Rom
 

Rappresentanti della Società Civile Rom


Durante l'incontro Marcello Zuinisi, delegato dall'Associazione Nazione Rom ha regalato alla Commissaria Europea Viviane Reading un libro di poesie scritto da Roberto Malini e Paul Polanski: "il Silenzio dei Violini"
http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=14227

Al termine dell'incontro è stato sottoposto al Presidente Gianfranco Fini, al Prof Romano Prodi, al direttore dell'UNAR Massimiliano Monnanni la terribile situazione vissuta dal patriarca Rom Nita Ciuraro detto "Toma" rinchiuso nel carcere degli orrori di Montacuto (Ancona)
http://www.radicali.it/20120321/carceri-marche-tour-degli-orrori

senza aver commesso alcuna colpa chiedendo di sottoscrivere l'appello dei poeti per la sua immediata scarcerazione 

L'Anziano Toma Ciuraro da anni rappresenta l’anima della comunità rom di Pesaro
 
I genitori di Toma furono internati nei lager nazisti, i suoi familiari assassinati nelle camere a gas.

 
Toma è un uomo coraggioso e pacificoIl suo bastone usato per sostenersi non è “un’arma impropria” ma, come per i maestri Zen, il simbolo di chi è depositario della verità delle cose.   


Toma ha alzato il suo bastone per indicare la strada all’ educazione ed al  rispetto dei diritti.

L'Appello per liberare Toma Ciuraro è stato inoltrato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da un gruppo di poeti: Roberto Malini, Patrizia Garofalo, Paul Polansky, Paola Sarcià, Matteo Bianchi, Massimo Bevilacqua, Gianni Sassaroli, Marco Dalla Torre, Alfred Breitman, Margherita Gadènz, Eugenio Rebecchi, Sergio Soldani, Rita Montanari, Roberto Dall'Olio, Edoardo Penoncini, Anna Ruotolo, Emanuela Niadan

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D44&cmd=v&id=14259

Roberto Malini e Nita Toma Ciuraro
Nel libro "il Silenzio dei Violini" una poesia è dedicata a Nita Ciuraro detto Toma

Orfeo e Toma

Se il consiglio di Orfeo 
e il suo canto demiurgico 
avevano ispirato gli Argonauti 
diretti alla ricerca 
del vello d'oro, 
il buon senso di Toma 
e la sua fisarmonica 
guidavano la famiglia Ciuraru 
nell’impresa altrettanto difficile 
di sopravvivere.

Giasone e i suoi compagni 
erano eroi, ma il figlio di Calliope 
godeva del favore 
di tutti gli immortali, un privilegio
he rendeva invincibile 
il suo gruppo.

Nessun dio invece 
sembrava interessarsi 
al vecchio Toma, 
se si esclude una luna 
gelida e immota, 
che assisteva distratta 
alla sua vita 
senza muovere un dito.

All’anziano, però, bastava quella luna 
perché era convinto 
che anche una divinità indifferente 
verso i suoi figli
fosse meglio che niente.
Per evitare che Toma si trovi in condizioni insopportabili dietro le sbarre, però, è fondamentale che non lo facciamo sentire solo e abbandonato. Inviamogli messaggi di amicizia e solidarietà al seguente indirizzo, non solo via email, ma anche tramite fax e posta (utile anche telefonargli):

Sig. NIta Ciuraru detto "Toma"
c/o Casa Circondariale di Monteacuto  
Via Montecavallo 73/A
60100 Ancona 
Telefono: 071 897891
Fax: 071 85780
per sottoscrivere l'appello inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviare una email o telefonare al Gruppo Internazionale EveryOne
I Poeti per i Diritti Umani

GRUPPO EVERYONE

i copresidenti Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau
+39 334 3449180 :: +39 331 3585406 :: +39 393 4010237 
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com


ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950 +39 3281962409


L'ex Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, presente all'incontro insieme a Flavia Franzoni, moglie e compagna ha voluto sapere il significato della frase "il silenzio dei violini". Marcello Zuinisi riportando le parole dell'autore Roberto Malini:

"Jacob Vassover, forse l'ultimo artista Yiddish ancora in vita, testimone della Shoah, fu internato nel ghetto di Lodz, in Polonia, prima della deportazione ad Auschwitz. Oltre agli ebrei, i nazisti avevano rinchiuso nel ghetto numerose comunità Rom. Jacob suonava anche il violino e un giorno vide, oltre il cancello che divideva gli ebrei dai Rom, un ragazzo che suonava il suo stesso strumento, con un virtuosismo a cui non aveva mai assistito prima. Jacob e il giovane parlavano due lingue diverse; allora iniziarono a comunicare suonando il violino. Quando smisero di suonare, restarono a fissarsi in viso. Negli occhi del ragazzo Rom il giovane artista ebreo vide una pena infinita, come se fosse consapevole del destino di morte che colpiva il popolo ebraico, nonostante gli aguzzini occultassero la macchina dello sterminio razziale. Anche Jacob aveva gli occhi pieni di lacrime, perché gli ebrei di Lodz sapevano a quale sorte andavano incontro gli “zingari”. Nel loro silenzio, vibrava una solidarietà fraterna, la condivisione di una tragedia a cui nessuno di loro poteva sottrarsi. Ecco che cosa rappresenta, nella mia poesia, il “silenzio dei violini”. Non solo angoscia, ma anche infinito amore per la vita di tutti.

giovedì 29 marzo 2012

Lettera alle Istituzioni ed alla Commissione Europa “questione rom” - Tutto è cambiato – Niente è cambiato

Roberto Malini e Toma Ciuraro

 
Lettera alle Istituzioni ed alla Commissione Europa
“questione rom”

Camera dei Deputati – Sala della Lupa – Roma 29 marzo 2012


Alla Vice-Presidente della Commissione Europea Viviane Reading
Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
Al Ministro per l’Integrazione e la Cooperazione  Andrea Riccardi
Al Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro


Tutto è cambiato – Niente è cambiato


Il 24 febbraio 2012 il Consiglio dei Ministri ha votato la strategia di inclusione sociale per i rom. Il documento ha voluto attuare la comunicazione della Commissione Europea n. 173/2011. E’ nato un tavolo interministeriale permanente ed una cabina di regia del Governo Italiano con Regioni ed Amministrazioni Locali per offrire risposte concrete: alloggio, lavoro, scuola e protezione sociale.

Tutto è cambiato dopo la bocciatura del Consiglio di Stato (sentenza 6055) sul “piano nomadi” deciso per decreto dall’ex  Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Ministro degli Interni Roberto Maroni nel 2008. Il Consiglio di Stato ha decretato la fine dell’ “emergenza nomadi”

La società civile rom  ha creduto ad un reale e concreto cambiamento delle
politiche sociali  da parte delle istituzioni italiane. Nella realtà cosa è cambiato? Niente.

Ogni giorno in Italia la società civile rom continua a subire una politica di sgomberi forzati, violenza, razzismo, deportazioni,  umiliazioni, espulsioni illegittime di cittadini comunitari.

Nelle Amministrazioni Comunali di Roma, Milano, Firenze e molte altre le famiglie rom vengono cacciate, le umili abitazioni distrutte, non si offrono alternative.

Le Amministrazioni sostengono di offrire una alternativa ma questo non è vero: le uniche alternative offerte sono quelle di dividere le famiglie rom, le donne ed i bambini dai padri e dai mariti, separare le madri dai figli.

L’Olocausto Rom, il Porrajmos non è stato mai processato da nessun Tribunale Nazionale o Internazionale. Un crimine non processato è un crimine impunito. Il Porrajmos sta continuando ogni giorno. La società civile rom è esclusa concretamente dalle politiche dei Sindaci. La società civile rom vive senza acqua, luce, servizi igienici. In Italia le famiglie rom vivono come nel medioevo. Sono 30.000 i cittadini rom che vivono in Italia nella estrema marginalità.

Con questa lettera chiediamo una Commissione Internazionale composta da persone  integerrime ed incorruttibili che faccia piena luce sui crimini antirom commessi dallo  Stato Italiano ed in Europa dal 1930 ad oggi.

Chiediamo un Tribunale Internazionale che processi l’olocausto rom, i carnefici, i razzisti ed i nazisti. Chiediamo la fine del Porrajmos.  Chiediamo la difesa dei diritti umani.

Chiediamo alla Commissione Italiana Antimafia  una indagine sui legami tra le organizzazioni criminali mafia, camorra, indrangheta le Amministrazioni Locali ed il Governo Centrale. Nel 2008 a Napoli è stata la camorra ad organizzare i roghi dei campi rom a Ponticelli. Da quei fatti nacque il “piano emergenza nomadi” varato dall’Ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Chiediamo una indagine sul reale utilizzo dei Fondi Sociali Europei.
Decine di milioni di euro destinati alle famiglie rom sono spariti come neve al sole.

Chiediamo al Governo Italiano di aprire un dialogo continuo con la società civile rom sino ad oggi esclusa ed emarginata dalla strategia.

Chiediamo il riconoscimento del Consiglio Nazionale Rom.
http://nazionerom.blogspot.it/2012/01/consiglio-nazionale-rom-statuto.html 

Ogni famiglia rom deve essere l’interlocutore privilegiato per il Governo e gli Enti Locali.

Chiediamo il rispetto dell’unità della famiglia. In Italia, in alcuni Comuni come a Firenze è la stessa Chiesa Cattolica attraverso la Caritas ha gestire in cambio di ampi finanziamenti le strutture di accoglienza dove le famiglie vengono separate. Per un rom la famiglia è il centro della vita.

Chiediamo l’apertura immediata di case della pace e dell’accoglienza in ogni città italiana dove le famiglie rom possono trovare una protezione sociale, un tetto, una difesa dei diritti umani. Chiediamo agli Enti Locali di avviare Politiche di Housing Sociale seguendo gli esempi del Comune di Settimo Torinese (Dado) e Messina (Casa e/è Lavoro)

Chiediamo alla Commissione Europea la chiusura dell’indagine aperta il 25 gennaio 2011 con protocollo CHAP 04005 (2010) e l’apertura della procedura di infrazione. Il fine della richiesta è di carattere educativo verso le istituzioni italiane. Quando si sbaglia, quando si violano i diritti umani bisogna essere coraggiosi ed ammettere le proprie responsabilità. La mancanza di responsabilità produce solo una politica di immagine da fornire alle istituzioni mondiali ed europee, una politica di ipocrisia. Basta voltare la carta e dietro l’immagine la realtà e la verità.

Il Kris è il sistema giuridico rom basato sulla verità e sulla giustizia.

Chiediamo al sistema giuridico italiano di applicare il sistema della verità e della giustizia.

Con appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiediamo l’immediata libertà  per l’anziano patriarca  rom Toma Ciuraro, incarcerato senza colpa. http://www.dazebaonews.it/dazebao-news/societa/everyone-group-diritti-umani/item/9584-domanda-di-grazia-al-presidente-della-repubblica-giorgio-napolitano?tmpl=component&print=1

Toma Ciuraro da anni rappresenta l’anima della comunità rom di Pesaro.
I genitori di Toma furono internati nei lager nazisti, i suoi familiari assassinati nelle camere a gas. Si trova ora  rinchiuso nel carcere degli orrori di Montacuto (Ancona).

Toma è un uomo coraggioso e pacifico. Il suo bastone usato per sostenersi non è “un’arma impropria” ma, come per i maestri Zen, il simbolo di chi è depositario della verità delle cose.  Toma ha alzato il suo bastone per indicare la strada all’ educazione ed al  rispetto dei diritti.

Siamo tutti Rom  – Siamo tutti esseri umani


Associazione Nazione Rom

Gruppo Internazionale Every One

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sabato 24 marzo 2012

Viviane Reading - Roma National Strategies: "pretty words lacking substance"

 
Viviane Readin - European Commission Justice

Bruxelles 23 marzo 2012

Pessimistic preliminary assessment of national strategies

 

After much delay, the member states of the Union have finally all submitted their national Roma integration strategies. However, the Commissioner who is due to assess them, Viviane Reding (justice), has already expressed her scepticism about the quality of these commitments, calling them “pretty wordslacking substancein other words lacking concrete, quantifiable and clear objectives and ambitious deadlines.

“The assessment of the strategies has not been finalised yet. However, I can say already that there is still a lot of room for improvement, in particular when it comes to securing sufficient funding for Roma inclusion and putting monitoring mechanisms in place,” said Reding at a meeting of the Roma Integration Platform, on 22 March. This platform brings together representatives from the Roma community, the member states, the EU institutions, NGOs and academics. The Commission will hand in its report late April.

By 31 December 2011, the member states had to draw up or consolidate a strategy to help integrate their Roma community via four priorities: education, employment, health care and accommodation (and basic related services, such as water and electricity). The Commission also called for a better use of EU funds.
Amnesty International is one step ahead and has already assessed the national strategies in a study that includes the opinions of NGOs and organisations that represent the Roma.

Amnesty reports that “At a time when attitudes towards Roma are becoming increasingly hostile, the survey unfortunately reveals the lack of emphasis placed on measures targeting anti-Gypsyism in the national strategies. A majority of respondents report that there was no mention of anti-discrimination and the fight against anti-Gypsyism at all in the strategies or that some measures are planned but are insufficient.”

Michael Privot, president of the European Roma Policy Coalition (ERPC), said: “Putting an end to anti-Gypsyism must be an integral part of the national Roma integration strategies. Although addressing the gaps in employment, health, education and housing is important, there will be no progress without making the elimination of anti-Gypsyism a key priority of the national strategies”.

The associations that defend Roma rights are also pointing at the lack of consultation and transparency in the elaboration of national strategies. Once the strategies have been assessed, the Commission will not be able to do much to demand corrections. The Commission has no power to sanction the states since the priorities chosen are all part of national policies. The Commission will nonetheless continue to exercise political pressure to ensure that all the strategies are implemented. One way the Commission can do this is through its annual reports on the progress made by the states.

Amnesty International speaks out against the lack of ambition displayed to counter anti-Gypsyism
http://www.europolitics.info/social/pessimistic-preliminary-assessment-of-national-strategies-art329757-25.html

The Nation Association of Roma in Italy has been, to date, excluding UNAR - National Contact Point of the Strategy by the Council of Ministers decided on 24 February 2012.

The Association of Roma Nation rapresentativa sector of civil society's poorest and excluded Roma has asked the Italian Government to be part of the strategy 29 February 2012.

http://nazionerom.blogspot.it/2012/02/unar-pcn-richiesta-di-adesione.html

No response from government and UNAR to our request. No response to the birth of the Roma National Council  http://nazionerom.blogspot.it/2012/01/consiglio-nazionale-rom-statuto.html?spref=fb


Meanwhile the Minister Andrea Riccardi gave the Italian strategy with Commissioner Reding in Italy are cleared every day informal Roma camps without providing alternative housing. The systematic violation of Directive 2000/43/EC. http://www.youtube.com/watch?v=xTj1CkeMAL8&feature=share 

DOSSIER ASSOCIAZIONE "21 Luglio"
http://www.youtube.com/watch?v=x6duZg6cO7s&feature=share 

The violation of Directive 2004/38/EC through expulsions of EU citizens of Roma ethnicity continues and has been reported to the European Commission Justice.
http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/commissione-europea-violenze-e.html







The organization EveryOne official source for the European Commission against racism and discrimination, ECRI daily sends to the European dossier on violence, abuse and persecution suffered daily from Roma families in Italy. http://nazionerom.blogspot.it/2012/02/ecri-consiglio-deuropa-4-rapporto.html?spref=fb

The same UN calls for more effective measures to combat exclusion and racism.
http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/onu-litalia-intraprenda-un-serio.html


On 29 - 31 March 2012, Commissioner Viviane Reding will meet in Italy for the Italian Government. The Association of Roma Nation asks for a hearing to hand over a dossier on the repeated and systematic violations.


Associazione Nazione Rom
Sede Nazionale
Via Ricortola 166, 54100 Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 320 9489950 - +39 328 1962409 
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lunedì 19 marzo 2012

ONU - L'Italia intraprenda un serio cammino contro le discriminazioni razziali e la violazione dei diritti umani





New York - 16 marzo 2012

L'Italia intraprenda un serio cammino contro le discriminazioni razziali e la violazione dei diritti umani

 

L'Italia intraprenda un serio cammino contro le discriminazioni, razziali  e contro violazioni dei diritti umani, intese nel loro significato più ampio e in più settori della vita sociale: parlano chiaro le numerose Raccomandazioni rivolte in questi giorni al Governo italiano dal Comitato delle Nazioni Unite che si occupa di tali questioni, evidenziando come il nostro Paese, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, rischi di scivolare verso una posizione di discriminazione multipla, con particolare riguardo ai diritti dei migranti, dei rom e di tutti i segmenti vulnerabili della popolazione presente sul nostro territorio. E si continua a invocare, ormai da molti anni, la realizzazione, anche in Italia, di un'Istituzione Nazionale per i Diritti Umani

 

 

Il CERD (Committee on the Elimination of Racial Discrimination), Comitato delle Nazioni Unite che si occupa di discriminazioni razziali, ha pubblicato in questi giorni le Raccomandazioni per il Governo italiano, al termine della sua ottantesima sessione di lavoro, che nelle scorse settimane aveva appunto preso in considerazione la situazione del nostro Paese.

 

Si tratta di trentasette Raccomandazioni [ne è disponibile  cliccando qui una traduzione non ufficiale, N.d.R.], precise e dettagliate, che danno al Governo chiare indicazioni sugli aspetti più delicati e sensibili in materia di violazione dei diritti umani nell'ambito della lotta al razzismo e delle discriminazioni, intese nel loro più ampio significato e che, come i diritti umani, non possono essere esaminate isolatamente, ma nel loro insieme trasversale.

 

Il contributo della delegazione non governativa del Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani - la rete di ottantasei organizzazioni non governative italiane - è stato importante, come per la sessione precedente del 2008, al fine di fornire un'integrazione e dettagli particolareggiati sulla situazione del Paese, rispetto alle violazioni dei diritti umani in più settori della vita sociale.

 

Nuovamente, e in maniera chiara e precisa, il CERD - attraverso le sue Raccomandazioni - ha inteso evidenziare come il nostro Paese, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, rischi di scivolare verso una posizione di discriminazione multipla, con particolare riguardo ai diritti dei migranti, dei rom e di tutti i segmenti vulnerabili della popolazione presente sul nostro territorio.

 

Ancora una volta, poi, e in linea con i pareri più volte espressi da tutti gli organi del sistema delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa che si occupano di diritti fondamentali, il CERD ha reiterato la necessità di realizzare al più presto anche in Italia un'Istituzione Nazionale per i Diritti Umani, secondo quanto prescritto dai Princìpi di Parigi [documento adottato nel 1991, del quale si legga cliccando qui, N.d.R.], che ne indicano competenze e garanzie e gli standard internazionali in materia, oltre ad evidenziare la necessità di coinvolgere in tale processo la società civile e di chiedere il supporto tecnico dell'Unità Istituzioni Nazionali dell'Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani.


«Per un paese come il nostro - ha dichiarato
Carola Carazzone, portavoce del Comitato per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani - che si proclama a democrazia consolidata, è fondamentale partecipare seriamente ai processi di esame da parte degli organi ONU. Auspichiamo quindi che le Raccomandazioni rivolte dalle Nazioni Unite al nostro Paese non cadano nel vuoto e che il Governo adotti misure coerenti ed efficaci, per combattere ogni forma di discriminazione razziale e razzismo».

di Alessandra Tarquini   http://www.superando.it/content/view/8729/112/ 


Il CERD CHIEDE 

Le maggiori e più puntuali osservazioni e raccomandazioni del  Comitato ONU sono state rivolte alla grave situazione di discriminazione e segregazione cui sono vittime gli appartenenti ai gruppi etnici Rom e Sinti


In relazione alla tutela antidiscriminatoria, il Comitato  raccomanda dunque una più stretta collaborazione tra UNAR ed organizzazioni non governative nell’assistenza alle vittime di discriminazione e invita le autorità italiane a rivedere il sistema di registrazione delle associazioni legittimate ad agire nelle cause anti-discriminazione messo in atto con il d.lgs. n. 215/2003, nonché ad introdurre misure che consentano un più facile accesso alla giustizia per le vittime di discriminazione, in campo civile e penale.

Riguardo alle misure e agli istituti nazionali di tutela contro le discriminazioni, oltre alla già citata raccomandazione per una più marcata indipendenza dell’UNAR quale autorità nazionale anti-discriminazioni razziali, il  Comitato raccomanda alle autorità italiane di coinvolgere le organizzazioni della società civile nell’iter  della legge istitutiva del  Comitato nazionale per i diritti umani, affinché tale istituzione effettivamente ottemperi ai requisiti di indipendenza previsti nei Principi di Parigi, e come richiesto dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 48/134 dd. 20.12.1993.




L'ONU  CHIEDE PROTEZIONE PER GLI IMMIGRATI PROVENIENTI DALL’AFRICA

Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr  Alto Commissariato Onu per i rifugiati avverte che a Lampedusa siamo solo all'inizio di una nuova emergenza immigrati e chiede di ripristinare Centri di Accoglienza.



Il SENATORE  MARCO PERDUCA CHIEDE AL GOVERNO DI  RIPRISTINARE LAMPEDUSA COME “PORTO SICURO”


"Se, come c'era da aspettarsi, col migliorare delle condizioni atmosferiche e col permanere di situazione conflittuali in molti paesi africani, come Somalia, Sudan, Etiopia ed Eritrea come la guerra civile in Siria ricominceranno le fughe dal nord Africa verso l'Europa, e vista la sentenza della Corte europea dei diritti umani del febbraio scorso, occorre che l'Italia dimostri di aver cambiato radicalmente le proprie politiche relative al rispetto degli obblighi internazionali derivanti dall'aver ratificato tutti i maggiori trattati sui diritti umani.




EVERYONE CHIEDE PROTOCOLLI  INTERNAZIONALI PER LA TUTELA DEI PROFUGHI E DEI DIRITTI UMANI 

 

Manca tuttavia, a livello internazionale, un programma di difesa dei rifugiati, un servizio di monitoraggio e soccorso attivo 24 ore su 24, in grado di evitare le ormai consuete tragedie del mare. I primi sbarchi, così, hanno già registrato cinque vittime, di cui nessun paese, nessuna organizzazione si assumono la minima responsabilità. Sono stati trovati su un gommone in deriva, a 70 miglia da Lampedusa, in mezzo a 52 compagni che sono invece sopravvissuti. Cinque bare sono allineate sul molo di Favaloro, a Lampedusa. Ma quanti altri esseri umani hanno già perso la vita durante la fuga dai paesi in crisi umanitaria o nelle acque del Mediterraneo?  http://www.vittoriaweb.com/home1/index.php/news/99-nuova-risoluzione-europea-sul-traffico-di-migranti-nel-sinai

 

 

L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM CHIEDE LA REVISIONE DEGLI ACCORDI ITALIA – LIBIA, LA  LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE  E PIENA ACCOGLIENZA PER TUTTI GLI IMMIGRATI CHE VOGLIONO RAGGIUNGERE L’ITALIA E L’EUROPA


E’ questo il richiamo che l’Associazione Nazione Rom ha fatto al Ministro per gli  Affari europei Enzo Moavero Milanesi, intervenendo all'evento organizzato a Roma  dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea il 19 dicembre 2011 al quale  ha partecipato il Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. ed al Governo Italiano con lettera inviata il 28 dicembre 2012. http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/lampedusa-revisione-degli-accordi.html

 
In relazione ai continui crimini ampiamente documentati alla Commissione Europea, al Consiglio d'Europa, al Governo Italiano - UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale richiediamo urgentemente una Commissione Internazionale di inchiesta per tutelare e proteggere le vittime di violenza, discriminazione razziale e persecuzione. 
http://nazionerom.blogspot.it/2012/03/commissione-europea-violenze-e.html 
 
In Italia si muore nei mari, nei CIE, si muore uccisi nelle Questure, i Campi Rom vengono bruciati, sgombrati, non si offrono alternative abitative, le donne immigrate perdono la vita vittime del freddo e dell'esclusione sociale. Con loro muoiono i Diritti Umani
Si chiede alle autorità italiane di sospendere ogni azione discriminatoria verso rom, immigrati, rifugiati politici e richiedenti asilo istituendo urgentemente persorsi di accoglienza, di inclusione, di affermazione,  difesa e tutela dei diritti umani. 
 

Associazione Nazione Rom
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